fabal
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martedì 28 marzo 2017
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il talento di mrs. williams
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Un padre di famiglia, l'eterno fanciullo Daniel, lavora saltuariamente come doppiatore ma proprio non riesce a mantenere un'occupazione stabile. E' un padre stupendo ma irresponsabile e la moglie, stufa, chiede il divorzio. Di stare lontano dai suoi tre figli Daniel proprio non ne vuole sapere. Si traveste da Mrs. Doubtfire e va a fare la governante in casa loro.
Tutto ruota intorno all'ottima performance di Robin Williams, istrionico mattatore che fornisce una grande prova della sua versatilità. Mrs. Doubtfire affronta il tema delicato del divorzio, specie agli occhi dei figli, ma senza l'affanno didattico de L'attimo fuggente, e così anche Williams è più rilassato, piacevolmente anarchico.
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Un padre di famiglia, l'eterno fanciullo Daniel, lavora saltuariamente come doppiatore ma proprio non riesce a mantenere un'occupazione stabile. E' un padre stupendo ma irresponsabile e la moglie, stufa, chiede il divorzio. Di stare lontano dai suoi tre figli Daniel proprio non ne vuole sapere. Si traveste da Mrs. Doubtfire e va a fare la governante in casa loro.
Tutto ruota intorno all'ottima performance di Robin Williams, istrionico mattatore che fornisce una grande prova della sua versatilità. Mrs. Doubtfire affronta il tema delicato del divorzio, specie agli occhi dei figli, ma senza l'affanno didattico de L'attimo fuggente, e così anche Williams è più rilassato, piacevolmente anarchico. Eccelso il colloquio al collocamento con tutte le voci: anche il suo storico doppiatore, Carlo Valli, riesce a stargli dietro nei suoi tour vocali e a mantenere piacevole la versione italiana.
Una commedia brillante, per grandi e piccini, con il solito taglio leggermente fiabesco di Chris Columbus, che esattamente come in Mamma ho perso l'aereo, si avvale della collaborazione di Raja Gosnell. Il trucco che ha vinto il premio Oscar è curato invece da Greg Cannom, già premiato per Dracula di Bram Stoker , e Ve Neill a cui si deve il make-up di Beetlejuice.
Anche il resto del cast è di livello e fa la sua parte: Brosnan è il bellimbusto che insidia la moglie fresca di divorzio con un fare sicuro e una costosa Mercedes, Sally Field un'ottima donna in carriera. Esilarante la sequenza del thè.
Da vedere.
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aristoteles
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mercoledì 29 luglio 2015
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per la famiglia
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NONOSTANTE I temi tratti siano molto delicati (divorzio , affido, sofferenza dei figli) il fillm affronta queste tematiche con leggerezza facendo sorridere lo spettatore.
Questo ,secondo me, è il punto di forza della pellicola rafforzata dalla bravura di robin williams e da tutte le simpatiche gag derivanti dalla sua eccellente trasformazione.
(Ancora rido pensando all'autista del bus).
La sceneggiatura non è da oscar ,tutta la parte con l'assistente sociale è ridicola , e anche su alcune battute e dialoghi si poteva fare molto di più.
Aggiungerei che Il protagonista in pochi giorni passa dal saltare sui tavoli a perfetta governatrice di casa saggia e matura, non risultando molto credibile, anche se spinto dall'amore per i figli,
Tuttavia la storia si fa seguire volentieri , ed anche se sviluppata per i più piccoli, assicura due ore di buon intrattenimento anche a spettatori più adulti.
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NONOSTANTE I temi tratti siano molto delicati (divorzio , affido, sofferenza dei figli) il fillm affronta queste tematiche con leggerezza facendo sorridere lo spettatore.
Questo ,secondo me, è il punto di forza della pellicola rafforzata dalla bravura di robin williams e da tutte le simpatiche gag derivanti dalla sua eccellente trasformazione.
(Ancora rido pensando all'autista del bus).
La sceneggiatura non è da oscar ,tutta la parte con l'assistente sociale è ridicola , e anche su alcune battute e dialoghi si poteva fare molto di più.
Aggiungerei che Il protagonista in pochi giorni passa dal saltare sui tavoli a perfetta governatrice di casa saggia e matura, non risultando molto credibile, anche se spinto dall'amore per i figli,
Tuttavia la storia si fa seguire volentieri , ed anche se sviluppata per i più piccoli, assicura due ore di buon intrattenimento anche a spettatori più adulti.
