francesca50
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lunedì 18 aprile 2011
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film paradossale si spera!
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Forse il film calca la mano su un vizio italico, ma in dubbiamente mette in luce una piaga a cui sarà difficile porre rimedio, perché dipende dal "degrado morale" che é trasversale e che è sempre più diffuso.
Mancano poi le teste poiché ormai "nessuno studia più" come ripete ossessivamente Albertazzi..., nel film un gran professorone, anche se corrotto. Ormai non sapremo più se esisteranno ancora nel nostro paese "cervelli" che arrivano, poiché molti bravi giovani, stanchi del mal costume, vanno all'estero.
Il film forse esagera, ma non è lontano dalla realtà.
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Forse il film calca la mano su un vizio italico, ma in dubbiamente mette in luce una piaga a cui sarà difficile porre rimedio, perché dipende dal "degrado morale" che é trasversale e che è sempre più diffuso.
Mancano poi le teste poiché ormai "nessuno studia più" come ripete ossessivamente Albertazzi..., nel film un gran professorone, anche se corrotto. Ormai non sapremo più se esisteranno ancora nel nostro paese "cervelli" che arrivano, poiché molti bravi giovani, stanchi del mal costume, vanno all'estero.
Il film forse esagera, ma non è lontano dalla realtà...e amaramente non propone soluzioni.
Molto bravi gli attori e brillante la sceneggiatura, che riprende in chiave attuale le commedie del grande Alberto Sordi.
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jacksparrow
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domenica 17 aprile 2011
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pirati forever!!
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Bellissimo film, da vedere assolutamente. Trovo lo svolgimento geniale e il finale agrodolce assolutamente perfetto!
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mmastromatteo
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domenica 17 aprile 2011
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divertente e intelligente
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Facciamolo per i nostri figli: cambiamo questo paese!
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il cinemaespanso
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sabato 16 aprile 2011
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una volta fu don chisciotte...
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e dati i tempi che cambiano, adesso ci pensano i pirati del "merito" a lottare contro i mulini a vento... armati di stuzzicadenti ehhh!! Il regista-sceneggiatore-scrittore e chi più ne ha più ne metta abilmente fa roteare lo stuzzicadenti tanto da inserirlo nelle nostre chiappe....
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il cinemaespanso
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sabato 16 aprile 2011
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paraculata immensa....
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Si lancia un sassolino per poi, furbascamente, ritirare la mano!!!
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giacomogabrielli
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venerdì 15 aprile 2011
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beh, perche' no? ***
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Piacevole commedia italiana dai toni brillanti. Interessante il soggetto. Anche la sceneggiatura non è male, se non fosse per il secondo tempo, di gran lunga più lento e vuoto del primo. Nel complesso il film tiene bene. A tratti la comicità sfiora situazioni e tempi tipici delle commedie americane, con momenti sopra le righe e freddure che sposano bene le situazioni. I protagonisti se la cavano. La Cortellesi è sempre brava, anche in versione toscana. Il regista -che è quello dei film con Ficarra e Picone, per intenderci- sfoggia di tanto in tanto dei bei movimenti di macchina e soluzioni interessanti, anche se perlopiù la sua regia lascia spazio alla recitazione e alle situazioni.
