eugen
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venerdì 26 agosto 2022
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da vedere assolutamente
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Se c'e'un film da vedere assolutamente, questo e'"The Debt"(JOhn Madden, remake di"Ha- Hov"di Assaf Bernstein, 2007, film israeliano, sceneggiatura di Matthew Vaughn, Jane Goldman, Peter Straughan, su soggetto di Assaf Bernstein e Ido ROsenblum, 2010. Tre agenti del Mossad a meta'anni 1960, a Berlino Est, cervcano il medico (e'ginecologo o si spaccia per tale) Vogel, boia medico di Birkenau. Non riescono a ucciderlo, ma fingono che le cose siano andate cosi',per senso dell'onore comoiuto. negli anni Novanta, la figlia di due dei tre agenti scrice un libro che sembra riproporre tale"versione ufficiale"; ma poi si scopre(articolo di giornale)che il boia e'a Kiev, in un ospizio.
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Se c'e'un film da vedere assolutamente, questo e'"The Debt"(JOhn Madden, remake di"Ha- Hov"di Assaf Bernstein, 2007, film israeliano, sceneggiatura di Matthew Vaughn, Jane Goldman, Peter Straughan, su soggetto di Assaf Bernstein e Ido ROsenblum, 2010. Tre agenti del Mossad a meta'anni 1960, a Berlino Est, cervcano il medico (e'ginecologo o si spaccia per tale) Vogel, boia medico di Birkenau. Non riescono a ucciderlo, ma fingono che le cose siano andate cosi',per senso dell'onore comoiuto. negli anni Novanta, la figlia di due dei tre agenti scrice un libro che sembra riproporre tale"versione ufficiale"; ma poi si scopre(articolo di giornale)che il boia e'a Kiev, in un ospizio. La protagonista dei fatti dei Sixites, Rachel v a a Kiev, scopre il criminale nazista e riesce, pur se verra'ferita anche gravmenrte, a uccidere l'uomo. FIlm da vedere perche'mostra come la morale e anche la religione ebraica in cui e'"inseirita"da cui discende( non sia basata come soprattutttto il catolicesimo sul"perdono"e sulla sua retorica, ma sulla punizione, anche per"vendetta".occhio per occhio, dente per dente, sulla ritorscone, dove il colpevole, prima o dopo, deve pagare,quando si tratta di crimini che riguardano l'eccidio di un popolo, come quello ebraico). Da vedere quidni comunque, per capire, Helen Mirren e'bravisima nella parte di Rachel, come lo e'Jesica Chastain, come Rachel da giovane. Tom Wilkinson e Cora'n Hinds, peraltro, non sono certo da meno, seguando anche intepretativamente un film che, altrimenti, avrebbe dovuto visncere OScar e molti altriptremi, quando invece risulta che questo film britannico sia stato distribuito poco e"male"anche e soprattutto in Italia... El Gato
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inesperto
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venerdì 31 dicembre 2021
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segreti che schiavizzano
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Sul genere ormai classico della "caccia al nazista scampato a Norimberga", col quale diverse pellicole si sono cimentate, questo lungometraggio costituisce un discreto prodotto d'intrattenimento. Mai esposto all'eccesso tipico degli agenti segreti "à la Bourne" (super mosse di lotta corpo a corpo, che però fanno spettacolo...), ma nemmeno all'incomprensibilità di tante opere di spionaggio, il film si fa gradevolmente guardare. Certo, non tocca vette eccelse e fa qualche giro a vuoto (il finale, nell'ospedale, ne è un esempio), però fluisce liscio senza annoiare mai.
Il cast si ben comporta, ma la Mirren e la splendente Chastain spiccano su tutti.
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Sul genere ormai classico della "caccia al nazista scampato a Norimberga", col quale diverse pellicole si sono cimentate, questo lungometraggio costituisce un discreto prodotto d'intrattenimento. Mai esposto all'eccesso tipico degli agenti segreti "à la Bourne" (super mosse di lotta corpo a corpo, che però fanno spettacolo...), ma nemmeno all'incomprensibilità di tante opere di spionaggio, il film si fa gradevolmente guardare. Certo, non tocca vette eccelse e fa qualche giro a vuoto (il finale, nell'ospedale, ne è un esempio), però fluisce liscio senza annoiare mai.
Il cast si ben comporta, ma la Mirren e la splendente Chastain spiccano su tutti.
Nel complesso, non male.
