Alexander

Avevo appena finito di leggere "Il romanzo di Alessandro" di Valerio Massimo Manfredi, a cui pare Oliver Stone si sia ispirato. Forse questo ha contribuito ad accentuare la mia delusione. Mi aspettavo qualcosa di Epico, che commemorasse uno dei più grandi condottieri della storia dell'umanità (perfino la Bibbia lo nomina). Oliver Stone ha preferito invece creare un manifesto gay pride, mettendo in evidenza la presunta relazione con Efestione e dipingendo quest'ultimo e Alessandro Magno come due checche isteriche la cui passione è osteggiata dai suoi contemporanei. Sarebbe bastato studiare un pò più di toria per sapere che ai contemporanei di Alessandro una sua eventuale omosessualità non avrebbe fatto nè caldo nè freddo. ma si sa, va di moda fare outing.. La regia fallisce anche per altre scelte fatte. Potevano essere riprodotti episodi grandiosi realizzati da questo condottiero, come la presa di Tebe ad esempio). Nulla di tutto ciò. Le inesattezze storiche si possono perdonare a film che non si pongono come "storici", qui purtroppo ce ne sono diverse anche gravi (l'effeminato Efestione storicamente muore prima di Alessandro Magno e non perchè gli si sia spezzata un unghia, ma di indigestione dopo una cena dove si era mangiato un pollo intero). Per un raffronto vi rimando al lavoro di V.M. Manfredi che nel creare il suo romanzo si è attenuto con molto scrupolo ai fatti storici di cui si è a conoscenza. La recitazione degli attori non si eleva dalla mediocrità generale del film Colin Farrell rientra come interpretazione nella categoria Bambolotti con espressività da mozzarella. Ottimi i costumi, unica nota positiva in una landa desolata.