ledyna
|
martedì 11 febbraio 2014
|
coinvolge il battito
|
|
|
|
Di tutto il film, alla fine ti rimane il ricordo di aver ascoltato della gradevole musica composta e arrangiata con programmi del computer, che sia di qualità non saprei ma per chi è abituato al battito underground (ex proprietaria di discoteca) non mi è sembrata male, certo la tribal goa non era paragonabile, ma i tempi cambiano e bisogna anche apprezzare le novità. Comunque al di là di considerazioni musicali, che in tutto il film erano protagoniste, la storia era troppo patinata, nulla a che vedere con i drammi reali che una tossicodipendenza porta: "trainspotting", "Noi ragazzi dello zoo di Berlino" "Sid and Nancy" e molti altri, la vicenda non si addentra neanche un pò, se non per comunicare che c'è anche questo aspetto.
[+]
Di tutto il film, alla fine ti rimane il ricordo di aver ascoltato della gradevole musica composta e arrangiata con programmi del computer, che sia di qualità non saprei ma per chi è abituato al battito underground (ex proprietaria di discoteca) non mi è sembrata male, certo la tribal goa non era paragonabile, ma i tempi cambiano e bisogna anche apprezzare le novità. Comunque al di là di considerazioni musicali, che in tutto il film erano protagoniste, la storia era troppo patinata, nulla a che vedere con i drammi reali che una tossicodipendenza porta: "trainspotting", "Noi ragazzi dello zoo di Berlino" "Sid and Nancy" e molti altri, la vicenda non si addentra neanche un pò, se non per comunicare che c'è anche questo aspetto. Tutto scivola via: sulle storie d'amore, sulle relazioni con gli altri, sulle conseguenze della droga, sulla riabilitazione; insomma uno scivolone unico come aver messo un piede su una saponetta per finire in maniera alquanto improbabile: una redenzione totale grazie ad una nuova ispirazione che porta il protagonista a "sfondare" di nuovo con la produzione di un nuovo album. Finito il film tutti a casa felici e contenti?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ledyna »
[ - ] lascia un commento a ledyna »
|
|
d'accordo? |
|
fcknrckstar
|
venerdì 6 settembre 2013
|
molta carne al fuoco, pochi risultati
|
|
|
|
Ickarus è un DJ abbastanza conosciuto nell'ambito della minimal, reduce da un tour mondiale, torna finalmente a Berlino, dove dovrebbe, spinto dalle pressioni della sua produttrice, produrre il suo nuovo album. Mathilde, la sua ragazza, gli è sempre vicino, ma purtroppo, le pressioni, e l'insoddisfazione di Ickarus, lo portano sempre più giù, in una discesa verso la tossicodipendenza. Arriverà il momento, di entrare, controvoglia, in una clinica di disintossicazione, dove la dottoressa Petra Paul, cercherà di aiutare Ickarus ad uscire dalla sua spirale autodistruttiva.
Film che racconta la storia per lo più autobiografica del DJ Paul Kalkbrenner, con lui stesso nella parte del protagonista: anni dopo London Calling, è Berlino adesso, che cerca per una salvezza che passa per la musica.
[+]
Ickarus è un DJ abbastanza conosciuto nell'ambito della minimal, reduce da un tour mondiale, torna finalmente a Berlino, dove dovrebbe, spinto dalle pressioni della sua produttrice, produrre il suo nuovo album. Mathilde, la sua ragazza, gli è sempre vicino, ma purtroppo, le pressioni, e l'insoddisfazione di Ickarus, lo portano sempre più giù, in una discesa verso la tossicodipendenza. Arriverà il momento, di entrare, controvoglia, in una clinica di disintossicazione, dove la dottoressa Petra Paul, cercherà di aiutare Ickarus ad uscire dalla sua spirale autodistruttiva.
