figliounico
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sabato 1 luglio 2023
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allen senza allen, un mezzo disastro
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Non è la migliore commedia di Allen. Non mancano le trovate comiche e le battute divertenti, ma entrambi perdono la metà della loro efficacia se non c’è lo stesso Allen nel ruolo di protagonista. In questo film, che va avanti per inerzia e spesso risulta scontato e noioso o altrimenti inutilmente turbolento nelle sequenze affollate in cui si mima Fellini, Allen sembra un ventriloquo nascosto dietro le quinte che muove la coppia di pupazzi sul set, i suoi due alter ego, Branagh, scrittore fallito e marito fedifrago e Judy Davis nella parte di sua moglie, una piccola borghese nevrotica che diventa fortunosamente una presentatrice televisiva di successo. Cast stellare, bianco e nero d’autore, come autoironicamente viene commentato da Branagh-Allen durante la proiezione di un film in bianco e nero, ma il risultato è deludente.
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Non è la migliore commedia di Allen. Non mancano le trovate comiche e le battute divertenti, ma entrambi perdono la metà della loro efficacia se non c’è lo stesso Allen nel ruolo di protagonista. In questo film, che va avanti per inerzia e spesso risulta scontato e noioso o altrimenti inutilmente turbolento nelle sequenze affollate in cui si mima Fellini, Allen sembra un ventriloquo nascosto dietro le quinte che muove la coppia di pupazzi sul set, i suoi due alter ego, Branagh, scrittore fallito e marito fedifrago e Judy Davis nella parte di sua moglie, una piccola borghese nevrotica che diventa fortunosamente una presentatrice televisiva di successo. Cast stellare, bianco e nero d’autore, come autoironicamente viene commentato da Branagh-Allen durante la proiezione di un film in bianco e nero, ma il risultato è deludente. Il mondo delle celebrità è soltanto l’occasione per riproporre il vecchio schema delle commedie sentimentali di Allen. Nell’altalena della vita per alcuni perdenti non c’è il lieto fine, ma siamo lontanissimi dai capolavori degli anni ’70, Provaci ancora Sam e Manhattan.
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steffa
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martedì 17 dicembre 2019
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esemplare
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un film tanto frivolo quanto carico di intensi sentimenti, un risultato davvero esemplare ottenuto anche grazie ad un cast d' eccellenza
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onufrio
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lunedì 26 marzo 2018
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il mondo delle celebrità
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Dura la vita per le stelle di Hollywood, ma soprattutto per chi vuole spondare in questo ambiente patinato. Allen in questa pellicola girata in bianco e nero (scelta poco apprezzabile) si concentra su di una coppia che divorzia: Lee e Robin Simon. Lui, giornalista autore di articoli sulle celebrità, e con molti grilli per la testa; lei professoressa. Le loro vite cambieranno, travolte dai mille personaggi che si celano ad Hollywood e dintorni. Con questa pellicola, Woody Allen non mette a nudo niente di nuovo, ricalcando gli ormai classici personaggi "alleniani" interpretati da Branagh e Davis, costellati da un cast di notevole spessore.
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jordan daniel
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sabato 11 febbraio 2017
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intenso, rapido, intelligente
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sceneggiatura intelligente, certo è di Woody Allen, come potrebbe non esserlo? Tipico squarcio sulla vita americana in particolare newyorkese, che è cosa in sé assai diversa... molti personaggi, continui cambi di scena, dialoghi serrati, humor aspro e tenero tipico di Allen, attori semplicemente trepitosi. un film da vedere, poco noto al pubblico per quanto riguarda altri titoli di Allen, ma semplicemente godibilissimo e piacevole.
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fedeleto
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giovedì 18 ottobre 2012
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celebrita' in bianco e nero
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Il mondo della celebrita' e' sempre stato un chiaro mistero per il pubblico impotente.Le domande di ogni fan verso la sua star preferita e' chiaramente:come e' nella realta' il mio idolo.Lee e' un giornalista e lavora come intervistatore di celebrita',ed il suo compito e' soddifare appunto i pettegolezzi o le curiosita' sulle celebrita'.Divorziato da una donna isterica,chiamata Robin,vive la sua vita conoscendo queste celebrita' e trascurando la sua vera vita ed il suo bisogno di scrivere il suo romanzo.Si innamorera' di un'altra donna e poi di un'altra ancora ma alla fine rimarra' solo a vedere un film dove appare la scritta appunto Help,che stranamnte era apparsa all'inizio.
