eleonor
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venerdì 21 gennaio 2011
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piacevole
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Un film commuovente con degli attori più che bravi e con una bella storia.
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francesco2
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venerdì 14 gennaio 2011
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amabili film
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Il film che ha "sdoganato" Jackson, "Creature del cielo"(1994) amato molto da varia gente (Non così tanto da chi scrive)era giocato, oltre che sull'eccentricità sessuale delle due protagoniste (Un amore lesbico, perdipiù nell'Australia degli anni '30-'40)), soprattutto sulla duplice dimensione in cui loro vivevano (?) : una grande importanza veniva data alla lirica del cantante Mario Lanza, forse anche perché la coppia di giovani si districava in una dimensione sopsesa tra il "Brutto" della quotidianità e la "Bellezza" dell'Arte (In questo caso la Lirica), che trascendeva la "grevità" della vita di ogni giorno, proprio come l'amicizia adolescenziale femminile, che in questo caso diventava qualcosa di ancora più grande, va oltre certi rapport(in)i quotidiani che non sempre nelle nostre vite lasciano traccia.
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Il film che ha "sdoganato" Jackson, "Creature del cielo"(1994) amato molto da varia gente (Non così tanto da chi scrive)era giocato, oltre che sull'eccentricità sessuale delle due protagoniste (Un amore lesbico, perdipiù nell'Australia degli anni '30-'40)), soprattutto sulla duplice dimensione in cui loro vivevano (?) : una grande importanza veniva data alla lirica del cantante Mario Lanza, forse anche perché la coppia di giovani si districava in una dimensione sopsesa tra il "Brutto" della quotidianità e la "Bellezza" dell'Arte (In questo caso la Lirica), che trascendeva la "grevità" della vita di ogni giorno, proprio come l'amicizia adolescenziale femminile, che in questo caso diventava qualcosa di ancora più grande, va oltre certi rapport(in)i quotidiani che non sempre nelle nostre vite lasciano traccia.
"Amabili resti", che Jackson ha tratto da un romanzo di certa Alice Sebold, si pone in una prospettiva ancora più ambiziosa:
dopo una prim(issim)a parte che precede il brutale omicidio della ragazza, quest'ultima è sospesa tra realtà e sogno proprio perché, secondo una prospettiva relativamente (o totalmente?) religiosa, non raggiunge una dimensione "Tout court" trascendente, in quanto non ha accettato che, senza di lei, le persone siano felici lo stesso. Il film mette in scena non solo l'elaborazione(?) di un lutto, peraltro riguardante qualcuno nella fase iniziale della sua vita, ma anche come un vuoto improvviso metta in crisi equilibri apparentemente o realmente considerati. In questo si inserisce, anche se spesso in modo simpatico, la figura della zia tabagista, che aggiunge una tocco insolito allo scombussolamento presente nella famiglia, per quanto l'uscita più o meno sagace della nipote ("Il Paradiso non esiste"), a un certo punto la costringa a una risposta seria.Dall'altra parte, è anche e soprattutto la dimensione di Susie a richiamare il limbo dantesco: non è un vero e proprio Paradiso, piuttosto una "Terra di mezzo" in cui ognuno di noi si autoconfina anche nella vita di tutti i giorni, o quando non abbiamo il coraggio di prendere decisioni o quando siamo vittime dei nostri egoismi. Il suo, tuttavia, è anche un desiderio di giustizia, per quanto in chiave egoistica: continuerà a mostrarsi agli altri e a non prendere coscienza della sua nuova "Dimensione" fino a quando lo zinzino, magnificamente interpretato da Stanley Tucci, non avrà smesso di infierire contro altre potenziali vittime.