Film che racconta la storia per lo più autobiografica del DJ Paul Kalkbrenner, con lui stesso nella parte del protagonista: anni dopo London Calling, è Berlino adesso, che cerca per una salvezza che passa per la musica. Certo, non è il punk, questa volta, ad essere la via di fuga, ma l'elettronica minimale. E di certo Kalkbrenner, ha comunque utilizzato questo film, come una forma di auto promozione, che gli ha dato una visibilità che altrimenti, difficilmente avrebbe avuto. Ma, il progetto, è comunque abbastanza valido. C'è tutta la cupezza di chi sceglie l'autodistruzione, e Berlino, è un'ottima location, essendo un centro culturale giovanile di riferimento per l'intera Europa. La grossa pecca, è che, un progetto ambizioso ed interessante come questo, mette molta carne al fuoco, e si dimentica di approfondire, di scendere nel profondo; mancanza, che avrebbe potuto renderlo una vera pietra miliare, del calibro di Trainspotting, ed invece, lo relega a discreto film con tante pretese, e non molti risultati. Colonna sonora dello stesso Paul Kalkbrenner, adatta e godibile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fcknrckstar »
[ - ] lascia un commento a fcknrckstar »
|
|
d'accordo? |
|
mister_wnb
|
martedì 21 febbraio 2012
|
old fool!
|
|
|
|
Libidinosa la partenza con Altes Kamuffel(per chi ama la techno un'apertura così è una goduria) poi il film scorre su un tracciato prevedibile,confezionato in maniera onesta senza troppe pretese.
il film di per se è da 2 stelle,ma la soundtrack è speciale e vale la stella in più.
per apprezzare al meglio il lungometraggio è necessario un home theatre a casa minimo 5.1 per godere delle sonorità oppure aspettate una data del buon paul in italia in un bel festival o in club degno di tal nome(Cocoricò ad esempio)!
|
|
[+] lascia un commento a mister_wnb »
[ - ] lascia un commento a mister_wnb »
|
|
d'accordo? |
|
ehiteo
|
lunedì 20 febbraio 2012
|
buono a parer mio
|
|
|
|
Certo, non è assolutamente da considerarsi un capolavoro, non credo nemmeno che abbiano speso molto per realizzarlo, mancano alcuni perni chiave che caratterizzano l'ottima riuscita della pellicola. Allo stesso tempo però, la collocazione dei brani elettronici nelle scene appropriate è una ciliegina su una torta formata dalla perfetta rappresentazione di una reltà più che attuale, che pochi film hanno davvero mostrato come nel caso di Berlin Calling. La droga purtroppo accompagna molti individui nell'età giovanile e anche più avanzata, e gli effetti sono DEVASTANTI e a volte sottovalutati, come si nota nel film. Ottimo per rifarsi le orecchie e sostituire certe porcherie musicali usate come colonne sonore nelle altre produzioni cinematografiche.
|
|
[+] lascia un commento a ehiteo »
[ - ] lascia un commento a ehiteo »
|
|
d'accordo? |
|
daddaman
|
martedì 11 gennaio 2011
|
un capolavoro mancato
|
|
|
|
Da amante della musica e del cinema ho trovato questo progetto davvero molto interessante, un film che aveva l'opportunità di spingersi su nuove frontiere del cinema, aveva perchè, ahimè, a mio modestissimo parere il film sembra solo una bozza di un capolavoro rimasta infine incompiuta...
La protagonista, la musica, esce vincitrice indiscussa di questo film, avvolge tutte le scene e permea il film molto più di una colonna sonora, perchè vuole incarnare la vita underground berlinese. Bisogna però dire che siamo ben distanti dai capolavori della musica elettronica, livelli irraggiungibili per una creazione con un portatile e Ableton da parte di un discreto ma non eccelso produttore; comunque si parla di una produzione di elettronica "masticabile commercialmente" che ha avuto molto successo, che si lascia ben ascoltare e in alcune scene sà anche coinvolgere.