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Piacevole commedia italiana dai toni brillanti. Interessante il soggetto. Anche la sceneggiatura non è male, se non fosse per il secondo tempo, di gran lunga più lento e vuoto del primo. Nel complesso il film tiene bene. A tratti la comicità sfiora situazioni e tempi tipici delle commedie americane, con momenti sopra le righe e freddure che sposano bene le situazioni. I protagonisti se la cavano. La Cortellesi è sempre brava, anche in versione toscana. Il regista -che è quello dei film con Ficarra e Picone, per intenderci- sfoggia di tanto in tanto dei bei movimenti di macchina e soluzioni interessanti, anche se perlopiù la sua regia lascia spazio alla recitazione e alle situazioni. Anche il resto del cast condisce bene quella che è una commedia a tratti improbabile, quanto tremendamente attuale. BEH, PERCHE' NO? ***
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hollyver07
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venerdì 15 aprile 2011
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obbiettivo importante... bersaglio mancato
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Ciao. Presumo che la pellicola si prefiggesse l'obbiettivo di denunciare, enfatizzandoli, alcuni dei tumori che corrodono la nostra società. In merito, sarei davvero molto curioso di sapere quante persone, tra coloro che hanno visto il film, appartengano ai distinti "schieramenti" del fenomeno, intendo...: le vere vittime - gli acquiscenti (coloro che sanno ma non dicono) - i carnefici (fautori) - i fruitori del fenomeno (a volte anche vittime) - gli ineffabili ipocriti (coloro che sanno, fanno, dicono peste e corna di tutto e un po e poi (ri)fanno) . Il succitato obbiettivo, se tale era, non credo sia stato pienamente raggiunto dal film.
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Ciao. Presumo che la pellicola si prefiggesse l'obbiettivo di denunciare, enfatizzandoli, alcuni dei tumori che corrodono la nostra società. In merito, sarei davvero molto curioso di sapere quante persone, tra coloro che hanno visto il film, appartengano ai distinti "schieramenti" del fenomeno, intendo...: le vere vittime - gli acquiscenti (coloro che sanno ma non dicono) - i carnefici (fautori) - i fruitori del fenomeno (a volte anche vittime) - gli ineffabili ipocriti (coloro che sanno, fanno, dicono peste e corna di tutto e un po e poi (ri)fanno) . Il succitato obbiettivo, se tale era, non credo sia stato pienamente raggiunto dal film. La trama, ambiziosamente abbraccia numerosi (davvero troppi) contesti di riferimento, proponendo una infinità di riflessioni, tutte superficialmente abbozzate dalla sceneggiatura; in sostanza, troppa carne al fuoco in salsa buonista. Inoltre, la sceneggiatura e la regìa, hanno "alleggerito" e ridotto a sarcastiche macchiette i personaggi "negativi" della trama. Nella realtà... ahinoi... non si viaggia per macchiette, coloro i quali potrebbero essere associati a quei personaggi normalmente non esternano il loro "viscido io", lo tengono ben nascosto sotto le consuete espressioni da persona qualunque; sono al nostro fianco, tutti i santi giorni, forse siamo tutti noi. Giudizio (ovviamente personale ed opinabile) appena discreto su caratterizzazione e recitazione degli attori impegnati. Discorso a parte sull'interpretazione di Giorgio Albertazzi, è realmente l'unico che si possa definire un attore di grandi qualità e non è ipotizzabile proporre paragoni all'interno del cast. Buono il ritmo narrativo, la fotografia, il sonoro e degne di nota (simpatiche) alcune gag. Scene finali da cancellare e sostituire con "La carica...(tura) dei 101". Nota di merito agli spot pubblicitari. Sia ben chiaro, non voglio far la parte dell'ingenuo, o dell'idiota, a tutti i costi, da qualche parte si deve pur trovare la pecunia per realizzare un film. Vien da sé che c'è poco da storcere il naso (com'era la storiella... "pecunia non olet...?"). In questo caso, siamo quasi in presenza degli "spot brevi", o roba simile, mi auguro che non arriveremo agli "stacchi" con riquadrino inferiore (stile moto-GP per capirsi). In definitiva, un film solo carino (in alcune parti) lodevole come intento, manifestamente ambizioso, ma troppo superficiale nel trattare gli argomenti proposti. Potrebbe essere una buona linea guida per una nostrana fiction, già....!? Mi chiedo quale italica rete sarebbe disposta... ma sopratutto... potrebbe (!?) scagliare la prima pietra...???. Chiedendo scusa per il sarcasmo finale, sia come sia, saluti a tutti.
