sdv
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venerdì 1 dicembre 2006
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scena clou
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Mi ha commosso molto la parte in cui la guerriglia si fermava alla vista della bambina. L'innocenza e la semplicità di una bimba capaci di pacificare, anche se solo per poco, una strage in atto. E poi rispetto, nel momento più truce di uno sterminio, nei confronti della vita. Un attimo di lucidità in cui i personaggi sembravano chiedersi. Perché ci stiamo sterminando quando la vita è così bella preziosa...
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jasuelo
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mercoledì 29 novembre 2006
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umanità allo sbando: oramai ci siamo!
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Lo si può solo considerare un film di fantascienza? Emozionante, sorprendente e reale; come il futuro che ci aspetta!
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luca
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martedì 28 novembre 2006
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brutto, bruttissimo
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Parliamoci chiaro: l'idea é ottima. Cuaron ci sa fare come regista. Gli attori sono tra più bravi che ci siano in circolazione. Allora come mai, com'é possibile, dico io, che il film é così brutto? Ma brutto brutto brutto. E' drammatico. La risposta é una sola, e si forma nella mia mente gigantesca, come the house of parliement sopra il tamigi. La sceneggiatura, signori miei, LA SCENEGGIATURA!!! Niente di meno ho letto che é stata partorita da sei persone questa "sceneggiatura", questo 'capolavoro' della drammaturgia. scusate l'ironia amarissima, ma erano dei dialoghi assolutamente inascoltabili.1 lei gli fa, 'scusami per questa messinscena... la polizia ci sta dando parecchi problemi' : non ho capito, tu per non farti notare rapisci un tizio in pieno giorno nel centro di londra con le armi automatiche?2 a un certo punto un tizio spara nel vuoto, a un metro da un bambino in fasce, con un'arma di grosso calibro, e il bambino? neanche un singhiozzo, un pianticino, dorme beatamente.
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Parliamoci chiaro: l'idea é ottima. Cuaron ci sa fare come regista. Gli attori sono tra più bravi che ci siano in circolazione. Allora come mai, com'é possibile, dico io, che il film é così brutto? Ma brutto brutto brutto. E' drammatico. La risposta é una sola, e si forma nella mia mente gigantesca, come the house of parliement sopra il tamigi. La sceneggiatura, signori miei, LA SCENEGGIATURA!!! Niente di meno ho letto che é stata partorita da sei persone questa "sceneggiatura", questo 'capolavoro' della drammaturgia. scusate l'ironia amarissima, ma erano dei dialoghi assolutamente inascoltabili.1 lei gli fa, 'scusami per questa messinscena... la polizia ci sta dando parecchi problemi' : non ho capito, tu per non farti notare rapisci un tizio in pieno giorno nel centro di londra con le armi automatiche?2 a un certo punto un tizio spara nel vuoto, a un metro da un bambino in fasce, con un'arma di grosso calibro, e il bambino? neanche un singhiozzo, un pianticino, dorme beatamente. Ma fossero queste stranezze il problema, ci si può anche stare, il dramma é che questa é una di quelle classiche sceneggiature letteralmente ossessionate dall'urgenza di informarti di un milione di cose, e cioé che il mondo sta cadendo a pezzi, che tutti sono cattivi e se ne fregano fondamentalmente di tutto, torva i mezzi più semplicistici, o meglio, più facili, per spiegarti l'idea del film, dagli spot ironici sull'orgoglio britannico ( e questo é anche divertente) a battutte che diventano monologhi assolutamente inspiegabili sulla condizione degradata del mondo... come se io uscissi la mattina e andassi in giro dicendo "ciao, sono Luca, uno studente di Napoli appassionato di cinema...sono una brava persona". Per non parlare della scena ridicola in cui muore micheal Caine, ma che battute gli fate dire? che cos'é ironia? satira? comicità demenziale? assolutamente inascoltabili anche i dialoghi tra Owen e la Moore (che io adoro comunque) "ma tu lo fai per i soldi..." , " aveva i tuoi occhi...", non é tanto una telenovela brasiliana quanto un guppo di sceneggiatori che ha bisogno a tutti costi di far sapere al pubblico i trascorsi della storia, sacrificando quel che si suol dire "personaggio", e clive owen si ricava due siparietti di cinema muto in cui di colpo, senza preavviso, in modo telefonatissimo cade a terra sofferente, per non mostrare agli altri il suo dolore. E ce ne sarebbe ancora, da dire: quanti spunti che sono stai accennati, e non sono stati sfruttati fino in fondo, troppi.
La regia sceglie un taglio piano, non osa mai molto, ci sono un paio di invenzioni carine, tipo scene di assalti riprese, totalmente, dall'interno di un'automobile, ma non é certo un film particolarmente inventivo. però comunque bene, secondo me. Gli attori sono bravi, anche se rimangono un po' inespressi. Insomma: regia 5 più, attori 6, sceneggiatura 2 -. media 4.
