pisolo
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giovedì 18 ottobre 2007
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george troppo piacione
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Il film non è male, anche se il caso legale, che pure è intrigante, viene affrontato in modo un po' superficiale. Il problema secondo me è proprio Clooney, che si piace troppo perchè sa quanto piace al pubblico e finisce col recitarsi addosso. L'ultimo primo piano che altri hanno apprezzato, mi sembra davvero esagerato.
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antonello villani
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martedì 16 ottobre 2007
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avvocato corrotto in odore di redenzione
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Meno affascinante e più bravo, George Clooney convince nel ruolo dell’avvocato che oscilla tra legalità ed illegalità. Perché Michael Clayton, padre a tempo perso e frequentatore abituale di bische clandestine, ha un talento fuori dal comune nel chiudere le cause prima di cominciarle: accordi sottobanco ed amicizie preziose per questo faccendiere che lavora seduto comodamente nel suo studio di Manhattan. Inizio confuso con la confessione di un collega che è andato di matto per aver scoperto un conflitto d’interessi tra coscienza e segreto professionale, il film di Tony Gilroy stenta a trovare una precisa collocazione alternando il dramma personale al messaggio sociopolitico che sa tanto di retorica ambientalista eppure l’intreccio narrativo tiene bene grazie ad uno schema semplice ma collaudato.
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Meno affascinante e più bravo, George Clooney convince nel ruolo dell’avvocato che oscilla tra legalità ed illegalità. Perché Michael Clayton, padre a tempo perso e frequentatore abituale di bische clandestine, ha un talento fuori dal comune nel chiudere le cause prima di cominciarle: accordi sottobanco ed amicizie preziose per questo faccendiere che lavora seduto comodamente nel suo studio di Manhattan. Inizio confuso con la confessione di un collega che è andato di matto per aver scoperto un conflitto d’interessi tra coscienza e segreto professionale, il film di Tony Gilroy stenta a trovare una precisa collocazione alternando il dramma personale al messaggio sociopolitico che sa tanto di retorica ambientalista eppure l’intreccio narrativo tiene bene grazie ad uno schema semplice ma collaudato. Merito di uno stupefacente George Clooney, perfetto nella parte del corrotto in odore di redenzione, che riesce a calibrare una recitazione misurata lasciando finalmente da parte il suo sex appeal; molti chiaroscuri per questo personaggio controverso e ricco di contraddizioni, mistificatore pronto a patteggiare pur di arrivare ad una veloce risoluzione della controversia e capace di sovvertire la figura dell’eroe negativo con tante cose da farsi perdonare. Solo che stavolta il problema è un socio dello studio assillato dai sensi di colpa e deciso a vuotare il sacco contro una multinazionale rea di aver commercializzato un prodotto cancerogeno: tradire il segreto professionale o tacitare la propria coscienza? “Michael Clayton” concilia i due aspetti che caratterizzano la professione forense mantenendo uno stile asciutto e mai sopra le righe, ma trova il suo punto di forza nella metamorfosi di un uomo che a quarant’anni suonati deve rivedere le sue scelte; d’altra parte, anche il più cinico degli avvocati può redimersi quando sono in ballo migliaia di vite umane e una compagnia arriva al delitto pur di fugare ogni sospetto. Gilroy spinge sull’acceleratore con i pistolotti sull’ambiente inquinato e così contrappone una cattiva come Tilda Swinton –bravissima nella parte della manager senza scrupoli- all’avvocato sul viale del tramonto che riscatta le sue colpe violando l’intero codice deontologico. Gilroy dirige un film che ha il fascino dei classici in bianco e nero, un legal thriller che cresce come una sinfonia di Beethoven. Da vedere.
Antonello Villani
(Salerno)
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[+] la redenzione di geroge
(di massimiliano di fede)
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zen
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martedì 16 ottobre 2007
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molto meglio di una camomilla...
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Nonostante quello che dicono gli pseudo-critici credo che questo film vi farà addormentare dopo i primi 10 minuti di proiezione... Io a metà film non vedevo l'ora che finisse, il mio amico si è addormentato sul serio, non sto scherzando! Dialoghi lenti, pause eccessive, scene che potevano benissimo essere tagliate visto che non dicono niente di particolare per la comprensione del film da parte dello spettatore... per finire col fatto che il film è banale e scontato fin dall'inizio. Questo è il parere di un normale appasionato di cinema, non di un critico, a voi la scelta.
[+] direi soporifero
(di anonimo138875)
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lucia
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martedì 16 ottobre 2007
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per chi soffre d'insonnia
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spettacolare questo film per dormire...io e la maggior parte della mia fila russavamo di gran lena.....grazie Clayton!
