zak
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domenica 2 marzo 2008
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bellissimo
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bello e pieno di maturazione dell carattere a me mi piace a guardarlo molte volte
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bexi
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domenica 2 marzo 2008
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perchè non chiamarlo semplicemente colera?
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Ben sapendo che molti mi infameranno per questo mio giudizio premetto che sono un cuore estremamente pavido e suggestionabile e assistere a due ore di pure vomitate,corpi essiccati e quant'altro per me è stato troppo!!!! Non sono riuscita neppure a farmi un'opinione ul film impegnata com'ero a non rimettere io stessa! Decisamente non me lo aspettavo così particolareggiato...e poi qualcuno mi spiegherebbe cosa c'entra il titolo?
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klebe
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sabato 12 gennaio 2008
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bella storia d'amore ... ritrovato
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Gran bel film per trascorrereun pomeriggio, alla ricerca della passione perduta, o forse mai provata nei confronti del marito Norton. Bravissima la Watts nella sua metamorfosi da viziata borghese a coraggiosa infermierina nel villaggio cinese.
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franci
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venerdì 11 gennaio 2008
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bello
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un film elegante ricco perfettamente sceneggiato ed interpretato, un film che guardarlo fa bene!
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nicorex
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domenica 23 dicembre 2007
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la vita oltre la morte
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Lo confesso:non sapevo dell'esistenza di un precedente film del 1934, non sapevo che fosse tratto da un romanzo (meno male, perché la sua lettura mi avrebbe condizionato!!).Ma perché tanta critica negativa verso un tipo di film dove c'é tutto? La prima vita (=quella "leggera" di Kitty); l'amore di Walter (= che non odia la moglie ma solo se stesso); la seconda vita di Kitty al contatto con la morte; la vita (= il figlio che nasce) che va al di là della morte di Walter; la vera vita, quella che Kitty "incontra" con Walter nella scoperta giorno per giorno, attimo per attimo di chi e di cosa ha di fronte: un uomo niente affatto mediocre, come mediocre si convince di essere lei,anzi uno che critica le suore che al pari degli altri (=inglesi) sono li in Cina per prendere qualcosa e lui invece per dare.
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Lo confesso:non sapevo dell'esistenza di un precedente film del 1934, non sapevo che fosse tratto da un romanzo (meno male, perché la sua lettura mi avrebbe condizionato!!).Ma perché tanta critica negativa verso un tipo di film dove c'é tutto? La prima vita (=quella "leggera" di Kitty); l'amore di Walter (= che non odia la moglie ma solo se stesso); la seconda vita di Kitty al contatto con la morte; la vita (= il figlio che nasce) che va al di là della morte di Walter; la vera vita, quella che Kitty "incontra" con Walter nella scoperta giorno per giorno, attimo per attimo di chi e di cosa ha di fronte: un uomo niente affatto mediocre, come mediocre si convince di essere lei,anzi uno che critica le suore che al pari degli altri (=inglesi) sono li in Cina per prendere qualcosa e lui invece per dare.Walter senza fucile, ma armato solo dei suoi strumenti di medico.C'é quindi l'amore che si costruisce ogni giorno,in maniera non fatua, la condivisione di un progetto di morte e di vita.Da questa condivisione finale ne esce fuori un una persona diversa, un personaggio,quello di Kitty, di indubbio spessore al pari di Walter la cui morte viene vissuta non già come atto eroico, ma come il naturale dispiegarsi degli eventi della vita, quel velo dipinto che discopre la nostra vita.Una storia raccontata in maniera magistrale, con ritmi volutamente lenti al pari della lenta agonia della morte in una terra dove il paesaggio deve essere notoriamente lento per essere sentito come parte integrante della storia di vita e di morte tra Kitty e Walter.Misuratissima e nondimeno efficace, a livelli ottimali, l'interpretazione di Naomi Watts e di Edward Norton, tanto convinti della storia e della loro sofferta recitazione da essere i produttori del film. Mi ha accompagnato, questa storia, negli intimi e nascosti recessi del sentire umano, nello scrigno più profondo dei nostri sentimenti, dove il senso della vita é una morte non misera ed una vita che vale la pena di essere vissuta come quella di Kitty e Walter.
