Lietta Tornabuoni
La Stampa
Nel film per bambini aggraziato e toccante, il cinquantenne Casper (il primo cortometraggio d'animazione sul fantasma amichevole ideato dagli americani Joe Oriolo e Sy Reit risale al 1945), dopo esser stato un personaggio di carta nei libri, un disegno animato, un fumetto nel 1949, una star televisiva dal 1950, diventa una elettronica Cgi, Computer Generated Image, un protagonista digitale, un effetto speciale. Era un ragazzo sui quattordici anni, poi è morto e s'é mutato in un minuscolo fantasma, espansivo e resistente come un bambino piccolo, civettuolo come un gatto, operoso e bravo come una massaia, avido di affetto e amicizie, senza più memoria del passato di mortale: il suo corpo di fumo biancogrigio è trasparente, può volare con straordinaria velocità, può diventare simile all'acqua, si scioglie alla grande luce. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2285 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 9 Dicembre 1995
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