cenox
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martedì 24 aprile 2012
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un film che ha solo la pecca della poca azione
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Questo film non è costruito col solo scopo di far riflettere, però se si può muovere una critica nei suoi confronti, il suo limite è quello che le scene d'azione sono poche rispetto alla lunghezza del film; ma non per questo a mio parere ha annoiato! Dal mio punto di vista il regista ha preferito volgere maggior interesse all'analisi psicologica dei suoi personaggi, soffermandosi sui loro pensieri ed emozioni. 3 sono i protagonisti, tutti agenti segreti del Mossad, che vanno in missione nella Berlino ancora divisa dal Muro per poter rintracciare e catturare per un successivo processo il chirurgo di Birkenau, il tristemente famoso campo di concentramento.
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Questo film non è costruito col solo scopo di far riflettere, però se si può muovere una critica nei suoi confronti, il suo limite è quello che le scene d'azione sono poche rispetto alla lunghezza del film; ma non per questo a mio parere ha annoiato! Dal mio punto di vista il regista ha preferito volgere maggior interesse all'analisi psicologica dei suoi personaggi, soffermandosi sui loro pensieri ed emozioni. 3 sono i protagonisti, tutti agenti segreti del Mossad, che vanno in missione nella Berlino ancora divisa dal Muro per poter rintracciare e catturare per un successivo processo il chirurgo di Birkenau, il tristemente famoso campo di concentramento. Ora l'uomo fa il ginecologo, ma non sarà difficile per gli agenti trovarlo...il difficile sarà estradarlo... . Il film si snoda tra i racconti dei protagonisti in cui lo spettatore rivive gli eventi ed il loro presente fatto di contraddizioni.
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liuk�
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sabato 25 febbraio 2012
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pessima trama
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Potenzialmente interessante, il film è rovinato da una trama tirata via, poco profonda e, in certi casi, vaga. Il culmine dell'insufficienza lo si raggiunge in un finale frettoloso, giunto appositamente per dare un taglio a quasi due ore di sofferenza. Oltre a questo non vi sono spunti di particolare intensità e la noia pervade lo spettatore.
Sconsiglio fortemente a tutti la visione de Il Debito.
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owanone
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mercoledì 8 febbraio 2012
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gran bel film
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Raramente ci si imbatte in un bel film come questo, trama perfetta, grande interpretazione, sceneggiatura ottima e personaggi ben caratterizzati. Un team di tre agenti del Mossad incaricati di sequestrare un criminale nazista nella Berlino della guerra fredda, falliscono la loro missione. Tuttavia per coprire l'insuccesso di fronte ai superiori si accordano per sostenere per decenni una versione diversa dei fatti, l'uccisione del carnefice anche se questa non è mai avvenuta. Un giorno però la verità sta per affiorare e il trio, ognuno a suo modo, decide di affrontare la situazione. Uno di loro si uccide sopraffatto dall'eventualità di dover affontare l'evidenza di quanto si è nascosto per lungo tempo, gli altri due invece decidono di passare all'azione per eliminare colui che dopo trent'anni afferma di essere il criminale nazista ma però uno di loro decide a modo suo di rivelare la verità.
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Raramente ci si imbatte in un bel film come questo, trama perfetta, grande interpretazione, sceneggiatura ottima e personaggi ben caratterizzati. Un team di tre agenti del Mossad incaricati di sequestrare un criminale nazista nella Berlino della guerra fredda, falliscono la loro missione. Tuttavia per coprire l'insuccesso di fronte ai superiori si accordano per sostenere per decenni una versione diversa dei fatti, l'uccisione del carnefice anche se questa non è mai avvenuta. Un giorno però la verità sta per affiorare e il trio, ognuno a suo modo, decide di affrontare la situazione. Uno di loro si uccide sopraffatto dall'eventualità di dover affontare l'evidenza di quanto si è nascosto per lungo tempo, gli altri due invece decidono di passare all'azione per eliminare colui che dopo trent'anni afferma di essere il criminale nazista ma però uno di loro decide a modo suo di rivelare la verità.