Bisogna dire che, se Jackson è talora arraffazzonato nella ricostruzione complessiva che tutto questo comporta, anche a livello di relativa mescolanza di generi, argomenti come l'egoismo e il nostro porsi in relazione con gli altri non vengono mai "Banalizzati"). Più efficace rispetto alle apparenze, da questo punto di vista, è anche la scelta di non impegnare né Susie stessa né gli altri protagonisti in stucchevoli, e stupidamente consolatorie, scene di defunti che parlano coi vivi. Nè la ragazza è un banale angelo che veglia su di loro, ma "soltanto", in una dimensione ultraterrena ma contemporaneamente percepibile, parzialmente, dai vivi, uno spirito che non prenderà atto della sua nuova dimensione
se non dopo avere sottoposta sé stessa egli altri ad una serie di prove; dopo, potrà anche prendere atto della bellezza della vita, leggera nel senso più delicato del termine, anche
se per lei questo aveva finito per coincidere con una "Brevità" in senso cronologico.
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lucido71
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domenica 2 gennaio 2011
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amabile film da 3,5 stellettone
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Film veramente ben fatto, mix fra fantasy & thriller ben riuscito, con una storia toccante e quotidiana che coinvolge tutti. Da vedere anche SHUTTER ISLAND, ORPHAN, THE ORPHANAGE...
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ilaskywalker
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sabato 4 dicembre 2010
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un limbo fantasy invasivo
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Susie Salmon, dolce 14enne con la passione per la fotografia che vive in una famiglia dove ‘tutti sono felici’, racconta in prima persona la storia che ha coinvolto la sua morte per mano di un vicino di casa tanto tranquillo quanto disturbato. E la racconta dal limbo: una terra multiforme da cui è possibile guardare il mondo dei vivi e stare loro accanto (quasi alla “faccende in sospeso” di Casper), spirito ora visibile ora invisibile, mentre avanza tra malincuore e stupore verso un livello ultraterreno superiore. Il film segue l’io narratore di Susie ma dal momento in cui l’omicidio viene compiuto ( in una stanza sottoterra appositamente costruita - accogliente e fiabesca, arredata di pupazzetti e candele), il tutto prende una piega fantasy che si intervalla di volta in volta con la vita ormai distrutta della famiglia Salmon.
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Susie Salmon, dolce 14enne con la passione per la fotografia che vive in una famiglia dove ‘tutti sono felici’, racconta in prima persona la storia che ha coinvolto la sua morte per mano di un vicino di casa tanto tranquillo quanto disturbato. E la racconta dal limbo: una terra multiforme da cui è possibile guardare il mondo dei vivi e stare loro accanto (quasi alla “faccende in sospeso” di Casper), spirito ora visibile ora invisibile, mentre avanza tra malincuore e stupore verso un livello ultraterreno superiore. Il film segue l’io narratore di Susie ma dal momento in cui l’omicidio viene compiuto ( in una stanza sottoterra appositamente costruita - accogliente e fiabesca, arredata di pupazzetti e candele), il tutto prende una piega fantasy che si intervalla di volta in volta con la vita ormai distrutta della famiglia Salmon.
Susie non è ufficialmente morta, ma scomparsa. “Non è più nulla”. Il suo carnefice fuga i sospetti della polizia, ma guardingo, attira quelli della sorella e del padre della ragazza.
Peter Jackson con una spolverata forse troppo invasiva di effetti speciali cerca di coniugare il fantasy trascendente; l’amore adolescenziale (ed il bacio non dato al ragazzo Ray - ancora troppo fiabesco e languido); lo sgomento di una famiglia in lutto (fuori luogo la presenza della nonna che non sembra interessarsi alla questione, strani ma giustificati i comportamenti dei genitori) e la psicologia del pedofilo-serial killer: tolta l’ultima porzione, il mix non è proprio tutto quello che ci si aspetta da un film drammatico.
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(di francesco2)
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arby96
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domenica 21 novembre 2010
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toccante ed intenso
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Bellissimo film. Drammatico, intenso, toccante, ottimi attori come Stanley Tucci e bella storia. Lo consiglio.
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arbyking
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martedì 26 ottobre 2010
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onirico
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Mi è piaciuto. Molto. Bello anche il cielo di Susie, il modo in cui Jackson lo rappresenta, così onirico e bello, ma allo stesso tempo triste e solitario.
