Lietta Tornabuoni
La Stampa
Ha preso almeno nove premi, a Cannes, Chicago, Sao Paulo, Valencia, Londra, Taormina: è un fatto raro per un primo film, ed è ancora più raro che L'età inquieta, scritto e diretto da Bruno Dumont, quei premi li meriti tutti. È la cronaca delle giornate vuote, vissute nel paese di Bailleul nelle Fiandre, d'un ragazzo malato di epilessia, orfano di padre, e dei suoi amici, come lui senza lavoro, divorati dalla noia di esistenze prive di senso, appassionati soltanto ai motorini e alle motociclette, veicoli d'una evasione impossibile: tutto il film è ritmato dal rumore dei motori, delle corse senza meta della piccola banda. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (1715 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 19 Giugno 1998