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teto.vignola
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lunedì 15 ottobre 2007
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buono
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Dopo una prima parte un po' noiosetta, il film prende ritmo e il coinvolgimento è buono. Validi gli attori, il film si mostra sapientemente costruito. Purtroppo l'atmosfera è un po' inquietante, e il "già visto" emerge in ogni angolo. Vale i soldi del cinema. Senza infamia, senza lode.
[+] noia
(di maria antonietta)
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toni
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lunedì 15 ottobre 2007
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clooney, bravo
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6/7 - L'opera prima del noto sceneggiatore Tim Gilroy reca una mano un po' Colooneiana, e forse per questo il film risulta riuscito. Un avvocato abituato a "fare le pulizie" si trova davanti a quello che anche per lui è troppo e ne fa la sua occasione di riscatto. Ci riuscirà? Questo è forse l'ultimo grande interrogativo che ci lascia il film e il suo protagonista, proprio mentre sembra pensarci su nell'ultimo bel primo piano in un taxi. Oltre ad arrivare facilmente all'obiettivo di denucia che vuole trasmetterci, questo film ha il pregio di farlo da una soggettiva un po' diversa. Questa volta non ci si occupa del dolore delle vittime, delle ingiustizie a loro perpretate ma ci si interroga sui conflitti di un uomo che, indebolito dai suoi mille problemi, deve sopportare per aver lavorato per dalla parte dei piu' forti e malvagi.
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6/7 - L'opera prima del noto sceneggiatore Tim Gilroy reca una mano un po' Colooneiana, e forse per questo il film risulta riuscito. Un avvocato abituato a "fare le pulizie" si trova davanti a quello che anche per lui è troppo e ne fa la sua occasione di riscatto. Ci riuscirà? Questo è forse l'ultimo grande interrogativo che ci lascia il film e il suo protagonista, proprio mentre sembra pensarci su nell'ultimo bel primo piano in un taxi. Oltre ad arrivare facilmente all'obiettivo di denucia che vuole trasmetterci, questo film ha il pregio di farlo da una soggettiva un po' diversa. Questa volta non ci si occupa del dolore delle vittime, delle ingiustizie a loro perpretate ma ci si interroga sui conflitti di un uomo che, indebolito dai suoi mille problemi, deve sopportare per aver lavorato per dalla parte dei piu' forti e malvagi. Ci si interroga sulla coscienza di Michael Clayton e di tutti quelli che come lui e i suoi vicini si godono il loro beato mondo indifferenti delle angoscie comuni: in questi casi il mio pensiero va a Warren Anderson, ex presidente della Union Carbide, responsabile della morte e della contaminazione di decine di migliaia di persone, in pensione in non si quale reggia caraibica. Il film è godibile, comincia in modo strano, si spezza e si ricompone in modo convincente (in questo mi ha ricordato un po' Siryana) anche se risulta un po' troppo portato solo dal protagonista, di cui si capiscono pero' bene e più intime sensazioni. Ho letto paragoni con I tre giorni del Condor e Erin Brockovich ma mi sembra che il con il primo il solo punto in comune sia Sidney Pollack (qui produttore/attore e nel ben piu bello I tre giorni del Condor come regista) e nel secondo quella di Steven Soderbergh qui come produttore là come regista (Michael Clayton invece qui vince il confronto). Si, ci sono le implicazioni politiche-affaristiche, i risvolti morali, sono dei legal-Thriller (anzi, i tre giorni del condor neppure) ma non mi sembra che i film abbiano poi tanti punti in comune. George Clooney è davvero bravo, regge da solo l'impianto di tutto il film, accompagnato da attori comunque in gran spolvero: su tutti sicuramente Tom Wilkinson nei panni del super avvocato impazzito, davvero bravo e quasi commovente durante quella bella ripresa sullo sfondo di una calda New York notturna. Tra i legal-thriller che ho visto negli ultimi tempi, sicuramente uno di dei piu belli, grazie anche ad un ottima fotografia e scenografia.
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[+] puro
(di manguelito)
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maria antonietta
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lunedì 15 ottobre 2007
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ma che noia!
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Che occasione persa per George Clooney: non basta certo il suo bel faccino a risollevare un impianto da noia mortale! Che film straziante, senza azione, senza una vera storia da seguire! Non basta certo il modesto finale in cui si inchioda il cattivo alle sue responsabilità ad innalzare la qualità del film e a risvegliare l'interesse del povero spettatore!
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(di massimiliano di fede)
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massimo
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lunedì 15 ottobre 2007
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un george clooney davvero bravo
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Film interessante con un inizio curioso e nello stesso tempo particolarmente incomprensibile. Cast di interpreti di buon livello. La storia purtroppo risulta datata già sfruttata e vista e rivista.
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ivan
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domenica 14 ottobre 2007
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noioso
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un film veramente brutto e noiosissimo...mi sono addormentato
[+] ma che noia!
(di maria antonietta)
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mrgenoa
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sabato 13 ottobre 2007
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buon film
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Buono sviluppo, qualche incongruenza, il film però intriga
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