germano f.
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domenica 25 agosto 2013
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come una volta...
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La visione de "L'evocazione" ti lascia, alla fine, una sensazione di serenità e di appagamento. Tutto sommato si esce dal cinema leggeri, rilassati, quasi contenti. Sarà per il lieto fine (spiccatamente hollywoodiano), o, forse, sarà perchè non si ravvisano fastidiose e inopportune scene splatter, oppure perchè il film appena visionato è comunque un ottimo prodotto commerciale e si è soddisfatti dei soldi spesi un paio di ore prima. Non lo so. Capisco comunque che il film è liberatorio, catartico. Le nostre paure inconsce trovano, bene o male, uno sfogo. Gridolini, occhi semi-chiusi, cuore accelerato, adrelina che sale e scende,qualche piccola ironia fatta da vicini di poltrona altrettanto eccitati.
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La visione de "L'evocazione" ti lascia, alla fine, una sensazione di serenità e di appagamento. Tutto sommato si esce dal cinema leggeri, rilassati, quasi contenti. Sarà per il lieto fine (spiccatamente hollywoodiano), o, forse, sarà perchè non si ravvisano fastidiose e inopportune scene splatter, oppure perchè il film appena visionato è comunque un ottimo prodotto commerciale e si è soddisfatti dei soldi spesi un paio di ore prima. Non lo so. Capisco comunque che il film è liberatorio, catartico. Le nostre paure inconsce trovano, bene o male, uno sfogo. Gridolini, occhi semi-chiusi, cuore accelerato, adrelina che sale e scende,qualche piccola ironia fatta da vicini di poltrona altrettanto eccitati. La storia in sè, per quanto già trita e ritrita (casa infestata, bambini alle prese con fantasmi, esorcismi, ecc...), è ben strutturata e sceneggiata con cura e attenzione. Molto interessante da questo punto di vista è la bipartizione dei punti di vista che seguono l'intrecciarsi della trama da parte delle due famiglie ( i "posseduti" Perron da una parte e i "liberatori" Warren dall'altra). Questo assicura un ritmo narrativo ricco di alternanze e non lascia allo spettatore punti di riferimento certi (cosa di certo negativa per un film horror). Il film è ricco di rimandi cinematografici e narrativi (divertente gioco quasi tarantiniano). La scenografia e i costumi sono molto ben curati e densi di significato : riescono a delinearci stati d'animo e suggestioni emotive con pochi tratti studiati a fondo e con metodo (penso alle pareti della casa scrostate, al loro colore pallido e smorto; all'albero-mano che incombe sulla casa; agli armadi scuri e minacciosi; agli oggetti evidenziati da colori accesi, ma insieme antichi; ai vestiti della Taylor solari prima e ombrosi, quasi confusi, dopo; alla foto di famiglia viva e ricca di speranza, ultimo e unico appiglio di salvezza). Molto bravi gli attori, misurati e discreti nei loro ruoli : la forza della storia caratterizza da solo i loro personaggi, accentuarne le caratteristiche li avrebbe soltanto resi più fumettistici, stupidi quasi. Vera Farmiga sempre più brava e magnetica. Il tutto messo insieme da un regista di notevole bravura e intelligenza. Wan dimostra con questo film di sapersi muovere con piani-sequenza e abili commistioni di sonoro-montaggio a livelli horror che pochissimi della sua generazione sanno maneggiare. La scena della figlia dei Perron che guarda sotto il letto e la telecamera che con lei vortica sopra e sotto di esso alla ricerca dello spirito demoniaco è da manuale e con niente crea una tensione a cui anche i più scettici non possono sfuggire. Forse questo ragazzo dovrebbe dedicare il suo sguardo e la sua abilità verso mete più impegnative : il talento c'è, ma forse manca un po' di coscienza intelletuale. Infastidisce solo un goccio di classismo prettamente americano : la povera famiglia operaia soccorsa e salvata da una più borghese ed emancipata, una pietas cattolica che permea il film soprattutto nel finale : scelta più fantasiosa di tutto il resto della narrazione. Ma è una sensazione passeggera che come arriva va via. Rimane dentro di te la sensazione di aver visto un film bello, intenso, divertente e fatto più di sensazioni che di effetti speciali, più di scrittura che di malsana improvvisazione, più di sano lavoro di gente esperta che di raccomandati figli di papà che non sanno come si tiene in mano una cinepresa. Film fatti con voglia e sacrificio. Proprio come una volta.
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jimmiv
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domenica 25 agosto 2013
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tiene sulle spine ...
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Film ben girato con attori che sanno il fatto loro. Il film tiene lo spettatore sulla corda anche se non sono mai "saltato" sulla poltrona.
