kondor17
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lunedì 20 luglio 2015
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magari andasse sempre così...
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Bravi attori per un film ben fatto, ma eccessivamente utopico. Una giovane donna dedita all'alcol e alle droghe, arriva completamente sballata al matrimonio della sorella e ne combina di tutti i colori, sfondando addirittura una casa con la limousine del l'autista. Se succede da noi, ti ritirano la patente, vai dentro e hai centinaia di migliaia di euro di danni da pagare di tasca tua, perché l'assicurazione non copre. Negli usa no (ma sarà vero?), la pena sono 4 settimane di purgatorio in una clinica di lusso, con tanto di foresta e laghetti. Descritto invece molto bene, grazie anche a un'ottima Bullock, lo stato d'animo e le prove, i gradini, che un tossicodipendente deve affrontare e che in fondo sono l'unica vera via d'uscita dal tunnel: il lavoro sociale, le rinunce, la condivisione, l'umiltà nel chiedere aiuto e la disponibilità a darlo.
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Bravi attori per un film ben fatto, ma eccessivamente utopico. Una giovane donna dedita all'alcol e alle droghe, arriva completamente sballata al matrimonio della sorella e ne combina di tutti i colori, sfondando addirittura una casa con la limousine del l'autista. Se succede da noi, ti ritirano la patente, vai dentro e hai centinaia di migliaia di euro di danni da pagare di tasca tua, perché l'assicurazione non copre. Negli usa no (ma sarà vero?), la pena sono 4 settimane di purgatorio in una clinica di lusso, con tanto di foresta e laghetti. Descritto invece molto bene, grazie anche a un'ottima Bullock, lo stato d'animo e le prove, i gradini, che un tossicodipendente deve affrontare e che in fondo sono l'unica vera via d'uscita dal tunnel: il lavoro sociale, le rinunce, la condivisione, l'umiltà nel chiedere aiuto e la disponibilità a darlo. Non tutti ci riescono, la via d'uscita è una via di rinunce, bisogna imparare a dire di no a cose che prima si cercavano ossessivamente, dopo la dipendenza fisica subentra quella psocologica, e superare questa è ancora più difficile. Tutto questo è reso bene in un film decisamente piacevole e scorrevole. Fa un certo effetto oggi vedere le torri gemelle nella skyline di new york. Voto 7
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a.attolini@alice.it
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domenica 9 febbraio 2014
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intrattenimento
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Nella recensione è classificato come 'film d'intrattenimento', cosa che ad una visione rispettosa di quanto si vede non pare corrispondere a verità; al contrario, il film descrive bene sia le dinamiche delle dipendenze da sostanze psicotrope sia le modalità del recupero di un'integrità psichica, ivi compreso il ruolo patogeno di un ambiente di vita non consono ai bisogni di un etilista in fase di recupero. Come dice un commento, il film non è da sottovalutare, ma da valorizzare ...
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jeff69
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domenica 10 aprile 2011
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senza cruderia gratuite, ma vero
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Troppo spesso tutti noi trascuriamo il bicchiere di troppo che talvolta spalanca il sottile baratro della dipendenza. Una Sandra Bullock un po' diversa dal solito ci porta con semplice realismo in uno scenario di quotidiana follia in cui il bere diventa la normalita' e si galleggia in qualsiasi circostanza in uno stato di superficiale e falsa superiorita'. Senza lasciare spazio all'immaginazione il film tratta l'argomento della disintossicazione con lucidita' senza sconfinare mai nel crudo ad ogni costo. La clinica ed i compagni di sventura diventano inesorabilmente funzionali e la dipendenza sara' sconfitta solo quando la mente accetta un cambio radicale di valori.
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mary
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sabato 3 gennaio 2009
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28 giorni??
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Per uscirne..mi sembra molto poco realista..come pure lei che vede un cavallo in mezzo alla strada quando è fuori dalla comunità e fa l'esercizio. Ho trovato pessima la scena di proporre una pseudo soap opera per dire addio a una ragazza...veramente scema!!.
Cmq è un film che ha un messaggio esplicito..sa di cosa parla ( lo proiettano nelle comunità per alcolisti) e chi c'è dentro si ritrova e si sente toccato...chiedendosi ma in America va veramente così??!!..perchè in Italia..insomma un'altro pianeta..
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(di unicobezzi)
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stefania
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venerdì 24 agosto 2007
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divertente e terapeutico
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una donna giovane ama bere e vivere la vita con allegria, il suo ragazzzo la segue, tutto bene finchè un giorno Gwen non fa un pericoloso incidente. finisce in una comunuta di recupero per 28 giorni.Qui incomincia la nuova vita della donna, che insieme agli amici del gruppo prende atto del suo vizio e comincia la risalita.
il film è riuscitissimo,come pochi.é divertente,ironico,
non annoia mai,è interessante e realistico.la trama fa venire i brividi, ma invece di drammi e sbronze semilacrimose lo spettatore ritrova il gusto di esserci in questa storia, con una Bullock a dir poco simpatica ed un cast di attori giovani e ben calati nel ruolo.Io dico che il film è da vedere sul serio,e da consigliare agli amici.
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una donna giovane ama bere e vivere la vita con allegria, il suo ragazzzo la segue, tutto bene finchè un giorno Gwen non fa un pericoloso incidente. finisce in una comunuta di recupero per 28 giorni.Qui incomincia la nuova vita della donna, che insieme agli amici del gruppo prende atto del suo vizio e comincia la risalita.
il film è riuscitissimo,come pochi.é divertente,ironico,
non annoia mai,è interessante e realistico.la trama fa venire i brividi, ma invece di drammi e sbronze semilacrimose lo spettatore ritrova il gusto di esserci in questa storia, con una Bullock a dir poco simpatica ed un cast di attori giovani e ben calati nel ruolo.Io dico che il film è da vedere sul serio,e da consigliare agli amici.stefania 24/0807/
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oscar
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martedì 8 febbraio 2005
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sottovalutato!
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Una storia semplice ma corraggiosa, dove si cerca di sfuggire dagli sterotipi senza reazioni scontate e senza lieto fine. Si cerca di affrontare alcuni temi difficili come la dipendenza da alcool e da droghe in maniera leggera ma non banale. Un film che aiuta a riflettere senza "deprimere". La bollock tiene bene il ruolo ed eleva il valore del film. Da vedere. Sottovalutato!
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