enzo70
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giovedì 16 settembre 2021
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carino, carino, carino
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Cosa succede se una sgangherata banda di vendicatori seriali delle ingiustizie decide di rapire il solito politico cialtrone? In figli delle stelle la cosa più semplice, sbagliano il ministro e a posto suo rapiscono un sottosegretario, tra l’altro anche per bene. Questa è in sintesi la trama di questo bel film in cui una nuona armata Brancaleone si trova nella inedita posizione di rappresentare persone sostanzialmente per bene indotte ad un atto criminale. Ma la cosa bella di questo film è che non ha nessuna velleità intellettuale, non intende insegnare, ma fa sorridere proprio per la disarmante ingenuità dei suoi protagonisti. Bravissimo, al solito, Favino che sta un palmo sopra agli altri nell’interpretazione di un professore di educazione fisica quarantenne sempre con occupazioni precarie.
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Cosa succede se una sgangherata banda di vendicatori seriali delle ingiustizie decide di rapire il solito politico cialtrone? In figli delle stelle la cosa più semplice, sbagliano il ministro e a posto suo rapiscono un sottosegretario, tra l’altro anche per bene. Questa è in sintesi la trama di questo bel film in cui una nuona armata Brancaleone si trova nella inedita posizione di rappresentare persone sostanzialmente per bene indotte ad un atto criminale. Ma la cosa bella di questo film è che non ha nessuna velleità intellettuale, non intende insegnare, ma fa sorridere proprio per la disarmante ingenuità dei suoi protagonisti. Bravissimo, al solito, Favino che sta un palmo sopra agli altri nell’interpretazione di un professore di educazione fisica quarantenne sempre con occupazioni precarie. L’utilizzo di un dialetto misto abruzzese ciociaro è perfetto. Ma bravi anche Battiston, Volo e la Pandolfi. Film bello proprio perché privo di pretese.
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mrpandemonio
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giovedì 25 febbraio 2021
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idea americana imitata male...
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La trama: Quattro persone stanche della vita che fanno, decidono di rapire un politico, ma prendono il sottosegretario.
La trama si dovrebbe sviluppare e per i primi minuti ci riesce, poi non sa che strada prendere andando a diventare un collage di scene senza capo ne coda. I dialoghi sono inascoltabili proprio perché parlano quasi in dialetto, ma parlare in italiano è chiedere tanto. Se proprio devono, dovrebbero alzare le voci. Si e no riesco a collegare le cose.
Prima dicevo che la trama non si sviluppa perché c'è un personaggio (Fabio Volo) si ritrova in un qualche problema. Oltre a essere spiegato male, si susseguono punti interrogativi e alla fine non serve.
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La trama: Quattro persone stanche della vita che fanno, decidono di rapire un politico, ma prendono il sottosegretario.
La trama si dovrebbe sviluppare e per i primi minuti ci riesce, poi non sa che strada prendere andando a diventare un collage di scene senza capo ne coda. I dialoghi sono inascoltabili proprio perché parlano quasi in dialetto, ma parlare in italiano è chiedere tanto. Se proprio devono, dovrebbero alzare le voci. Si e no riesco a collegare le cose.
Prima dicevo che la trama non si sviluppa perché c'è un personaggio (Fabio Volo) si ritrova in un qualche problema. Oltre a essere spiegato male, si susseguono punti interrogativi e alla fine non serve. Lo stesso vale per Paolo Sassanelli che deve essere questo personaggio misterioso e devo ammettere che ci stava riuscendo. Purtroppo non ci sono scene d'impatto o particolari dettagli che lo fanno diventare tale. Quindi non sfruttato come Claudio Amendola in Il permesso. Claudia Pandolfi uguale con solo qualche legale con Pierfrancesco Favino e basta. Viene coinvolta a caso e serve solo per il prossimo posto sicuro. Il resto lascia il tempo che trova. Per Favino che oltre a essere simile ad Antonio Banderas ha qualche spunto interessante. Vuole tenere unito il gruppo cercando di rispettare il piano. E i dialoghi con Tirabassi sono buoni. A proposito di lui, dico solo che è il più riuscito di tutti.
L'ultimo della lista è Battiston che assomiglia a Fresi. Insieme a Favino ci sono le battute migliori. Infatti quest'ultime salvano il film e acquisiscono una stella perché altrimenti il voto era una stella. Anche la regia all'inizio sembra procedere bene, poi diventa lenta e lo stesso per il montaggio. Andare in alta montagna da Roma in poco tempo è assurdo specie se devono attraversare l'intera Italia con un prigioniero. Non sarebbe stato meglio fare un Road Movie movimentato verso la Valle d'Aosta? No perché è un grande bel viaggio senza farsi scoprire. Non torna niente. Ci sono scene ridicole o spunti interessanti buttati. Non si salva neanche il finale, non vi dico come va a finire, ma basti che vi dico: sapere. Se lo vedrete il film, ripensate a questa parola e allora capirete. Inoltre ci sono neanche le scritte finali facendomi immaginare solo. E il finale vero e proprio è stato buttato a caso perché non ha logica e stona solo. Concludo dicendo che l'idea iniziale era ottima, ma basta veramente poco per capire il materiale, gli attori, la voglia e l'amore per il cinema sprecati.
