mattiak
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sabato 9 dicembre 2006
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trama originale
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film accettabile.Buona la trama,Clive Owen si conferma ad alti livelli,anche se lo vedrei meglio in una parte da "duro".Il filom è buono ma ti lascia con l'impressione"buono,ma manca qualcosa".voto 6,5.
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so.
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sabato 9 dicembre 2006
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c'e' un domani?
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Lo trovo ottimo, realistico, duro, ma di buonissima qualita'.Impressionante una delle scene di guerriglia, dove in una sparatoria, si vede schizzare il sangue sulla cinepresa...forzatamente "voluta" quest'inquadratura? Un Clive Owen bravissimo. Un'ottima fotografia. Sicuramente DA VEDERE.
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lizard
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venerdì 8 dicembre 2006
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pasticcio senza sostanza
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La cosa che mi lascia esterrefatto è che ci siano critici(tipo la povera signora che scrive sul Foglio), costantemente impegnati a trovare pecche e smagliature nei lavori di gente come Eastwood e Scorsese, capaci poi di riservare commenti entusiastici ad un pasticcio come questo.
Il film ha un buon spunto di partenza, affogato poi in una sceneggiatura cervellotica(improbabili, in particolare, le motivazioni del protagonista, la cui psicologica non è certo esaltata dal piglio chanlderiano-annoiato di Clive Owen) e svilito da una regia ostentatamente citazionista, che spazia dall'immancabile Blade Runner sino a Salvate il Soldato Ryan, evocato nella lunga battaglia finale.
In più, attori svogliati e con spirito da filodrammatica postlavorativa.
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nvhs
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giovedì 7 dicembre 2006
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da vedere assolutamente
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Bel film da vedere assolutamente :
Il film è capace di creare la tenzione poco a poco e portarla fino alla fine mon molti colpi di scena.
E' sulla scia dei caolavori di fantascienza tipo il pianeta delle scimmie (loriginale) o il dott stranamore ma sostituisce la guerra fredda all'attualità con una catastrofe naturale Ne risulta una trama di sivuro effett e sapientemente cotruita.
Particolare anche il modo in cui è girato c'è una scena lunghissima di guerra girata in piano sequenza con la telecamera che segue il protagonista quasi fosse una scena di un cronista di guerra o una vera guerra e gli aerei che gettano il napalm alla fine ricordano i bei film sul vietnam ..
Insomma un film da non perdere per come è girato e per la suspance che crea ma sicuramente non è credibile come satira politica ma non credo sia questo lo scopo del fim.
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Bel film da vedere assolutamente :
Il film è capace di creare la tenzione poco a poco e portarla fino alla fine mon molti colpi di scena.
E' sulla scia dei caolavori di fantascienza tipo il pianeta delle scimmie (loriginale) o il dott stranamore ma sostituisce la guerra fredda all'attualità con una catastrofe naturale Ne risulta una trama di sivuro effett e sapientemente cotruita.
Particolare anche il modo in cui è girato c'è una scena lunghissima di guerra girata in piano sequenza con la telecamera che segue il protagonista quasi fosse una scena di un cronista di guerra o una vera guerra e gli aerei che gettano il napalm alla fine ricordano i bei film sul vietnam ..
Insomma un film da non perdere per come è girato e per la suspance che crea ma sicuramente non è credibile come satira politica ma non credo sia questo lo scopo del fim....
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iotunoi
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martedì 5 dicembre 2006
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una bestia chiamata uomo
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Un buona rappresentazione della violenza umana e del razzismo, condita da una minuziosa rappresentazione cinematografica della guerriglia, vista tramite la telecamera con gli occhi del semplice cittadino, vittima delgi eventi.
Un film che induce piu' di qualche pensiero sul come poter oggi cercare di fare qualcosa di concreto per cambiare i comportamenti umani.
Nell'insieme un film crudo ma piacevole.
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cecia
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martedì 5 dicembre 2006
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non lascia traccia...
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Niente male l'idea, i messaggi che vuole trasmettere arrivano diretti e la tensione non ti abbandona mai dal primo all'ultimo minuto.
Peccato per il finale scontato e poco originale che rovina un pò.
Non c'è molto di cui discutere una volta usciti dal cinema, più che altro lo vivi mentre lo vedi...
molte scene sono esagerate e irreali...
Cmq tirando le somme non mi è dispiaciuto averci speso i soldini, quindi lo consiglio ma non in giornate tristi
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marco
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lunedì 4 dicembre 2006
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si può fare di meglio.
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Buona l'idea. Non troppo riuscita la trasposizione cinematografica. La sceneggiatura sembra fare un pò acqua, a causa di alcuni buchi nelle connessioni tra gli eventi, tragici ma poco approfonditi. Stilisticamente, si possono individuare scelte interessanti e originali, contrapposte ad altre che sanno di già visto (a tratti ricorda Blade Runner di Ridley Scott). A mio avviso brilla la chicca del maiale volante sopra la centrale di Battersea: un omaggio ai Pink Floyd (l'immagine della copertina del loro album "Animals" è esattamente questa). Sempre personale è il gusto per l'ambientazione londinese. Nulla da dire sulla drammatica visione del mondo post-nuovo millennio che esagera simbolicamente ciò che potrebbe accadere nella realtà - o che già accade.
