sellerone
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lunedì 13 agosto 2018
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amore oscuro
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Non si sa per come, né perché ma si verifica l'allineamento nelle età dei protagonisti sentimentali della storia. Fondamentale perchè si scopre in questo episodio che l'amore, come i carboidrati, i grassi e tutto quello che maggiormente piace all'umanità fa male. Film molto bello ed interiore che nonostante le spacconate, cerca di portare di fondo la storia di un amore impossibile e tormentato che nonostante tutto e tutti nasce e sfida le colonne dell'universo. Bellissimo!
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iuriv
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lunedì 22 febbraio 2016
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episodio 2: tra lucas e moccia.
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George Lucas riprende in mano le vicende di Obi Wan e dei suoi amici dopo tre anni. Per festeggiare l'avvenimento decide di raccogliere tutti i difetti dei film precedenti in un unico calderone.
La prima sensazione che Episodio II sputa fuori dallo schermo è la noia. Assistere alla proiezione è come osservare una coppia di signori che camminano per strada fermandosi di continuo quando devono dirsi qualcosa. Lungo, pomposo, verboso e popolato dai soliti personaggi appena accennati. McGregor è lo Jedi più goffo nella storia del cavalierato, Portman riesce a cambiarsi l'abito a ogni inquadratura e Christensen solo a vederlo fa prudere le mani (ma in questo caso il suo intento è proprio quello, quindi magari va bene così).
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George Lucas riprende in mano le vicende di Obi Wan e dei suoi amici dopo tre anni. Per festeggiare l'avvenimento decide di raccogliere tutti i difetti dei film precedenti in un unico calderone.
La prima sensazione che Episodio II sputa fuori dallo schermo è la noia. Assistere alla proiezione è come osservare una coppia di signori che camminano per strada fermandosi di continuo quando devono dirsi qualcosa. Lungo, pomposo, verboso e popolato dai soliti personaggi appena accennati. McGregor è lo Jedi più goffo nella storia del cavalierato, Portman riesce a cambiarsi l'abito a ogni inquadratura e Christensen solo a vederlo fa prudere le mani (ma in questo caso il suo intento è proprio quello, quindi magari va bene così).
Consapevole dei limiti, Lucas cerca di alzare i ritmi proponendo un altro grande classico della saga: il montaggio alternato per raccontare più storie assieme. E infatti narra una vicenda noiosa da una parte, intersecandola con una ancora peggiore dall'altra. Intanto, già che c'è, riempie di parole tutto quanto.
Dopo due ore di tutto questo nulla, il regista ci viene in soccorso con la consueta battaglia campale che mette fine alla pellicola. Solo che il giochino, dopo cinque film, non funziona più. Anche perché gli scontri in campo aperto sono praticamente delle sequenze in animazione, mentre i duelli tra gli eroi sono l'elogio del green screen, durante i quali si vedono combattenti che tentano di uccidere l'aria nella speranza che in post produzione si riesca a mettere un pupazzetto nel posto giusto. La computer grafica è eccezionale, ma, così come in Episodio I, l'utilizzo smodato di questa tecnica finisce per sterilizzare l'ambiente e porre un distanziatore bello grande tra lo schermo e gli spettatori. Quasi che Lucas stia raccontando la storia più a se stesso che a noi.
In effetti non avrebbe nemmeno tutti i torti a fare così, perché ancora una volta dimostra di essere uno scrittore dal talento non particolarmente sviluppato. Ad una trama incongruente e devastata dai soliti buchi di sceneggiatura, questa volta Lucas vuole aggiungere anche il romanzetto rosa. Mentre si ammira Anakin e Padme correre sui prati, tra un voglio ma non posso e un ti amo ma anche no, pare di assistere a una puntata di Georgie. La senatrice della repubblica e l'equilibratore della forza finiscono persino per rotolarsi sull'erba tra sguardi incantati. Lucas, ma cosa mi combini?
Tutta questa melassa rancida, oltre a far correre in bagno lo spettatore con una mano premuta sulla bocca, produce uno dei dialoghi più insensati nella storia della creatività umana. Anakin" Li ho uccisi tutti! Non solo gli uomini, ma anche le donne e i bambini!" Padme: "La rabbia è un sentimento umano." Persino il futuro Dart Fener la guarda sconcertato. Il senato è in buone mani.
