Pier Maria Bocchi
Film TV
Ne è passata di acqua sotto i ponti, dai tempi del New Queer Cinema, se adesso anche Gregg Araki si lascia convincere da una vicenda colpevolistica e punitiva. Peccato, proprio lui che è stato uno dei portabandiera della queerness da schiaffo in faccia alla correttezza politica. In questa storia di un giovane marchettaro e di un ragazzo ufologo che da bambino si è intrattenuto sessualmente col maestro di baseball, non possiamo accettare una soluzione consolatoria contro le brutture degli adulti (il finale sul divano), o una fuga - perché? verso cosa?
- da cinemino indipendente moralistico come quella che chiude la scena del malato di Aids. [...]
di Pier Maria Bocchi, articolo completo (1484 caratteri spazi inclusi) su Film TV 2005