Quando sei nato non puoi più nasconderti |
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Un film di Marco Tullio Giordana.
Con Alessio Boni, Michela Cescon, Rodolfo Corsato, Matteo Gadola.
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Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 115 min.
- Italia, Gran Bretagna, Francia 2005.
- 01 Distribution
uscita venerdì 13 maggio 2005.
MYMONETRO
Quando sei nato non puoi più nasconderti ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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QUANDO SEI NATO NON PUOI PIU NASCONDERTI
di michele il criticoFeedback: 0 |
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lunedì 16 maggio 2005 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Unico film italiano in concorso al festival di Cannes, il film di Giordana si rivela piuttosto deludente. L'adolescente Alessandro, figlio di un imprenditore bresciano, cade dalla barca famigliare durante un viaggio alla volta della Grecia. Dopo aver trascorso una nottata solo in mezzo al mare, si ritrova su un barcone di immigrati diretti verso l'Italia. Stringe un legame con due ragazzi della Romania e, raggiunta l'Italia, approda con loro in un centro di accoglienza. Quando si rimette in contatto con la famiglia molto è cambiato. Tratta dall'omonimo romanzo, la sceneggiatura di Rulli e Petraglia purtroppo si dimostra inconsistente, un polpettone privo di una struttura di ricamo dal quale Giordana non è riuscito a trovare chiavi di regia di salvataggio. Il film si propone di affrontare la vicenda da troppi punti di vista: quello di un ragazzo che, nonostante un certo timore iniziale, ha tuttavia una predisposta curiosità verso le diversità; quello degli immigrati e delle difficoltà burocratiche e legali al loro accesso in terra italiana; quello di una famiglia borghese che con la sua facile morale si libera da ogni responsabilità, quello dei genitori che non riescono a superare la paura di poter perdere il figlio e sono incapaci di accettare una sua autonomia. Tutte queste vedute non sono mai affrontate a fondo. Traspare velata e fuggevole una critica nei confronti del governo: implicita durante il discorso borghese del padre di Alessandro, esplicita (ma non evidente) quando vediamo alcuni manifesti del Polo delle libertà all'ingresso della casa di accoglienza. VOTO *1/2
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