maxwell75
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sabato 3 marzo 2012
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un film toccante....
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Dopo tanto tempo dall'uscita e per puro caso sono riuscito a vedere questo film...bellissimo, toccante e pur sempre ispirato ad una storia vera (ovviamente solo l'idea di quello che è successo....la storia nella realtà non coincide con quella raccontata nel film, né tanto meno i personaggi...). Claudio Bisio, forse realizza la sua migliore interpretazione, con Battiston che risulta sempre all'altezza (attore molto sottovalutato secondo me..). Sarebbe davvero bello se realmente in Italia si credesse un pochino in più a quelle che sono le realtà di persone che nel loro animo, come dice una frase del film, "sono pazzo mica scemo", se venissero trattate come persone intelligenti come tante altre probabilmente il loro recupero sarebbe quantomeno più semplice, non è giusto considerare i pazzi delle bestie da rinchiudere e sedare ininterrottamente.
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Dopo tanto tempo dall'uscita e per puro caso sono riuscito a vedere questo film...bellissimo, toccante e pur sempre ispirato ad una storia vera (ovviamente solo l'idea di quello che è successo....la storia nella realtà non coincide con quella raccontata nel film, né tanto meno i personaggi...). Claudio Bisio, forse realizza la sua migliore interpretazione, con Battiston che risulta sempre all'altezza (attore molto sottovalutato secondo me..). Sarebbe davvero bello se realmente in Italia si credesse un pochino in più a quelle che sono le realtà di persone che nel loro animo, come dice una frase del film, "sono pazzo mica scemo", se venissero trattate come persone intelligenti come tante altre probabilmente il loro recupero sarebbe quantomeno più semplice, non è giusto considerare i pazzi delle bestie da rinchiudere e sedare ininterrottamente. Sono solo delle persone che hanno bisogno di un attimo di attenzione in più, ma persone che sanno agire, pensare e "fare" forse più di tante altre. Grande film, grande Bisio, grande Storia di civiltà e amore verso il prossimo.
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ravvy
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giovedì 9 giugno 2011
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ha il potere di farti dimenticare i problemi
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Una commedia davvero interessante che riesce a coniugare un argomento serio come l'impiego dei pazienti dei manicomi, con una trama che non evita di farci sorridere. E' un film che coinvolge, facendo sembrare i piccoli problemi quotidiani come qualcosa di davvero poco conto. Una pellicola che insegna che, con la buona volontà e la voglia di fare bene, si possa arrivare molto lontano. Interessante anche l'importanza conferita all'approccio non farmacologico come migliorativo nei confronti delle malattie mentali. Gli attori che interpretano i malati psichiatrci sono davvero degni di nota.
Molte volte dagli scarti nascono vere e proprie opere d'arte.
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enzo70
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giovedì 17 settembre 2015
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un grande omaggio alla cooperazione
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Un grande film corale che affronta in maniera intelligente il tema della disabilità e della cooperazione. Bisio un sindacalista alla ricerca di un lavoro viene mandato a dirigere una cooperativa sociale che associa uomini e donne usciti dal manicomio a seguito dell’approvazione della legge Basaglia. La cooperativa sostanzialmente vivacchia con incarichi di nessun valore che hanno una chiara valenza assistenziale. Nello prova a motivare i soci, a fargli riscoprire i valori della cooperazione, quella vera e a trasformare la società in una vera attività economica. Ed il progetto, che sembra più folle dei soci, diventa realtà, tutti trovano le motivazioni anche se proprio il ritorno verso la normalità fa emergere le caratteristiche piccolezze umane.
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Un grande film corale che affronta in maniera intelligente il tema della disabilità e della cooperazione. Bisio un sindacalista alla ricerca di un lavoro viene mandato a dirigere una cooperativa sociale che associa uomini e donne usciti dal manicomio a seguito dell’approvazione della legge Basaglia. La cooperativa sostanzialmente vivacchia con incarichi di nessun valore che hanno una chiara valenza assistenziale. Nello prova a motivare i soci, a fargli riscoprire i valori della cooperazione, quella vera e a trasformare la società in una vera attività economica. Ed il progetto, che sembra più folle dei soci, diventa realtà, tutti trovano le motivazioni anche se proprio il ritorno verso la normalità fa emergere le caratteristiche piccolezze umane. Sullo sfondo il tema, fondamentale, del dibattito neurologico tra i clinici che sostengono che sia difficile un ritorno alla normalità per i disabili di mente e che tendono al sostegno farmacologico e le teorie, per l’epoca molto avanzate, per intenderci quelle di Oliver Sacks. Un film delizioso ed un grande omaggio per chi crede nella cooperazione e nella possibilità di modificare le cose così, facendole, perché si può fare.
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aristoteles
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sabato 20 febbraio 2016
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diversamente educativo
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Anche se tratto da una storia vera ci sono chiaramente delle esagerazioni messe in scena per ovvi motivi di marketing, ovvero "arrivare" al grande pubblico.
È una scelta che si può condividere o meno ma non cambia il senso profondo della pellicola che omaggia le diverse abilità e il mondo della cooperazione, quella vera.
È indiscutibile che i ragazzi con disabilità mentali trovino nella praticità manuale (non tutti ovviamente) grandi stimoli e spesso una creatività affascinante ,quasi incantevole.
