alex41
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sabato 8 settembre 2012
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un film di peter jackson....con meno peter jackson
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Un film che senza dubbio in molte scene emoziona, gli effetti speciali sono ottimi....ottimi, e lo stesso vale anche per il cast: Mark Wahlberg dà una brava prova di attore, molto diversa dai suoi soliti ruoli, Susan Sarandon brava come sempre e Saoirse Ronan è un'ottima giovane protagonista esordiente; ma quello che secondo me ha toccato la vetta più alta è stato Stanley Tucci nel ruolo del serial killer: non ci sono parole, perfetto! I suoi sguardi e le sue caratteristiche fanno veramente accapponare la pelle. Cosa invece non mi è piaciuto del film? In molti (troppi) momenti rischia di cadere nel banale o nel monotono, ma soprattuto nella eccessiva pesantezza.
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Un film che senza dubbio in molte scene emoziona, gli effetti speciali sono ottimi....ottimi, e lo stesso vale anche per il cast: Mark Wahlberg dà una brava prova di attore, molto diversa dai suoi soliti ruoli, Susan Sarandon brava come sempre e Saoirse Ronan è un'ottima giovane protagonista esordiente; ma quello che secondo me ha toccato la vetta più alta è stato Stanley Tucci nel ruolo del serial killer: non ci sono parole, perfetto! I suoi sguardi e le sue caratteristiche fanno veramente accapponare la pelle. Cosa invece non mi è piaciuto del film? In molti (troppi) momenti rischia di cadere nel banale o nel monotono, ma soprattuto nella eccessiva pesantezza. La storia be', trattandosi di un romanzo non posso incolpare di certo il regista. Ecco, Peter Jackson appunto. In questo film si vede poco l'immensa bravura del maestro che ha dato vita a "Il Signore Degli Anelli" e ancora prima a "Bad Taste" o "Braindead". Diciamo che in questo film ho visto molto meno Peter Jackson, perché da lui mi sarei aspettato qualcosina in più: comunque sia in questo film non mancano molti momenti inquietanti e ben diretti (Jackson è comunque un bravissimo e talentuoso regista, non dimentichiamocelo!), ma a mio parere si poteva fare di meglio: nel finale soprattutto sembra perdersi o lasciare l'amaro in bocca. Comunque sia è un buon film nel suo genere, poiché io non lo ami molto mi è piaciuto.
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vincenzo88
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domenica 10 giugno 2012
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amabili resti
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Un Film assolutamente da vedere. Meravigliosa e straordinaria interpretazione di Mark Wahlberg nel ruolo di un padre ke nn perde mai la speranza di conoscere la verità sulla scomparsa della figlia.Film basato sull'amore di un padre verso sua figlia.Assolutamente da non perdere.
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diego p.
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giovedì 29 marzo 2012
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effetti speciali da urlo,storia leggermente pesant
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AMABILI RESTI:
VOTO 7
A questo film non dò 8 solo perchè è troppo lento per i miei gusti ma il mondo del limbo che è stato creato in computer grafica è a dir poco eccezionale, bellissimo, emozionante, penso spesso alle bottiglie di vetro giganti con i velieri dentro, la trama come ho detto è un pò pesantuccia però nel complesso mi è piaciuto abbastanza. Un grande Stanley Tucci comunque!
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nfl 26
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mercoledì 18 gennaio 2012
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apprezzabile pausa per jackson dal genere epico!!!
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'Amabili resti' funziona a metà. Sul tappeto musicale di Brian Elio, il film immerge lo spettatore in un clima angosciante, di suspense, adottando da subito la voce narrante della sventurata ragazzina. Susie è incarnata dalla stupefacente Saoirse Ronan, attorno a cui ruota un cast di attori mica male: i genitori Mark Wahlberg e Rachel Reitz, la nonna Susan Sarandon, soprattutto l'assassino Stanley Tucci. Riporto e baffi biondi, lenti azzurre, Tucci fa davvero pura. Non un'icona pop alla Hannibal, bensì un ometto noioso, meticoloso e triste, che sa mimetizzarsi come un albero o una carta da parati, preparandosi a colpire la prossima vittima.