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armageddon
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lunedì 27 novembre 2006
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deluso
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parte bene con presupposti ottimi poi si ferma su scene di violenza e sparatorie varie e si perde,lascia tutto in sospeso (non si capisce cosa sia "il progetto umano").Ho avuto la sensazione di un film a metà
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megliosenza
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lunedì 27 novembre 2006
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inguardabile
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Il cinema è una cosa a sé: non basta mettere tutti o molti degli elementi di un bel (?) libro, per fare un buon film. Esattamente così come non bastano farina e acqua perché le mie lasagne risultino anche sono un milionesimo di volte buone quanto quelle di mia nonna: di mezzo c'è la capacità (l'arte ?).
Sovraccarico di temi, tutti poco e male sviluppati, sostanzialmente incompiuto nella trama, noiossimo per la prima mezz'ora, il film è assolutamente da non vedere.
A meno che v'interessino le gabbie per esseri umani, i cervi in libertà nelle scuole per bambini ormai abbandonate (...ma vuoi vedere che non si tratti di Bambi?!), o un gregge di pecore che passa sul campo di battaglia, solo per citare le più grottesche e inutili leziosità di cui il film è pieno zeppo (come la colonna sonora yeppie dell'amico-mentore del protagonista vecchio-saggio-cannaiolo-idealista lennoniano -la somiglianza fisica dell'attore è irritante!), il film non è buono neanche per il minestrone, perché anche se è vero che tutto fa brodo, sarebbe meglio scegliere che cosa si mangia.
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Il cinema è una cosa a sé: non basta mettere tutti o molti degli elementi di un bel (?) libro, per fare un buon film. Esattamente così come non bastano farina e acqua perché le mie lasagne risultino anche sono un milionesimo di volte buone quanto quelle di mia nonna: di mezzo c'è la capacità (l'arte ?).
Sovraccarico di temi, tutti poco e male sviluppati, sostanzialmente incompiuto nella trama, noiossimo per la prima mezz'ora, il film è assolutamente da non vedere.
A meno che v'interessino le gabbie per esseri umani, i cervi in libertà nelle scuole per bambini ormai abbandonate (...ma vuoi vedere che non si tratti di Bambi?!), o un gregge di pecore che passa sul campo di battaglia, solo per citare le più grottesche e inutili leziosità di cui il film è pieno zeppo (come la colonna sonora yeppie dell'amico-mentore del protagonista vecchio-saggio-cannaiolo-idealista lennoniano -la somiglianza fisica dell'attore è irritante!), il film non è buono neanche per il minestrone, perché anche se è vero che tutto fa brodo, sarebbe meglio scegliere che cosa si mangia... e ricordare quanto buone siano le ricette dei nostri maestri.
E qui non serve scomodare Ridley Scott o le lasagne della nonna: bastano le frittelle delle fiere o le caldarroste di Milano.
Inguardabile.
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frank
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lunedì 27 novembre 2006
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brutto.......
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Un film che non mi e' piaciuto per niente , il tutto dettato dal fatto che ho visto un film cupo , pessimista in cui tutte le situazioni sono state estremizzate . La nascita della bambina , extracomunitaria ( se cosi si puo dire ) e' si un messaggio di speranza , ma pero' in un mondo ostile dove tensione e guerriglia la fanno da padrone .
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barson
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domenica 26 novembre 2006
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anche per scambiare un parere con barbara.
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Ci sono film che si muovono su terreni per cui non hanno necessità di spiegare ogni cosa allo spettatore.
Se oggi il panorama mondiale fosse quello di un simil Eden capirei il bisogno di chi guarda le immagini di voler sapere cosa abbia prodotto quella situazione.
Vista invece la situazione in cui ci troviamo non è difficile dare spazio alla... fantasia? e riempire i vuoti narrativi.
E' chiaro che sia in atto una "pulizia etnica" e il fatto che la neo madre sia una deportata non lascia nessuno sbocco narrativo verso una soluzione etico politica e balle varie; gli stessi rivoluzionari vorrebbero strumentalizzare la nuova nascita.
Che la bambina attiri su di sé gli sguardi in adorazione di poveracci e soldati dà senza alcun dubbio una lettura mistica di quelle scene e la madre conserva la sua importanza perché alla fine si salva quindi dà un senso di continuità e di speranza; continua a venirmi in mente il trailer di Nativity.
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Ci sono film che si muovono su terreni per cui non hanno necessità di spiegare ogni cosa allo spettatore.
Se oggi il panorama mondiale fosse quello di un simil Eden capirei il bisogno di chi guarda le immagini di voler sapere cosa abbia prodotto quella situazione.
Vista invece la situazione in cui ci troviamo non è difficile dare spazio alla... fantasia? e riempire i vuoti narrativi.
E' chiaro che sia in atto una "pulizia etnica" e il fatto che la neo madre sia una deportata non lascia nessuno sbocco narrativo verso una soluzione etico politica e balle varie; gli stessi rivoluzionari vorrebbero strumentalizzare la nuova nascita.
Che la bambina attiri su di sé gli sguardi in adorazione di poveracci e soldati dà senza alcun dubbio una lettura mistica di quelle scene e la madre conserva la sua importanza perché alla fine si salva quindi dà un senso di continuità e di speranza; continua a venirmi in mente il trailer di Nativity.