Come è vero che i pregiudizi dei così detti normodotati ,anche se siamo nel 2016,non favoriscono una integrazione completa e totale.
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Anche se tratto da una storia vera ci sono chiaramente delle esagerazioni messe in scena per ovvi motivi di marketing, ovvero "arrivare" al grande pubblico.
È una scelta che si può condividere o meno ma non cambia il senso profondo della pellicola che omaggia le diverse abilità e il mondo della cooperazione, quella vera.
È indiscutibile che i ragazzi con disabilità mentali trovino nella praticità manuale (non tutti ovviamente) grandi stimoli e spesso una creatività affascinante ,quasi incantevole.
Come è vero che i pregiudizi dei così detti normodotati ,anche se siamo nel 2016,non favoriscono una integrazione completa e totale.
Gran bel film,coraggioso e profondo,che in fondo sostiene la lotta in favore delle fasce più deboli.
Accettandone,ripeto, alcuni passaggi "folcloristici" andrebbe visionato nelle scuole superiori.
Bravi tutti gli attori.
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dano25
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venerdì 17 giugno 2011
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da pazzi...
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Il Sig. Nello è un sindacalista convinto e un comunista nato che, nei primi anni ’80, per le sue convinzioni, viene allontanato dal sindacato e dirottato alla direzione della Cooperativa 180, una delle tante cooperative nate dopo la legge Basaglia (sulla chiusura dei manicomi) che accoglie le persone mentalmente disturbate. Diretta da un medico poco propenso ad accettare la condizione umana dei pazienti, la Cooperativa si occupa di piccoli lavori per conto di terzi senza però dare una condizione minima di indipendenza ai soci. E’ qui che interviene Nello; la cooperativa diventa una piccola azienda di lavoro del parquet con conseguenti miglioramenti complessivi dei soci, catapultati un una condizione di vita “normale” che permette loro di avere tutto ciò che hanno sempre sognato, compresi però i problemi.
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Il Sig. Nello è un sindacalista convinto e un comunista nato che, nei primi anni ’80, per le sue convinzioni, viene allontanato dal sindacato e dirottato alla direzione della Cooperativa 180, una delle tante cooperative nate dopo la legge Basaglia (sulla chiusura dei manicomi) che accoglie le persone mentalmente disturbate. Diretta da un medico poco propenso ad accettare la condizione umana dei pazienti, la Cooperativa si occupa di piccoli lavori per conto di terzi senza però dare una condizione minima di indipendenza ai soci. E’ qui che interviene Nello; la cooperativa diventa una piccola azienda di lavoro del parquet con conseguenti miglioramenti complessivi dei soci, catapultati un una condizione di vita “normale” che permette loro di avere tutto ciò che hanno sempre sognato, compresi però i problemi.
Il film si colloca in uno spazio temporale in cui l’Italia si trova improvvisamente ad avere a che fare con persone dichiarate “malate di mente” e fino ad allora rinchiuse in ospedali in cui venivano sottoposti a cure sperimentali anche crudeli (vedi l’elettroshock).
Protagonista del film è Claudio Bisio; Male inquadrato nel semplice ruolo di conduttore, è forse uno degli artisti più completi del panorama italiano capace di rendere al massimo in qualsiasi incarico, che sia l’attore, il presentatore, il testimonial e perfino il cantante.
Definire questa pellicola “commedia” è riduttivo, bisognerebbe catalogare questo ed altri film del genere in “Socialmente Utili” perché aprono le porte su un mondo sconosciuto a molti.
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paolomiki
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giovedì 16 giugno 2011
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tra verità e bugie
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Esistono in italia molte cooperative di disabili che hanno il solo fine di succhiare soldi pubblici ed europei.Magari fossero solo quelle,ma purtroppo si sono anche quelle. Il film è una libera riproduzione di una di queste coop veramente esistita che,sembra ora dopo aver svolto il compitino non esiste più. Questo film ha voluto raccontare una verità (le coop di disabili) e una balla (la loro efficienza e utilità) sembra improbabile la facilità di avere gli appalti addirittura nei negozi del centro di milano,come sembra assurdo che un matto vada in giro per milano con uno sparachiodi in mano tranqullamente ecc. ecc.Tante sono le stranezze e le assurdità di questo documento pro e contro la legge 180,tutto raccontato con sinistrorsa e demagiogica ideologia.
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Esistono in italia molte cooperative di disabili che hanno il solo fine di succhiare soldi pubblici ed europei.Magari fossero solo quelle,ma purtroppo si sono anche quelle. Il film è una libera riproduzione di una di queste coop veramente esistita che,sembra ora dopo aver svolto il compitino non esiste più. Questo film ha voluto raccontare una verità (le coop di disabili) e una balla (la loro efficienza e utilità) sembra improbabile la facilità di avere gli appalti addirittura nei negozi del centro di milano,come sembra assurdo che un matto vada in giro per milano con uno sparachiodi in mano tranqullamente ecc. ecc.Tante sono le stranezze e le assurdità di questo documento pro e contro la legge 180,tutto raccontato con sinistrorsa e demagiogica ideologia. Ma nonostante il racconto e le palesi scopiazzature (alcune addirittura vergognosamente identiche) con altri film di ben altra levatura,il racconto scorre fluido e non stanca mai riuscendo anche a commuovere.
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