Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Si comincia con una situazione paradossale che però sembra aver avuto un fondamento nella realtà. In Svezia, negli anni Cinquanta, una fabbrica di mobili per cucine, volendo arrivare alla loro massima funzionalità, avviò una ricerca sulle necessità dei possibili utenti, privilegiando, anziché le casalinghe, gli scapoli, costretti, più di altri, a far tutto da soli tra i fornelli. E poiché si era scoperto che in un paesino norvegese sperduto tra le nevi c’era, fra i suoi abitanti, il maggior numero di scapoli di tutta la Scandinavia, ecco spedirvi dei ricercatori, ciascuno su una roulotte in cui potevano dormire, e richiesti, invece, per tutto il resto della giornata, di restarsene appollaiati su dei trespoli installati in un angolo delle cucine di chi aveva accettato di farsi osservare, annotandone ogni mossa. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (1996 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 22 dicembre 2003