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'Amabili resti' funziona a metà. Sul tappeto musicale di Brian Elio, il film immerge lo spettatore in un clima angosciante, di suspense, adottando da subito la voce narrante della sventurata ragazzina. Susie è incarnata dalla stupefacente Saoirse Ronan, attorno a cui ruota un cast di attori mica male: i genitori Mark Wahlberg e Rachel Reitz, la nonna Susan Sarandon, soprattutto l'assassino Stanley Tucci. Riporto e baffi biondi, lenti azzurre, Tucci fa davvero pura. Non un'icona pop alla Hannibal, bensì un ometto noioso, meticoloso e triste, che sa mimetizzarsi come un albero o una carta da parati, preparandosi a colpire la prossima vittima. Non è certo la prima volta che il cinema americano si confronta con la morte come tema su cui costruire la storia di un film. Amabili resti è tratto dall'omonimo romanzo di Alice Sebold. Ma quella che sembrava una più tortuosa strada verso l'accettazione del dolore vira all'improvviso verso la più scontata e irrazionale fantasia paganeggiante, dove i legami tra il mondo dei terrestri e quello dei defunti diventano sempre più labili da una parte e inutilmente contorti dall'altra. Amabili resti è un film di cui si è parlato parecchio nell'ultimo anno: Tucci e Wahlberg giuravano fosse un capolavoro a ogni occasione, Peter Jackson si è ritagliato uno spazio importante nella sua affollatissima agenda per girarlo con cura e dovizia di mezzi. Jackson alterna il mondo reale allo psichedelico e rutilante aldilà di Susie, dove forse finisce per concedersi troppo, nel bene e nel male. La chiave del racconto sta nella voce fuori campo della protagonista, l'adolescente Susie che sin dal prologo rievoca i fatti che ne hanno spezzato crudelmente la vita. Amabili resti può intendersi come film sulla speranza laica del Paradiso, di una vita ultraterrena che riscatti non solo le malefatte, ma anche le autocommiserazioni e le depressioni esercitate in vita. Il limbo da cui la protagonista interviene sui fatti è ricostruito sullo schermo con grande sfoggio di tecnica digitale, ma alla lunga rischia di prendere la mano e risolversi in uno show tardo-psichedelico.
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paolo bisi
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mercoledì 7 settembre 2011
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magia e tensione per il capolavoro di jackson
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Susie Salmon è una ragazzina di 14 anni che cresce nella tranquilla realtà di Norristown, Pennsylvania, con la passione per la fotografia e l'amore, non ancora ricambiato, per Ray. Il 6 dicembre del 1973, come dice la voce narrante della protagonista, attirata in una piccola costruzione sotterranea in aperta campagna, viene violentata e uccisa dal vicino di casa. Non più in vita, ma non ancora in paradiso, intrappolata in una sorta di limbo, riesce ad assistere alla sofferenza della famiglia, e ad indicare l'identità dell'assassino e la via per continuare a vivere senza di lei. Alcuni anni dopo la realizzazione di film spettacolari e commerciali come "Il Signore degl Anelli" e "King Kong" torna alla regia Peter Jackson, con un film assolutamente originale, decisamente il suo migliore, che insieme ad Avatar di James Cameron, riesce segnare una svolta nella storia del cinema.
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Susie Salmon è una ragazzina di 14 anni che cresce nella tranquilla realtà di Norristown, Pennsylvania, con la passione per la fotografia e l'amore, non ancora ricambiato, per Ray. Il 6 dicembre del 1973, come dice la voce narrante della protagonista, attirata in una piccola costruzione sotterranea in aperta campagna, viene violentata e uccisa dal vicino di casa. Non più in vita, ma non ancora in paradiso, intrappolata in una sorta di limbo, riesce ad assistere alla sofferenza della famiglia, e ad indicare l'identità dell'assassino e la via per continuare a vivere senza di lei. Alcuni anni dopo la realizzazione di film spettacolari e commerciali come "Il Signore degl Anelli" e "King Kong" torna alla regia Peter Jackson, con un film assolutamente originale, decisamente il suo migliore, che insieme ad Avatar di James Cameron, riesce segnare una svolta nella storia del cinema. L'opera infatti non delude le attese, con una trama intrigante, un'ottima sceneggiatura, ma soprattutto una qualità di immagini che raramente si era vista sul grande schermo. Le sequenze del limbo, girate tutte con la tecnica del live-action, unite alla voce narrante di Susie, sono qualcosa davvero da ricordare. Ottimo cast di attori, tra i quali spicca in maniera netta la superba interpretazione di un irriconoscibile Stanley Tucci. Unici piccoli nei del film, la sequenza con Susan Sarandon e il finale con la punizione "divina" per l'assassino, ma è decisamente troppo poco per criticare un'opera che sicuramente sarà di grande importanza per l'evoluzione del cinema e rappresenterà per sempre un punto di riferimento.