Come riuscire a rappresentare i rapporti interpersonali degli agenti durante la preparazione del sequestro del nazista? E il confronto fra loro e quest'ultimo durante la sua cattività nel contesto del rapporto fra agenti ebrei e aguzzino nazista responsabile di crimini indicibili? E come questa avventura viene vissuta negli anni dai protagonisti? Ebbene il film riesce pienamente nel raccontarlo in modo sentito e credibile. Ovviamente merito del regista (John Madden), degli attori credibilissimi in ogni momento (Helen Mirren, Ciaran Hinds che aveva già recitato in una parte simile nel film Monaco, Jessica Chastain che ci dona una grande interpretazione, Marton Csokas e Sam Worthington)e degli sceneggiatori (Matthew Vaughn e Jane Goldman. Insomma, sono film come questo per cui vale la pena di insistere di andare al cinema nonostante la maggior parte dei film che vengono distributi siano appena passabili. Veramente ottimo, se lo avete perso sul grande schermo guardatelo in dvd. Da non perdere.
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unicafiore
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mercoledì 25 gennaio 2012
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il rimorso per un'occasione mancata
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Flash back su una delle tante storie legate al nazismo.Film molto intenso sulla vita di un gruppo incaricato di trovare e rapire uno dei chirurghi dei lager tedeschi e sulla loro vita tormentata poi da un terribile segreto che causera' spiacevoli conseguenze...Bravi gli interpreti.
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francesco2
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giovedì 22 dicembre 2011
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un film "in debito?"
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Dicendo che la Shoah (O Olocausto) e le sue conseguenze vengono presi come pretesto per aneddoti di dubbia importanza si rischia die ssere banali, almeno quanto chi banalizzi questi argomenti. Il punto vero, probabilmente, è un altro. "Il debito" ha la pretesa di essere una commistione di generi, col risultato che non arriva a nessun tipo di pubblico, a qualunque genere esso sia interessato.
Si potrebbe obiettare che è un giallo, e che il suo scopo fondamentale è mantenere alta la tensione. Ma se anche quando fosse così, qui non avviene più di tanto, vuoi per il contesto prevedibile dei protagonisti (Un improvvisato terzetto da cui scaturirà una coppia), vuoi perché dei flashback dovrebbe servirsi chi sappia servirsene, vuoi forse perché non è molto verosimile che un vecchio marpione (Per essere garbati) caschi nella trappola dei tre giovani.
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Dicendo che la Shoah (O Olocausto) e le sue conseguenze vengono presi come pretesto per aneddoti di dubbia importanza si rischia die ssere banali, almeno quanto chi banalizzi questi argomenti. Il punto vero, probabilmente, è un altro. "Il debito" ha la pretesa di essere una commistione di generi, col risultato che non arriva a nessun tipo di pubblico, a qualunque genere esso sia interessato.
Si potrebbe obiettare che è un giallo, e che il suo scopo fondamentale è mantenere alta la tensione. Ma se anche quando fosse così, qui non avviene più di tanto, vuoi per il contesto prevedibile dei protagonisti (Un improvvisato terzetto da cui scaturirà una coppia), vuoi perché dei flashback dovrebbe servirsi chi sappia servirsene, vuoi forse perché non è molto verosimile che un vecchio marpione (Per essere garbati) caschi nella trappola dei tre giovani.
Sappiamo già com'è andata a finire, ecco: forse questo impedisce che si crei una vera suspense. Come se il film contenesse due storie, ma ci proponesse subito la seconda, per poi andare alla prima e riprporci ancora la seconda. Nel farlo, alcune scelte posono anche suscitare interesse: ad esempio le scene in cui la Mirren guarda "verso la figlia" denotano una buona abilità registica, e la verità su ciò che avviene all'inizio rappresenta un bel colpo di scena, ben raccontato da Madden.