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elgatoloco
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venerdì 30 ottobre 2015
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efficace , sospeso tra dramma e commedia
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Anche se il film è sostanzialmente comico, ondeggia sempre tra commedia e dramma, con alcune"tentazioni"serie e drammatiche, soprattutto all'inizio, con la morte del portuale. Il resto, in realtà, sembra essere una sorta di parodia(pur se la finalità rimane seria, quasi certamente, comunque ha intenti di base seri)dei"ribelli da strabazzo", della rivolta per burla e simili. Efficaci soprattutto le interpretazioni(quasi "contrastive". potremmo dire)di Battiston e Favino, due tra i migliori attori contemporanei e bene anche Claudia Pandolfi, forse in un ruolo per lei abbastanza insolito, rispetto a molte altre prove sostenute in un passato anche più recente.
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Anche se il film è sostanzialmente comico, ondeggia sempre tra commedia e dramma, con alcune"tentazioni"serie e drammatiche, soprattutto all'inizio, con la morte del portuale. Il resto, in realtà, sembra essere una sorta di parodia(pur se la finalità rimane seria, quasi certamente, comunque ha intenti di base seri)dei"ribelli da strabazzo", della rivolta per burla e simili. Efficaci soprattutto le interpretazioni(quasi "contrastive". potremmo dire)di Battiston e Favino, due tra i migliori attori contemporanei e bene anche Claudia Pandolfi, forse in un ruolo per lei abbastanza insolito, rispetto a molte altre prove sostenute in un passato anche più recente. Efficace è anche il sound-track, dove, oltre alla presenza della canzone eponima, di Alan Sorrenti, molto precedente rispetto al film e quindi"ripescata"ad hoc, compaiono(e questo è l'aspetto migliore, quasi nel senso dell'effetto brechtiano di straniamento, certo con tutte le difficoltà di applicarlo al cinema...)famosi inni: quello nazista(nell'originale)e quello sovietico(idem). Contrasti quasi manichei che anche il film nel suo complesso sa tematizzare, anche se talora con una certa fatica, il che dipende(forse)da determinate esitazioni del regista-autore Pellegrini, quali quella accennata e altre, legate forse soprattutto alla difficoltà di armonizzare le varie parti della storia(rapimento del vice-ministro, sua gestione, problemi personali e"politici". El Gato
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marzaghetti
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venerdì 4 gennaio 2013
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episodi assurdi e personaggi ultra-grotteschi
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Una commedia sgangherata, che vorrebbe fare ridere ma ci riesce solo a sprazzi, e vorrebbe far riflettere ma è tanto infarcita di episodi assurdi e personaggi ultra-grotteschi che anziché fare la satira della triste realtà che vuole dipingere, ne traccia un ritratto completamente alieno. Il team di attori ha alcuni buoni momenti, ma nel complesso è deludente. Fa eccezione Tirabassi, sempre impeccabile nei ruoli low-profile. Valutazione: 2,0.
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liuk!
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lunedì 21 maggio 2012
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tutto cast
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Il film non è certo gran cosa, sceneggiatura simpatica ed originale resa pessimamente per il cinema da un regista poco attento. Vi sono personaggi inutili (quello di Fabio Volo prima appare poi scompare per poi ricomparire nel finale), vi sono scene poco chiare (chi ha mandato i soldi a casa dell'operaio morto?) ed personaggi poco sviluppati ed ambigui (la giornalista impersonata dalla Pandolfi è il classico personaggio impossibile e paradossale), ma la pellicola regge e diverte lo stesso. Perchè? per un cast ottimo con un Battiston, come sempre, sopra le righe e con altri gregari di altissimo livello.
La scena in cui la polizia cattura Battiston stesso, che, alzando le braccia, si dichiara prigioniero politico è veramente da cult.
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Il film non è certo gran cosa, sceneggiatura simpatica ed originale resa pessimamente per il cinema da un regista poco attento. Vi sono personaggi inutili (quello di Fabio Volo prima appare poi scompare per poi ricomparire nel finale), vi sono scene poco chiare (chi ha mandato i soldi a casa dell'operaio morto?) ed personaggi poco sviluppati ed ambigui (la giornalista impersonata dalla Pandolfi è il classico personaggio impossibile e paradossale), ma la pellicola regge e diverte lo stesso. Perchè? per un cast ottimo con un Battiston, come sempre, sopra le righe e con altri gregari di altissimo livello.
La scena in cui la polizia cattura Battiston stesso, che, alzando le braccia, si dichiara prigioniero politico è veramente da cult.
Va visto per giudicare, personalmente lo salvo.