Peccato che oramai questi tipi di film siano rovinati da orde di ragazzetti che continuano a parlare e a giocare con i loro cellulari.
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calopsite
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sabato 24 agosto 2013
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-the conjuring- solita casa infestata dalla "noia"
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Solita casa infestata, niente di originale, tenuto anche conto che si voleva raccontare una storia vera mi aspettavo maggiore sostanza nella trama, troppo facile da capire anche nel risvolto totale e nel finale del film o almeno è così per chi è un habitué di questo genere di cinema che con "The conjuring" resta deluso.
Un film a tratti quasi scontato, la paura, la tensione non accennano a decollare.
Gli attori recitano in modo asciutto, non trasudano nessuna emozione e nemmeno riescono a trasmetterla a chi guarda il film con la speranza di un'attimo di brivido.
Forse il 3d avrebbe dato una chance in più, sopratutto per quanto concerne l'infestazione della casa.
Alcune scene ricordano alcuni film della stessa categoria.
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Solita casa infestata, niente di originale, tenuto anche conto che si voleva raccontare una storia vera mi aspettavo maggiore sostanza nella trama, troppo facile da capire anche nel risvolto totale e nel finale del film o almeno è così per chi è un habitué di questo genere di cinema che con "The conjuring" resta deluso.
Un film a tratti quasi scontato, la paura, la tensione non accennano a decollare.
Gli attori recitano in modo asciutto, non trasudano nessuna emozione e nemmeno riescono a trasmetterla a chi guarda il film con la speranza di un'attimo di brivido.
Forse il 3d avrebbe dato una chance in più, sopratutto per quanto concerne l'infestazione della casa.
Alcune scene ricordano alcuni film della stessa categoria.
Io per non prendere sonno durante il film mi sono fatto forte della curiosità nata dall'attesa di vedere se questo film poteva un pò superare la suspance della serie di Saw che decantato insieme a Insidious doveva dare durante la visione.
E' un film che si può vedere ma che credo sia anche facile da dimenticare perchè in pentola non bolle nulla di nuovo, è un peccato perchè un'altra occasione di girare un film di alta qualità è andata persa.
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simosera92
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sabato 24 agosto 2013
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"esistono forze diaboliche formidabili"
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Tratto da una storia vera e documentata anche da un libro, il regista James Wan decide di dirigere “L’Evocazione - The Conjuring” dove Ed e Lorraine Warren (Patrick Wilson, Vera Farmiga), investigatori del paranormale di fama mondiale sono chiamati ad aiutare una famiglia terrorizzata da una presenza oscura in una fattoria isolata.
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Tratto da una storia vera e documentata anche da un libro, il regista James Wan decide di dirigere “L’Evocazione - The Conjuring” dove Ed e Lorraine Warren (Patrick Wilson, Vera Farmiga), investigatori del paranormale di fama mondiale sono chiamati ad aiutare una famiglia terrorizzata da una presenza oscura in una fattoria isolata. Costretti ad affrontare una potente entità demoniaca, i Warrens si trovano coinvolti nel caso più terrificante della loro vita.
Il film è ben costruito, belle le riprese e sopratutto un'impeccabile recitazione degli attori che rendono il film un'ottima pellicola.
Sicuramente è una trama già rivista, ma tuttavia ben studiata e scritta, la prima parte forse un po' lenta, ma la seconda impeccabile di frequenza. E' un film che ti può lasciare niente, o tutto, questo dipende dall'aspettatatore e dalle sue credenze, infondo il messaggio del film è chiaro: "Esistono forze diaboliche formidabili, queste forze sono eterne e quindi esistono anche oggi, così come esistono Dio e il diavolo."
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ullus00
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sabato 24 agosto 2013
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c'è un fantasma in cantina!!!!!
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Visto proprio ieri sera per mancanza di alternative valide,o presunte tali, nel mio cinema di fiducia. Devo dire che mi sarei aspettato comunque di più dal regista malese, che a mio avvisto ancora deve raggiungere una vera e propria maturazione, perchè in fondo questo "The Conjuring" non aggiunge niente a un genere che già da tempo ha detto tutto quello che doveva dire. Wan punta ancora su una casa infestata da fantasmi che tormentano un'innocente e numerosa famiglia, i Perron, da poco trasferitasi, alternando episodi "orrorifici" di grande effetto e ingegno mirabile, come il gioco del battimani o il fantasma nel lenzuolo, a clichè davvero triti e ritriti che fanno storcere il naso anche a spettatori meno avvezzi al genere, leggasi orologi fermi alla stessa ora, porte che sbattono da sole, quadri che cadono a terra e via discorrendo.
