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andrea.bonino.97
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sabato 18 gennaio 2014
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una pioggia di sangue dall'inizio alla fine..
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La casa é un pseudo-remake del film del 1981 di Sam Raimi, per via del fatto che solo alcune ambientazioni e alcune scene sono riprese dal capitolo originale mentre il resto è quasi totalmente nuovo. La storia e anche più articolata dell'originale, che si limitava a dare una vaga spiegazione della decisione di passare una giornata in quella casa abbandonata. Nel remake, Mia e suo fratello insieme a loro 3 amici, si recano in una casa in mezzo ad un bosco, in cui uno di loro, tramite la lettura di un sinistro libro, liberà un demone che possederà tutti e 5 i protagonisti per spingerli ad uccidersi. Alla fine la vera sospesa sarà vedere chi rimarrà in vita.
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La casa é un pseudo-remake del film del 1981 di Sam Raimi, per via del fatto che solo alcune ambientazioni e alcune scene sono riprese dal capitolo originale mentre il resto è quasi totalmente nuovo. La storia e anche più articolata dell'originale, che si limitava a dare una vaga spiegazione della decisione di passare una giornata in quella casa abbandonata. Nel remake, Mia e suo fratello insieme a loro 3 amici, si recano in una casa in mezzo ad un bosco, in cui uno di loro, tramite la lettura di un sinistro libro, liberà un demone che possederà tutti e 5 i protagonisti per spingerli ad uccidersi. Alla fine la vera sospesa sarà vedere chi rimarrà in vita... La trama che di per se è piuttosto semplice e in alcune parti prevedibile, garantisce allo spettatore un’ora e mezza di suspence, con numerose scene che creeranno disgusto per la loro sgradevolezza. Un film diretto con brio, che scorre veloce senza perdersi in inutili scene di calma apparente; è proprio questo che rende il film uno dei più brillanti degli ultimi anni: da quando il demone si libererà, ovvero dopo appena 20 minuti circa dall’inizio, non ci saranno più momenti di tranquillità e il film vi trasporterà in un turbinio di sequenza ad alto tasso di splatter. Numerosi i rimandi alle pellicole originali, alcuni presi e rifatti altri modificati per renderli più moderni. Un plauso va alla scena finale, che come spesso accade in questi film rischia di finire nel ridicolo involontario (vedi “ la Casa 2”), mentre invece sferra l’ultimo colpo in un tripudio di sangue e orrore. Un capolavoro dell’orror moderno.
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harry manback
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giovedì 2 gennaio 2014
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superiore alle aspettative
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Remake dell’omonimo film horror cult degli anni 80 diretto da Sam Raimi, “La casa” di Fede Alvarez, contro ogni aspettativa, è un discreto film horror che propone un’ ottima ed essenziale componente splatter.
A livello tecnico è quasi perfetto.
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Remake dell’omonimo film horror cult degli anni 80 diretto da Sam Raimi, “La casa” di Fede Alvarez, contro ogni aspettativa, è un discreto film horror che propone un’ ottima ed essenziale componente splatter.
A livello tecnico è quasi perfetto. La regia, nonostante fosse affidata ad un esordiente, è discreta e straripante di buone idee, la fotografia sembra quasi insanguinata, e la sceneggiatura riesce a convincere proprio grazie alla sua semplicità ed alla voglia di non prendersi troppo sul serio. Pecca, invece, nella messa in scena che non riesce ad essere macabra ed oscura come nell’originale, questo anche a causa delle scenografie poco suggestive. C’è da dire, inoltre, che nonostante siano passati circa trent’anni dall’originale, questo remake non riesce minimamente ad incutere lo stesso terrore, e soprattutto a ricreare quell’atmosfera dark caratteristica di tutta la trilogia di Raimi, che ha preso parte alla produzione ed alla realizzazione del remake insieme a Bruce Campbell. Sicuramente il tocco di Raimi lo si può notare nelle favolose scene splatter, ma la messa in scena non è sicuramente frutto della sua creatività.
In conclusione, sicuramente “La casa” di Fede Alvarez preso come film singolo non può che risultare un buon prodotto, ma non regge assolutamente il confronto con l’originale del 1981, diretto non da un regista ma da un autentico genio.
