morik631
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domenica 24 febbraio 2008
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pecca molto nel finale
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Film molto tirato, ma nel secondo tempo cade un po'..e addirittura finisce molto male in chiusura. Ho visto quasi tutta la gente stranita alla fine del film..Si poteva far meglio nel finale...che mi e' sembrato un po' pasticciato.
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os-ho
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domenica 24 febbraio 2008
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visione alternativa del film, ditemi che ne pensat
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Ma se il cattivo killer, fosse l'immagine del subconscio dello sceriffo? Tipo fight club intendo!!!Insomma se ci pensate, non si sono mai incontrati...quando erano nella stanza e la sceriffo è entrato non ha trovato nessuno...e poi ci sono altre cosine che fanno pensare....ditemi un po che ne pensate!!!
Se è così allora è un capolavoro di film, altrimenti una emirita cagata!!!
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cimax
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domenica 24 febbraio 2008
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dai coen un allegoria degli states
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L'inizio e la fine del film: la storia dei rappresentanti della legge, dalla nascita della Confederazione Americana fino ai viaggi onirici dell'ultimo di una generazione di sceriffi, in pensione dopo l'ultima terribile indagine. La spina dorsale degli States, retta spesso anche "senza portare la pistola", viene piegata dal denaro, dalle armi (compresa la non pistola, l'aria compressa) e infine dalla violenza che va oltre i principi del crimine, tramite un inarrivabile, in tutti i sensi, Chigurh-Bardem.
In mezzo al film, l'instancabile dibattersi di Llewelyn, che vuole cambiare vita con il denaro e tutta l'organizzazione dei trafficanti di droga, dai killer ai colletti bianchi, che lo rincorre.
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L'inizio e la fine del film: la storia dei rappresentanti della legge, dalla nascita della Confederazione Americana fino ai viaggi onirici dell'ultimo di una generazione di sceriffi, in pensione dopo l'ultima terribile indagine. La spina dorsale degli States, retta spesso anche "senza portare la pistola", viene piegata dal denaro, dalle armi (compresa la non pistola, l'aria compressa) e infine dalla violenza che va oltre i principi del crimine, tramite un inarrivabile, in tutti i sensi, Chigurh-Bardem.
In mezzo al film, l'instancabile dibattersi di Llewelyn, che vuole cambiare vita con il denaro e tutta l'organizzazione dei trafficanti di droga, dai killer ai colletti bianchi, che lo rincorre. Tutti impotenti di fronte al nuovo che avanza, Chigurh, il cui unico valore è sostituirsi al Fato, incarnando una sorta di angelo della morte; solo lo sceriffo Bell, incorrotto dal denaro e dalla violenza, si può salvare e si salverà, dalla morte.
Magistrale allegoria degli Stati Uniti, quella firmata dai fratelli Coen; non l'autocompiacimento estetizzante e-citatorio di Tarantino, ma il più alto livello di rappresentazione che un artista può sperare di raggiungere: i personaggi non sono personaggi, non c'è psicologia, non c'è realismo, non c'è manierismo; c'è la realtà di un' America alla deriva, spinta dalla violenza pura, ormai un valore che trascende il suo più abituale riferimento, l'accumulo di denaro. Tutto questo trasfigurato in figure epiche, così lontane e così vicine ad ognuno di noi. A volte si percepisce qualche scanzonatura de Il Grande Lebowski, ma solo per ricordarci che chi ha scritto quest'opera sono i Coen. Per il resto, siamo nell'Eden della cinematografia e l'immenso Bardem vi si impone come Lucifero.
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mario scafidi
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domenica 24 febbraio 2008
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film unico nel suo genere...ma non ha un genere!
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Una storia semplice di violenza senza redenzione. Llewelyn (Josh Borlin) incappato nella scena del crimine (quella di una carneficina tra spacciatori di droga) si appropria della valigetta in possesso di una delle vittime dell'eccidio, contenente due milioni di dollari. Da allora inizierà il suo incubo: sulle sue tracce si metteranno uno spietato killer (Javier Bardem) ed uno sceriffo (Tommy Lee Jones) che vuole acciuffarlo, ma principalmente aiutarlo a scampare all'ira funesta del sicario. Tutto nel film quadra alla perfezione, e la sceneggiatura ha un ritmo incalzante che alterna momenti di calcolatissima quiete ad impetuose esplosioni di sangue, colpi di pistola ed inseguimenti mozzafiato.
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Una storia semplice di violenza senza redenzione. Llewelyn (Josh Borlin) incappato nella scena del crimine (quella di una carneficina tra spacciatori di droga) si appropria della valigetta in possesso di una delle vittime dell'eccidio, contenente due milioni di dollari. Da allora inizierà il suo incubo: sulle sue tracce si metteranno uno spietato killer (Javier Bardem) ed uno sceriffo (Tommy Lee Jones) che vuole acciuffarlo, ma principalmente aiutarlo a scampare all'ira funesta del sicario. Tutto nel film quadra alla perfezione, e la sceneggiatura ha un ritmo incalzante che alterna momenti di calcolatissima quiete ad impetuose esplosioni di sangue, colpi di pistola ed inseguimenti mozzafiato. Diretto con raffinata tecnica da Joel ed Ethan Coen, fratelli terribili del cinema americano, "Non è un Paese per Vecchi" spicca principalmente per la suggestività pittorica della fotografia (ogni fotogramma potrebbe venire incorniciato ed essere opera d'arte). Film unico nel suo genere, che sconvolge nelle primissime scene e lascia attoniti sul finale. Potere della genialità di chi sta dietro le quinte. Javier Bardem rivela una fisicità dirompente ed una capacità di caratterizzazione del suo Chigurh davvero encomiabile. Meriterà l'Oscar se l'Academy vorrà premiare la sua performance; altre sette nomine mettono "Non è un Paese per Vecchi" tra i favoriti alla vittoria alla prossima, imminente, cerimonia degli Oscar: Miglior Film, Miglior regia, Miglior montaggio, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior fotografia, Miglior sonoro, Miglior montaggio sonoro.