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Visto proprio ieri sera per mancanza di alternative valide,o presunte tali, nel mio cinema di fiducia. Devo dire che mi sarei aspettato comunque di più dal regista malese, che a mio avvisto ancora deve raggiungere una vera e propria maturazione, perchè in fondo questo "The Conjuring" non aggiunge niente a un genere che già da tempo ha detto tutto quello che doveva dire. Wan punta ancora su una casa infestata da fantasmi che tormentano un'innocente e numerosa famiglia, i Perron, da poco trasferitasi, alternando episodi "orrorifici" di grande effetto e ingegno mirabile, come il gioco del battimani o il fantasma nel lenzuolo, a clichè davvero triti e ritriti che fanno storcere il naso anche a spettatori meno avvezzi al genere, leggasi orologi fermi alla stessa ora, porte che sbattono da sole, quadri che cadono a terra e via discorrendo. Inoltre il regista decide di puntare solo in parte su quello che sarebbe potuto essere l'elemento di forza(e di novità) del film, la famiglia Warren e la figura dei coniugi demonologi che collaborano col vaticano, pur cercando di essere una famiglia normale. Invece, dopo un introduzione interessante della coppia, il film si dilunga per 40/50 minuti sugli eventi interni alla casa stregata che divertono(spaventano) ma non emozionano mai, per poi richiamare in causa i Warren solo nel finale, appunto per debellare i suddetti fantasmi(streghe o demoni che siano). La pellicola presenta anche qualche buco di sceneggiatura come ad esempio la vicenda della bambola o il coinvolgimento della piccola Warren, episodi fini a se stessi e che non sembrano avere un ruolo nello sviluppo effettivo della trama. Aggiungo che secondo me, nel 2013, dopo aver tirato in ballo bambole assassine, demoni possessori, streghe, Satana, infermiere suicide e maledizioni secolari, è davvero assurdo che l’unico a tirare le cuoia sia un cane. Concludo dicendo che il film non ha ripagato il prezzo del biglietto e ne sconsiglio la visione.
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the pork chop express
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sabato 24 agosto 2013
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intensa esperienza horror
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Ci sono tutti gli elementi noti e stravisti del genere: case infestate, possessioni, streghe, esorcismi, estetica orientale, famigliole sotto assedio. Anche i meccanismi che suscitano la paura sono stati utilizzati decine di volte in passato. Eppure qui funzionano alla perfezione regalando una intensa ed inusuale esperienza horror. Non funziona altrettanto bene la caratterizzazione della coppia di esperti demoniaci, anche complice un basso livello recitativo.
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ralphscott
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sabato 24 agosto 2013
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nulla di nuovo,ma ottima realizzazzione
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A rendere assai piacevole la visione di quest'ennesimo film di esorcismi è la cura nel suo allestimento,partendo da una sceneggiatura ben dosata ed attori credibili,dai coniugi Warren,anche molto piacenti,alla Palmer,trasfigurata malcapitata sulle orme di Linda Blair:levitazioni,liquidi organici,ma anche impressionanti lividi. I cliché del sottogenere,e non solo,ci sono proprio tutti:dondoli instabili,porte che sbattono (mai che una si apra senza spallate!),armadi senza fondo,cantine oscure,vecchie esecuzioni sommarie,cani morti. Persino gli uccelli col collo spezzato (Hitch + "L'esorcista). Eppure si esce dalla sala soddisfatti,nel mio caso anche grazie alla ricostruzione del clima dei ' 70 con auto,abiti e acconciature (mi è tornato in mente un capolavoro quale Ballata macabra).
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A rendere assai piacevole la visione di quest'ennesimo film di esorcismi è la cura nel suo allestimento,partendo da una sceneggiatura ben dosata ed attori credibili,dai coniugi Warren,anche molto piacenti,alla Palmer,trasfigurata malcapitata sulle orme di Linda Blair:levitazioni,liquidi organici,ma anche impressionanti lividi. I cliché del sottogenere,e non solo,ci sono proprio tutti:dondoli instabili,porte che sbattono (mai che una si apra senza spallate!),armadi senza fondo,cantine oscure,vecchie esecuzioni sommarie,cani morti. Persino gli uccelli col collo spezzato (Hitch + "L'esorcista). Eppure si esce dalla sala soddisfatti,nel mio caso anche grazie alla ricostruzione del clima dei ' 70 con auto,abiti e acconciature (mi è tornato in mente un capolavoro quale Ballata macabra). Tre stelle e mezzo,come i dizionari.
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daniele 69
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venerdì 23 agosto 2013
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si sobbalza e sono soddisfazioni!
