peppe2994
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martedì 24 gennaio 2012
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particolarmente emozionante:più che sufficente
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Ritornano nuovamente in pista gli intrepidi ChipMunk e le combattive Chipettes in un'avventura più unica che mai,che metterà a punto la responsabilità di Alvin.Questa volta i sei scoiattoli dovranno fronteggiare,la solitudine su di un isola per via della disubbidienza di Alvin al suo padrone Dave,nella speranza che possa ritrovarli.La storia è articolata molto bene,la trama è molto semplice e per nulla banale.Ottimi i testi delle canzoni,che inducono naturalmente con l'esibizione dei nostri protagonisti,a vere ed autentiche emozioni.In questo sequel,e forse l'ultimo che si chiude con la fine del divario tra Dave e Ian,possiamo ben apprezzare gli scambi di personalità,come ad esempio per Simon che diviene un bel francesino,con la capacità di attrarre e sedurre e il peso delle colpe di Alvin,che lui stesso si trascina dietro pensando di non essere più gradito.
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Ritornano nuovamente in pista gli intrepidi ChipMunk e le combattive Chipettes in un'avventura più unica che mai,che metterà a punto la responsabilità di Alvin.Questa volta i sei scoiattoli dovranno fronteggiare,la solitudine su di un isola per via della disubbidienza di Alvin al suo padrone Dave,nella speranza che possa ritrovarli.La storia è articolata molto bene,la trama è molto semplice e per nulla banale.Ottimi i testi delle canzoni,che inducono naturalmente con l'esibizione dei nostri protagonisti,a vere ed autentiche emozioni.In questo sequel,e forse l'ultimo che si chiude con la fine del divario tra Dave e Ian,possiamo ben apprezzare gli scambi di personalità,come ad esempio per Simon che diviene un bel francesino,con la capacità di attrarre e sedurre e il peso delle colpe di Alvin,che lui stesso si trascina dietro pensando di non essere più gradito.Quindi assume molte responsabilità,in questo frangente di tempo dal momento che tutto finisce e Alvin ne combina nuovamente una delle sue.Nel complesso,un film che emoziona e trattiene sufficientemente per passare allegramente 1 ora e mezzadi sana emozione,poichè è meno divertente rispetto ai capitoli precedenti,ma così è riuscito a prendere un particolare spessore grazie naturalmente,alla serità positiva di questo prodotto,che in me non ha prodotto alcuna delusione.
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alex283
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sabato 3 marzo 2012
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non perfetto, ma di sicuro il migliore della serie
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Cos’è che rende questa saga per famiglie, se non migliore, almeno completamente diversa da tutte le altre? La musica? Si, può darsi. I sei simpaticissimi protagonisti? Forse. La trama? Esatto! Non dal punto di vista dell’originalità, perché guardando in faccia la realtà, bisogna ammetterlo, questa serie si è affidata troppo spesso a cliché triti e ritriti. Ma bisogna comunque dar credito al fatto che ogni episodio è riuscito a proporre una storia completamente nuova, invece di proseguire con le trame viste nel precedente capitolo, infondendo così alla serie un potenziale infinito, che potrebbe benissimo continuare a funzionare per svariati sequel!
Il primo Alvin Superstar raccontava la genesi dei personaggi e della prima difficile convivenza dei tre Chipmunks Alvin, Simon e Theodore insieme al musicista fallito Dave Seville, che in seguito diventerà loro padre adottivo e manager.
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Cos’è che rende questa saga per famiglie, se non migliore, almeno completamente diversa da tutte le altre? La musica? Si, può darsi. I sei simpaticissimi protagonisti? Forse. La trama? Esatto! Non dal punto di vista dell’originalità, perché guardando in faccia la realtà, bisogna ammetterlo, questa serie si è affidata troppo spesso a cliché triti e ritriti. Ma bisogna comunque dar credito al fatto che ogni episodio è riuscito a proporre una storia completamente nuova, invece di proseguire con le trame viste nel precedente capitolo, infondendo così alla serie un potenziale infinito, che potrebbe benissimo continuare a funzionare per svariati sequel!
Il primo Alvin Superstar raccontava la genesi dei personaggi e della prima difficile convivenza dei tre Chipmunks Alvin, Simon e Theodore insieme al musicista fallito Dave Seville, che in seguito diventerà loro padre adottivo e manager. Alvin 2 invece si riduceva ad essere una banale commediola liceale troppo simile a tante altre, con il difetto di avere anche una trama quasi inesistente e inutile e rappresentando il punto più basso della serie (unico vero pregio e anche unica vera novità, l’introduzione delle Chipettes Brittany, Jeanette e Eleanor, le controparti femminili dei tre scoiattoli canterini, anch’esse abili ballerine e cantanti). Infine arriviamo ad Alvin 3, che invece gioca la carta del naufragio.
La colpa di tutto va ovviamente attribuita allo scalmanato Alvin, che divenuto ormai un adolescente e desideroso di avere maggiore libertà da parte dell’iperprotettivo padre umano Dave, dopo aver provocato caos e disagi all’interno della nave da crociera sulla quale sono in viaggio per gli “International Music Awards”, finisce anche per essere l’artefice del naufragio dei Chipmunks e delle Chipettes su un isola solo apparentemente deserta.