Piccone alla mano e casco da minatore in testa (e scavando davvero tanto) qualcosa di buono da questo pastone la si può anche tirare fuori. Il ruolo di Jar Jar è finalmente marginale come dovrebbe essere e, nell'unico momento in cui riesce a ritagliarsi un po' di notorietà, condanna la galassia a decenni di dominazione operata tramite i cloni. Tanto era già così simpatico.
Episodio II è di gran lunga il peggior film della saga. Ormai devastato nella narrazione da un Lucas che si è perso nelle sue trame politiche e privato dello stile scanzonato della prima trilogia, questo lavoro perde tutto ciò che aveva dato notorietà alla serie. Male Lucas, stavolta davvero male.
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tyler77
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giovedì 2 gennaio 2014
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distruggersi la reputazione
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Riguardando questo film dopo 11 anni si capisce molto bene la differenza tra fare Cinema e fare un Film. Qui non è un problema di essere fan della vecchia saga o no, qui il problema è avere o meno cattivo gusto. Lucas fa una scelta che a posteriori si rivelerà completamente sconclusionata, quella di affidarsi totalmente alla computergrafica per fondali, personaggi e astronavi senza avere ancora i mezzi per poterlo fare. Il risultato è un film del 2002, datato, cartonato, stanco e finto. Rivisto oggi, l'Attacco del Cloni sembra più vecchio dei suoi predecessori di 30 anni prima. L'anno precedente per fare un paragone, era uscito il primo capitolo del Signore degli Anelli che rivisto oggi fa apparire questa "roba" come Flash Gordon degli anni 70.
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Riguardando questo film dopo 11 anni si capisce molto bene la differenza tra fare Cinema e fare un Film. Qui non è un problema di essere fan della vecchia saga o no, qui il problema è avere o meno cattivo gusto. Lucas fa una scelta che a posteriori si rivelerà completamente sconclusionata, quella di affidarsi totalmente alla computergrafica per fondali, personaggi e astronavi senza avere ancora i mezzi per poterlo fare. Il risultato è un film del 2002, datato, cartonato, stanco e finto. Rivisto oggi, l'Attacco del Cloni sembra più vecchio dei suoi predecessori di 30 anni prima. L'anno precedente per fare un paragone, era uscito il primo capitolo del Signore degli Anelli che rivisto oggi fa apparire questa "roba" come Flash Gordon degli anni 70.
Le note dolenti non finiscono qui però, tutta la love story tra Anakin e Padme è degna di una telenovelas, non c'è passione, non c'è patos, non c'è sentimento. Ci sono due attori che provano a mettere dentro una situazione incartata, un po' del loro talento. Ma c'è poco da interpretare, i dialoghi sono un disastro. Vogliamo parlare poi di Anakin che al tramonto figheggia con il suo motosprinter? Roba da B movie.
Questo lavoro ci fà capire molto bene come in un processo creativo sia necessario il confronto tra professionalità diverse, e che il cinema moderno per la sua complessità non può essere fatto da un deus ex machina contornato da yesman. Il risultato altrimenti è riuscire nel miracolo di confezionare un troiaio pazzesco spendendo un capitale e rovinando non poco la reputazione che ci si è costruiti per una vita.
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filippo catani
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giovedì 10 dicembre 2015
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polpettina un po' indigesta
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La senatrice Anakin è in serio pericolo e viene messa sotto la protezione degli Jedi mentre Anakin si innamora perdutamente di lei. Nel frattempo il lato oscuro della forza minaccia le sorti della Repubblica.
Il secondo episodio della nuova serie non è esattamente il massimo. Due ore e spiccioli abbastanza noiosette dove accade poco e tutto quello che succede è ampiamente prevedibile. Certamente fotografia ed effetti speciali sono una manna per gli occhi. Il problema è che tra combattimenti a base di spade laser, giochi gladiatori "galattici e lunque sequenze per esaltare le nuove tecnologie a risentirne è la sceneggiatura e anche la recitazione degli attori che paiono ritrovarsi in una telenovela piuttosto che in un episodio di Guerre Stellari.
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La senatrice Anakin è in serio pericolo e viene messa sotto la protezione degli Jedi mentre Anakin si innamora perdutamente di lei. Nel frattempo il lato oscuro della forza minaccia le sorti della Repubblica.