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Che piacere vedersi un bel film horror in grado di farti fare onesti sobbalzi sulla poltrona, soprattutto senza puntare sullo schifo o sullo splatter ad ogni costo.
Il nostro buon James Wan ci riesce regalare 112 minuti di tensione pura e ci costringe a scrutare ogni punto dello schermo e percepire ogni minimo suono nel tentativo di anticipare quello che sta per succedere.
Ottima la ricostruzione degli anni 70 che ci fanno venire in mente tanti classici del genere: L'esorcista, Amityville Horror e tante altre piccole perle del genere a cui il registra ha attinto (senza ombra di dubbio) ma con estremo rispetto.
Un plauso alla scelta di rappresentare la coppia di investigatori paranormali come persone assolutamente normali nella estrema anormalità della loro professione.
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Che piacere vedersi un bel film horror in grado di farti fare onesti sobbalzi sulla poltrona, soprattutto senza puntare sullo schifo o sullo splatter ad ogni costo.
Il nostro buon James Wan ci riesce regalare 112 minuti di tensione pura e ci costringe a scrutare ogni punto dello schermo e percepire ogni minimo suono nel tentativo di anticipare quello che sta per succedere.
Ottima la ricostruzione degli anni 70 che ci fanno venire in mente tanti classici del genere: L'esorcista, Amityville Horror e tante altre piccole perle del genere a cui il registra ha attinto (senza ombra di dubbio) ma con estremo rispetto.
Un plauso alla scelta di rappresentare la coppia di investigatori paranormali come persone assolutamente normali nella estrema anormalità della loro professione.
Consiglio a tutti la visione di quello, che secondo me, diventerà un classico del genere.
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paolo salvaro
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venerdì 23 agosto 2013
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raffiche di scene inutili e male assortite
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Un film riuscito appena, salvato da alcune scene ben girate e sapientemente finalizzate in un oceano di elementi lasciati a morire o sfruttati non a pieno. Avevo aspramente criticato pochi mesi fa la banalità e la serie infinita di clichè horror stupidi inseriti a forza ne La madre (altro film al quale ho assegnato due stelle) e qui ci sarebbe da incazzarsi tanto quanto allora, ma devo dire che questo mi è sembrato vagamente più riuscito, sebbene a sua volta non impressioni.
Inanzitutto il numero dei personaggi inserito è eccessivo, in relazione all'argomento trattato e al modo in cui vengono sfruttati.
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Un film riuscito appena, salvato da alcune scene ben girate e sapientemente finalizzate in un oceano di elementi lasciati a morire o sfruttati non a pieno. Avevo aspramente criticato pochi mesi fa la banalità e la serie infinita di clichè horror stupidi inseriti a forza ne La madre (altro film al quale ho assegnato due stelle) e qui ci sarebbe da incazzarsi tanto quanto allora, ma devo dire che questo mi è sembrato vagamente più riuscito, sebbene a sua volta non impressioni.
Inanzitutto il numero dei personaggi inserito è eccessivo, in relazione all'argomento trattato e al modo in cui vengono sfruttati. Nessuna delle personalità viene veramente approfondita salvo quella della chiaroveggente Lorrein Warren (o presunta tale) realmente esistita e realmente fondatrice insieme al marito di un gruppo di cacciatori di fantasmi (i Ghostbusters?). Se si esclude lei, ci si trova attorno una miriade di soggetti inutili, a cominciare dalle cinque figlie: ammesso che realmente i coniugi Perron abbiano dato alla luce così tante pargolette, se si esclude la bambina sonnambula, la ragazza un pò più grandicella e la bambina che si fa tirare per i piedi, le quali entrano realmente in contatto con il demone che infesta la casa, le altre due sono perfettamente inutili. Tanto valeva escluderle dalla sceneggiatura se le si deve infilare a forza anche dove non c'è spazio. Stai raccontando una storia di fantasmi, non le vicende della famiglia di Abramo Lincoln, perciò cosa te ne importa di essere fedele alla "realtà"? Una tale sovrabbondanza di personaggi male approfonditi (per ovvie ragioni di lunghezza della pellicola) crea solo confusione.
