silvia
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sabato 30 settembre 2006
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reale
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come la vita. stupenda la golino.
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(di yocopomayoko)
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donato
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giovedì 21 settembre 2006
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il teatro non è cinema
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ehm... direi che si tratta di un film semplicemente imbarazzante. Sto parlando della trama inesistente, praticamente un'abbuffata di situazioni sconnesse, per non parlare dei dialoghi: puro "nonsense". Mi sono chiesto come diavolo sia stato possibile partorire questa pellicola, poi mi sono visto il "making of" e ho capito: i tre sceneggiatori si esprimono pure loro con il "nonsense", ovvero parlano senza dire nulla, classico delle compagnie teatrali di provincia che vogliono strafare, che cercano riferimenti "alti" con l'assoluta incapacità di guardare cosa li circonda senza quell'atteggiamento snob e ambizioso.
In definitiva un esperimento per nulla riuscito (ma chi li ha mandati a Venezia???) di trasporre una specie di piece teatrale d'avanguardia/trash sul grande schermo, una pellicola che non emoziona, non commuove, non diverte.
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ehm... direi che si tratta di un film semplicemente imbarazzante. Sto parlando della trama inesistente, praticamente un'abbuffata di situazioni sconnesse, per non parlare dei dialoghi: puro "nonsense". Mi sono chiesto come diavolo sia stato possibile partorire questa pellicola, poi mi sono visto il "making of" e ho capito: i tre sceneggiatori si esprimono pure loro con il "nonsense", ovvero parlano senza dire nulla, classico delle compagnie teatrali di provincia che vogliono strafare, che cercano riferimenti "alti" con l'assoluta incapacità di guardare cosa li circonda senza quell'atteggiamento snob e ambizioso.
In definitiva un esperimento per nulla riuscito (ma chi li ha mandati a Venezia???) di trasporre una specie di piece teatrale d'avanguardia/trash sul grande schermo, una pellicola che non emoziona, non commuove, non diverte. Al teatro magari si potrebbero applaudire gli attori che gigioneggiano, ma al cinema non si può fare.
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mozzy
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domenica 13 agosto 2006
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'n cine ad cà nòsa
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Un angolo di Piemonte, delle sue province e dei suoi paesini, di quelle case poco appariscenti e scarne, fredde nel loro apparire ma che hanno scaldato i nostri cuori di veri piemontesi. Bravi ragazzi!
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(di son of a gun)
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(di satc)
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hurricane
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mercoledì 19 luglio 2006
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che palle 'ste recensioni
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che palle 'ste recensioni a piangersi addosso quanto è triste banale ecc ecc certo cinema italiano...se lo stesso film ci avesse parlato di qualche sobborgo o realta USA dal regista fiketto di turno alé con glorificazioni e interpretazioni della sceneggiatura a velocità warp con comandante Kirk a farci intravedere il pensiero del subconscio di ogni personaggio...ma ahimé..qui si parla di noi...del nostro "dietro l'angolo" quando anche magari non hai ancora svoltato (l'angolo appunto) ed ecco allora che vedere quanto a volte possiamo essere tristi scontati e senza tanto da dire ci fa forse un po' paura...
basta con 'ste recensioni però!!
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ronks
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lunedì 24 aprile 2006
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film bocciato
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PER QUANTO LA REGIA SI SFORZI, SOPRATUTTO ALL'INIZIO DEL FILM, DI DARE UN IMPRONTA ALLA STORIA, QUESTA SFUMA NELLA CONFUSIONE, NELLO SCONTATO E NEL NULLA DI NUOVO... IN OGNI SENSO! SI NOTANO INQUADRATURE COPIATE DA ALTRI REGISTI, VEDERE QUANDO ALCUNI SI TROVANO IMMOBILI ALL'INTERNO DELLE AUTO E LA CAMERA SI MUOVE LENTAMENTE A COGLIERE LO STATO D'ANIMO (MUCCINO). OPPURE I PERSONAGGI, PRESENTATI FUMETTISTICAMENTE OGNUNO CON UNA PARTICOLARE CARATTERISTICA, CHE FANNO SOLO DA CONTORNO AD UNA TRAMA CHE NON LI CERCA IN NESSUN MODO... INSOMMA, UN FILM CHE NON LASCIA NULLA, A PARTE UN PO' DI NOIA!!!
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ale&vale
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giovedì 2 marzo 2006
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che delusione...
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Abbiamo visto questo film solo per l'attore(grande Riccardo), ma sinceramente il film ci ha deluso perchè non ha 1 filo logico,ci sono troppi personaggi e solo dopo 2 ore di film abbiamo capito la trama( che poi non esisite) qundi un consiglio...non ve lo andate a vedere....
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anna
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martedì 24 gennaio 2006
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un bel pugno allo stomaco...