[+]
Da amante della musica e del cinema ho trovato questo progetto davvero molto interessante, un film che aveva l'opportunità di spingersi su nuove frontiere del cinema, aveva perchè, ahimè, a mio modestissimo parere il film sembra solo una bozza di un capolavoro rimasta infine incompiuta...
La protagonista, la musica, esce vincitrice indiscussa di questo film, avvolge tutte le scene e permea il film molto più di una colonna sonora, perchè vuole incarnare la vita underground berlinese. Bisogna però dire che siamo ben distanti dai capolavori della musica elettronica, livelli irraggiungibili per una creazione con un portatile e Ableton da parte di un discreto ma non eccelso produttore; comunque si parla di una produzione di elettronica "masticabile commercialmente" che ha avuto molto successo, che si lascia ben ascoltare e in alcune scene sà anche coinvolgere. Questa pellicola, per il nostro Paul, che si è distinto fra l'altro per la più che buona performance da attore, è risultata infatti un ottimo espediente commerciale, che gli ha permesso di passare da tot mila euro a serata a tot x3, un omaggio alla sua musica e un grande trampolino di lancio per il suo album...
Ma per rendere questo film un ottimo film per quanto riguarda la musica c'era da fare qualcosina in più forse...
Ma ciò che davvero manca a questa pellicola è la rappresentazione della Vita underground, la capacità di penetrare nel cuore pulsante della Berlino giovane ed elettronica, perchè riprendere dall'interno del club serate realmente svolte, luci stroboscopiche e gente che balla, non basta per darci un'idea di ciò che è veramente questo ambiente, e delle possibilità che offre (lasciando da parte le droghe riguardo alle possibilità; però la rappresentazione della discesa di Icka nella droga risulta molto efficace, una delle parti più riuscite del film, insieme con le fuorvianti amicizie del Dj e i compagni nel centro di recupero della ottima dott.ssa Petra Paul). Un regista che ama questa città, ma che la lascia solo sullo sfondo senza farle prendere vita insieme con la sua musica, mi dà un'impressione mediocre. Non bastano due inquadrature su Alexanderplatz, in metro, o sul muro (appena accennato fra l'altro in una battuta e tema liquidato, così come il resto del contesto sociale) a farci sentire il battito del cuore di Berlino.
Inoltre le inquadrature minimaliste sono carenti di quella raffinatezza che è fondamentale per la loro buona riuscita, restano quindi fredde, un pò spezzate: manca il tocco del regista che faccia prendere vitalità e colore alle immagini e ci dia l'idea di uno spaccato di vita, lasciando il compito di coinvolgere lo spettatore solo alla musica di Ickarus. Sembra quasi che il film sia stato girato volendo esprimere quei contenuti ma senza troppa convinzione.
Berlin Calling è la bozza di un capolavoro che deve ancora arrivare, ma bisogna lavorarci sù. Nel frattempo ci godiamo un discreto connubio di cinema e musica, che ritengo sia stato pluripremiato perchè innovativo ed originale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a daddaman »
[ - ] lascia un commento a daddaman »
|
|
d'accordo? |
|
sandro010
|
domenica 17 ottobre 2010
|
film da vedere
|
|
|
|
Il film è un capolavoro dal punto di vista musicale se si è in grado di apprezzare un tipo di sound non accessibile a tutti.I paragoni con trainspotting,requiem for a dream etc.. sono tutti forzatamente riportati dai soli critici incapaci di vedere il film per la semplicità e l'essenzialità che lo contraddistinguono.Lo dimostra il fatto che in Germania,a distanza di 14 mesi dall'uscita,il film è ancora nelle sale.Le musiche emozionano e lasciano il segno,le immagini e le spoglie esperienze notturne e diurne tra musica elettronica e droghe, raccontano alla perfezione un semplice spaccato della scena elettronica europea,vista da chi queste esperienze le prova davvero.Chi si limita a descrivere questa pellicola come una brutta copia di Trainpotting,non dispone della necessaria imparzialità per valutare un film pioneristico nel suo genere.