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[+] ritmo incalzante???
(di aioliadoro)
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darios
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domenica 24 febbraio 2008
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buon film
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ho letto le recenzioni delle persone che scrivono su questo forum, non mi trovo con i loro commenti, certo non reputo questo film un capolavoro, ma neanche un film negativo, anzi per me è un buon film, gli attori recinato benissimo, la trama è innovativa, le scene sono molto realiste anche troppo crude, film decisamente buono
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dinodonato
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domenica 24 febbraio 2008
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quando gli americani tentano di essere profondi
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Io non ho visto lo stesso film dell'illustre commentatore, ho trovato tutti i personaggi incredibili(fatto salvo la giovane moglie di Moss).Gli statunitensi sono bravissimi a fare films d'azione e suggestivi,quando invece, vogliono mandare messaggi ,a loro avviso,profondi,sono patetici;mancava soltanto che ,il vecchio sceriffo in pensione, si abbracciasse una vecchia bandiera a stelle e strisce (oppure una del vecchio sud )ed il quadretto sarebbe stato completo in una agiografia di un passato eroico e migliore che, gli Stati Uniti, hanno avuto soltanto nel loro immaginario. La costruzione spettacolare del film tiene fino alla mancata scena dell'uccisione di Moss,poi è confuso ed accellerato,non credibile,decisamente insignificante.
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Io non ho visto lo stesso film dell'illustre commentatore, ho trovato tutti i personaggi incredibili(fatto salvo la giovane moglie di Moss).Gli statunitensi sono bravissimi a fare films d'azione e suggestivi,quando invece, vogliono mandare messaggi ,a loro avviso,profondi,sono patetici;mancava soltanto che ,il vecchio sceriffo in pensione, si abbracciasse una vecchia bandiera a stelle e strisce (oppure una del vecchio sud )ed il quadretto sarebbe stato completo in una agiografia di un passato eroico e migliore che, gli Stati Uniti, hanno avuto soltanto nel loro immaginario. La costruzione spettacolare del film tiene fino alla mancata scena dell'uccisione di Moss,poi è confuso ed accellerato,non credibile,decisamente insignificante.Grazie per l'ospitalità.
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francy
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domenica 24 febbraio 2008
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un buon sonnifero
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sono d'accordo è un vero polpettone....ci si addormenta che è un piacere.Già è stato difficile seguirlo (perchè uno nel frattempo si addormenta) e poi la fine del film ragazzi!!!!!!ma chi la capita!!!!????
Sconsigliatissimo!!!!!
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patadona
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domenica 24 febbraio 2008
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ma la fine qual'è????
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Mi dispiace dover dire che il film mi ha deluso nel finale... in quanto alla fine finisce tanto perchè è durato circa 2 ore e dovevano farlo finire....
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(di paul kellermann)
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albi
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domenica 24 febbraio 2008
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uno dei peggiori film mai visti
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un polpettone di due ore. più che thriller dovrebbero inserirlo nella categoria "sonniferi". non è facile creare un film basato sul libro di mccarthy. il film girato dai fratelli cohen è per u'ora e quaranta un poliziesco da due soldi, con un killer ed uno sceriffo che inseguono uno sventurato scappato con una valigia piena di soldi, e per gli altri venti minuti finali vengono buttati lì dei discorsi sulla morale della vita, sugli abitanti del paesno che non sono più gli stessi, ecc ecc, che difficilmente uno riesce a seguire, perchè nel frattempo si è già addormentato. film da vedere se volete buttare via i vostri soldi. assolutamente terrifican
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gegemix70
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domenica 24 febbraio 2008
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film cinico, pessimista e monotono
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Un insegnante di italiano insegnava che un in buon tema deve essere curato soprattutto il contenuto più che la forma: in questo film avviene invece il contrario, con scene molto curate dal punto di vista della regia (a parte alcuni buchi di sceneggiatura, per esempio quando viene spostata la valigia piena di soldi nel canale di aerazione con gran rumore senza che l'assassino dall'altro lato se ne accorga minimamente), mentre la trama si rivela assolutamente inconcludente, con una storia puramente cinica se non pessimista (per non parlare delle scene inguardabili delle ferite d'arma da fuoco in primo piano) che non riesce a lasciare alcun messaggio allo spettatore (se non di aver buttato dei soldi).
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Un insegnante di italiano insegnava che un in buon tema deve essere curato soprattutto il contenuto più che la forma: in questo film avviene invece il contrario, con scene molto curate dal punto di vista della regia (a parte alcuni buchi di sceneggiatura, per esempio quando viene spostata la valigia piena di soldi nel canale di aerazione con gran rumore senza che l'assassino dall'altro lato se ne accorga minimamente), mentre la trama si rivela assolutamente inconcludente, con una storia puramente cinica se non pessimista (per non parlare delle scene inguardabili delle ferite d'arma da fuoco in primo piano) che non riesce a lasciare alcun messaggio allo spettatore (se non di aver buttato dei soldi). Unica àncora di salvezza poteva essere una buona dose di ironia per dare una velatura comica ad alcune scene, che invece in questo film è totalmente assente.
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