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(di ale)
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luis
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domenica 16 dicembre 2007
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bah!
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noioso e soporifero.Ottimo antidoto per chi ha problemi di sonno
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nicorex
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domenica 2 dicembre 2007
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la vita oltre la morte
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Lo confesso:non sapevo dell'esistenza di un precedente film del 1934, non sapevo che fosse tratto da un romanzo (meno male, perché la sua lettura mi avrebbe condizionato!!).Ma perché tanta critica negativa verso un tipo di film dove c'é tutto? La prima vita (=quella "leggera" di Kitty); l'amore di Walter (= che non odia la moglie ma solo se stesso); la seconda vita di Kitty al contatto con la morte; la vita (= il figlio che nasce) che va al di là della morte di Walter; la vera vita, quella che Kitty "incontra" con Walter nella scoperta giorno per giorno, attimo per attimo di chi e di cosa ha di fronte: un uomo niente affatto mediocre, come mediocre si convince di essere lei,anzi uno che critica le suore che al pari degli altri (=inglesi) sono li in Cina per prendere qualcosa e lui invece per dare.
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Lo confesso:non sapevo dell'esistenza di un precedente film del 1934, non sapevo che fosse tratto da un romanzo (meno male, perché la sua lettura mi avrebbe condizionato!!).Ma perché tanta critica negativa verso un tipo di film dove c'é tutto? La prima vita (=quella "leggera" di Kitty); l'amore di Walter (= che non odia la moglie ma solo se stesso); la seconda vita di Kitty al contatto con la morte; la vita (= il figlio che nasce) che va al di là della morte di Walter; la vera vita, quella che Kitty "incontra" con Walter nella scoperta giorno per giorno, attimo per attimo di chi e di cosa ha di fronte: un uomo niente affatto mediocre, come mediocre si convince di essere lei,anzi uno che critica le suore che al pari degli altri (=inglesi) sono li in Cina per prendere qualcosa e lui invece per dare.Walter senza fucile, ma armato solo dei suoi strumenti di medico.C'é quindi l'amore che si costruisce ogni giorno,in maniera non fatua, la condivisione di un progetto di morte e di vita.Da questa condivisione finale ne esce fuori un una persona diversa, un personaggio,quello di Kitty, di indubbio spessore al pari di Walter la cui morte viene vissuta non già come atto eroico, ma come il naturale dispiegarsi degli eventi della vita, quel velo dipinto che discopre la nostra vita.Una storia raccontata in maniera magistrale, con ritmi volutamente lenti al pari della lenta agonia della morte in una terra dove il paesaggio deve essere notoriamente lento per essere sentito come parte integrante della storia di vita e di morte tra Kitty e Walter.Misuratissima e nondimeno efficace, a livelli ottimali, l'interpretazione di Naomi Watts e di Edward Norton, tanto convinti della storia e della loro sofferta recitazione da essere i produttori del film. Mi ha accompagnato, questa storia, negli intimi e nascosti recessi del sentire umano, nello scrigno più profondo dei nostri sentimenti, dove il senso della vita é una morte non misera ed una vita che vale la pena di essere vissuta come quella di Kitty e Walter.
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isabella
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mercoledì 17 ottobre 2007
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bello, ma antifemminista.
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Film bellissimo, belle scene, bella musica, Viene reso molto bene il progressivo avvicinarsi della coppia facilitato però anche dalle particolari circostanze , sarebbe successo se fosseri rimasti tranquillamente nella città dove erano prima?
Noto però anche un aspetto antifemminista inconcepibile ai giorni nostri. La protagonista è una vittima , prima della famiglia che la induce ad un matrimonio non voluto e poi del marito che la trascina , senza consultarla, in un'avventura pericolosissima( e infatti lui ne muore) e particolarmente frustrante per lei che non aveva neanche l'alibi di poter prestare la propria competenza scientifica ad un'opera di grande valore e di solidarietà umana. Va bene che doveva punirla per il tradimento, ma mi sembra un poò esagerato.
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