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Ieri sera sono andata a vedere il film..non so quando è uscito nelle sale italiane, ma da noi, piccola cittadina Piemontese è stato inserito solo in una serata come "Cinema qualità"...premetto che non ho visto trailer o pubblicità e che in tutta onestà volevo vederlo solo per Scamarcio...e poi mi son ritrovata davanti questo film che è come un pugno nello stomaco..dato a fin di bene!Abito in un paese di 500 anime e vedere sullo schermo le "nostre persone" mi ha riempito di tenerezza, perchè davvero da noi tante case sono ancora così..spartane, sgarruppate, coi mobili spaiati e poco design..mi è venuta in mente la casa di mio zio, come parliamo noi in dialetto e poi effettivamente come sono le compagnie di giovani, le cene a casa di amici, il lavoro, le abitudini, i sogni o la mancanza di sogni.
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Ieri sera sono andata a vedere il film..non so quando è uscito nelle sale italiane, ma da noi, piccola cittadina Piemontese è stato inserito solo in una serata come "Cinema qualità"...premetto che non ho visto trailer o pubblicità e che in tutta onestà volevo vederlo solo per Scamarcio...e poi mi son ritrovata davanti questo film che è come un pugno nello stomaco..dato a fin di bene!Abito in un paese di 500 anime e vedere sullo schermo le "nostre persone" mi ha riempito di tenerezza, perchè davvero da noi tante case sono ancora così..spartane, sgarruppate, coi mobili spaiati e poco design..mi è venuta in mente la casa di mio zio, come parliamo noi in dialetto e poi effettivamente come sono le compagnie di giovani, le cene a casa di amici, il lavoro, le abitudini, i sogni o la mancanza di sogni..insomma come si vive..Forse in molti momenti la recitazione o la tecnica non sono state il top del top, ma sono uscita dalla sala (multisala in contesto industriale) col mal di stomaco (forse causato dalla scena della violenza di Davide sull'amica), il sorriso sulle labbra..dimentica della figura di "quel gran figo" di Scamarcio, con il piacere della recitazione della Golino (che di solito non mi piace) e con in testa tante parole e immagini che avrei voluto raccontare a qualcuno..magari seduti sulla soglia di casa a quattr'occhi e non con un telefonino puntato alla tempia..
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fulvia mazzarello
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venerdì 16 dicembre 2005
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per il regista paravidino
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Fausto carissimo, in provincia ci sono anche ragazzi ok...Mi chiedevo se, quando sono venuta a fare il provino come mamma di Davide, donandoti alcune considerazioni personali, avrei potuto cambiare il finale per "questo bravo ragazzo" che cedendo troppo in fretta al pessimismo risolve le sue "questioni" con la violenza.
Non so' darti un giudizio tecnico.Penso che sia stato molto impegnativo saper mantenere un filo conduttore con tutti quei "salti" temporali per cui Bravo! In bocca al lupo per la tua carriera e quella di Carlo che ho conosciuto. Fulvia Mazzarello
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ale
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domenica 11 dicembre 2005
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un film insolito
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Ho visto questo film un mercoledì sera come tanti, con tanto di nebbia urbinate, freddo e poca voglia di muovermi da casa.Quand'è così finisco sempre per dirmi che sono una 'pantofolaia' e per uscire lo stesso, ma stavolta c'era soprattutto che avevo appena letto il teatro di Fausto Paravidino, e l'avevo trovato così straordinario da farmi sfidare la pigrizia.Così piena di aspettative sono entrata nel piccolo cinema.Cosa ho visto?Una commedia dal sapore amaro:la scena una città di provincia del Nord Italia, dove i genitori perdono il lavoro e i figli non sanno bene che fare della loro vita, passano le serate a bere e parlare di niente finchè uno di loro vive una storia d'amore con una donna quarantenne, annoiata da un matrimonio tranquillo e da un marito rinunciatario.