UN film per la famiglia e sulla famiglia.
Da vedere almeno una volta.
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critichetti
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lunedì 17 novembre 2014
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molto zucchero,ma senza scordare i valori
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Allora:so quanto molti adorino questo film per i più svariati motivi,ma desidero parlarne per come io lo ritengo,anche dovendo fare degli spoiler:siete avvisati.Allora:il film è molto leggero e fiabesco,notevoli sono le prestazioni di gran parte del cast,non solo Robin Williams.ma anche Fierstein o Sally Field fanno un ottimo lavoro e anche Mara Wilson,nonostante la giovane età,dimostra comunque una buona dimestichezza con la recitazione.Un grandissimo applauso va fatto anche a Raja Gosnell,autore di un montaggio strepitoso.Nota di gran merito anche al doppiaggio italiano,dove Carlo Valli si dimostra ancora uno dei maestri di questa grande arte,ben coadiuvato da altri mostri sacri come Tonino Accolla.
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Allora:so quanto molti adorino questo film per i più svariati motivi,ma desidero parlarne per come io lo ritengo,anche dovendo fare degli spoiler:siete avvisati.Allora:il film è molto leggero e fiabesco,notevoli sono le prestazioni di gran parte del cast,non solo Robin Williams.ma anche Fierstein o Sally Field fanno un ottimo lavoro e anche Mara Wilson,nonostante la giovane età,dimostra comunque una buona dimestichezza con la recitazione.Un grandissimo applauso va fatto anche a Raja Gosnell,autore di un montaggio strepitoso.Nota di gran merito anche al doppiaggio italiano,dove Carlo Valli si dimostra ancora uno dei maestri di questa grande arte,ben coadiuvato da altri mostri sacri come Tonino Accolla.Ma purtroppo non posso fare a meno di notare alcune cose che non vanno bene.Innanzitutto la recitazione degli altri due attori più giovani:Matthew Lawrence è inguardabile,ma ancora peggio è Lisa Jakub:due mattoni avrebbero avuto probabilmente più capacità espressive di questi due "attori"!E steccano pur lavorando gente molto abile a recitare!Discorso a parte per la sceneggiatura:ho apprezzato alcune parti comiche,comem quando Williams si sforza di cucinare da gourmet ma ne è totalmente incapace o come la scena del ristorante,molto bella anche la scnea in cui lui si svela ai due figli più grandi:lo ha fatto perchè voleva riprendere suo figlio che usava dei termini scurrili:questo è molto educativo e ci fa capire che il padre è ancora ben conscio del suo ruolo di educatore,ma non posso fare a meno di disapprovare altre scelte:innanzitutto l'alone di buona convivenza che vi è nella famiglia:non che sia contro a queste cose,ma nel libro i personaggi erano molto più deviati e litigavano molto spesso tra loro in modo furibondo e soprattutto il padre oltre a venire scoperto subito dai figli nel suo operato (ma da essi coperto) è molto più incapace di come si vede nel film e alla fine rimane un irresponsabile e nessuno dei personaggi migliora interiormente.Purtroppo è una differenza per me un pò indigesta.Purtuttavia rimane un film carino da vedere in famiglia,ma nulla di più
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ethan
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mercoledì 13 agosto 2014
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non male, però...
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come si fa a non accorgersi che la donna di casa, è il papà travestito. Sono due gocce d'acqua, neanche un dubbio proprio. Mah, però alle volte...
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(di critichetti)
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great steven
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giovedì 7 novembre 2013
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un esilarante robin williams travestito da donna.
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MRS. DOUBTFIRE (MAMMO PER SEMPRE) (USA, 1993) di CHRIS COLUMBUS con ROBIN WILLIAMS – SALLY FIELD – PIERCE BROSNAN – MATTHEW LAWRENCE – LISA JAKUB – MARA WILSON – HARVEY FIERSTEIN § Daniel Hillard, doppiatore cinematografico bravissimo a caratterizzare la voce licenziatosi dal lavoro per aver avuto da ridire su un cartoon, si separa controvoglia dalla moglie Miranda che lo considera irresponsabile, immaturo e inadatto ad allevare i loro tre figli. Il tribunale delibera che il marito ha diritto di visita solo il sabato pomeriggio. Ma un padre affezionato come lui non si arrende alla prima difficoltà, ed anzi escogita un piano originalissimo: facendosi aiutare dal fratello truccatore per l’aspetto fisico, assume l’identità di Euphegenia Doubtfire, cortesissima donna 60enne che entra al servizio di Miranda come colf.