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Buona l'idea. Non troppo riuscita la trasposizione cinematografica. La sceneggiatura sembra fare un pò acqua, a causa di alcuni buchi nelle connessioni tra gli eventi, tragici ma poco approfonditi. Stilisticamente, si possono individuare scelte interessanti e originali, contrapposte ad altre che sanno di già visto (a tratti ricorda Blade Runner di Ridley Scott). A mio avviso brilla la chicca del maiale volante sopra la centrale di Battersea: un omaggio ai Pink Floyd (l'immagine della copertina del loro album "Animals" è esattamente questa). Sempre personale è il gusto per l'ambientazione londinese. Nulla da dire sulla drammatica visione del mondo post-nuovo millennio che esagera simbolicamente ciò che potrebbe accadere nella realtà - o che già accade. Mi sarei aspettato di più dal lavoro fatto sulla figura della miracolosa mamma che dà alla luce una speranza per l'umanità oramai quasi disumana.
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sonia89
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domenica 3 dicembre 2006
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potrebbe essere domani
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Potrebbe essere domani il futuro descritto, in un modo a dir poco angosciante, nel film "I figli degli uomini". Se lanciamo un'occhiata alla situazione delle nascite in Italia capiremo che poi alla fine il film non è completamente di impronta utopistica. L'Italia ovviamente non è in denatalità per causa di inquinamento, esperimenti genetici, ma per propria scelta. Scegliamo noi infatti di non procreare più, proprio quando abbiamo tutti i mezzi per farlo!
Nel film vengono enfatizzati tutti i problemi che si presentano nella società italiana, a partire dal ribasso delle percentuali dei bambini fino agli attentati di ogni genere e la violenza e deportazione per gli immigrati illegali. Alfonso Cuaròn ci insegna che la storia ha un suo percorso ciclico e per questo tende a ripertersi, proiettando nel 2027 un futuro che comprende le deportazioni e la ghettizzazione degli immigrati; come fu nei vicinissimi anni 40 con l'idee razziali di Hitler.
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Potrebbe essere domani il futuro descritto, in un modo a dir poco angosciante, nel film "I figli degli uomini". Se lanciamo un'occhiata alla situazione delle nascite in Italia capiremo che poi alla fine il film non è completamente di impronta utopistica. L'Italia ovviamente non è in denatalità per causa di inquinamento, esperimenti genetici, ma per propria scelta. Scegliamo noi infatti di non procreare più, proprio quando abbiamo tutti i mezzi per farlo!
Nel film vengono enfatizzati tutti i problemi che si presentano nella società italiana, a partire dal ribasso delle percentuali dei bambini fino agli attentati di ogni genere e la violenza e deportazione per gli immigrati illegali. Alfonso Cuaròn ci insegna che la storia ha un suo percorso ciclico e per questo tende a ripertersi, proiettando nel 2027 un futuro che comprende le deportazioni e la ghettizzazione degli immigrati; come fu nei vicinissimi anni 40 con l'idee razziali di Hitler. Sebbene i contesti di queste deportazioni siano ben diversi e le scelte motivate da idee differenti.
inoltre Cuaròn coglie e crea delle schizzofrenie tra l'ambiente e l'avanzatissima tecnologia. Le persone ormai vivono in case disastrate che fanno pensare a un dopo guerra che però stridono con i televisori modernissimi. Anche la pubblicità nel 2027 ha un cambiamento radicale, dove non è più votata al consumismo. Incitano i cittadini a guardarsi bene dagli immigrati illegali, e soprattutto a trovare una quiete con il kit di suicidio. Dove la morte ormai rappresenta una salvezza.
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fabio "mavors" pacione
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sabato 2 dicembre 2006
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homo sapiens o banalmente stupido?
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Questo film è a tratti geniale, a tratti sgradevole.
Certo è che l'impatto emotivo è sorprendentemente potente.
La storia è ambientata in un futuro molto prossimo, in un Inghilterra sotto regime, in costante guerra civile, profughi ovunque, deportati in fila e altre orrende bestailità neonazi.
Il regista spiega il motivo di questa situazione terrificante:
l'uminità p vittima di una tragedia,infatti, ormai da anni, la nostra specie è completamente sterile,quindi spacciata...
A meno che...
Ora:
accenno ai pregi della pellicola: attori azzeccati e risvolti psicologici approfonditi, ottimo sound e ottimi effetti speciali, fotografia da brivido;
difetti: peccato per qualche scena violenta di troppo.
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Questo film è a tratti geniale, a tratti sgradevole.
Certo è che l'impatto emotivo è sorprendentemente potente.
La storia è ambientata in un futuro molto prossimo, in un Inghilterra sotto regime, in costante guerra civile, profughi ovunque, deportati in fila e altre orrende bestailità neonazi.
Il regista spiega il motivo di questa situazione terrificante:
l'uminità p vittima di una tragedia,infatti, ormai da anni, la nostra specie è completamente sterile,quindi spacciata...
A meno che...
Ora:
accenno ai pregi della pellicola: attori azzeccati e risvolti psicologici approfonditi, ottimo sound e ottimi effetti speciali, fotografia da brivido;
difetti: peccato per qualche scena violenta di troppo.
La cosa su cui soffermo l'attenzione è il mesaggio del film:
questi ultimi numerosi umani disperati non hanno più interessi, non hanno nulla da perdere, investono sulla guerra...e se proprio si annoiano, mettono elegantemente fine alla loro vita con kit preparati per morire nel sonno, il pacchettino Quietus.
E anche quando un miracolo, sembra poter ridare speranza, sembra poter cambiare le sorti dell'umana specie, ebbene, l'uomo fatica a cogliere l'occasione: la tentazione all'autodistruzione è potente.
Evidentemente siamo una razza fondamentalmente stupida.
Fabio "Mavors" Pacione
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[+] figli degli uomini, non più "figli di dio"
(di in_zed)
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ermanno
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venerdì 1 dicembre 2006
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una grandissima boiata con bravi attori
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l'originalità del tema è castigata da un messaggio fin troppo retorico e banale,molto modesto a mio parere
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(di claiodo)
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