Silent Hill

Devo ammettere di aver atteso l'uscita di Silent Hill come si aspetta il giorno di un esame: pieno di speranze ma anche di timori. Speranze perchè sono stato un estimatore del videogioco originale, timori per precedenti orribili (e non nel senso positivo) come i due Resident Evil. Sono stato esimatore anche di Resident Evil in videogioco e i vari film brutalizzavano una trama semplice ed avvincente in favore dei quadrupli salti mortali della Jovovich. Questa era la sorte che temevo anche per l'amata Silent Hill. Invece ho fortunatamente dovuto ricredermi. Niente salti mortali di belle donne in questo film. Persone normali messe di fronte ad avvenimenti angoscianti e terribili. Solo chi ha provato ed amato il videogioco poteva girare un film così. Non è stato uno stupro videoludico, e le mie condoglianze a Resident Evil. Certo, non è un film per tutti, questo tenetelo bene a mente. E in questo caso non mi voglio riferire soltanto all'età. In questo film si mostrano cose atroci, terribili anche a livello visivo. Questo forse è il difetto di mille altri patetici horror già visti e passati; ma non è il difetto di Silent Hill. A Silent Hill il sangue è solo un tramite. L'orrore che si racconta sulle sponde del lago Touluca trascende il sangue, trascende la carne. No, a Silent Hill le atrocità fisiche sono la metafora di quelle interiori. A Silent Hill si racconta il dolore, l'omicidio dell'anima. Quello dal quale non si può trovare pace. Il film horror sui generis tentano di propinarci che il destino peggiore è la morte. Silent Hill ci insegna che esistono destini molto peggiori della morte e della sofferenza. "The fear for flesh tends to create fear for blood". Chi ha giocato a Silent Hill sa di cosa sto parlando, chi non lo ha fatto potrebbe impararlo guardando questo film. "Il timore per la carne tende a generare timore per il sangue". E non sangue inteso come nei soliti horror, oh no. Ho riflettuto molto prima di assegnare anche la quinta stella a questo film. Ho riflettuto perchè la differenza tra un film Ottimo ed un film Capolavoro è sostanziale. Purtroppo questa volta dovrò essere politically scorrect e dire a qualcuno di stare a casa. Se siete cacciatori di certezze questo non è il vostro film. Se siete cacciatori di eroine acrobatiche nella sala accanto probabilmente proiettano ancora Ultraviolet: così ne approfittate per dare un'altra rimirata alle curve della Jovovic. Se siete esorcisti dello splatter state a casa, nessuno vi costringe a mettervi lo stomaco sottosopra. Se siete impressionabili, la visione è a vostro rischio e pericolo: io vi ho avvertiti. Ma se come me sentite l'irresistibile ed angoscioso richiamo di un ignoto troppo torbido per volerlo esplorare e troppo coinvolgente per non poterlo fare; se tutte le volte in cui vi dicono "Lascia stare, è una vecchia storia, una brutta storia." non potete fare a meno di tenere a freno la vostra curiosità; beh, in questo caso non ho altro da aggiungere se non: Benvenuti a Silent Hill.