VOTO 6,5
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nerazzurro
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domenica 8 dicembre 2013
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un robustissimo remake
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Dopo aver visto tempo fa l'inutilissimo remake di Venerdi 13 non volevo più vedere altri rifacimenti. Ma quando ho sentito la presenza di Raimi nella produzione allora... La visione è stata più ke sorprendente. Un robusto Horror- splatter che non se ne vedeva da anni ed anni! Questo regista ha girato magistralmente questo film! l'unica pecca che mi ha impedito di dargli 4 stelle e l'ingenua scena in cui Natalie si fa attirare nella botola da Mia... Davvero scontata, ripetutissima fino alla nausea nei film horror. Da vedere!
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zanchil
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giovedì 5 dicembre 2013
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che dire....
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Che dire, ieri mi sono visto il film e rimango dell'idea che già di per se il remake è spesso un'operazione inutile e me lo conferma anche quest'operazione fatta con La casa soprattutto per il fatto che questo è un titolo che non si presta per niente ad essere rifatto.
Tuttavia dopo la fine del film mi trovo ad esprimere un giudizio non totalmente negativo sulla pellicola anche perchè a dire il vero la prima parte è molto ben fatta, fedele al film originale almeno nei punti essenziali e con una buona suspence.
Poi come spesso capita in questi casi il film prende una piega diversa e si ritrova a presentare alcune scene abbastanza ridicole che fanno scadere la pellicola, faccio alcuni esempi: alla fine del film assistiamo allo scontro della protagonista con questa specie di diavolo sputato dall'inferno alla quale basta tagliare le gambe con la motosega e poco altro per eliminarla, sinceramente credo che uccidere una creatura infernale dovrebbe essere un pochino più difficile, inoltre dopo che la protagonista perde la mano schiacciata sotto la macchina come se niente fosse prende la motosega e lotta come se non fosse successo niente, e mi spiegate come mai sempre lei che era posseduta dopo che è stata dal fratello rianimata con quella specie di batteria (altra ridicolaggine) non è più posseduta?
peccato perchè poteva essede un buon film horror, sicuramente gli effetti speciali sono ben fatti ma non credo si avvicini per niente all'originale sia per spirito che per innovazione che all'epoca la pellicola di Raimi aveva presentato.
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Che dire, ieri mi sono visto il film e rimango dell'idea che già di per se il remake è spesso un'operazione inutile e me lo conferma anche quest'operazione fatta con La casa soprattutto per il fatto che questo è un titolo che non si presta per niente ad essere rifatto.
Tuttavia dopo la fine del film mi trovo ad esprimere un giudizio non totalmente negativo sulla pellicola anche perchè a dire il vero la prima parte è molto ben fatta, fedele al film originale almeno nei punti essenziali e con una buona suspence.
Poi come spesso capita in questi casi il film prende una piega diversa e si ritrova a presentare alcune scene abbastanza ridicole che fanno scadere la pellicola, faccio alcuni esempi: alla fine del film assistiamo allo scontro della protagonista con questa specie di diavolo sputato dall'inferno alla quale basta tagliare le gambe con la motosega e poco altro per eliminarla, sinceramente credo che uccidere una creatura infernale dovrebbe essere un pochino più difficile, inoltre dopo che la protagonista perde la mano schiacciata sotto la macchina come se niente fosse prende la motosega e lotta come se non fosse successo niente, e mi spiegate come mai sempre lei che era posseduta dopo che è stata dal fratello rianimata con quella specie di batteria (altra ridicolaggine) non è più posseduta?
peccato perchè poteva essede un buon film horror, sicuramente gli effetti speciali sono ben fatti ma non credo si avvicini per niente all'originale sia per spirito che per innovazione che all'epoca la pellicola di Raimi aveva presentato.
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drakul
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martedì 5 novembre 2013
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scusa
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Sai che questo film è un REMAKE del film di RAIMI,o no???
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viktor von doom
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domenica 3 novembre 2013
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un horror di ottima caratura...
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niente di nuovo,assolutamente niente di innovativo in questo nuovo capitolo della saga evil dead.e quindi alla fine niente che faccia gridare al miracolo...ma stupire sicuramente si.perchè l'opera di fede alvarez,più seria,cupa e cattiva di quelle di raimi,stupisce riuscendo li dove spesso falliscono molti film del genere.riuscendo a mettere paura e ad esprimere una violenza pura e quindi apprezzabile anche la dove molti chiuderanno gli occhi.il film è un susseguirsi di scene splatter ben realizzate e di situazioni degne dei migliori film horror.è un film spietato e crudo quello del regista uruguaiano,un film che condanna senza appello le vittime sacrificali che malcapitano nella demoniaca casa raiminiana dove prende vita un orgia di violenza condita con fiumi di sangue ,arti mozzati,piante viventi,siringhe negli occhi,ustioni e ferite d'armi da fuoco e sparachiodi,senza rinunciare all'insostituibile motosega(omaggio ai primi capitoli).