Ma si può anche passare sopra a questo, non è un aspetto poi così importante. Tanto per dire, il primo Non aprite quella porta contiene una caratterizzazione dei personaggi prossima allo zero eppure è un horror con i controcoglioni. D'altro canto la recitazione dell'intero cast mi è sembrata, a dispetto dei nomi non proprio altisonanti, più che buona, così come anche l'accompagnamento sonoro. Poi, ripeto, alcune scene sono girate davvero bene, tantoche ad un certo punto mi ero convinto di assegnare tre stelle a questo film. Tuttavia il susseguirsi di scene inutili e senza uno scopo mi ha fatto cambiare idea. Cominciamo dal cane. Penso sia la partecipazione canina più inutile in un film! Quel povero cane abbaia per due secondi in una scena, lo si inquadra una seconda volta durante la notte e la mattina dopo lo trovano morto, dopodichè lo seppelliscono e non ritornano su di lui nemmeno per un solo secondo. Avrebbe avuto tutto un senso se quantomeno, nel corso della rassegna di eventi paranormali che avevano riguardato la casa come gli orologi sempre fermi alle 3 e 07 del mattino, avessero incluso anche il fatto che il loro defunto cane si era rifiutato di entrare in casa fiutando il pericolo, per poi essere misteriosamente ucciso. Invece, semplicemente, si ritrova morto e sepolto senza alcuno scopo. Poi arrivano gli uccelli. Ora, James Wan, ma porca vacca, sei un regista dotato di un talento indiscutibile, quindi perchè devi citare Hitchcock così a cazzo in un film in cui non c'entra niente? Ma anche qui, avessero avuto un senso! Dal casino in sottofondo sembra che debbano far ribaltare le macchine e devastare mezza casa, mentre invece si accontentano di sfondare un finestrino ed una finestra per poi sparire così come sono arrivati. Si può parlare quasi di un cameo degli uccelli, inutile tanto quanto quello di Pyramid Head nella prima trasposizione cinematografica di Silent Hill. Terzo elemento fuori luogo : la storia della bambola all'inizio del film ed il suo riapparire tanto inspiegabile quanto inutile di punto in bianco. Anche qui: ma CE L'HAI UN SENSO??? Si perdono minuti interi ad ascoltare la confessione delle ragazze che affermano di avere aperto la strada ad un demone in casa loro ed il tutto si riduce ad una mera presentazione dei due coniugi ghostbusters. Successivamente la bambola riappare apparentemente con lo scopo di uccidere la loro figliola (altro personaggio inutile) in compagnia del demone protagonista, salvo poi ritrovarsi misteriosamente di nuovo dentro la solida teca di vetro in cui il padre la teneva rinchiusa. Come ha fatto ad uscire? Era solo un'allucinazione della piccola? Aveva stabilito con il demone ancora vivo contenuto nella marionetta una qualche forma di legame dopo averla vista per la prima volta? Ma chissenefrega di spiegarlo, andiamo oltre! ( .... Censura .... )
Il difetto principale di questa pellicola è per l'appunto l'eccessiva freneticità degli eventi. Tutto viene affrontato in maniera velocissima e sbarazzina, con il risultato di non rappresentare per bene un bel niente. Altro esempio, la crisi di identità della figlia adolescente, spunto narrativo iniziato nel momento stesso in cui la famiglia mette piede nella nuova casa, in cui si intravede tutta la riluttanza della giovane, ripreso a casaccio una seconda volta mentre si sta lavando i denti in bagno ed infine affrontato brevemente una terza ed ultima volta nel momento in cui l'unico teenager o poco oltre del gruppo ghostbusters si scambia un cenno di intesa con la ragazza mentre le mostra come funzionano i raggi ultravioletti. The end. Lo spunto viene poi lasciato a morire, tanto che la madre (SPOILER DEFINITIVO IN ARRIVO) posseduta dal demone rapisce le due figlie più giovane e non la figlia più grande, così che il giovane arrapato non si mette alla ricerca della sua amata ma di una delle figlie più piccole.
Complessivamente non è una pellicola scadente, anzi riesce ad intrattenere il pubblico e a tratti ad appassionare, ma se ci si comincia a fare delle domande sopra (perchè ... e te lo chiedo ... perchè ficchi dentro alla sceneggiatura il prete se poi quello manco viene in loro aiuto???) ci si rende conto di quanto questo film lasci il tempo che trova. Molto migliore di altri obbrobri cinematografici horror degli ultimi anni, tenta di accostarsi ai grandi classici horror del passato come L'esorcista e La casa ma senza grande successo. In conclusione, lo si può benissimo guardare e ricordare, ma non si merita a mio avviso più di due stelle.
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katynka
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giovedì 22 agosto 2013
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suspense!
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dal momento che è tratto da una storia vera, se si sofferma davvero sulle scene viste, è da brivido! il film mi è piaciuto molto anche perché amo il genere! Sia il primo turno che il secondo orario per vedere il film era pieno di gente, comunque la prima parte è piu'tranquilla mentre la seconda è li che ti tiene incollata alla poltrona.
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