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tiamaster
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martedì 21 giugno 2011
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stupendo!!!
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commovente,emozionante,commovente e ben costruito questo film è bellissimo e il limbo di susie e qualcosa di spettacolare.
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darkenry
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lunedì 30 maggio 2011
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un meraviglioso film fatto da un grande regista
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Peter Jackson si dimosra ancora una volta un fantastico regista e riesce a portare al cinema un altro incredibile film tratto da un libro. Jackson è riuscito a mantenere nel suo film le stesse atmosfere del film e credo che abbia fatto sorridere i fan del libro della Sebold. Meraviglioso!
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stridon
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lunedì 7 marzo 2011
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quel che resta...
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Non si tratta di un brutto film. La regia fluida e manieristica colpisce fin dalle prime inquadrature la quale compie, all'interno di tutto il film, un climax sempre in crescendo chiudendo con un finale abbastanza prevedibile con la morte della protagonista. Ciò che non convince è l'estrema futilità della trama che si adatta all'atmosfera in tensione in bilico tra realtà e fantasia(il paradiso immaginato da Peter Jackson). Il regista elimina tutti i colpi di scena per un effetto di previedibilità e di spezzato nell'insieme. Quando un regista si cimenta nella narrazione dei morti non sempre i risultati sono quelli che si attendevano
Tabella giudizi
Storia:6.5
Personaggi:7.5 (solo per Stanley Tucci e Susan Sarandon)
Regia:8(dinamica e di grande effetto)
Sonoro:6
Visivo:9(splendidi
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Non si tratta di un brutto film. La regia fluida e manieristica colpisce fin dalle prime inquadrature la quale compie, all'interno di tutto il film, un climax sempre in crescendo chiudendo con un finale abbastanza prevedibile con la morte della protagonista. Ciò che non convince è l'estrema futilità della trama che si adatta all'atmosfera in tensione in bilico tra realtà e fantasia(il paradiso immaginato da Peter Jackson). Il regista elimina tutti i colpi di scena per un effetto di previedibilità e di spezzato nell'insieme. Quando un regista si cimenta nella narrazione dei morti non sempre i risultati sono quelli che si attendevano
Tabella giudizi
Storia:6.5
Personaggi:7.5 (solo per Stanley Tucci e Susan Sarandon)
Regia:8(dinamica e di grande effetto)
Sonoro:6
Visivo:9(splendidi e fiabeschi i paesaggi post-mortem)
Legami[Montaggio]:6 (troppo frammentario)
Messaggio:4(dove voleva andare a parare?)
Atmosfera:8
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lady libro
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lunedì 28 febbraio 2011
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passivo
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Non mi è piaciuto molto, l'ho trovato alquanto noioso, prolisso e senza nessun filo logico.
Siamo sicuri che sia stato diretto dal grande Peter Jackson? Perchè questo film non sembra diretto da un maestro come lui...
L'unica che mi è piaciuta è stata Susan Sarandon e anche Stanley Tucci.
Il resto proprio no. Non ne consiglio la visione.
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pjmix
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sabato 12 febbraio 2011
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poteva essere e invece..
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Un film che andava scritto in modo diverso. Una storia tragica, un attore fantastico (Stanley Tucci) che mette tensione e inquietudine solo a guardarlo, il tutto sprecato; per quale motivo? Troppa fantasia e troppo poco realismo. Un finale pessimo, di quelli da riscrivere. Peccato, perchè fino alla morte di Susy il film è costruito molto bene; insomma, uno spreco.
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