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MRS. DOUBTFIRE (MAMMO PER SEMPRE) (USA, 1993) di CHRIS COLUMBUS con ROBIN WILLIAMS – SALLY FIELD – PIERCE BROSNAN – MATTHEW LAWRENCE – LISA JAKUB – MARA WILSON – HARVEY FIERSTEIN § Daniel Hillard, doppiatore cinematografico bravissimo a caratterizzare la voce licenziatosi dal lavoro per aver avuto da ridire su un cartoon, si separa controvoglia dalla moglie Miranda che lo considera irresponsabile, immaturo e inadatto ad allevare i loro tre figli. Il tribunale delibera che il marito ha diritto di visita solo il sabato pomeriggio. Ma un padre affezionato come lui non si arrende alla prima difficoltà, ed anzi escogita un piano originalissimo: facendosi aiutare dal fratello truccatore per l’aspetto fisico, assume l’identità di Euphegenia Doubtfire, cortesissima donna 60enne che entra al servizio di Miranda come colf. Diventa indispensabile a tutti con la sua capacità di risolvere i problemi e la sua simpatia. Finale aperto. Non è da vedere tanto come un panegirico indiscriminato della famiglia, ma piuttosto come un’opera propostasi di mostrare a cosa i genitori sono disposti a fare pur di non abbandonare il "sangue del loro sangue" (in una scena viene addirittura pronunciato "prole-dipendente"!). Impeccabile la prova di Williams, il migliore comico della Hollywood di oggi, il cui camaleontismo è felicemente sfogato dopo 13 estenuanti ore trascorse in sala trucco. Carlo Valli che lo doppia, adottando uno sdoppiamento pressoché inappuntabile, vinse nel 1995 il David di Donatello per la miglior voce maschile. I tre ragazzini (L. Jakub, 1980; M. Lawrence, 1982; M. Wilson, 1988) erano praticamente al debutto ai tempi delle riprese, eppure nelle scene che si srotolano fra casa, ristorante, piscina e appartamento in subbuglio sono di una buffoneria perfetta per quello che possiamo aspettarci da tempi comici infantili.
Commedia; giudizio personale: 8 (buono)
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fedson
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giovedì 7 marzo 2013
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williams, che mammo!
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Impeccabile commedia per famiglie, quella proposta da Chris Columbus nel lontano 1993. "Mrs. Doubtfire" racconta la storia di un padre, Daniel, affezionato alla famiglia e ai suoi valori, che attraversa un duro rapporto nel matrimonio con la moglie, ormai prossima nella drastica decisione del divorzio. Dopo esser stato licenziato dal suo lavoro di doppiatore, Daniel si ritrova disoccupato, divorziato e senza speranze. L'unica cosa che lo tiene in vita è l'amore per i suoi tre figli. Per riallacciare il rapporto con loro, per vederli ogni giorno, per farli crescere insieme a lui, Daniel viene colto dalla brillante idea di travestirti da un'anziana governante e, così facendo, si fa assumere dalla ex-moglie.