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niente di nuovo,assolutamente niente di innovativo in questo nuovo capitolo della saga evil dead.e quindi alla fine niente che faccia gridare al miracolo...ma stupire sicuramente si.perchè l'opera di fede alvarez,più seria,cupa e cattiva di quelle di raimi,stupisce riuscendo li dove spesso falliscono molti film del genere.riuscendo a mettere paura e ad esprimere una violenza pura e quindi apprezzabile anche la dove molti chiuderanno gli occhi.il film è un susseguirsi di scene splatter ben realizzate e di situazioni degne dei migliori film horror.è un film spietato e crudo quello del regista uruguaiano,un film che condanna senza appello le vittime sacrificali che malcapitano nella demoniaca casa raiminiana dove prende vita un orgia di violenza condita con fiumi di sangue ,arti mozzati,piante viventi,siringhe negli occhi,ustioni e ferite d'armi da fuoco e sparachiodi,senza rinunciare all'insostituibile motosega(omaggio ai primi capitoli).una continua lotta per la sopravvivenza dove la riuscita appare sempre più improbabile.insomma un film horror nel senso più giusto ed estremo del termine di una fattura superiore a quella a cui siamo ultimamene abituati e che fa ben sperare sulla qualità di possibili,ulteriori,sequel.buoni anche gli effetti speciali e la fotografia che ben si addice allo spirito del film.3 stelle e 1/2...
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ferryplayer
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domenica 27 ottobre 2013
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bello da vedere
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è un film decisamente pauroso diciamo che vietato i minori di 14 anni è troppo poco dovrebbe essere almeno vm 18
le scene che mi sono piaciute di piu sono il taglio della mano con la mini-motosega il seppellimento da vivi e ottimo anche l'inzio quando bruciano il corpo dell ragazza viva e da quel accaduto il demonio comincia a farsi sentire.
veramente consigliato
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toty bottalla
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sabato 26 ottobre 2013
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un insulto al cinema che così va in pezzi!
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Tanti effetti splatter, tanto macellamento e nient'altro, raimi colpisce ancora, questa volta producendo la brutta copia del suo film dell'81 dove almeno c'era una trama decente e un'atmosfera di suspance che s'intonava al racconto curioso poi rovinato dall'esagerata carneficina, questo film è davvero ridicolo quasi come i sequel degli anni ottanta, dopo 32 anni si poteva e si doveva proporre una storia razionale puntando su effetti psicologici piuttosto che su sangue che schizza e figure spettrali che non fanno più paura a nessuno. Saluti.
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(di evildead2)
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[+] l insulto siete tu e evildead2
(di kruel kurt)
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m.raffaele92
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giovedì 17 ottobre 2013
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carenza di idee a servizio del macello
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Che tristezza vedere (toccare) la morte (il decadimento) del cinema horror. Intendiamoci, qualche esemplare eccelso in fatto di remake di recente si è visto (“La maschera di cera”, 2005; “La cosa”, 2011; gli ultimi remake di “Nightmare” e “Amityville Horror” non sono affatto da buttare via, né tantomeno “Le colline hanno gli occhi” di Alexandre Aja).
Ciò che rende questo film fallimentare su più piani è il fatto di aver puntato tutto (ma proprio tutto) sugli effetti splatter, trascurando elementi quali (una qualsivoglia) trama, coerenza narrativa (tanto per fare un esempio, che cos’è che porta i ragazzi ad uccidersi a vicenda? Una possessione o un contagio fisico?), senso della suspense (dominante nel primo, inutile a dirsi), nonché un’ironia efficace e tagliente (anch’essa punto di forza del primo, nonché di tutto il cinema di Raimi).
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Che tristezza vedere (toccare) la morte (il decadimento) del cinema horror. Intendiamoci, qualche esemplare eccelso in fatto di remake di recente si è visto (“La maschera di cera”, 2005; “La cosa”, 2011; gli ultimi remake di “Nightmare” e “Amityville Horror” non sono affatto da buttare via, né tantomeno “Le colline hanno gli occhi” di Alexandre Aja).
