fluturnenia
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lunedì 4 maggio 2009
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banale non è, appassionante tanto meno
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Ritmo da moviola, ma forse è funzionale alla narrazione, il risultato è comunque noia. Personaggi ben caratterizzati non c'è che dire. Le inquadrature da terremotati durante le aggressioni sono da preistoria del cinema amatoriale. Colonna sonora piuttosto scadente tranne per la canzone di chiusura, ma questi sono gusti musicali personali. I continui fade-out al nero sono fastidiosi e più che vintage o retrò che si voglia direi semmai piuttosto antichi. Fotografia sullo scarso andante se non peggio. Nota positiva la non banalità che dapprima appare tale. Cominci col pensare a una famiglia di pazzi squilibrati, poi ipotizzi dei malati di vampirismo e alla fine ma solo alla fine capisci che sono vampiri con la V maiuscola.
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Ritmo da moviola, ma forse è funzionale alla narrazione, il risultato è comunque noia. Personaggi ben caratterizzati non c'è che dire. Le inquadrature da terremotati durante le aggressioni sono da preistoria del cinema amatoriale. Colonna sonora piuttosto scadente tranne per la canzone di chiusura, ma questi sono gusti musicali personali. I continui fade-out al nero sono fastidiosi e più che vintage o retrò che si voglia direi semmai piuttosto antichi. Fotografia sullo scarso andante se non peggio. Nota positiva la non banalità che dapprima appare tale. Cominci col pensare a una famiglia di pazzi squilibrati, poi ipotizzi dei malati di vampirismo e alla fine ma solo alla fine capisci che sono vampiri con la V maiuscola. Con la differenza che invece di vivere come cosche mafiose alla "Blade" o sette millenarie stile "Underworl" sono persone dalla vita apparentemente comune macchiata dalla necessità per sopravvivenza di commettere delitti. Si un po' anormali li sono ma vorrei vedere voi se non lo diventereste nel dover vivere così non per scelta ma per natura. Purtroppo on raggiunge la sufficienza.
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gus da mosca
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mercoledì 24 giugno 2009
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questa e' la mia famiglia ed io sono come loro.
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Un interessante film underground da segnalare agli appassionati di commedie surreali, che cercano black-humor e situazioni grottesche, con squarci inaspettati di dramma esistenziale. Ad una visione superficiale il film sembra spacciare una storiella di vampiri, completamente priva di azione, di splatter e di qualsiasi convenzione marcatamente di genere. Anzi nei momenti in cui ci si aspetta l’applicazione delle classiche “regole” di genere, il film le nega, inventandosi situazioni sicuramente irritanti per chi si aspetta il compiacimento violento. Per questo il film non puo' piacere ai patiti dell'horror-standard, che lo liquidano subito, cosi' come farebbero col bellissimo scandinavo "Lasciami entrare", con lo sconosciuto anglosassone "Mum and Dad" o col clandestino germanico "Otto;or up with dead people" (il primo tutto buttato sul drop-out, il secondo gia' dichiaratamente torture-porn, il terzo di provocatoria porn-exploitation).
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Un interessante film underground da segnalare agli appassionati di commedie surreali, che cercano black-humor e situazioni grottesche, con squarci inaspettati di dramma esistenziale. Ad una visione superficiale il film sembra spacciare una storiella di vampiri, completamente priva di azione, di splatter e di qualsiasi convenzione marcatamente di genere. Anzi nei momenti in cui ci si aspetta l’applicazione delle classiche “regole” di genere, il film le nega, inventandosi situazioni sicuramente irritanti per chi si aspetta il compiacimento violento. Per questo il film non puo' piacere ai patiti dell'horror-standard, che lo liquidano subito, cosi' come farebbero col bellissimo scandinavo "Lasciami entrare", con lo sconosciuto anglosassone "Mum and Dad" o col clandestino germanico "Otto;or up with dead people" (il primo tutto buttato sul drop-out, il secondo gia' dichiaratamente torture-porn, il terzo di provocatoria porn-exploitation). In "The Hamiltons" sono presenti aspetti dei 3 film citati, in modo estremamente piu' misurato e decisamente soft. I problemi esistenziali di un giovane che non vuole entrare nel mondo adulto "malato" da lui rifiutato, le devianze morbose dei "normalissimi e rispettabili" vicini di casa, la diversita' che e' affermazione di individualita’ e che devia nel crimine, non trovando sbocco nella normalita'. Il tema musicale e’ essenziale, ma adattissimo all’impostazione psicologica del film. La fotografia alterna buone scelte di inquadratura a meno riuscite immagini di interni, che purtroppo evidenziano alcune forzature di recitazione. Come gia’ per altri film indipendenti a bassissimo budget, la realizzazione in full-digital contribuisce senz’altro a ridurre drasticamente i costi, ma esalta l’immaturita’ della regia, a danno di fotografia e luce, con risultati troppo “televisivi”. Usando il full-digital molti registi faticano “a far sembrare” le loro opere stilisticamente dei film. E’ come se la pellicola con la sue caratteristiche “rigide” di luce e colore costringesse automaticamente la regia ad una resa sicuramente “cinematografica”, cosa molto meno “spontanea” con gli strumenti di ripresa elettronica.
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frabooster
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venerdì 22 febbraio 2008
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ogni famiglia ha i suoi segreti.
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Un horror particolare che sicuramente farà gola agli appassionati del genere.
Girato in digitale e con una sceneggiatura labile nell'inizio (non si capisce quale direzione intende prendere!), inizia a piacere quando si delineano di più le personalità dei quattro (cinque!) componenti della famiglia.
Un film sui vampiri che esce dai classici schemi del genere, interessante il fatto che fino all'ultimo facciano pensare ad dei maniaci cannibali che uccidono più per piacere che per necessità.
La regia a volte incerta sembra seguire delle impostazioni da manuale pratico, ma non scade mai nel banale, sicuramente sentiremo parlare ancora dei The Butcher Brothers.
Bravi in generale gli attori, in particolare Mackenzie Firgens e Joseph McKelheer nel ruolo dei due fratelli gemelli, più forzato nel ruolo Samuel Child.
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Un horror particolare che sicuramente farà gola agli appassionati del genere.
Girato in digitale e con una sceneggiatura labile nell'inizio (non si capisce quale direzione intende prendere!), inizia a piacere quando si delineano di più le personalità dei quattro (cinque!) componenti della famiglia.
Un film sui vampiri che esce dai classici schemi del genere, interessante il fatto che fino all'ultimo facciano pensare ad dei maniaci cannibali che uccidono più per piacere che per necessità.
La regia a volte incerta sembra seguire delle impostazioni da manuale pratico, ma non scade mai nel banale, sicuramente sentiremo parlare ancora dei The Butcher Brothers.
Bravi in generale gli attori, in particolare Mackenzie Firgens e Joseph McKelheer nel ruolo dei due fratelli gemelli, più forzato nel ruolo Samuel Child.
Consigliato agli appassionati del genere.
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(di alino)
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4ng3l
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martedì 14 agosto 2012
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bellissimo a dir poco
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Film con una ricca dose di tensione e tanti intrecci che finiscono per produrre un risultato ampiamente entusiasmante. Personaggi che uniti ai dialoghi ed alla trama colpiscono ed alla fine la visione risulta sempre molto piacevole.
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