fanatica
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martedì 20 febbraio 2007
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affascinante
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Una libera interpretazione del romanzo molte volte rivisitato. Nuovo, avvincente e coerente. In fondo alla fine la vendetta non paga e trionfa l'amore. Bravi gli interpreti specialmente Caviezel. La furia del duello finale è sorprendente. Da vedere
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elenita
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giovedì 1 giugno 2006
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ottimo jim caviezel
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Sono pienamente a favore della recensione qui pubblicata!Il film è davvero avvincente e, nonostante la lunga durata, riesce a tenere viva l'attenzione dello spettatore.Jim Caviezel interpreta splendidamente la storia dello sfortuato protagonista!Un film da non perdere!
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emanuel
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peccato che si chiami montecristo!
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Sarebbe un buon film se solo non l'avessero chiamato Montecristo. Della storia originale, purtroppo, resta solo una vaga ossatura ed è pieno di assurdità storiche: come si può pensare che i massimi aristocratici francesi si precipitino a rispondere all'invito di un perfetto sconosciuto appena arrivato a Parigi? Non sa Reynolds quanto fossero chiusi e ristretti quegli ambienti? Per questo, nell'originale, Dantès inventa il rapimento di Albert: per farsi poi introdurre nell'alta società parigina. E cosa dire dell'arrivo in pallone? Un'assurda pagliacciata, da farsi bollare come saltimbanco a vita. E Faria che inizia le sue lezioni dall'economia? Niente di più lontano dalle menti dell'epoca (e di Dumas, e di noi appassionati di Montecristo).
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Sarebbe un buon film se solo non l'avessero chiamato Montecristo. Della storia originale, purtroppo, resta solo una vaga ossatura ed è pieno di assurdità storiche: come si può pensare che i massimi aristocratici francesi si precipitino a rispondere all'invito di un perfetto sconosciuto appena arrivato a Parigi? Non sa Reynolds quanto fossero chiusi e ristretti quegli ambienti? Per questo, nell'originale, Dantès inventa il rapimento di Albert: per farsi poi introdurre nell'alta società parigina. E cosa dire dell'arrivo in pallone? Un'assurda pagliacciata, da farsi bollare come saltimbanco a vita. E Faria che inizia le sue lezioni dall'economia? Niente di più lontano dalle menti dell'epoca (e di Dumas, e di noi appassionati di Montecristo). E perché il povero pescatore Fernand è diventato conte di nascita? E come si può immaginare che un conte fosse amico di un giovane marinaio? Non sa Reynolds che c'era la segregazione sociale ai quei tempi? Un conte e un marinaio non si sarebbero mai neanche potuti incontrare, altro che diventare amici. Quando un regista si sente creativo, perché non scrive una storia originale invece di massacrare i classici?
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[+] montecristo è tornato
(di emanuel ocean)
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alessandra
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giovedì 16 maggio 2002
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bello
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Una storia che non mi stancherò mai di rivedere, questo film mi ha suscitato l'immensa soddisfazione durande la "vendetta" di Edmond. Alla fine del film si pensa... "ebbene...giustizia è fatta". Bellissima senzazione. Andatelo a vedere.
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(di martin)
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valeriano
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sabato 11 maggio 2002
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montecristo, come rovinare un capolavoro
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Ma siete pazzi? Vorrei tanto conoscere chi ha scritto l'oltraggiosa recensione di questo oltraggio cinematografico-letterario. Non è nemmeno lontanamente possibile elogiare questa ennesima bieca operazione commerciale all'americana. In comune con il capolavoro di Dumas c'è solo la fine del titolo e i nomi dei personaggi. Per il resto, somiglia più a una telenovela brasiliana che al più grande romanzo d'avventura di tutti i tempi. Fernando e Dantes amici d'infanzia? Il padre di Villefort ucciso da Fernando? Alberto figlio segreto di Dantes? Luigi Vampa contrabbandiere? E queste sono solo alcune delle agghiaccianti novità introdotte dalla coppia Reynolds-Wolpert. Ma non limitiamoci a questo. Mettiamoci anche il fatto che il libro a Reynolds l'hanno solo raccontato, e pure male.
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Ma siete pazzi? Vorrei tanto conoscere chi ha scritto l'oltraggiosa recensione di questo oltraggio cinematografico-letterario. Non è nemmeno lontanamente possibile elogiare questa ennesima bieca operazione commerciale all'americana. In comune con il capolavoro di Dumas c'è solo la fine del titolo e i nomi dei personaggi. Per il resto, somiglia più a una telenovela brasiliana che al più grande romanzo d'avventura di tutti i tempi. Fernando e Dantes amici d'infanzia? Il padre di Villefort ucciso da Fernando? Alberto figlio segreto di Dantes? Luigi Vampa contrabbandiere? E queste sono solo alcune delle agghiaccianti novità introdotte dalla coppia Reynolds-Wolpert. Ma non limitiamoci a questo. Mettiamoci anche il fatto che il libro a Reynolds l'hanno solo raccontato, e pure male. La spietata ferocia del conte, il sapore della vendetta cui rinuncia per amore di Mercedes alla vigilia del duello con Alberto... Tutte cose disperatamente assenti: di Dantes resta solo l'immagine sbiadita di un ragazzino pieno di problemi... Va bene che il romanzo è complesso, pieno di fitte trame e sottotrame, ma cosa costava seguire la storia generale, che ha molto già un accento cinematografico di suo? Non so se siete costretti a parlare per forza bene dei film (fenomeno detto Sindrome di Vincenzo Mollica), ma un po' di cultura bisognerebbe mettercela...
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