robyrech
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mercoledì 21 gennaio 2015
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cerco dvd
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Cerco disperatamente questo film che noleggiavo sempre al blockbuster...da quando l'hanno chiuso (il blockbuster) non so più come fare...
Comunque film bellissimo, battute notevoli e un Libero De Rienzo una spanna sopra tutti...
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krabs
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martedì 22 luglio 2014
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medicina, dovevamo fare! (rocco non muore mai)
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Discreto esordio quello di Marco Ponti con Santa Maradona, un film di piacevole visione e che non annoia mai. Il lato comico del film, scandito dalle geniali battute di un eccezionale Libero de Rienzo, si mescola al lato tragico del film, personificato da uno Stefano Accorsi giovane e nevrotico. Il film riesce a rappresentare al meglio una situazione sempre attuale: il mondo del lavoro irraggiungibile per i laureati in Lettere e Filosofia e le continue umiliazioni che essi devono subire durante un colloquio di lavoro, nonostante la loro determinazione. "Medicina, dovevamo scegliere!" dice Stefano Accorsi, ormai rassegnato, frase non sconosciuta agli ambienti giovanili della società italiana, in cui sembra Medicina l'unica meta per avere un "posto sicuro": d'altronde "Rocco non muore mai!" Il film è riuscito a rappresentare al meglio anche la vita tipica dei giovani universitari: condivisione di gioie e dolori, di noia mortale (la famosa pallina) e divertimenti: impossibile non identificarsi, alla fine del film, con Bart o Andrea.
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Discreto esordio quello di Marco Ponti con Santa Maradona, un film di piacevole visione e che non annoia mai. Il lato comico del film, scandito dalle geniali battute di un eccezionale Libero de Rienzo, si mescola al lato tragico del film, personificato da uno Stefano Accorsi giovane e nevrotico. Il film riesce a rappresentare al meglio una situazione sempre attuale: il mondo del lavoro irraggiungibile per i laureati in Lettere e Filosofia e le continue umiliazioni che essi devono subire durante un colloquio di lavoro, nonostante la loro determinazione. "Medicina, dovevamo scegliere!" dice Stefano Accorsi, ormai rassegnato, frase non sconosciuta agli ambienti giovanili della società italiana, in cui sembra Medicina l'unica meta per avere un "posto sicuro": d'altronde "Rocco non muore mai!" Il film è riuscito a rappresentare al meglio anche la vita tipica dei giovani universitari: condivisione di gioie e dolori, di noia mortale (la famosa pallina) e divertimenti: impossibile non identificarsi, alla fine del film, con Bart o Andrea.
Peccato per la storia d'amore tra Andrea e Dolores, forse un po' troppo frivola e patetica.
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mauro.piz75
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sabato 4 gennaio 2014
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fantastcico
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Grande film.. grande idea e bravi attori e regista..
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chinaski81
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mercoledì 23 marzo 2011
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niente male
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Tutto sommato un bel film. Alternativo, drammatico e comico allo stesso momento.
Scorre bene.
Ottima la colonna sonora, i motel connection sono i precursori dei subsonica.
Per un neo regista che si è anche scritto il film secondo me una gran bella prova di carattere.
Complimenti, ve lo suggerisco!
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gozer
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giovedì 20 gennaio 2011
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clerks in italy
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Santa Maradona è praticamente il remake, non dichiarato, di Clerks di Kevin Smith, in cui i personaggi di Andrea e Bart prendono il posto di queli di Dante e Randall.
Molte delle situazioni sono riproposte in modo simile, ne cito alcune a memoria: l'"aggressione" di Bart alla cliente in libreria richiama quella di Randall alla cliente nel videonoleggio ("Non so signora, non guardo i film che vendo"); la sequenza del "trapana e succhia" in auto è l'omologa di quella del cugino morto mentre cercava di farsi un ***pino; la scena finale con Bart che striglia Andrea è simile a quella in cui Randall rinfaccia a Dante tutte le sue incoerenze.
Il film è piacevole, a tratti divertente. Per quanto mi riguarda, però, aver visto prima Clerks ha svelato il gioco e reso il film un po' prevedibile.
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Santa Maradona è praticamente il remake, non dichiarato, di Clerks di Kevin Smith, in cui i personaggi di Andrea e Bart prendono il posto di queli di Dante e Randall.
Molte delle situazioni sono riproposte in modo simile, ne cito alcune a memoria: l'"aggressione" di Bart alla cliente in libreria richiama quella di Randall alla cliente nel videonoleggio ("Non so signora, non guardo i film che vendo"); la sequenza del "trapana e succhia" in auto è l'omologa di quella del cugino morto mentre cercava di farsi un ***pino; la scena finale con Bart che striglia Andrea è simile a quella in cui Randall rinfaccia a Dante tutte le sue incoerenze.
Il film è piacevole, a tratti divertente. Per quanto mi riguarda, però, aver visto prima Clerks ha svelato il gioco e reso il film un po' prevedibile.
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ultimoboyscout
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domenica 16 gennaio 2011
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discreto esordio di ponti.
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Forse due stelle e mezzo. Film che parte bene poi rallenta, diventando confuso e noioso. Bravini i quattro attori principali, Accorsi nella parte funziona bene e DeRienzo è particolarmente ispirato oltre ad essere divertentissimo.
