alina333
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martedì 10 dicembre 2024
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bel film fatto bene
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Mi è piaciuto molto questo film pieno di sentimento .. Attori tutti molto carichi .. Si vede che hanno creduto molto in questo film .. Davvero bravissimi tutti quanti .. Una Claudia Pandolfi strepitosa .. così pure Nigro .. Battiston ma davvero tutti quanti .. Il film ha un gran ritmo ed è pieno di tenerezza e sentimento ..Complimenti al regista e a tutti gli attori
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jonnylogan
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martedì 10 settembre 2024
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abc
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Pochi accorgimenti per narrare la vita di un gruppo eterogeneo sia in termini di età – il ventaglio anagrafico va dai venti ai cinquant’anni – dei giorni d’oggi. È infatti in questa fascia di età che si annidano tutte le possibili casistiche, e facce, della medesima medaglia dell’universo maschile odierno.
Si va dall’imprenditore incapace di rassegnarsi all’idea di non essere più in grado di correre indifferentemente dietro a ragazzine e pallone. Al figlio che odia il padre per aver ripetutamente tradito la madre e che non vuole assolutamente assomigliargli.
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Pochi accorgimenti per narrare la vita di un gruppo eterogeneo sia in termini di età – il ventaglio anagrafico va dai venti ai cinquant’anni – dei giorni d’oggi. È infatti in questa fascia di età che si annidano tutte le possibili casistiche, e facce, della medesima medaglia dell’universo maschile odierno.
Si va dall’imprenditore incapace di rassegnarsi all’idea di non essere più in grado di correre indifferentemente dietro a ragazzine e pallone. Al figlio che odia il padre per aver ripetutamente tradito la madre e che non vuole assolutamente assomigliargli. Dal consulente falloso e doppiogiochista sia sul campo che nella vita. Al padre di famiglia che è condannato, per accudire i suoi figli, a correre sia dietro loro che alla moglie, con la quale è ormai in rotta da qualche tempo. Per concludersi con lo studente universitario che ha organizzato la sua esistenza per filo e per segno, ma per il quale il destino ha programmato un piacevolissimo imprevisto. Il tutto filtrato per mezzo del calcetto e degli articoli che il coach, giocatore ormai non più praticante e giornalista di professione, verga dopo ogni incontro della squadra. Sport che per Lucini, cresciuto a ‘Pane e Videoclip’, e solo poi approdato al cinema, rappresenta sia la via di fuga dalla quotidianità, che specchio della vita.
Messaggio e pellicola che mischiano le carte, come spesso, anzi spessissimo, è capitato nel corso di miriadi di pellicole di questo genere ma messaggio/quesito che al tempo stesso viene mostrato agli spettatori, ma non fornisce le soluzioni, non scalfisce la superficie se non appena un po’ e diviene invece il pretesto per narrare la storia, molto normale, di un gruppo di amici. Riducendo i problemi di lavoro e di coppia, presunti o reali, a un’accozzaglia di palloni sospinti a fatica in rete, a pochi scambi di battute e situazioni fra il serio e il ridicolo, idonee per far sorridere il pubblico ma nulla più.
Cast di attori che vede in Giuseppe Battiston l’anima della squadra nella quale Claudio Bisio si limita a gigioneggiare fra un dribbling e un litigio con la moglie, una sapiente e misurata, come sempre, Angela Finocchiaro; e se questo vi basta, il destino della squadra di calcia(t)tori di “Amore bugie e calcetto” fa per voi, astenetevi se speravate in qualche cosa di più di due ore circa di spensieratezza che si concluderanno con un finale decisamente buonista.
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marco petrini
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giovedì 31 dicembre 2020
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carino
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tra tante pellicole discutibili, questa regala un buon momento piacevole. Ottimi gli interpreti.
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elgatoloco
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giovedì 17 settembre 2020
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bisio sempre ottimo, film a suo modo "intelligente
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"AMore, bugie e calcetto"(Luca Lucini, anche autore di soggetto e della sceneggiatura con Fabio Bonifacci, 2008), girato interamente a Triste, non ne ha però alcunca caratteristica specifica, dialettale o comunque specifica, ma racconta di un gruppo di amici o meglio colleghi di squadra, tra cui un papà e un figlio, in disaccordo per la ragazza(il padre frequenta biblicamente ò'ex del figlio)e tutti divorati da questioni personali per ii quali trovnao poi rifugio nel football. Classica commedia dolceamara(o rivesciate i termini, il prodotto non cambia...)nella quale problemi aziendali(nel 2008 incipiente la crisi che poi si sarebbe"attuata"in quela di Lehman Brothers e ra ben più che nell'aria, ormai,,,), sentimentali vari, come quello accennato, gravidanze inaspettare di ragazze troppo giovani e"senza una sistemazione", rivalità tra amcii etc.