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Impeccabile commedia per famiglie, quella proposta da Chris Columbus nel lontano 1993. "Mrs. Doubtfire" racconta la storia di un padre, Daniel, affezionato alla famiglia e ai suoi valori, che attraversa un duro rapporto nel matrimonio con la moglie, ormai prossima nella drastica decisione del divorzio. Dopo esser stato licenziato dal suo lavoro di doppiatore, Daniel si ritrova disoccupato, divorziato e senza speranze. L'unica cosa che lo tiene in vita è l'amore per i suoi tre figli. Per riallacciare il rapporto con loro, per vederli ogni giorno, per farli crescere insieme a lui, Daniel viene colto dalla brillante idea di travestirti da un'anziana governante e, così facendo, si fa assumere dalla ex-moglie. Diventando Mrs. Doubtfire, lo stesso Daniel diventa importante per tutta la famiglia. Il film, tratto dall'omonimo romanzo della Fine, riesce nell'impresa di diventare IL FILM PER FAMIGLIE per eccellenza, tramite un'astuta sceneggiatura studiata al fine di non far vedere, agli occhi dei bambini, il divorzio come un'inferno senza via d'uscita, ma come un fattore della vita che suggerisce di continuare ad andare avanti, nel bene o nel male. Robin Williams, con trucco e parrucco sorprendenti (vincitori del premio Oscar di quell'anno), si impadronisce pienamente dell'intero film, portandolo avanti secondo una mimica fuori dal comune con pieno gusto ed energia, senza mai far annoiare lo spettatore. Il suo talento viene qui dimostrato da una gigantesca e camaleontica interpretazione di un padre che farebbe di tutto pur di stare con i propri figli per giocare e crescere con loro, perfino travestirsi da anziana! Una delle più belle e frizzanti interpretazioni del fuoriclasse Williams (premiato con un Golden Globe), che si cimenta in questo delizioso film per famiglie dotato di un'umorismo unico, spontaneo, vero e splendidamente riuscito. Commedia per famiglie allegra e spensierata, di grandi valori morali e familiari e che fa fuoco su alcune sfumature e su quelle piccole gioie presenti in tutte le famiglie. Riuscitissimo anche il doppiaggio italiano, esercitato da un "doppio" Carlo Valli divertente e dinamico. Una delle performance che ha consacrato Williams come un mostro della commedia! Simpaticissimo!
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cenox
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lunedì 26 dicembre 2011
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l'arte trasformista di williams
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Ottima commedia,davvero ottima, in cui uno dei migliori Williams di sempre insieme ai film "L'attimo fuggente" e "Patch Adams", interpreta un padre di famiglia che non si riesce mai a nprendere seriamente, ed anche a causa della sua esagerata indulgenza verso i figli, sua moglie chiede il divorzio e va alla ricerca di una fidata babysitter, che possa cucinare, pulire e tenere a bada ai tre figli mentre lei è al lavoro. Ma sarà proprio lo stesso Williams, che, grazie all'aiuto di suo fratello (che lavora nello spettacolo) a creargli una maschera ed un travestimento che lo possa trasformare in Mrs. Doubtfire, la bambinaia perfetta e dai modi stravaganti, l'unica soluzione per poter ancora stare insieme ai propri figli.
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Ottima commedia,davvero ottima, in cui uno dei migliori Williams di sempre insieme ai film "L'attimo fuggente" e "Patch Adams", interpreta un padre di famiglia che non si riesce mai a nprendere seriamente, ed anche a causa della sua esagerata indulgenza verso i figli, sua moglie chiede il divorzio e va alla ricerca di una fidata babysitter, che possa cucinare, pulire e tenere a bada ai tre figli mentre lei è al lavoro. Ma sarà proprio lo stesso Williams, che, grazie all'aiuto di suo fratello (che lavora nello spettacolo) a creargli una maschera ed un travestimento che lo possa trasformare in Mrs. Doubtfire, la bambinaia perfetta e dai modi stravaganti, l'unica soluzione per poter ancora stare insieme ai propri figli. Perfetto il trucco per far diventare Williams, un'anziana signora, e perfetto lo stesso Williams nell'interpretarla, esaltando la sua capacità di creare voci sempre nuove e spassose.
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peppe97
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venerdì 25 febbraio 2011
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una pellicola "allegramente riuscita"
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Quanto tempo i truccatori hanno occupato per truccare Robin Williams,non lo so ,ma so di certo che ciò che hanno fatto,lo hanno fatto al melio,visto che hanno ottenuto l'oscar.Con un Robin Williams irriconoscibile,è facile per Columbus rendere il film più divertente e con più battute ironiche nel copione;forse poteva risparmiarsi qualche termine che,è vero non fa male,ma che può danneggiare se utilizzato in quantità maggiori.
Per il resto sono più che soddisfatto e credo che la visione può essere aperta anche a coloro inferiori ai 10 anni.