[+]
Il film è un capolavoro dal punto di vista musicale se si è in grado di apprezzare un tipo di sound non accessibile a tutti.I paragoni con trainspotting,requiem for a dream etc.. sono tutti forzatamente riportati dai soli critici incapaci di vedere il film per la semplicità e l'essenzialità che lo contraddistinguono.Lo dimostra il fatto che in Germania,a distanza di 14 mesi dall'uscita,il film è ancora nelle sale.Le musiche emozionano e lasciano il segno,le immagini e le spoglie esperienze notturne e diurne tra musica elettronica e droghe, raccontano alla perfezione un semplice spaccato della scena elettronica europea,vista da chi queste esperienze le prova davvero.Chi si limita a descrivere questa pellicola come una brutta copia di Trainpotting,non dispone della necessaria imparzialità per valutare un film pioneristico nel suo genere.Per la prima volta infatti,molte riprese vengono effettuate "live" dall'interno dei locali,dando cosi la possibilità alla musica elettronica di assumere rilievo e forma in un contesto reale.
La musica elettronica come non si è mai ascoltata prima.Festival di Locarno,Festival di Berlino,Festival di Amburgo..sarà un caso?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sandro010 »
[ - ] lascia un commento a sandro010 »
|
|
d'accordo? |
|
ioedie
|
lunedì 6 settembre 2010
|
bello
|
|
|
|
io a differenza di tutti quelli che hanno giudicato male questo film,l'ho trovato interessante,affascinante,ne troppo lento ne troppo veloce e questo mi è piaciuto.
tematica importante ma senza strafare come nei soliti filmetti sulla droga che spesso si rendono ridicoli!
la musica mi è piaciuta un sacco e lui lo adoro a dir poco!
il mio voto è 7!
|
|
[+] lascia un commento a ioedie »
[ - ] lascia un commento a ioedie »
|
|
d'accordo? |
|
paolorol
|
martedì 8 giugno 2010
|
qualcuno lo chiama trash?
|
|
|
|
Confesso di essermi davvero molto divertito a guardare,e soprattutto ad ascoltare, questo filmetto da quattro soldi, privo di sceneggiatura, recitato a livello amatoriale, che in teoria avrebbe dovuto avere come punto di forza la musica di Kalkbrenner. Il poveretto si rivela addirittura meglio come attore che come musicista, e ho detto tutto.
Il film ,a parte la traballante trama semi-pseudo-moralistica, ha un grande pregio: dimostra a tutti quanto vani siano i pregiudizi di chi vede la musica Techno, ed elettronica in genere, come un prodotto di scarso valore artistico e musicale, realizzabile da chiunque con l'ausilio di un pc e di qualche software magari gratuito.. Colossali cazzate, un pò come dire che chi possiede uno Stradivari può diventare Paganini.
[+]
Confesso di essermi davvero molto divertito a guardare,e soprattutto ad ascoltare, questo filmetto da quattro soldi, privo di sceneggiatura, recitato a livello amatoriale, che in teoria avrebbe dovuto avere come punto di forza la musica di Kalkbrenner. Il poveretto si rivela addirittura meglio come attore che come musicista, e ho detto tutto.
Il film ,a parte la traballante trama semi-pseudo-moralistica, ha un grande pregio: dimostra a tutti quanto vani siano i pregiudizi di chi vede la musica Techno, ed elettronica in genere, come un prodotto di scarso valore artistico e musicale, realizzabile da chiunque con l'ausilio di un pc e di qualche software magari gratuito.. Colossali cazzate, un pò come dire che chi possiede uno Stradivari può diventare Paganini. Allora perchè mai esistono DJ milionari e altri che non li conosce neppure la mamma?