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pizzicarella87
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martedì 20 dicembre 2011
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film poco intressante
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Il film nn mi è piaciuto particolarmente, credo che tragga il suo valore soltanto dalla bravura degli interpreti, perchè ho trovato la storia tanto inverosimile quanto poco interessante, non per i temi sociali di fondo, ma per come è stato strutturato.
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anonimaa
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lunedì 19 settembre 2011
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figli delle stelle
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sarà che sono una fan di giuseppe battiston ma questo film l'ho trovato veramente divertente! il tipico film italiano tragicomico che denuncia la situazione politica italiana, e non so come la pensate voi a riguardo, ma secondo me è il genere di film che ci riesce meglio e questo ne è un esempio..guardatevelo!
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dano25
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martedì 16 agosto 2011
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un buon cast per una commedia mediocre
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Un buon cast per una commedia mediocre
Quello che poteva essere un ottimo film data l’originalità della storia e il cast di ottimo livello, si perde sulla via rimanendo inchiodato fra la commedia poco comica e la denuncia poco approfondita.
Nutriti da solidi ideali e colpiti dalla morte bianca di un collega di Toni, ,4 pseudo amici + una giornalista si ritrovano ad aver rapito la persona sbagliata e a dover affrontare i dubbi e le angosce personali che tale avvenimento suscita in loro. Da Toni, collega della vittima a Pepe, precario idealista, da Bauer padre di famiglia con il sogno dell’estremista di sinistra, a Ramon, scarcerato pseudo delinquente a rischio infarto, da Marilù, giornalista coinvolta prima emotivamente con i vari personaggi e poi complice, fino a Stella, sottosegretario rapito per sbaglio.
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Un buon cast per una commedia mediocre
Quello che poteva essere un ottimo film data l’originalità della storia e il cast di ottimo livello, si perde sulla via rimanendo inchiodato fra la commedia poco comica e la denuncia poco approfondita.
Nutriti da solidi ideali e colpiti dalla morte bianca di un collega di Toni, ,4 pseudo amici + una giornalista si ritrovano ad aver rapito la persona sbagliata e a dover affrontare i dubbi e le angosce personali che tale avvenimento suscita in loro. Da Toni, collega della vittima a Pepe, precario idealista, da Bauer padre di famiglia con il sogno dell’estremista di sinistra, a Ramon, scarcerato pseudo delinquente a rischio infarto, da Marilù, giornalista coinvolta prima emotivamente con i vari personaggi e poi complice, fino a Stella, sottosegretario rapito per sbaglio. Le vite di tutti i protagonisti giungono all’epilogo quando le cose vanno male e ognuno si ritrova a dover fare i conti con il proprio io.
Nel cast spiccano la performance di P. Favino nel ruolo di Pepe e confermano le prorpie capacità i vari Fabio Volo, Giorgio Tirabassi, Giovanni Battiston, Claudia Pandolfi, Paolo Sassanelli.Un
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astromelia
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venerdì 13 maggio 2011
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godibile stralcio italian-casereccio
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la trama non è nuova,ma il film scorre via , buon ritmo, favino c'è sempre,battiston sempre superlativo,anche solo la sua presenza mette ilarità e dà un tocco piacevole ad ogni film che fa,per gli altri una discreta interpretazione........la fine lascia un pò a desiderare,non si capisce come mai solo dopo un anno favino fosse già libero dopo un sequestro di persona mah...........
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stolencar
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sabato 12 marzo 2011
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un'occasione parzialmente perduta
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Ottimo cast e recitazioni da buone a molto buone. Favino leggermente fuori parte o poco convinto. Il personaggio di Fabio Volo assolutamente inutile ai fini dell'intreccio che compare e scompare senza nessuna logica.
L'età dichiarata dei personaggi determina un errore storico circa l'appeal presunto dei personaggi che ricordano l'hit di Alan Sorrenti come se ne avessero un ricordo in prima persona nei dancing di fine Settanta, cosa impossibile vista l'età dichiarata dei personaggi. La parte migliore: le vicende nel supercondominio anni '70 tra i nuovi condòmini di città.
Incomprensibile il finale buonista-giustificatorio con il politico di chiara matrice destrorsa che "perdona" un Favino improbabilmente timoroso.
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Ottimo cast e recitazioni da buone a molto buone. Favino leggermente fuori parte o poco convinto. Il personaggio di Fabio Volo assolutamente inutile ai fini dell'intreccio che compare e scompare senza nessuna logica.
L'età dichiarata dei personaggi determina un errore storico circa l'appeal presunto dei personaggi che ricordano l'hit di Alan Sorrenti come se ne avessero un ricordo in prima persona nei dancing di fine Settanta, cosa impossibile vista l'età dichiarata dei personaggi. La parte migliore: le vicende nel supercondominio anni '70 tra i nuovi condòmini di città.
Incomprensibile il finale buonista-giustificatorio con il politico di chiara matrice destrorsa che "perdona" un Favino improbabilmente timoroso.
A salvare il film anche stavolta un Battiston con i fiocchi.
Luca Stolencar - Sondrio
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