Love

Vanya (per gli amici "zio") è un giovane malavitoso balcanico che opera a New York e non ha dimenticato la sua ex, Anna. Lei nel frattempo si è sistemata con un poliziotto, e quando le strade del protagonista e della coppia si incrociano, i tre finiranno intrappolati in un gorgo di passione e violenza.
Serie B senza scuse né sconti. Il serbo Nikolic costruisce un noir-thriller ammannendoci tutti i luoghi comuni del caso: losers disperati, amori impossibili, mafiosi di mezza tacca, travestiti patetici, poliziotti corrotti... Il tutto in un calderone che - dietro lo specchietto per allodole di una struttura narrativa non lineare - risulta privo sia di originalità (con una scena che richiama fortemente la sparatoria "geometrica" de Le iene) che della tensione necessaria a far appassionare lo spettatore a ciò che passa sullo schermo. Né aiuta, in questo senso, una colonna sonora troppo isterica e pompata. Da apprezzare, semmai, l'ambientazione in una New York periferica e marginale come i personaggi, distantissima dal luccichio di Broadway e della 5th Avenue e valorizzata dal digitale. Ma certo questo non basta a salvare il film. 