Premesso che sono molto esperto in materia, ho seguito l'elettronica da sempre e ho anche prodotto qualche compositore valido, sostengo con certezza che sto poveretto Kalkbrenner non vale niente. Ogni brano è stereotipato ed inizia con un'intro svolazzante e retorica in stile sanremese, poi entra un kick monotono che vorrebbe indurre trance e invece induce sbadigli, e dopo poco entra un miserabile hook pseudo melodico, affidato a sonorità vintage, per lo più è il mini Moog a farla da padrone, facendo rimpiangere la creatività persino del Guardiano del Faro
L'effetto delle sue non-musichette su di me è stato devastante, non ho fatto che ridere. Di sicuro non era l'obiettivo che si prefiggevano i responsabili di questo ridicolo pasticcio.
Fa uguale.. Se avete senso dell'humour avrete di che divertirvi. Lo strasfigato e antipaticissimo protagonista si becca tante e tali mazzate che alla fine è divertente metterle in fila e fare una classifica. Cos'è peggio? La scena in cui passa la notte in bianco (senza Viagra) nel letto con la sua ragazza e la di lei amante, o quella in cui quest'ultima lo riempie di calci e pugni e lo butta fuori casa?
Non perdetevelo, è un capolavoro (ovviamente involontario) di grottesca comicità. Qualcuno lo chiama trash.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolorol »
[ - ] lascia un commento a paolorol »
|
|
d'accordo? |
|
boffese
|
martedì 4 maggio 2010
|
dj ickarus
|
|
|
|
berlin calling di hannes stohr e' un film sugli "effetti collaterali " delle droghe.
cocaina, MDMA, metanfetamina, MPA, chetamina, chi piu' ne ha, piu' ne metta !
il protagonista del film, DJ ICKARUS non si fa mancare niente, ingerisce e sniffa di tutto, vuoi per cercare la sua vena piu' geniale ed artistica, vuoi perche' come per molti, la droga diventa un aiuto alla vita.
nel dopo trainspotting, sono stati tanti i film su questi argomenti, molti di questi finiti miseramente nel dimenticatoio; parlare di droga non e' semplice come sembra e troppo spesso si finisce per fare un film obbligatoriamente fuori dagli schemi.
invece, berlin calling e' capace di trasmettere allo spettatore, le sensazioni provate dal dj tedesco, senza essere troppo aggressivo e forzato.
[+]
berlin calling di hannes stohr e' un film sugli "effetti collaterali " delle droghe.
cocaina, MDMA, metanfetamina, MPA, chetamina, chi piu' ne ha, piu' ne metta !
il protagonista del film, DJ ICKARUS non si fa mancare niente, ingerisce e sniffa di tutto, vuoi per cercare la sua vena piu' geniale ed artistica, vuoi perche' come per molti, la droga diventa un aiuto alla vita.
nel dopo trainspotting, sono stati tanti i film su questi argomenti, molti di questi finiti miseramente nel dimenticatoio; parlare di droga non e' semplice come sembra e troppo spesso si finisce per fare un film obbligatoriamente fuori dagli schemi.
invece, berlin calling e' capace di trasmettere allo spettatore, le sensazioni provate dal dj tedesco, senza essere troppo aggressivo e forzato.
l'attore paul kalkbrenner e' perfetto, certamente facilitato dal fatto che interpreta se stesso, un giovane dj di musica elettronica, che vive una vita trasgressiva lavorativa e sentimentale.
sensazionale la colonna sonora , capace anche di movimentare una regia e di creare un paio di sequenze veramente accattivanti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a boffese »
[ - ] lascia un commento a boffese »
|
|
d'accordo? |
|
gabri
|
domenica 14 marzo 2010
|
povero cinema
|
|
|
|
Quando mai i tedeschi hanno fatto un buon film. Inguardabile. Il cinema è un'altra cosa.
|
|
[+] lascia un commento a gabri »
[ - ] lascia un commento a gabri »
|
|
d'accordo? |
|
|