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(di francesca50)
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renato volpone
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venerdì 15 aprile 2011
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raccomandati e altre storie
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Commedia amara sull'accesso al mondo del lavoro di giovani laureati: E' il ritratto di una società corrotta basata su clientelismi e raccomandazioni dove tre giovani si ribellano allo stato di cose prima con attacchi diretti alle persone interessate e poi tentando di denunciare pubblicamente le corruzioni. Il focus è posto sui raccomandati che prendono il posto di altri giovani ben più preparati, ma anche all'arrivismo per ricoprire una posizione sociale, ai compromessi, al tradire gli amici perchè comunque si è raggiunto ciò che si voleva. La società tutta soffre di questo male e il finale rinchiude i giovani in una sorta di mondo fatato salvato dall'amicizia. Il film è carino e convincente, anche se non un capolavoro.
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Commedia amara sull'accesso al mondo del lavoro di giovani laureati: E' il ritratto di una società corrotta basata su clientelismi e raccomandazioni dove tre giovani si ribellano allo stato di cose prima con attacchi diretti alle persone interessate e poi tentando di denunciare pubblicamente le corruzioni. Il focus è posto sui raccomandati che prendono il posto di altri giovani ben più preparati, ma anche all'arrivismo per ricoprire una posizione sociale, ai compromessi, al tradire gli amici perchè comunque si è raggiunto ciò che si voleva. La società tutta soffre di questo male e il finale rinchiude i giovani in una sorta di mondo fatato salvato dall'amicizia. Il film è carino e convincente, anche se non un capolavoro...un paio di bloopers evidentissimi.
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lalli
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giovedì 14 aprile 2011
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carino
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l'Italia(e nn solo) di oggi, di ieri e di domani. Film discreto, ma niente d eccezionale.
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simon1983
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mercoledì 13 aprile 2011
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inverosimile e populista
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Non sono stupito di leggere tanti commenti positivi come spesso accade quando un film tratta tematiche sociali e problemi contemporanei. Peccato però che il film di Giambattista Avellino altro non sia che una storia del tutto improbabile e inverosimile, in un contesto fatto di luoghi comuni e stereotipi moltiplicati all'ennesima potenza. In pratica pare che in tutta Italia non ci sia nessun assunto in qualunque settore che non sia raccomandatissimo e - automaticamente - un inetto. Poi fa tanto la morale e i suoi protagonisti si fanno "giustizia" rovinando la vita di altre persone, con minacce, soprusi e atti violenti: complimentoni. Almeno ci fosse da ridere: nemmeno! Gli unici personaggi riusciti (nulla comunque di eccezionale) sono i due poliziotti.
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Non sono stupito di leggere tanti commenti positivi come spesso accade quando un film tratta tematiche sociali e problemi contemporanei. Peccato però che il film di Giambattista Avellino altro non sia che una storia del tutto improbabile e inverosimile, in un contesto fatto di luoghi comuni e stereotipi moltiplicati all'ennesima potenza. In pratica pare che in tutta Italia non ci sia nessun assunto in qualunque settore che non sia raccomandatissimo e - automaticamente - un inetto. Poi fa tanto la morale e i suoi protagonisti si fanno "giustizia" rovinando la vita di altre persone, con minacce, soprusi e atti violenti: complimentoni. Almeno ci fosse da ridere: nemmeno! Gli unici personaggi riusciti (nulla comunque di eccezionale) sono i due poliziotti. Ma in tutto il film non scatta neanche una volta una grassa e spontanea risata. Altra cosa assurda: un film ambientato a Firenze (la mia città) che non ha neppure un fiorentino nel cast, con Argentero (che a me piace come attore) e la Cortellesi che non sembrano affatto fiorentini, del resto non è facile da parlare. In definitiva un film decisamente non riuscito, con una chiara impronta fastidiosamente sinistroide, e con un finale che definire assurdo e grottesco è niente.
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