Il secondo episodio della nuova serie non è esattamente il massimo. Due ore e spiccioli abbastanza noiosette dove accade poco e tutto quello che succede è ampiamente prevedibile. Certamente fotografia ed effetti speciali sono una manna per gli occhi. Il problema è che tra combattimenti a base di spade laser, giochi gladiatori "galattici e lunque sequenze per esaltare le nuove tecnologie a risentirne è la sceneggiatura e anche la recitazione degli attori che paiono ritrovarsi in una telenovela piuttosto che in un episodio di Guerre Stellari.
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mauro
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sabato 26 dicembre 2015
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l'attacco di sonno!
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E' un film nel quale si fatica a stare svegli, troppo inutilmente lungo, troppo banale nello svolgersi delle vicende. Se ci spiega i passaggi fondamentali che hanno portato il giovane anakin a scegliere la via del lato oscuro, lo fa perdendosi in inutili orpelli romantici e cadendo in niosissime scene prive di qualsiasi interesse, a volte sembra di scadere nei ritmi paranoici di quei polpettoni pseudo storici tanto in voga negli anni 1950/60. In ogni caso ciò che risulta così fastidioso è l'incoerenza tecnica con i primi tre episodi originali, non è accettabile scegliere altre tecniche, perchè la scenografia deve per forza di cose avere una sua continuità, anche a livello estetico.
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E' un film nel quale si fatica a stare svegli, troppo inutilmente lungo, troppo banale nello svolgersi delle vicende. Se ci spiega i passaggi fondamentali che hanno portato il giovane anakin a scegliere la via del lato oscuro, lo fa perdendosi in inutili orpelli romantici e cadendo in niosissime scene prive di qualsiasi interesse, a volte sembra di scadere nei ritmi paranoici di quei polpettoni pseudo storici tanto in voga negli anni 1950/60. In ogni caso ciò che risulta così fastidioso è l'incoerenza tecnica con i primi tre episodi originali, non è accettabile scegliere altre tecniche, perchè la scenografia deve per forza di cose avere una sua continuità, anche a livello estetico. Nessun fumettista si sognerebbe mai di cambiare i tratti delle proprie striscie perchè è follia, non ha senso. Bisognava resistere alla tentazione della tecnologia e puntare sulla credibilità del prodott, su una maggiore aderenza per far sì che tutte le pellicole sembrassero veramente in sequenza era anche più difficile farlo! La storia, come dicevo, ci spiega tante cose, ma cede veramente tanto, ed in un modo gratuito, alle lusinghe delll'ultima frontiera digitale. Ho trovato anche poca fantasia negli scenografi l'idea di modificare elementi esistenti, come paesaggi e strumenti tecnologici, in chiave futiristica, vedi i risciò, oppure le case in tufo dei paesi mediterranei, ma ci sono altri mille riferimenti, poca creatività! Lasciamo perdere i giochi da anfiteatro riproposti al futuro, misti ad animali simil giurassico, cretacei. Il buon Lucas deve ritrovare la sua via, oppure decisamente mollare questa saga, perchè la sta rovinando e tutto sommato era già stata chiusa non senza fatiche, col ritorno dello Jedi.
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giu/da(g)
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domenica 9 gennaio 2011
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una torta nuziale
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Quando si agisce con un ristrettezza di mezzi è più semplice raccogliere le risorse, concentrarle ed ottenere buoni risultati. Film senza grandi finanziamenti e senza troppi vezzosi orpelli spesso hanno ottenuto grandi risultati; ma quando la disponibilità di mezzi e risorse è infinita inizia la tragedia, si ha talmente tante possibilità che non si sa quale scegliere. E regolarmente si sbaglia. è quello che accade a questo attacco dei cloni, roboante di effetti speciali che vi abbondano come panna in una torta nunziale, fino a diventare stomachevoli. Si apprezza il tentativo di creare un buon intreccio ed elementi misteriosi (l'attentato, il pianeta scomparso, un esercito nato dal nulla), ma tutto si perde nella bagarre: la melensa storia d'amore fra uno spocchiosissimo Anakin e la bella Padmé, la guerra, il cancelliere, i separatisti, il conte Dooku, la madre di Anakin, il cacciatore di taglie.
