La squadra di amici campioni di simpatia
di Roberto Nepoti La Repubblica
Ha ricevuto un'ottima accoglienza di pubblico a Venezia questa commedia dolceamara con cui Uberto Pasolini, produttore di Full Monty, esordisce nella regia. Nella loro diversità, i due film condividono alcuni tratti: l'impianto corale, la simpatia per i diseredati e un tono dolceamaro che là virava al grottesco, in Machan inclina piuttosto alla malinconia. Ispirata ad un paradossale fatto di cronaca, la storia comincia quando Manoj e Stanley hanno un'idea: formeranno la squadra dì pallamano dello Sri Lanka per disputare un torneo in Baviera, sfuggendo così all'indigenza delle baraccopoli di Colombo. Salvo che nessuno dei prescelti—venditore di arance, barista o gigolò che sia—si è mai sognato di giocare a pallamano. Machan (parola che significa "amico") è un film a piccolo budget, ma che non bada a spese nel tratteggiare una serie di personaggi dotati ciascuno di umanità e simpatia. Divertente la seconda parte, che si svolge sul campo da gioco e dove l'improbabile "nazionale" scopre il proprio orgoglio. Ben giocato anche il piano-sequenza in sottofinale, quando i poliziotti dell'immigrazione irrompono in scena, ma... lasciamo che lo spettatore lo scopra da sé.
Da La Repubblica, 12 settembre 2008
di Roberto Nepoti, 12 settembre 2008