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carloalberto
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martedì 5 gennaio 2021
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complesso dramma etico sentimentale storico
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Helen Mirren, Tom Wilkinson, Ciarán Hinds, interpretano gli ex agenti del Mossad nel presente,Jessica Chastain, Marton Csokas, Sam Worthington, impersonano, rispettivamente, gli stessi personaggi nel passato. Con un cast di professionisti di questo livello è difficile non ottenere un buon film.
John Madden aggiunge di suo una regia piana e lineare che mette in risalto le doti attoriali dei protagonisti, per la messa in scena di un doppio dramma, sentimentale ed etico, calato in un action movie che rasenta la spy story, collocata a sua volta in un contesto storico drammatico.
Madden mantiene un certo equilibrio tra azione ed introspezione, intrecciando al tema centrale della caccia al criminale nazista da parte di un commando del Mossad, i patemi femminili di un classico triangolo amoroso, lei, lui e l’altro, ed il dilemma morale tra la convenienza della menzogna e la verità, costi quel che costi.
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Helen Mirren, Tom Wilkinson, Ciarán Hinds, interpretano gli ex agenti del Mossad nel presente,Jessica Chastain, Marton Csokas, Sam Worthington, impersonano, rispettivamente, gli stessi personaggi nel passato. Con un cast di professionisti di questo livello è difficile non ottenere un buon film.
John Madden aggiunge di suo una regia piana e lineare che mette in risalto le doti attoriali dei protagonisti, per la messa in scena di un doppio dramma, sentimentale ed etico, calato in un action movie che rasenta la spy story, collocata a sua volta in un contesto storico drammatico.
Madden mantiene un certo equilibrio tra azione ed introspezione, intrecciando al tema centrale della caccia al criminale nazista da parte di un commando del Mossad, i patemi femminili di un classico triangolo amoroso, lei, lui e l’altro, ed il dilemma morale tra la convenienza della menzogna e la verità, costi quel che costi.
Così come le prospettive si moltiplicano temporalmente, grazie ai continui flashback, che, come in un gioco di specchi, rinviano dal presente, ambientato in una moderna Israele, al passato della Germania divisa dal muro di Berlino del 1965, originati entrambi dalla memoria indelebile, ferita non rimarginata per gli ebrei, degli orrori dei campi di sterminio, anche i drammi si duplicano ed accanto a quello intimo e sentimentale se ne affianca uno etico, situati ambedue nel più ampio contesto storico delle terribili conseguenze della guerra e dei crimini efferati perpetrati ai danni di vittime inermi.
Tutti i tasselli che costituiscono i vari puzzle del plot, sovrapposti nelle diverse dimensioni temporali e drammatiche, si ricompongono miracolosamente nel finale, che, tuttavia, risulta sia rocambolesco, per la prevalenza degli effetti plateali che spettacolarizzano la maturazione interiore della scelta morale della protagonista, che rinuncia a tutto per affermare il principio supremo della verità, sia troppo retorico, per l’enfasi eccessiva che viene data a quella scelta, che, a dire il vero, sarebbe dovuta essere la più verosimile, se non addirittura ovvia, fin dall’inizio.
Il personaggio del medico nazista, il chirurgo di Birkenau,probabilmente è ispirato alla figura di Carl Clauberg, che condusse, da ginecologo, esperimenti di sterilizzazione su cavie umane nei campi di concentramento di Auschwitz.
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fabri
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lunedì 4 gennaio 2021
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non decolla mai
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Film debole, mi aspettavo molto di più.
Non decolla mai, in più ha una lentezza non giustificata, evitabile.
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bruno
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sabato 25 aprile 2020
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meglio tardi che mai
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domenica 3 febbraio 2019
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mai lasciare una conto in sospeso
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Solo a guardare il cast superbo di questo "Il debito" ti mette voglia di vederlo.Poi scopri che dirige John Madden e allora gli indizi aumentano e cominciano a fare una prova.Una squadra di agenti del Mossad si muove nella Berlino degli anni 60' alla spietata caccia di un sadico criminale nazista .Lo rapiscono,lo rinchiudono in un appartamento claustrofobico, le loro vicende si intrecciano con la psicologia subdola della preda.Poi ,in una notte buia e fredda accade il fatto che scatena il susseguirsi a catena degli eventi nel tempo fino ad arrivare al presente. Mai lasciare in sospeso un conto aperto.Efficace Spy thriller psicologico, supportato da un cast di prima scelta,ottima prova di Jessica Chastain ,l'impenetrabilita' e la freddezza del personaggio di Helen Mirrel è notevole,si cala dubbioso ed insicuro nel suo ruolo di killer-spia israeliano Sam Worthington ma fa parte del copione e lo perdoniamo volentieri.