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matilde perriera
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mercoledì 6 gennaio 2010
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resisteremo alle scosse sismiche
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Resisteremo alle scosse sismiche
Da vedere e rivedere. Chris Columbus è soddisfatto, la sua commedia dolceamara, che alterna parti comiche e spensierate con momenti seri e problematici, gli ha regalato la statuetta per il miglior trucco e il Golden Globe per l’interpretazione virtuosistica di Robin William. Daniel Hillard, portento multiforme, muta la voce, l’accento, il volto, il corpo, “miscet utile dulci” nel duplice ruolo di affabile papà disperato e istitutrice inglese sessantenne. Sally Field, arredatrice d'interni, preoccupata per l’incontenibile energia “deviante” del marito, incurante dell’attaccamento che “il pagliaccio ribelle di Hollywood” sente per Lydia di 15 anni, Chris di 12 e Natalie di 5, chiede il divorzio e ottiene l'affidamento dei bambini; Daniel li vedrà solo nei week-end e sarà seguito da un’acida assistente sociale sorda alle ragioni del cuore.
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Resisteremo alle scosse sismiche
Da vedere e rivedere. Chris Columbus è soddisfatto, la sua commedia dolceamara, che alterna parti comiche e spensierate con momenti seri e problematici, gli ha regalato la statuetta per il miglior trucco e il Golden Globe per l’interpretazione virtuosistica di Robin William. Daniel Hillard, portento multiforme, muta la voce, l’accento, il volto, il corpo, “miscet utile dulci” nel duplice ruolo di affabile papà disperato e istitutrice inglese sessantenne. Sally Field, arredatrice d'interni, preoccupata per l’incontenibile energia “deviante” del marito, incurante dell’attaccamento che “il pagliaccio ribelle di Hollywood” sente per Lydia di 15 anni, Chris di 12 e Natalie di 5, chiede il divorzio e ottiene l'affidamento dei bambini; Daniel li vedrà solo nei week-end e sarà seguito da un’acida assistente sociale sorda alle ragioni del cuore. Costretta ad assumere una governante, Miranda s’imbatte in un nuovo Daniel che, con parrucca, trucco perfetto, abito ad hoc, si trasforma in "Mrs. Euphegenia Doubtfire. “Il Gianburrasca del cinema americano” viene assunto, interagirà nella crescita dei figli. Il funambolesco Daniel, provato dal dolore, riesce a rendere confortevole il modesto appartamento in cui abita, si crea una nuova vita insieme ai suoi cari, cucina, pulisce, cura le piante, va d'accordo con i bambini e li invoglia allo studio. Sarebbe una donna perfetta ... se fosse una donna! "Mrs. Doubtfire", angosciata, riceve le confidenze di Miranda sull’aitante ex-compagno di scuola Dunmeyer, “sente” nel cuore dei bambini l'affetto e la nostalgia per il padre, s’infuria quando il ricco Stuart tenta di mettere in ombra il ruolo che egli aveva sempre avuto, ma non demorde, ostacola la relazione della moglie, trova un lavoro, viene notato dal produttore televisivo che ne riconosce lo straordinario talento. Il destino, però, fa strani scherzi. Un bivio, due cene organizzate casualmente nello stesso ristorante, scoppia la tempesta. L’inizio della fine? La famiglia si ricomporrà? Alquanto incerta la conclusione. Tanti gli interrogativi e profonda la riflessione. Robin William, Sally Field e Chris Columbus, da un lato, hanno sconfessato un panegirico indiscriminato della famiglia e della figura paterna; un esplicito finale favolistico – dicono - avrebbe trasmesso false speranze nel cuore dei figli di genitori separati, i bambini non devono vivere la separazione dei genitori come un trauma, se c’è amore, avranno sempre un sicuro punto di riferimento. I telespettatori avvertono nello sfondo, invece, il senecano “sumus membra unius corporis”. Daniel più consapevole, Miranda più comprensiva, i ragazzini più responsabili, tutti hanno capito che l’appoggio è indispensabile non solo nella macro ma anche nella microsocietà, all’interno della monocellula. La donna che lavora fuori casa, oberata da ritmi spesso snervanti, ha bisogno di una collaborazione a 360° per l’armonia generale e la crescita reale di tutti i componenti. Solo su tali basi si potrà costruire … e l’edificio sarà stabile e solido, pronto a resistere alle scosse sismiche più devastanti
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matilde perriera
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martedì 5 gennaio 2010
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resisteremo alle scosse sismiche
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Resisteremo alle scosse sismiche
Da vedere e rivedere. Chris Columbus è soddisfatto, la sua commedia dolceamara, che alterna parti comiche e spensierate con momenti seri e problematici, gli ha regalato la statuetta per il miglior trucco e il Golden Globe per l’interpretazione virtuosistica di Robin William. Daniel Hillard, portento multiforme, muta la voce, l’accento, il volto, il corpo, “miscet utile dulci” nel duplice ruolo di affabile papà disperato e istitutrice inglese sessantenne. Sally Field, arredatrice d'interni, preoccupata per l’incontenibile energia “deviante” del marito, incurante dell’attaccamento che “il pagliaccio ribelle di Hollywood” sente per Lydia di 15 anni, Chris di 12 e Natalie di 5, chiede il divorzio e ottiene l'affidamento dei bambini; Daniel li vedrà solo nei week-end e sarà seguito da un’acida assistente sociale sorda alle ragioni del cuore.
