Michael Clayton |
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Un film di Tony Gilroy.
Con George Clooney, Sydney Pollack, Tilda Swinton, Tom Wilkinson, Austin Williams.
continua»
Drammatico,
durata 125 min.
- USA 2007.
- Medusa
uscita venerdì 5 ottobre 2007.
MYMONETRO
Michael Clayton
valutazione media:
3,06
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Micheal come Erin, George come Juliadi melaFeedback: 0 |
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martedì 9 ottobre 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Seguiamo un carrello portadocumenti per alcuni minuti. L’occhio analizza le scene, scandisce i dettagli, naviga in un costoso ufficio vuoto fino ad una stanza affollata da alacri uomini impomatati e donne in tailleur. La voce off, delirante, ansiosa di confessare, distoglie dalle immagini elegantemente disposte. Un incipit più che degno della collaudata tradizione hollywoodiana di un genere consacrato come il thriller giudiziario. Ma è nell’intreccio che il film cede alla retorica pseudo-democratica, nella denuncia della cospirazione della solita cupola affaristico-malavitosa, facendosi pomposo, verboso, e a voler dirla tutta, in certe sequenze anche noioso. Nonostante questo, la concentrazione sui dettagli, la bellezza della fotografia e l’accuratezza della post-produzione che regalano alla pellicola colori eccezionali, lo rendono un impeccabile prodotto di lusso. Per non dire del sempre più paladino del giusto, George. E’ il faccendiere di un grande studio legale di Manhattan - torna l’accostamento tra carriera legale e spregiudicatezza diabolica che il regista ha sfruttato nella sua carriera di scenografo – senza una vita privata, vittima “della nicchia” che si è creato intorno a lui. Il suo compito non è il patrocinio, ma la soddisfazione di facoltosi e capricciosi criminali, con Kenner, Bach & Ledeen a libro paga. Stanco, solo e preso dai debiti si ritrova a dover smascherare i suoi, menti di un criminoso tentativo di affossamento della verità. Riusciti l’intreccio temporale e la ripetizione di alcune sequenze, un po’ meno il tentativo di bluff, fingendo un finale meno prevedibile. Clooney si conferma una volta di più affascinante e impegnato divo dei divini. Tanto da meritarsi tre minuti di macchina ferma sul suo primo piano, mentre se ne va in giro in taxi per cinquanta dollari. Non sarà “uno che fa miracoli”, ma è un po’ sprecato per fare solo le pulizie.
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