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Solo a guardare il cast superbo di questo "Il debito" ti mette voglia di vederlo.Poi scopri che dirige John Madden e allora gli indizi aumentano e cominciano a fare una prova.Una squadra di agenti del Mossad si muove nella Berlino degli anni 60' alla spietata caccia di un sadico criminale nazista .Lo rapiscono,lo rinchiudono in un appartamento claustrofobico, le loro vicende si intrecciano con la psicologia subdola della preda.Poi ,in una notte buia e fredda accade il fatto che scatena il susseguirsi a catena degli eventi nel tempo fino ad arrivare al presente. Mai lasciare in sospeso un conto aperto.Efficace Spy thriller psicologico, supportato da un cast di prima scelta,ottima prova di Jessica Chastain ,l'impenetrabilita' e la freddezza del personaggio di Helen Mirrel è notevole,si cala dubbioso ed insicuro nel suo ruolo di killer-spia israeliano Sam Worthington ma fa parte del copione e lo perdoniamo volentieri.Unica pecca del film è il ruolo e la missione che dopo ben 30 anni deve riuscire a compiere (senza un minimo di supporto) Helen Mirrel per chiudere i ponti con il passato.
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ennio
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giovedì 23 novembre 2017
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un pò di incongruenze, film comunque guardabile
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Hollywood non rinuncerà mai al criminale nazista ancora a piede libero, nemmeno nel 2100. I nazisti, si sa, affascinano e fanno botteghino. L'utilizzo di una vicenda retrodatata nel tempo è quindi una trovata intelligente per tenere vivo il tema.
Ciò che funziona in questo film è il plot del rapimento e la recitazione dei protagonisti. Ciò che lo rende mediocre è la figura, eterna e immancabile a Hollywood, dell' eroe puro e idealista contrapposto alla cattiveria più sordida, e chi meglio di un vecchio aguzzino nazista può garantire questo contrasto? In questo caso l'eroe è un agente del Mossad, cosa inverosimile e che infastidisce il buon senso, perchè la sua emotività e la sua purezza d'animo sono del tutto incompatibili con il ruolo di un agente segreto militare, che dev'essere freddo, lucido e distante dalle emozioni sul lavoro.
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Hollywood non rinuncerà mai al criminale nazista ancora a piede libero, nemmeno nel 2100. I nazisti, si sa, affascinano e fanno botteghino. L'utilizzo di una vicenda retrodatata nel tempo è quindi una trovata intelligente per tenere vivo il tema.
Ciò che funziona in questo film è il plot del rapimento e la recitazione dei protagonisti. Ciò che lo rende mediocre è la figura, eterna e immancabile a Hollywood, dell' eroe puro e idealista contrapposto alla cattiveria più sordida, e chi meglio di un vecchio aguzzino nazista può garantire questo contrasto? In questo caso l'eroe è un agente del Mossad, cosa inverosimile e che infastidisce il buon senso, perchè la sua emotività e la sua purezza d'animo sono del tutto incompatibili con il ruolo di un agente segreto militare, che dev'essere freddo, lucido e distante dalle emozioni sul lavoro. L'eroe ovviamente si innamora della bella Chastain, sempre sul lavoro e sempre rischiando di mandare tutto all'aria a causa del suo puro amore romantico (sigh).
Il film perde credibilità nel finale, anch'esso inverosimile. Provate a immaginarvi un novantenne decrepito che fa a coltellate con una donna sessantenne in un ospedale affollatissimo, donna che tra l'altro non ha alcun motivo di uccidere. Ma, si sa, i nazisti possono tutto perchè fanno botteghino.
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[+] gli agenti segreti sono persone ordinarie
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vighi
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mercoledì 22 novembre 2017
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intenso, realista, introspettivo
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Questo è un film che ti fa rimanere attaccato allo schermo non tanto per la velocità dello svolgersi che per la verità è esigua, ma proprio per il pathos continuo della recitazione e della sceneggiature. Fasi del film di grande suspence ed intensita'..Non la solita ridondante e rumorosa americanata. Sembra un film molto europeo.
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kondor17
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venerdì 3 luglio 2015
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gran bel film
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Il film narra in maniera avvincente il tentativo di tre agenti israeliani di prelevare da Berlino est e portare in patria un medico nazista responsabile di gravi atrocità ai danni degli ebrei. Le gesta di Rachel verranno 30 anni dopo, nel 97, raccontatate da sua figlia in un libro, durante la cui presentazione Rachel viene chiamata a leggere il passaggio che descrive il momento in cui, dopo essere stata sfregiata, riesce a rialzarsi e con un colpo maestro a sparargli da lontano mentre scappa dal cortile. Ma le cose non stanno così, e loro lo sapevano. Vogel è ancora vivo. È da qualche parte in Ucraina e sta per rilasciare alla stampa una dichiarazione. Resta solo Rachel, ormai sessantenne, a poter completare la missione prima che la menzogna si venga a sapere, vanificando i loro sforzi e gettando nel fango Israele, il Mossad e l'intero popolo ebraico.