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Il mondo della celebrita' e' sempre stato un chiaro mistero per il pubblico impotente.Le domande di ogni fan verso la sua star preferita e' chiaramente:come e' nella realta' il mio idolo.Lee e' un giornalista e lavora come intervistatore di celebrita',ed il suo compito e' soddifare appunto i pettegolezzi o le curiosita' sulle celebrita'.Divorziato da una donna isterica,chiamata Robin,vive la sua vita conoscendo queste celebrita' e trascurando la sua vera vita ed il suo bisogno di scrivere il suo romanzo.Si innamorera' di un'altra donna e poi di un'altra ancora ma alla fine rimarra' solo a vedere un film dove appare la scritta appunto Help,che stranamnte era apparsa all'inizio.Woody Allen dirige una pellicola sui vizi e i ditro le quinte delle celebrita',dalla moda al cinema,e il tutto lo incornicia con un bianco e nero suggestivo(il direttore della fotografia stavolta e' Sven Kykvist,che aveva lavorato gia' con Allen in Un'altra donna) e ne esce una pellcola buona,ma in sostanza non racconta molto.Lee ricorda molto la figura di Mastroianni in LA DOLCE VITA,ma ad ogni modo Branagh sembra impersonare Allen in maniera eccellente,quasi fosse un'autentica fotocopia imita le sue ossessioni,i suoi gesti,la sua parlata frammentaria e frenetica,e la buona Judy Davis come sempre riesce nella sua parte tormentata.Simbolismi chiari,l'help iniziale consiste nel dichiarare un aiuto nella confusione del cinema dove sembra non esserci scampo ognuno mira all'eccesso,la trasformazione di Robin/Davis che inizialmente viene portata da un chirurgo estetico per essere appunto trasormata,invece a trasformarla e' l'amore per un uomo che incontra ovvero Tony.Le altre star da Leonardo Di Caprio nella parte di attore violento,cocainomane ed erotomane,alla ninfomane Chrlize Theron polimorficamente imperfetta con bisogno di echinacea,alla Melanie Griffith attrice fedele dal collo in su.Ognuno di questi personaggi e' chiuso in una struttura di azione ,Lee invece diventa il passivo dell'azione,come del resto anche tutti gli altri guardando lo spettacolo finale,C'e' dunque un disegno in cui le star agiscono per ricerca di soldi e piacere,ma non c'e' sentimento in questo,e Lee questo incomincia a capirlo solo alla fine,mentre Robin e' l'unica che non provenendo da quell'ambiente ma entrandoci senza essere staa ricostruita metaforicamente e fisicamente dal chirurgo entra con la sua purezza in quel mondo cambiando solo ed esclusivamente i suoi capelli in un biondo candido sinonimo di purezza,anche se in un bianco e nero non e' cosi determinante o meglio lo e' nel suo contrario al nero.Allen ancora una volta firma regia,soggetto e sceneggiatura e ne esce un ritratto delle celebrita' nel loro desisderio continuo di ricercare il piacere in ogni modo,e chi le osserva forse non diventa poi cosi diverso da loro,la celbrita' e ' successo ,e il successo e' possiblita'.Branagh bravissimo,Charlize Theron sensualissima.Questo e' Celebrity.
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osservatorecinematografico
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venerdì 31 agosto 2012
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il bianco e nero sfolgorante
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Ok, forse non è il miglior film di Woody Allen, ma sicuramente questa ennessima opera del regista newyorkese si presenta subito vera e affascinante con un bianco e nero sfolgorante. Gli interpreti riesco ad emergere dallo schermo, la regia incanta e dalla sceneggiatura spiccano squisitezze squisite. Nel complesso davvero un bel film, non più una sorpresa dall'interprete artistico forse più incisivo del ventesimo secolo.
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sinkro
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giovedì 23 febbraio 2012
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un film fra tanti.
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Ancora una volta la critica promuove un film, il film non è granchè.
Una coppia divorzia.
I due si rifanno una vita, lui scrive e non riesce a sfondare; a lei va meglio.
Deja vù? Si, si è già visto e rivisto all'infinito nei film di Allen.
Battute fulminanti? forse un paio.
Da vedere? Trascurabile. Solo per estimatori di quei di Woody drammatici.
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cinema style
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giovedì 18 agosto 2011
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interessante
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Non c'è che dire.Woody Allen,un maestro nel mostrare le proprie nevrosi sentimentali e non solo,riesce sempre,con ogni pellicola,ad illuminarci e certamente stupirci.Ottima interpretazione di Judy Davis,un giovane Leonardo Di Caprio,una stupenda Charlize Theron e in particolare un bravissimo Kenneth Branagh,determinano l'ennesimo successo cinematorgafico di Allen.Davvero interessante in bianco e nero e ben studiato.....bel film.
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paride86
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martedì 5 gennaio 2010
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brillante
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"Celebrity" è uno dei film più riusciti di Woody Allen che ci racconta, col suo perfido sarcasmo, il mondo delle celebrità americane e dell'alta borghesia newyorchese. Non mancano i temi cari al regista, vita di coppia e religione, ma il discorso è parecchio più ampio. Si tratta forse del suo film più felliniano, visti gli espliciti riferimenti a "la Dolce Vita" e "Ginger e Fred", il bianco e nero e lo stile un po' alla "Otto e mezzo".
Un intreccio di storie molto piacevole e intelligente.
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lupo8144
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mercoledì 6 giugno 2007
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la giusta chiave di lettura
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credo sia un film davvero brutto.in compenso però l'ottima recensione del morandini mi dà ancora una volta conferma che il mio metodo di lettura della critica qualificata è giusto:se la critica boccia un film,vuol dire che è bello,in alcuni casi un capolavoro;se la critica (come in tal caso) promuove il film, nella maggior parte dei casi vuol dire che è pessimo, inguardabile.
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