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Ho visto questo film un mercoledì sera come tanti, con tanto di nebbia urbinate, freddo e poca voglia di muovermi da casa.Quand'è così finisco sempre per dirmi che sono una 'pantofolaia' e per uscire lo stesso, ma stavolta c'era soprattutto che avevo appena letto il teatro di Fausto Paravidino, e l'avevo trovato così straordinario da farmi sfidare la pigrizia.Così piena di aspettative sono entrata nel piccolo cinema.Cosa ho visto?Una commedia dal sapore amaro:la scena una città di provincia del Nord Italia, dove i genitori perdono il lavoro e i figli non sanno bene che fare della loro vita, passano le serate a bere e parlare di niente finchè uno di loro vive una storia d'amore con una donna quarantenne, annoiata da un matrimonio tranquillo e da un marito rinunciatario.E' il solito ritratto della gioventù di oggi incapace di trovare la propria strada, il copione trito di matrimonio e tradimento,l'ironia tipica della commedia all'italiana, tutto condito da una regia poco esperta?Il giorno dopo avrei saputo di queste ed altre critiche, ma mentre guardavo 'Texas'nessuna mi si è affacciata alla mente.Dopo lo sconcerto del primo quarto d'ora, quando storia e personaggi erano ancora confusi, qualcosa è cominciato ad arrivare.I personaggi, a prima vista deformati in senso quasi grottesco, li ho trovati in fondo veri.Veri specchi magari non di una provincia precisa o di persone riconoscibili, ma, in modo allargato,di quella che è la vita di chi ha più o meno la mia età, che si ritrova ad essere un pò orfano di valori e incapace di comunicare davvero,succube di modelli importati e in fin dei conti 'figlio di Vittorini e di Fenoglio e fratello di Kurt Cobain' .Guardando il film, e poi una volta uscita di nuovo nella nebbia di Urbino, ho trovato molte cose che rispondono alla mia esperienza, e non so voi, ma a me ha fatto riflettere pensare a come parliamo, passiamo il tempo,cerchiamo affetto.Più che in tanti altri film, ho visto la capacità di cogliere certa contemporaneità,e restituirla in modo assolutamente immediato,senza scendere nel banale, e ponendo domande.Tutto questo mi è piaciuto, e mi è piaciuto il modo di raccontare ironico, divertente in certi punti, caustico in altri.Senza dimenticare che chi racconta è un ragazzo di 29 anni,attore e scrittore,che attraverso il teatro parla spesso in modo geniale del nostro tempo e che stavolta ha affidato ad un film il messaggio di un giovane ai giovani.E direi che qualche errore tecnico possiamo pure perdonarglielo.
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ale
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domenica 11 dicembre 2005
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un film insolito
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Ho visto questo film un mercoledì sera come tanti, con tanto di nebbia urbinate, freddo e poca voglia di muovermi da casa.Quand'è così finisco sempre per dirmi che sono una 'pantofolaia' e per uscire lo stesso, ma stavolta c'era soprattutto che avevo appena letto il teatro di Fausto Paravidino, e l'avevo trovato così straordinario da farmi sfidare la pigrizia.Così piena di aspettative sono entrata nel piccolo cinema.Cosa ho visto?Una commedia dal sapore amaro:la scena una città di provincia del Nord Italia, dove i genitori perdono il lavoro e i figli non sanno bene che fare della loro vita, passano le serate a bere e parlare di niente finchè uno di loro vive una storia d'amore con una donna quarantenne, annoiata da un matrimonio tranquillo e da un marito rinunciatario.
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Ho visto questo film un mercoledì sera come tanti, con tanto di nebbia urbinate, freddo e poca voglia di muovermi da casa.Quand'è così finisco sempre per dirmi che sono una 'pantofolaia' e per uscire lo stesso, ma stavolta c'era soprattutto che avevo appena letto il teatro di Fausto Paravidino, e l'avevo trovato così straordinario da farmi sfidare la pigrizia.Così piena di aspettative sono entrata nel piccolo cinema.Cosa ho visto?Una commedia dal sapore amaro:la scena una città di provincia del Nord Italia, dove i genitori perdono il lavoro e i figli non sanno bene che fare della loro vita, passano le serate a bere e parlare di niente finchè uno di loro vive una storia d'amore con una donna quarantenne, annoiata da un matrimonio tranquillo e da un marito rinunciatario.E' il solito ritratto della gioventù di oggi incapace di trovare la propria strada, il copione trito di matrimonio e tradimento,l'ironia tipica della commedia all'italiana, tutto condito da una regia poco esperta?Il giorno dopo avrei saputo di queste ed altre critiche, ma mentre guardavo 'Texas'nessuna mi si è affacciata alla mente.Dopo lo sconcerto del primo quarto d'ora, quando storia e personaggi erano ancora confusi, qualcosa è cominciato ad arrivare.I personaggi, a prima vista deformati in senso quasi grottesco, li ho trovati in fondo veri.Veri specchi magari non di una provincia precisa o di persone riconoscibili, ma, in modo allargato,di quella che è la vita di chi ha più o meno la mia età, che si ritrova ad essere un pò orfano di valori e incapace di comunicare davvero,succube di modelli importati e in fin dei conti 'figlio di Vittorini e di Fenoglio e fratello di Kurt Cobain' .Guardando il film, e poi una volta uscita di nuovo nella nebbia di Urbino, ho trovato molte cose che rispondono alla mia esperienza, e non so voi, ma a me ha fatto riflettere pensare a come parliamo, passiamo il tempo,cerchiamo affetto.Più che in tanti altri film, ho visto la capacità di cogliere certa contemporaneità,e restituirla in modo assolutamente immediato,senza scendere nel banale, e ponendo domande.Tutto questo mi è piaciuto, e mi è piaciuto il modo di raccontare ironico, divertente in certi punti, caustico in altri.Senza dimenticare che chi racconta è un ragazzo di 29 anni,attore e scrittore,che attraverso il teatro parla spesso in modo geniale del nostro tempo e che stavolta ha affidato ad un film il messaggio di un giovane ai giovani.E direi che qualche errore tecnico possiamo pure perdonarglielo.
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