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Il film narra in maniera avvincente il tentativo di tre agenti israeliani di prelevare da Berlino est e portare in patria un medico nazista responsabile di gravi atrocità ai danni degli ebrei. Le gesta di Rachel verranno 30 anni dopo, nel 97, raccontatate da sua figlia in un libro, durante la cui presentazione Rachel viene chiamata a leggere il passaggio che descrive il momento in cui, dopo essere stata sfregiata, riesce a rialzarsi e con un colpo maestro a sparargli da lontano mentre scappa dal cortile. Ma le cose non stanno così, e loro lo sapevano. Vogel è ancora vivo. È da qualche parte in Ucraina e sta per rilasciare alla stampa una dichiarazione. Resta solo Rachel, ormai sessantenne, a poter completare la missione prima che la menzogna si venga a sapere, vanificando i loro sforzi e gettando nel fango Israele, il Mossad e l'intero popolo ebraico.
John Madden, coadiuvato da ottimi attori, tutti perfettamente nella parte, confeziona un thriller di qualità, fluido e intelligente, mai scontato, inserendo con rara maestria i salti temporali e i flashback di cui fa frequente uso. Voto 8. Amo la Chastain!
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ultimoboyscout
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venerdì 30 novembre 2012
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la verità 30 anni dopo.
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Una missione che ha reso celebri tre ex agenti del Mossad, la cattura di un chirurgo tedesco nazista criminale di guerra, torna a stregare e tormentare le loro vite. Si tratta del remake dell'omonimo film israeliano del 2007 diretto da Assaf Berenstein, è un thrille spionistico con una storia che rimbalza tra un presente post caduta del Muro (1997) e la missione oltre cortina, avvenuta nel 1966. Il chirurgo di Birkenau, questo è il soprannome col quale è conosciuto il criminale nazista, è però riuscito a scappare, è ancora vivo e sta per parlare con un giornalista facendo scricchiolare la trentennale menzogna dei tre. Ha risvolti etici, è l'esaltazione della ragion di Stato e della vergogna del fallimento, col passato che torna e non fa mai sconti così come il dilemma morale con tutta la tensione che genera.
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Una missione che ha reso celebri tre ex agenti del Mossad, la cattura di un chirurgo tedesco nazista criminale di guerra, torna a stregare e tormentare le loro vite. Si tratta del remake dell'omonimo film israeliano del 2007 diretto da Assaf Berenstein, è un thrille spionistico con una storia che rimbalza tra un presente post caduta del Muro (1997) e la missione oltre cortina, avvenuta nel 1966. Il chirurgo di Birkenau, questo è il soprannome col quale è conosciuto il criminale nazista, è però riuscito a scappare, è ancora vivo e sta per parlare con un giornalista facendo scricchiolare la trentennale menzogna dei tre. Ha risvolti etici, è l'esaltazione della ragion di Stato e della vergogna del fallimento, col passato che torna e non fa mai sconti così come il dilemma morale con tutta la tensione che genera. Risvolti etici ma anche politici, in cui la verità non è quella che appare: per raccontare una storia tanto complessa con implicazioni morali e psicologiche, John Madden (bizzarro il suo detour, dopo 7 Oscar per "Shakespeare in love")ha scelto un cast di livello con Helen Mirren che giganteggia e Jesper Christensen, incatenato e fiero, che provoca e insulta la giovane agente israeliana, l'allora sconosciuta Jessica Chastain che di li a poco sarebbe balzata agli onori della cronaca. Sulla scia di "Munich", il film si dipana su un intreccio introspettivo dove le colpe e le responsabilità di ognuno non sono quelle che sembrano e la memoria non si può certo cancellare, specie quella che affonda le sue radici in uno dei mali più profondi e dolorosi dello scorso secolo, ovvero il nazismo. Notevoli e stilisticamente impeccabili le scelte registiche di Madden, in particolare il contrasto oscurità-luce della scena che apre e chiude la pellicola e l'attentissimo studio delle inquadrature dei faccia a faccia tra gli agenti e la loro preda. Diretto con presa forte e suspence, apapre ben fatto ma non del tutto avvincente.
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