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aldobrazorf
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sabato 15 gennaio 2011
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il più brutto film italiano di sempre
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Per me questo film puo essere considerato il più brutto film italiano di sempre. Personaggi irritanti (soprattutto Libero) battute irritanti, atmosfera triste. Insomma sto film l'ho riguardato e devo dire che mi mette un angoscia.
Veramente da evitare
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mariac
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sabato 9 gennaio 2010
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sorpresa inattesa
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Sicuramente è un film che potremmo definire alquanto ambizioso rispetto alle solite piatte storie d'amore che ci proiettano non solo nelle sale dei cinema ma anche nei cervelli...finalmente la trama non è esclusivamente basata su un intreccio amoroso....o meglio l'amore c'è ma nn è così determinante per la vita dei protagonisti.
Basato più sul nulla che su una storia vera e propria questo film mi ha sorpreso più di quanto potessi aspettarmi, è vivace, divertente, è realistico....è un film in cui i trentenni si rispecchiano sempre...perchè tutti sono attraversati nella loro vita da un senso di apatia assoluta, dalle manie di persecuzione e dalla convinzione che tutti fanno tutto per rendere loro la vita impossibile.
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Sicuramente è un film che potremmo definire alquanto ambizioso rispetto alle solite piatte storie d'amore che ci proiettano non solo nelle sale dei cinema ma anche nei cervelli...finalmente la trama non è esclusivamente basata su un intreccio amoroso....o meglio l'amore c'è ma nn è così determinante per la vita dei protagonisti.
Basato più sul nulla che su una storia vera e propria questo film mi ha sorpreso più di quanto potessi aspettarmi, è vivace, divertente, è realistico....è un film in cui i trentenni si rispecchiano sempre...perchè tutti sono attraversati nella loro vita da un senso di apatia assoluta, dalle manie di persecuzione e dalla convinzione che tutti fanno tutto per rendere loro la vita impossibile. Poi improvvisamente arriva la razionalità e si risvegliano con la voglia di uscire dalla mediocrità....Se il personaggio di Accorsi si ripete un po spesso nei ruoli che gli vengono assegnati, quello di De Rienzo sorprende per la loquacità, per la capacità di analisi perfetta del mondo.
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claire_
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martedì 6 ottobre 2009
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capo attrezzista, capo macchinista...
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Dio mio non capisco come si possa parlare tanto male di questo film. Gli interpreti sono favolosi, ed è dire poco. Le musiche calzanti, le ambientazioni mirabili (occhei, sono una torinese poco obiettiva:) ), le riprese degne di grandi produzioni e trovatemi un film italiano con dialoghi simili. No, davvero, per favore ditemeli perchè credo di essermeli persi, e mi dispiacerebbe molto. Libero è immenso e anche l'Accorsi che pur non mi esalta in altre interpretazioni. In conclusione grido al capolavoro. E prego per altri film di Marco Ponti e De Rienzo.
-Abbiamo fatto l'amore. -In che senso? -In senso orizzontale credo.
A, trovo che la Anita Caprioli ricordi terribilmente Nicoletta Braschi (che personalmente adoro).
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claibba
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giovedì 30 aprile 2009
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santa maradona: un film a senso unico
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Marco Ponti descrive una società al cui interno si muovono dei ragazzi. Una società vista da parte dei ragazzi. Andrea è laureato e cerca lavoro. Bart è il suo inquilino. Vivono assieme. Giocano assieme. Escono assieme. Condividono tutto. Un giorno Andrea, per caso, conosce una ragazza, Dolores. Andrea si innamora, un amore perfetto fino a quando incominciano le incomprensioni.
Andrea (Stefano Accorsi) rappresenta quel filone di ragazzi che cerca lavoro e si innamora; Bart (De Rienzo) rappresenta quel filone di ragazzi, che già sapendo come andrà a finire, preferisce rimanere a casa a giocare con i video giochi e leggere fumetti. Due ragazzi opposti ma che comunque convivono assieme nella stessa casa.
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Marco Ponti descrive una società al cui interno si muovono dei ragazzi. Una società vista da parte dei ragazzi. Andrea è laureato e cerca lavoro. Bart è il suo inquilino. Vivono assieme. Giocano assieme. Escono assieme. Condividono tutto. Un giorno Andrea, per caso, conosce una ragazza, Dolores. Andrea si innamora, un amore perfetto fino a quando incominciano le incomprensioni.
Andrea (Stefano Accorsi) rappresenta quel filone di ragazzi che cerca lavoro e si innamora; Bart (De Rienzo) rappresenta quel filone di ragazzi, che già sapendo come andrà a finire, preferisce rimanere a casa a giocare con i video giochi e leggere fumetti. Due ragazzi opposti ma che comunque convivono assieme nella stessa casa.
Ponti usa come archetipo di una società giovanile due ragazzi apparentemente opposti. Forse è questo il “limite” di questo film: l’apparenza. Inizialmente il film marca queste differenze (dei due ragazzi) ma più i minuti scorrono più queste differenze si assottigliano diventando un film a senso unico. Un film senza l’opposto. Scritto e diretto da Marco Ponti.
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