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Resisteremo alle scosse sismiche
Da vedere e rivedere. Chris Columbus è soddisfatto, la sua commedia dolceamara, che alterna parti comiche e spensierate con momenti seri e problematici, gli ha regalato la statuetta per il miglior trucco e il Golden Globe per l’interpretazione virtuosistica di Robin William. Daniel Hillard, portento multiforme, muta la voce, l’accento, il volto, il corpo, “miscet utile dulci” nel duplice ruolo di affabile papà disperato e istitutrice inglese sessantenne. Sally Field, arredatrice d'interni, preoccupata per l’incontenibile energia “deviante” del marito, incurante dell’attaccamento che “il pagliaccio ribelle di Hollywood” sente per Lydia di 15 anni, Chris di 12 e Natalie di 5, chiede il divorzio e ottiene l'affidamento dei bambini; Daniel li vedrà solo nei week-end e sarà seguito da un’acida assistente sociale sorda alle ragioni del cuore. Costretta ad assumere una governante, Miranda s’imbatte in un nuovo Daniel che, con parrucca, trucco perfetto, abito ad hoc, si trasforma in "Mrs. Euphegenia Doubtfire. “Il Gianburrasca del cinema americano” viene assunto, interagirà nella crescita dei figli. Il funambolesco Daniel, provato dal dolore, riesce a rendere confortevole il modesto appartamento in cui abita, si crea una nuova vita insieme ai suoi cari, cucina, pulisce, cura le piante, va d'accordo con i bambini e li invoglia allo studio. Sarebbe una donna perfetta ... se fosse una donna! "Mrs. Doubtfire", angosciata, riceve le confidenze di Miranda sull’aitante ex-compagno di scuola Dunmeyer, “sente” nel cuore dei bambini l'affetto e la nostalgia per il padre, s’infuria quando il ricco Stuart tenta di mettere in ombra il ruolo che egli aveva sempre avuto, ma non demorde, ostacola la relazione della moglie, trova un lavoro, viene notato dal produttore televisivo che ne riconosce lo straordinario talento. Il destino, però, fa strani scherzi. Un bivio, due cene organizzate casualmente nello stesso ristorante, scoppia la tempesta. L’inizio della fine? La famiglia si ricomporrà? Alquanto incerta la conclusione. Tanti gli interrogativi e profonda la riflessione. Robin William, Sally Field e Chris Columbus, da un lato, hanno sconfessato un panegirico indiscriminato della famiglia e della figura paterna; un esplicito finale favolistico – dicono - avrebbe trasmesso false speranze nel cuore dei figli di genitori separati i bambini non devono vivere la separazione dei genitori come un trauma, se c’è amore, avranno sempre un sicuro punto di riferimento. I telespettatori avvertono nello sfondo, invece, il senecano “sumus membra unius corporis”. Daniel più consapevole, Miranda più comprensiva, i ragazzini più responsabili, tutti hanno capito che l’appoggio è indispensabile non solo nella macro ma anche nella microsocietà, all’interno della monocellula. La donna che lavora fuori casa, oberata da ritmi spesso snervanti, ha bisogno di una collaborazione a 360° per l’armonia generale e la crescita reale di tutti i componenti. Solo su tali basi si potrà costruire … e l’edificio sarà stabile e solido, pronto a resistere alle scosse sismiche più devastanti
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