Ciò che rende questo film fallimentare su più piani è il fatto di aver puntato tutto (ma proprio tutto) sugli effetti splatter, trascurando elementi quali (una qualsivoglia) trama, coerenza narrativa (tanto per fare un esempio, che cos’è che porta i ragazzi ad uccidersi a vicenda? Una possessione o un contagio fisico?), senso della suspense (dominante nel primo, inutile a dirsi), nonché un’ironia efficace e tagliente (anch’essa punto di forza del primo, nonché di tutto il cinema di Raimi).
Paradossale pensare che siano stati proprio Sam Raimi (che ha ingaggiato/scelto personalmente il regista) e Bruce Campbell (che compare dopo i titoli di coda, regalandoci due secondi da brivido) a produrre la pellicola.
“La casa” di Fede Alvarez (speriamo di non vederlo più all’opera) sfigura soprattutto se paragonato al film dell’81. Ma, al di là di tanto marcio, cosa salvare? Scene truci, truculente, splatter e ultraviolente come di rado si è visto negli ultimi anni: la scena dove una delle ragazze protagoniste si taglia un braccio non si dimentica, così come il mastodontico tripudio di sangue finale.
Il film di Raimi (per l’epoca, ma anche in rapporto a quanto si vede oggi) era altrettanto splatter, ma gli effetti speciali così gustosamente artigianali (roba che oggi non si vede più) erano una prelibatezza.
Si dice che spesso un budget fortemente limitato stimoli la creatività; (troppo) spesso è vero anche il contrario, e questo remake ne è un perfetto esempio.
Manca poi in questo film l’icona dominante che fu Ash/Bruce Campbell, qui sostituita dalla final girl, che ha curiosamente preso piede negli horror degli ultimi anni a scapito del “maschio” (stessa cosa, si pensi, accade ad esempio in “The Hitcher”, 1986, rispetto al remake del 2007; casi isolati o dimostrazioni di una nuova tendenza?).
In definitiva, un film che tutti gli amanti del capolavoro originale non potranno che ripudiare. Ma chi è in cerca di emozioni forti, sangue a profusione e “divertimento” decerebrato resterà pienamente soddisfatto.
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evildevin87
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martedì 15 ottobre 2013
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un buon remake
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L'impresa non era semplice. "La Casa" del 1981 di Sam Raimi ovviamente rimane lì tra i film più importanti e innovativi del genere, e in questo remake ho visto, con discreto gradimento, la non pretesa del regista Fede Alvarez di deturpare l'opera originale e invero di cercare di fare una storia pressochè simile modernizzando il tutto. Scelta che ho apprezzato è il non aver inserito il personaggio di Ash, saggissima mossa visto che il personaggio si ricollega sempre al buon vecchio Bruce Campbell. Anche il movente che spinge i 5 ragazzi ad andare nella casa è diverso, qui si tratta di aiutare la sorella di uno di loro a disintossicarsi e non a fare baldoria in mezzo ad un bosco.
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L'impresa non era semplice. "La Casa" del 1981 di Sam Raimi ovviamente rimane lì tra i film più importanti e innovativi del genere, e in questo remake ho visto, con discreto gradimento, la non pretesa del regista Fede Alvarez di deturpare l'opera originale e invero di cercare di fare una storia pressochè simile modernizzando il tutto. Scelta che ho apprezzato è il non aver inserito il personaggio di Ash, saggissima mossa visto che il personaggio si ricollega sempre al buon vecchio Bruce Campbell. Anche il movente che spinge i 5 ragazzi ad andare nella casa è diverso, qui si tratta di aiutare la sorella di uno di loro a disintossicarsi e non a fare baldoria in mezzo ad un bosco. Certo i punti chiave sono un po' gli stessi, ma il film ha un sapore decisamente diverso. Nel complesso ne viene fuori un film horror/splatter più che buono, che intrattiene e diverte. Una vero e proprio bagno di sangue in cui non mancano le scene vagamente grottesche e i momenti di pura tensione. Più di tre stelle comunque non credo sia il caso di dargliele, rimane pur sempre un remake e, ripeto, il film di Sam Raimi (qui, insieme a Bruce Campbell, in veste di produttore) rimane lassù tra le pietre miliari del genere horror. Un buon inizio quello di Fede Alvarez, vediamo un po' cosa tirerà fuori in futuro.
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