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"AMore, bugie e calcetto"(Luca Lucini, anche autore di soggetto e della sceneggiatura con Fabio Bonifacci, 2008), girato interamente a Triste, non ne ha però alcunca caratteristica specifica, dialettale o comunque specifica, ma racconta di un gruppo di amici o meglio colleghi di squadra, tra cui un papà e un figlio, in disaccordo per la ragazza(il padre frequenta biblicamente ò'ex del figlio)e tutti divorati da questioni personali per ii quali trovnao poi rifugio nel football. Classica commedia dolceamara(o rivesciate i termini, il prodotto non cambia...)nella quale problemi aziendali(nel 2008 incipiente la crisi che poi si sarebbe"attuata"in quela di Lehman Brothers e ra ben più che nell'aria, ormai,,,), sentimentali vari, come quello accennato, gravidanze inaspettare di ragazze troppo giovani e"senza una sistemazione", rivalità tra amcii etc., il film si salva in pieno per la capacità del regista di dirigere.coordinare attori bravi di per sé, come Claudio Bisio, proprietario d'azienda, padre"fedifrago"e altro ancora, "kondor"in campo, Angela FInocchiaro , l'ex moglie, altri personaggi si contendono...nulla in realtà, ma cercano un'aurorealizzazione ai di fuori degli schemi auto-prefissati/autoassegnati, in una ricerca decisamnete spasmodica, che viene ad avere tratti anche drammatici(o meglio rischia di assumerli)in certi momenti"apicali", Nulla da rilevare in particolare, per un film d'interni, "psicologico",ma senza reali drammi, in cui , oltre algi interpreti citati, tra cui l'allora giovenissimo Andrea Bosca, figlio(sullo schermo)di Bisio , si segnala la partecipazione di Gisueppe Battiston, giornalista sportivo e "Mister"della "strana"equipe calcistica.... Decisamente valido, il tutto, purché nn ci aslpetti una sintesi tra Ingmar Bergman(che non c'entra per nulla)e Woody ALlen, anche lui distante bilioni di anni luce da questo prodotto"very italian", Da rimpiangere il fatto che Bisio faccia oggi quasi solamente TV e che Battison e (ritnego)anche la Finocchiaro abbiano optato più che alro per il teatro, elidendo(quasi)il cinema... Dove è da aggiungere, però, che in Italia è difficile che un interprete s egua(Nel senso di praticare attivamente, intendo) allo stesso tempo il teatro, il cinema e la TV, quasi fossero vasi"incomunicanti":.chiaramente le modalità produttive sono diverse, circostanza di cui bisogna tenere conto. El Gato.
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iuriv
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martedì 10 maggio 2016
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uno scialbo zero a zero.
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Il film mette in scena l'amicizia di sette uomini uniti dalla passione per il calcetto. E facendo propria la massima che recita “in campo come nella vita”, prova a stringere un raccordo tra il gioco molto serio praticato da questi uomini e la loro indole più intima.
Ci troviamo così di fronte a una serie di storie diverse, alcune delle quali molto promettenti, intersecate tra loro dalla particolarità dei rapporti che uniscono i sette. Ci sono argomenti scottanti in campo, come la prigionia della vita matrimoniale, la difficoltà della gravidanza indesiderata, la perenne insoddisfazione per i propri risultati.
Gli autori decidono di sciogliere le potenziali forze distruttive derivanti da questi punti di partenza nel mare della commedia.
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Il film mette in scena l'amicizia di sette uomini uniti dalla passione per il calcetto. E facendo propria la massima che recita “in campo come nella vita”, prova a stringere un raccordo tra il gioco molto serio praticato da questi uomini e la loro indole più intima.
Ci troviamo così di fronte a una serie di storie diverse, alcune delle quali molto promettenti, intersecate tra loro dalla particolarità dei rapporti che uniscono i sette. Ci sono argomenti scottanti in campo, come la prigionia della vita matrimoniale, la difficoltà della gravidanza indesiderata, la perenne insoddisfazione per i propri risultati.