Questa prima parte del film viene raccontata rapidamente, presentando situazioni già note ai fan, come i già citati guai provocati da Alvin, gli inutili tentativi del fratello Simon di imporre le regole di Dave, le sfide musicali delle Chipettes e anche il ritorno del perfido Ian Hawke, l’ex-manager dei sei scoiattoli e Cattivo dei precedenti film, costretto a indossare qui un ridicolo costume da pellicano essendo ora la mascotte della nave da crociera.
All’arrivo sull’isola, però le cose sono destinate a cambiare, a partire dall’introduzione di un nuovo personaggio, Zoe, una naufraga che si trova sull’isola ormai da anni e che prima d’ora ha avuto come unica compagnia delle palle con disegnate sopra delle facce (evidente citazione/parodia di “Cast Away”).
In questo contesto avverrà anche un inaspettato scambio di ruoli tra Simon e Alvin, quando il primo, a causa del morso di un ragno, diventerà una specie di guerriero della giungla rubacuori e con l’accento francese, e il secondo, costretto a prendere in mano la situazione, imparerà a essere responsabile.
Tra citazioni di vario genere e divertenti gag, in questa seconda parte del film ci sarà spazio anche per il romanticismo tra le coppie (in particolare tra Simon e l’amica Jeanette) cosa tanto sperata dai fan in Alvin Superstar 2 e alla fine mai avuta, e non mancheranno l’azione e l’avventura, che tra eruzioni vulcaniche, inseguimenti e fughe, saranno adrenaliniche come in nessun altro capitolo della serie, fino allo scontro finale col cattivo di turno, che sta volta non sarà più rappresentato da Ian, che pentitosi del suo comportamento nei precedenti film, finirà per diventare quasi uno dei buoni e che accompagnerà Dave (seppur contro la sua volontà) nel salvataggio dei sei piccoli scoiattoli.
Come ho già detto, la trama, seppur migliore dei precedenti, non presenta nulla di veramente nuovo nel panorama cinematografico, ma trattandosi di una pellicola che punta principalmente su un target di bambini e fan, svolge il suo lavoro egregiamente, condendo il tutto con gli immancabili buoni sentimenti e le musiche dei Chipmunks, che sono ormai il vero marchio di fabbrica della serie.
Forse, rispetto ai precedenti capitoli, in “Si salvi chi può”, le varie canzoni (tra le quali spiccano cover di hits del recente panorama musicale come “FireWorks” e “Born This Way”) vengono presentate in modo quasi forzato all’interno della storia, ma è un dettaglio che si può trascurare, almeno dal mio punto di vista, e che comunque, non pregiudica la qualità del film, che è proprio il caso di dirlo, è veramente il migliore della serie!
Qualche difetto c’è, questo sì, ma i fan non resteranno delusi!
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flatout
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mercoledì 18 novembre 2015
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un alvin insapore
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Arrivati al terzo capitolo ormai la pretesa di una qualsivoglia ricerca di argomenti sociali svanisce del tutto dando spazio solamente ad un divertimento a volte eccessivamente infantile. Si riescono a salvare solo le irresistibili personalitá dei personaggi, che, però in questo caso iniziano a vacillare pericolosamente tra cambi di personalitá pietosi e scelte creative degne di un film di bassa categoria. Seppur provino a dare nuove sfaccettature ai protagonisti il tutto sembra eccessivamente forzato e si ricade troppo in situazioni da dejavu, che perdono qualsiasi speranza di accaparrarsi l'attenzione di un pubblico over 9 anni.
Le canzoni e le coreografie sono poche e fuori luogo, spesso senza scopo (la sfida in discoteca delle chipette), risultando ridicole e fastidiose.
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Arrivati al terzo capitolo ormai la pretesa di una qualsivoglia ricerca di argomenti sociali svanisce del tutto dando spazio solamente ad un divertimento a volte eccessivamente infantile. Si riescono a salvare solo le irresistibili personalitá dei personaggi, che, però in questo caso iniziano a vacillare pericolosamente tra cambi di personalitá pietosi e scelte creative degne di un film di bassa categoria. Seppur provino a dare nuove sfaccettature ai protagonisti il tutto sembra eccessivamente forzato e si ricade troppo in situazioni da dejavu, che perdono qualsiasi speranza di accaparrarsi l'attenzione di un pubblico over 9 anni.
Le canzoni e le coreografie sono poche e fuori luogo, spesso senza scopo (la sfida in discoteca delle chipette), risultando ridicole e fastidiose. Sottotrama imbarazzante, come del resto il personaggio della naufraga, inutile e senza personalitá (peraltro sempre truccata e pettinata, va lá) con colpi di scena che vanno oltre il ridicolo, riportando quasi a situazioni da 'the land of the lost'.
Tutto questo naturalmente senza sguardo eccessivamente critico, il film l'ho guardato cercando di farmi coinvolgere il più possibile.
Che c'è da dire di questo "alvin superstar 3"? Che ha perso il suo motivo di esistere. Se nei primi due si trovava un'interessante satira al mondo dello spettacolo qui il film diventa prolisso per tutte le etá, salvato solo da ciò che era stato costruito in precedenza.
Nota* la prima parte è salvabile e simpatica, è nella seconda la caduta totale. Peccato, mi aspettavo di più.
Il film inoltre sguazza nel citazionismo, ma quanto è lebile ls differenza tra citazione e plagio? La naufraga è "identica" al personaggio di tom hanks in cast away.
(Il voto doveva essere una stella e mezzo)
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