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Quando si agisce con un ristrettezza di mezzi è più semplice raccogliere le risorse, concentrarle ed ottenere buoni risultati. Film senza grandi finanziamenti e senza troppi vezzosi orpelli spesso hanno ottenuto grandi risultati; ma quando la disponibilità di mezzi e risorse è infinita inizia la tragedia, si ha talmente tante possibilità che non si sa quale scegliere. E regolarmente si sbaglia. è quello che accade a questo attacco dei cloni, roboante di effetti speciali che vi abbondano come panna in una torta nunziale, fino a diventare stomachevoli. Si apprezza il tentativo di creare un buon intreccio ed elementi misteriosi (l'attentato, il pianeta scomparso, un esercito nato dal nulla), ma tutto si perde nella bagarre: la melensa storia d'amore fra uno spocchiosissimo Anakin e la bella Padmé, la guerra, il cancelliere, i separatisti, il conte Dooku, la madre di Anakin, il cacciatore di taglie. Se già le scene su Naboo sono dolciastre e simili ad un film di amori liceali il fondo lo si tocca con Yoda che armato di spada laser saltella come una pulce. C'è qualcosa di sadico nel mostrare Yoda che combatte, forse per ridicolizzarlo già abbastanza visto che nella nuova saga il suo unico ruolo è di rompere le balle costantemente sul Lato Oscuro. Il Maestro non può combattere, altrimenti perde la sua inviolabile sacralità, non è un caso che in "Una Nuova Speranza" Obi-wan non combatte ma si limita a parare i colpi per poi andarsene con stile o che Palpatine dall'altro lato si limiti a torturare fisicamente e psicologicamente Luke. Se per tutto il film il ritmo scorre lento nel finale si risolve con un'ammucchiata di battaglie davvero perdibili, per poi riprendersi solo nelle ultimissime scene dove ciò che si intuisce (il matrimonio fra anakin e padmé e l'inizio della guerra) diventa più raffinato di tutto ciò che si è visto.
La storia che fa da sfondo è molto bella, ma da come è stata resa perde tutta la sua drammaticità, diventa scontata e senza poesia, proprio perché questo film cerca prima di tutto di impreziosire se stesso con il luccichio della tecnologia e poi magari se c'è spazio che venga tutto il resto. Peccato.
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spalla
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domenica 18 ottobre 2009
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il peggiore della serie
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Il film peggiore di tutta la serie si Star Wars. Anche qui infatti, come in "La Minaccia Fantasma" i grandiosi effetti speciali sono l'unico punto di forza del film. Ma la trama, benchè l'azione non manchi, è davvero poco coinvolgente e non regala grandi emozioni. La meno riuscita della trama. Con un finale poi, che rimanda tutto al film successivo. Più in generale, la trama di questo film sembra tutta tesa nel difficile sforzo di ricollegare "La Minaccia Fantasma" con i vecchi e infinitamente migliori capitoli della serie. Ricompaiono infatti i sabbipodi, i soldati imperiali vecchio stile e qualche altro elemento, ma che non migliorano certo molto il risultato. Anche gli interpreti non sono il massimo e sembrano meno brillanti che nel film precedente.
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Il film peggiore di tutta la serie si Star Wars. Anche qui infatti, come in "La Minaccia Fantasma" i grandiosi effetti speciali sono l'unico punto di forza del film. Ma la trama, benchè l'azione non manchi, è davvero poco coinvolgente e non regala grandi emozioni. La meno riuscita della trama. Con un finale poi, che rimanda tutto al film successivo. Più in generale, la trama di questo film sembra tutta tesa nel difficile sforzo di ricollegare "La Minaccia Fantasma" con i vecchi e infinitamente migliori capitoli della serie. Ricompaiono infatti i sabbipodi, i soldati imperiali vecchio stile e qualche altro elemento, ma che non migliorano certo molto il risultato. Anche gli interpreti non sono il massimo e sembrano meno brillanti che nel film precedente. L'unica cosa positiva è che vediamo in qualche scena in più il bravo Samuel Lee Jackson. In più, c'è una cosa che proprio non torna. Mentre Anakin è appunto invecchiato di dieci anni (se non di più)in questo film, Padmè è praticamente uguale a prima. Tutto per conciliare la loro storia. Grazie ai mirabolanti effetti speciali, questo film non è neanche proprio da buttare, ma credo che in generale possa appunto venire apprezzato solo dagli spettatori che credono che degli effetti speciali strepitosi, da soli, siano già sufficienti per creare un buon film. E che purtroppo non mancano.
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