Il quale però dà l'impressione di affrontare certi temi senza una particolare convinzione (La responsabilità di fronte allo stato, il conflitto tra morale dels ecolo e quella collettiva); ed alla fine propone un finale troppo didascalico, come la frase sulla "menzogna" che prima era stata detta ad Helen. Come forse tutto il film.
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astromelia
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lunedì 3 ottobre 2011
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pesante come il tema
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non del tutto convincente,questo film dall'atmosfera pesante come il tema narrato risulta troppo frettoloso nel finale,e sebbene possa essere credo pure una storia vera ,lascia oltre che un senso di apatia mentre si guarda, anche l'ennesimo interrogarsi sui tristi eventi accaduti e che il film rievoca,gli attori dentro la parte, ma pecca un attimo di mordente....
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zanzi
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mercoledì 28 settembre 2011
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avvincente. da vedere
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Davvero un gran bel film, non condivido assolutamente la critica, è pieno di colpi di scena, avvincente e ti prende tantissimo. Una bellissima storia, fidatevi. DA VEDERE
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(di filobus)
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charlot
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martedì 27 settembre 2011
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non è munich, ma è un ottimo film
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Se dovessi dare retta alle recensioni lette prima (tra cui qualcuno che vedeva eric bana nel film...mah...) questo film non l'avrei visto questa sera.
Invece me lo sono gustato.
La trama regge bene, e non capisco perchè lo si voglia far passare per un film di spionaggio o sparatutto (ridicola la foto con gli attori con la pistola e i mitragliatori, visto che di fatto li prendono in mano una sola o 1/2 volta)
Inventare una squadra del Mossad in trasferta a Berlino est in quegli anni ( quelli della DDR sbiadita) con una missione del genere (catturare un eichmann de noantri) è davvero avventuroso, e siccome il cinema deve osare (almeno nella sceneggiatura accidenti) il giudizio è positivo.
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Se dovessi dare retta alle recensioni lette prima (tra cui qualcuno che vedeva eric bana nel film...mah...) questo film non l'avrei visto questa sera.
Invece me lo sono gustato.
La trama regge bene, e non capisco perchè lo si voglia far passare per un film di spionaggio o sparatutto (ridicola la foto con gli attori con la pistola e i mitragliatori, visto che di fatto li prendono in mano una sola o 1/2 volta)
Inventare una squadra del Mossad in trasferta a Berlino est in quegli anni ( quelli della DDR sbiadita) con una missione del genere (catturare un eichmann de noantri) è davvero avventuroso, e siccome il cinema deve osare (almeno nella sceneggiatura accidenti) il giudizio è positivo.
Buona la fotografia, ( e qui concordo con qualche recensione) un po' stereotipato il nazista mengele di provincia....e qui ipotizzerei ad occhi aperti uno scambio fanta- cinematografico:
" il colonnello Hans Landa (cristohp woltz) con i suoi dialoghi acuti e forbiti sostituisce il "chirurgo di birkenau" (attore non pervenuto) . In questo caso avremmo la nemesi non goliardica di questi due film storici di questi ultimi due anni, ossia un nazista stereotipato per un film medicocre (bastrdi senza gloria) , e un nazista (sempre nell'ottica del personaggio, shalom...) colto per un film colto.
Non è munich come ritmo, ma rende un buon tributo al "realismo spionistico" vintage.
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flyanto
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domenica 25 settembre 2011
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il passato che sempre ritorna
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Film di spionaggio in cui tra l'alternanza di scene passate e presenti si cerca di giustiziare una figura nazista. Molto avvincente, ricostruito bene nelle varie epoche ed aree geografiche e con un buon cast di attori.
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lorilã
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domenica 25 settembre 2011
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grandioso!
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L'ho trovato bello, scorrevole e non retorico.Helen Mirrer bravissima. bello!
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