Quando sei nato non puoi più nasconderti |
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Un film di Marco Tullio Giordana.
Con Alessio Boni, Michela Cescon, Rodolfo Corsato, Matteo Gadola.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 115 min.
- Italia, Gran Bretagna, Francia 2005.
- 01 Distribution
uscita venerdì 13 maggio 2005.
MYMONETRO
Quando sei nato non puoi più nasconderti ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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L'immigrazione vista dagli occhi di un bambino
di martina bordetFeedback: |
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sabato 19 aprile 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Attraverso la visione del film “Quando sei nato non puoi più nasconderti”, di Marco Tullio Giordana, ho potuto osservare il fenomeno della migrazione dagli occhi di un adolescente, Sandro. Quest’ultimo è il protagonista della storia, ha 12 anni ed è cresciuto in una famiglia bresciana benestante. I genitori di Sandro non sono estranei alla realtà dei migranti, poiché il padre di Sandro è proprietario di una fabbrica in cui lavorano extracomunitari (provenienti prevalentemente da paesi africani), con i quali ha instaurato un rapporto amichevole. Essi però non sono a conoscenza delle difficoltà e dei problemi che hanno dovuto affrontare, o che stanno ancora affrontando, causati dall’emigrazione, come l’integrazione nella nuova società. Durante una vacanza in barca a vela con il padre ed un amico di famiglia, Sandro cade accidentalmente in mare, senza che il padre se ne accorga. Quando gli altri se ne rendono conto e tornano indietro, non riescono più a trovarlo e, con orrore capiscono che il bambino è annegato. In realtà, Sandro, essendo un ragazzino molto forte, riesce a resistere in mare e viene avvistato da un barcone carico di migranti clandestini. Uno di essi, Radu, un ragazzo rumeno, si tuffa in mare e lo salva, tirandolo a bordo. Inizia quindi per Sandro il viaggio verso l’Italia, in compagnia di Radu, di sua sorella Alina, alla quale si affeziona molto, e insieme ai molti immigrati ammassati sul barcone. Giunti in Italia vengono portati in un centro di accoglienza per gli immigrati, che Sandro non vuole lasciare, per non separarsi dai suoi due amici. I genitori di Sandro, increduli per la notizia, si precipitano al centro di accoglienza. Per ringraziare i due clandestini, il bambino vorrebbe accoglierli nella sua famiglia. Dopo aver tentato inutilmente di adottare Alina, che non vuole separarsi dal fratello, essi cercano, con l’aiuto di un loro amico avvocato, di trovare una soluzione per Radu che, essendo maggiorenne, è costretto a tornare in Romania. Tutto si complica quando Radu scappa con Alina dal campo di accoglienza e quando, ospitato dalla famiglia di Sandro, la deruba per fuggire nuovamente. Sandro dapprima è deluso ma, dopo aver ricevuto una telefonata di Alina da Milano, la raggiunge; la trova rifugiata in un edificio abbandonato e scopre che la ragazzina si prostituisce. Il film si conclude con Sandro che invita Alina a tornare da lui, ma ci è nascosta la sua risposta. Quest’avventura ha permesso a Sandro di mutare e di crescere molto. Egli ha sviluppato dentro do sé un animo più buono e comprensivo nei confronti degli immigrati. Questo cambiamento, che è avvenuto al suo interno, potrebbe essere inteso come il passaggio da uno stadio si adolescenza ad uno stadio di più maturità. Nel film si nota la presenza di due gruppi di immigrati: quelli clandestini, che vengono ospitati nel centro di accoglienza, e quelli in regola, che lavorano nella fabbrica del padre di Sandro. Il fenomeno dell’immigrazione clandestina interessa l’Italia da più di trent’anni: barconi carichi di immigrati senza permesso di soggiorno raggiungono frequentemente le coste dell’Italia meridionale. La maggior parte degli immigrati in Italia proviene dalla Romania, dall’Albania e dal Marocco. Varie sono le motivazioni che causano i movimenti migratori; le cause prevalenti sono la ricerca di lavoro ed il ricongiungimento familiare. Quando un immigrato giunge nel paese ospitante, troverà notevoli difficoltà per vivere: la casa ed il lavoro.
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