A me il film è piaciuto e sono contento che non abbia avuto un "taglio" holliwodiano perché avremmo assistito sicuramente a qualcosa di meno interessante.
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mitico84
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venerdì 24 novembre 2006
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incredibile.
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barbara
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venerdì 24 novembre 2006
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pessimo
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Non riesco a capire.....come può essere anche solo lontanamente piaciuto questo film, che è ORRIBILE, insulso, zoppicante, senza senso, incongruente e banalissimo.
L'idea era buona, ma.... perchè MAI tutti vogliono quel povero bambino (il neonato), quando per salvare l'umanità la cosa più importante è la mamma, e cercare di capire cosa di "miracoloso" è capitato nell'apparato riproduttore della donna,
chi e quali sono le parti che si uccidono e bombardano, dove deve andare questo bambino, perchè arrivano tutti quegli immigrati in un Paese che li deporta, uccide e maltratta, cosa c'è tanto da piangere l'ultimo diciottenne (meno importante dell'ultimo diciannovenne??!!??) che all'inizio del film è su tutti i televisori e media,
dove deve andare questa neomamma, perchè tutta questa speranza (innanzitutto ci sarebbe da vedere se riuscirà a bissare un concepimento.
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Non riesco a capire.....come può essere anche solo lontanamente piaciuto questo film, che è ORRIBILE, insulso, zoppicante, senza senso, incongruente e banalissimo.
L'idea era buona, ma.... perchè MAI tutti vogliono quel povero bambino (il neonato), quando per salvare l'umanità la cosa più importante è la mamma, e cercare di capire cosa di "miracoloso" è capitato nell'apparato riproduttore della donna,
chi e quali sono le parti che si uccidono e bombardano, dove deve andare questo bambino, perchè arrivano tutti quegli immigrati in un Paese che li deporta, uccide e maltratta, cosa c'è tanto da piangere l'ultimo diciottenne (meno importante dell'ultimo diciannovenne??!!??) che all'inizio del film è su tutti i televisori e media,
dove deve andare questa neomamma, perchè tutta questa speranza (innanzitutto ci sarebbe da vedere se riuscirà a bissare un concepimento. Poi, sarebbe l'unica fattrice sulla faccia della Terra, e pare sia meno importante della bimba che porta in grembo...)
Nessuno si pone problemi realistici, dice cose realistiche, compie azioni coerenti, in questo film.
Ma, mi chiedo, nessuno se n'è accorto???? Leggo tutte queste recensioni positive....e questa cosa mi sembra quasi più assurda di questo pessimo film!!
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[+] e' il futuro che avanza, barbara!
(di bartolomeo)
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gulliver
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giovedì 23 novembre 2006
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essenzialità e speranza
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E' un futuro realistico: non alla Blade Runner, neppure falsamente cadente stile Matrix: è una Londra quasi uguale a quella che conosciamo. L'inghilterra è la sola nazione che ancora regge: ma solo grazie ad una durissima repressione. il governo è il più fascista e violento che si possa pensare. I ribelli sono i peggiori che si possano pensare: facinorosi e violenti, il loro stesso capo non si fida di loro. L'umanità è in lotta, musulmani contro cristiani, Inglesi contro immigrati, poliziotti contro civili. Ma questa umanità disperata fa largo al pianto della bambina. E questo li redime: tutti credono nella speranza, tutti sperano, pregano, piangono.
La regia di Cuaron è quantomai sintetica, essenziale: essenziale nelle forme, perchè non si abbandona mai alla nostalgia e al sentimentalismo.
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E' un futuro realistico: non alla Blade Runner, neppure falsamente cadente stile Matrix: è una Londra quasi uguale a quella che conosciamo. L'inghilterra è la sola nazione che ancora regge: ma solo grazie ad una durissima repressione. il governo è il più fascista e violento che si possa pensare. I ribelli sono i peggiori che si possano pensare: facinorosi e violenti, il loro stesso capo non si fida di loro. L'umanità è in lotta, musulmani contro cristiani, Inglesi contro immigrati, poliziotti contro civili. Ma questa umanità disperata fa largo al pianto della bambina. E questo li redime: tutti credono nella speranza, tutti sperano, pregano, piangono.
La regia di Cuaron è quantomai sintetica, essenziale: essenziale nelle forme, perchè non si abbandona mai alla nostalgia e al sentimentalismo. Tutto è focalizzato su di lei, sulla madre incinta, la speranza dell'umanità: tutto andrà sacrificato, tranne lei. La speranza trionfa.
Finale un pochino brusco.
Un piccolo consiglio a chi va a guardarlo: non affezionatevi troppo a un personaggio, perchè di lì a due scene morirà.
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[+] essenzialità e speranza ?!
(di megliosenza)
[ - ] essenzialità e speranza ?!
[+] sì, essenzialità
(di gulliver)
[ - ] sì, essenzialità
[+] ma perché insulti ?!
(di megliosenza)
[ - ] ma perché insulti ?!
[+] io non insulto,
(di gulliver)
[ - ] io non insulto,
[+] i particolari sono importanti
(di mt)
[ - ] i particolari sono importanti
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