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andrea b
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sabato 23 ottobre 2010
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una mezza terra di mezzo
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Susi Salmon è un' adolescente come le altre che vive una comunissima esistenza, fino a che il suo vicino di casa non decide di ucciderla e violentarla.Il film di Peter Jackson già dalle battute iniziale si presenta ampolloso e privo di quella suspense che dovrebbe possedere una pellicole di questo genere.Già nella prima parte viene mostrata l' ingenuità della ragazza tramite l' evidenziamento del suo rapporto di puro amore per il padre e la madre ma,dopo circa venti minuti,esordisce con la frase "in questa famiglia,la creatività è vista come un ostacolo".Ma da cosa è caratterizzato questo sfogo se i genitori per primi si dimostrano sempre d' accordo con le idee della figlia?.
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Susi Salmon è un' adolescente come le altre che vive una comunissima esistenza, fino a che il suo vicino di casa non decide di ucciderla e violentarla.Il film di Peter Jackson già dalle battute iniziale si presenta ampolloso e privo di quella suspense che dovrebbe possedere una pellicole di questo genere.Già nella prima parte viene mostrata l' ingenuità della ragazza tramite l' evidenziamento del suo rapporto di puro amore per il padre e la madre ma,dopo circa venti minuti,esordisce con la frase "in questa famiglia,la creatività è vista come un ostacolo".Ma da cosa è caratterizzato questo sfogo se i genitori per primi si dimostrano sempre d' accordo con le idee della figlia?.Le incongruenze risultano poi numerose nel proseguo del film.Per esempio il papà di Susi fa sviluppare un rullino ogni mese come aveva stabilito con la ragazza prima che morisse ma di certo la polizia non avrebbe aspettato due anni per venire in possesso di tutte queste possibili prove.Soprattutto la fine con i soliti concetti ripetitivi della serie vogliamoci tutti bene lascia un po' basito lo spettatore che non capisce quale sia il messaggio tra le righe che ci vuole proporre il regista.Oppure la ragazza che riesce a vedere l' anima di Susi e che sembrerà fondamentale durante il proseguimento della trama finirà con lo svolgere un ruolo del tutto marginale nella vicenda.O ancora il padre che durante tutto il film sembra l' unico che veramente crede di poter trovare l' assassino della figlia e poi, quando viene picchiato da uno studente mentre cercava il vicino accusato di essere l' omicida,decide di non cercarla più come se fosse sparita del tutto dalla sua mente. Questo film risulta molto monotono con alcuni paesaggi molto suggestivi che si alternano ad altri statici e privi di qualsiasi particolarità con un purgatorio che combacia perfettamente con il paradiso lasciandoci un po' estraniati.La protagonista sembra quasi distaccata dalla propria morte e subito si prefigura come obiettivo quello di baciare il ragazzo che amava e di far capire al padre,e solo a lui,come era morta.Niente di più banale.
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giacomogabrielli
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venerdì 22 ottobre 2010
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intermedio. ***
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JACKSON IS BACK! Visionario e ben fatto lavoro del regista di SPLATTERS.
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JACKSON IS BACK! Visionario e ben fatto lavoro del regista di SPLATTERS. Brutte (ma funzionali) le (poche per fortuna) riprese digitali. Terribile però il finale. INTERMEDIO ***
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liuk©
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venerdì 17 settembre 2010
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ignobile..
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Se ci fosse lo zero andrebbe assegnato: trama senza capo nè coda, stili mescolati senza logica, nessun coinvolgimento. Stronco questo film in tutti i suoi aspetti e lo consiglio solo ad autolesionisti.
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vales.
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lunedì 23 agosto 2010
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angosciante e coinvolgente
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Anche non avendo letto il libro, quando già ne ho sentito parlare la prima volta mi ha incuriosita: mi piacciono le storie che parlano dell'aldilà e dei fantasmi. Probabilmente quando avrò tempo leggerò anche il libro, ma già il film è abbastanza scorrevole e non ho trovato parti incromprensibili, quindi presumo sia un buon adattamento( a differenza di molti altri films..). Conoscevo già la storia in generale, ma mi ha comunque emozionata, ho percepito la suspence, soprattutto grazie all'abile regia di Jackson. La giovane protagonista è bravissima, ma Tucci è inqietante, si rende odioso: ho sperato sin dall'inizio che morisse. Le musiche sono molto appropriate e le immagini coloratissime che descrivono l'altro affascinanti.
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