Gli autori decidono di sciogliere le potenziali forze distruttive derivanti da questi punti di partenza nel mare della commedia. Una scelta rispettabile, che però risolve i conflitti attraverso dinamiche classiche e rassicuranti. Il risultato è una pellicola poco originale, priva di guizzi particolari e incapace di produrre quell’impatto che a tratti da l’impressione di poter dare.
Le interazioni tra i protagonisti funzionano abbastanza bene, almeno quando sullo schermo ci sono attori esperti. Più claudicanti i rapporti tra i più giovani, che a volte sembrano un po’ forzare le loro reazioni.
Poco coraggio nelle scelte musicali, immerse nel pop nostrano e che privilegiano brani immediatamente riconoscibili piuttosto che puntare su sonorità più evocative.
Nonostante tutto è un film che si lascia guardare e che, dopo un inizio zoppicante, trova il suo ritmo e scivola via bene fino al finale mieloso che tutti si aspettano.
Tuttavia mi è rimasta l’impressione di un’opera incompiuta, in cui i momenti tesi e cupi non sono stati sfruttati fino in fondo. Peccato.
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fabio57
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martedì 22 marzo 2016
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divertente e intelligente
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Il mondo del calcio,visto dal basso,quello dei quarantenni dilettanti che il sabato si vedono con gli amici e organizzano le partitelle.E' un'angolazione interessante per osservare i vizi,le ossessioni,le manie degli italiani piccolo-borghesi,infantili, meschinelli e arrivisti.Battiston, a proposito di un amico doppiogiochista, recita testualmente" lo sapevo scorretto sul campo, scorretto nella vita".e' così, nel microcosmo di questo gruppetto affiorano gelosie,invidie,tradimenti imbrogli e amori tutto quello che succede nella vita.
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aristoteles
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mercoledì 30 settembre 2015
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venezia 74
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Aggiungo mezza stella in quanto è una commedia italiana ben fatta,divertente e che racconta la quotidianita' con sufficiente sincerità.
Chiaramente ci sono degli eccessi come il padre che si trastulla con la ex del figlio, che a sua volta tradisce il suo migliore amico e così via fino allo scambio di ruoli e all'infamone di turno.
Tuttavia la finzione non e' tanto distante dalla realtà quando racconta coppie in crisi,difficoltà lavorative e genitori meno maturi dei figli.
Il tutto avviene tramite il resoconto impeccabile che spesso, non sempre,si gioca a calcetto come ci si comporta nella vita di tutti i giorni.
Simpatica la presenza finale di bomber Schillaci e Mister Maifredi ,protagonisti del calcio genuino che fu.
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Aggiungo mezza stella in quanto è una commedia italiana ben fatta,divertente e che racconta la quotidianita' con sufficiente sincerità.
Chiaramente ci sono degli eccessi come il padre che si trastulla con la ex del figlio, che a sua volta tradisce il suo migliore amico e così via fino allo scambio di ruoli e all'infamone di turno.
Tuttavia la finzione non e' tanto distante dalla realtà quando racconta coppie in crisi,difficoltà lavorative e genitori meno maturi dei figli.
Il tutto avviene tramite il resoconto impeccabile che spesso, non sempre,si gioca a calcetto come ci si comporta nella vita di tutti i giorni.
Simpatica la presenza finale di bomber Schillaci e Mister Maifredi ,protagonisti del calcio genuino che fu.
Mina che tira le punizioni al tritolo e Venezia dribblomane di scorta,i miei personaggi preferiti.
Leggero,un po arrufone e divertente,il film si fa guardare volentieri.
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il ciadiano
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lunedì 4 novembre 2013
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amore, si può!
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Bellissimo film, che sotto il tono scherzoso tenta di dare una mano (e questo lo fanno in pochi) alla sopravvivenza di quello che si chiama "amore per sempre". Uscendo dal mito del "due cuori e una capanna", si parla della vita reale, con i suoi problemi e le sue sofferenze, ma facendo intravvedere che l'amore è una cosa meravigliosa, se ci credi e se sei disposto a scommetterci tutto.
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stefano bruzzone
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martedì 13 agosto 2013
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gradevole
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è una divertente commedia molto ben fatta e ambientata a trieste che racconta le storie private e sportive di un gruppo di amici più o meno giovani i quali condividono la passione per il calcetto. ognuno con i suoi problemi chi sentimentali, chi di coppia chi professionali che condizionano le loro vite ma non le partite di campionato...almneno sino alla fine, alla resa dei conti. finale troppo scontato alla volemose bene, ma cmq un film gradevole e spensierato, divertente e mai volgare.
Voto: 6,5
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