weach
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mercoledì 1 dicembre 2010
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un punto di incontro possibile
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lettura gradita
"Voi che noi amiamo, voi che non ci sentite ..che ci credete così lontani...eppure siamo così vicini.noi siamo i messaggeri non il messaggio.
Il messaggio è l'amore .
Noi non siamo niente voi siete il nostro tutto.
Lasciateci vivere nei vosti occhi, guardate il nostro mondo attraverso noi, riconqustatelo attraverso noi, allara saremo vicini a voi e voi vicini a lui"
Basta questa enunciazione dell'angelo iniziale , così intensamente struggente e mistica per desiderare di assorbire questo capolavoro estetico ed aprire il cuore alla vibrazione sicronica che si espande .
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lettura gradita
"Voi che noi amiamo, voi che non ci sentite ..che ci credete così lontani...eppure siamo così vicini.noi siamo i messaggeri non il messaggio.
Il messaggio è l'amore .
Noi non siamo niente voi siete il nostro tutto.
Lasciateci vivere nei vosti occhi, guardate il nostro mondo attraverso noi, riconqustatelo attraverso noi, allara saremo vicini a voi e voi vicini a lui"
Basta questa enunciazione dell'angelo iniziale , così intensamente struggente e mistica per desiderare di assorbire questo capolavoro estetico ed aprire il cuore alla vibrazione sicronica che si espande .
Questo film è uno splendido volo immerso nella comunicazione fra materia ed energia spirituale che ci "avvolge".
Il messaggero , prima osservatore silente, poi si anima nel colore della vita umana in un connubio di contenuti estetici,lirici,poetici struggenti, esistenziali, filosofici.
Chi è vivente in qualche modo è eroe inconsapevole ,attore di un gioco di cui è vittima e carnefice, dentro un gioco sicuramente infinitamente più grande di lui.
Wim Winders, regista ," è il film" con tutto il suo pensiero, sentire complessità esistenziale , in un valzer estetico . originale, ridondante, di ariticolata comunicazione, un valzer sospeso fra cielo e terra , imbevuto di ideali,filosofici dell'essere, ;è l'incontro fra gli angeli e la materia da cui scaturisce un sentimento di condivisone e di repusione , di attrazione e di disprezzo; è comunque incontro , dibattitto alla ricerca delle motivazione dell'essere , delicato, appasionato, triste , colto, musicale , drammatico,spaziale , profondo.
capolavoro
weach illuminati
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weach
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mercoledì 5 gennaio 2011
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un punto di incontro è inevitabile
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Così vicino cosi lontano“descrive, con un sentire trasognato ed estetico, il sofferto conflitto fra forma ed energia , fra materia e spirito, fra i diversi piani dell’ essere che si osservano , si compenetrano ,si desiderano , si respingono in fiero tenzone ,poi inevitabilmente si ricompongono essendo solo , per illusione , distinti .
“Voi che noi amiamo, voi che non ci sentite ..che ci credete così lontani...eppure siamo così vicini;noi siamo i messaggeri non il messaggio.
Il messaggio è l'amore .
Noi non siamo niente voi siete il nostro tutto.
Lasciateci vivere nei vostri occhi, guardate il nostro mondo attraverso noi, riconquistatelo attraverso noi, allora saremo vicini a voi e voi vicini a lui"
Basta questa enunciazione dell'angelo iniziale , così intensamente, struggente e mistica per desiderare di assorbire questo capolavoro estetico ed aprire il cuore alla vibrazione sincronica che ci viene proposta.
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Così vicino cosi lontano“descrive, con un sentire trasognato ed estetico, il sofferto conflitto fra forma ed energia , fra materia e spirito, fra i diversi piani dell’ essere che si osservano , si compenetrano ,si desiderano , si respingono in fiero tenzone ,poi inevitabilmente si ricompongono essendo solo , per illusione , distinti .
“Voi che noi amiamo, voi che non ci sentite ..che ci credete così lontani...eppure siamo così vicini;noi siamo i messaggeri non il messaggio.
Il messaggio è l'amore .
Noi non siamo niente voi siete il nostro tutto.
Lasciateci vivere nei vostri occhi, guardate il nostro mondo attraverso noi, riconquistatelo attraverso noi, allora saremo vicini a voi e voi vicini a lui"
Basta questa enunciazione dell'angelo iniziale , così intensamente, struggente e mistica per desiderare di assorbire questo capolavoro estetico ed aprire il cuore alla vibrazione sincronica che ci viene proposta.
Questo film è uno splendido volo immerso nella comunicazione fra materia ed energia spirituale che ci "avvolge".
Il messaggero , prima osservatore silente, poi si anima nel colore della vita umana in un connubio di contenuti estetici,lirici,poetici struggenti, esistenziali, filosofici.
Chi è vivente in qualche modo è eroe inconsapevole ,attore di un gioco di cui è vittima e carnefice, dentro un gioco sicuramente infinitamente più grande di lui.
Wim Winders, regista ," è il film" con tutto il suo pensiero, sentire ,complessità esistenziale , in un valzer estetico ,originale, ridondante, di articolata comunicazione,in un valzer sospeso fra cielo e terra , imbevuto di ideali,filosofici dell'essere, ;è l'incontro fra gli angeli e la materia da cui scaturisce un sentimento di condivisone e di repulsione , di attrazione e di disprezzo; è comunque incontro , dibattito alla ricerca delle motivazione dell'essere , delicato, appassionato, triste , colto, musicale , drammatico,spaziale , profondo.
L'espressione esistenziale si guarda allo specchio.
Capolavoro!!!!!
Weach illuminati
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kaesust rikamov
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poesia e arte
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Nel cinema è rarissima.
Poesia, arte e messaggi, la natura della vita, oltre la sopravvivenza.
Non giudicatelo, assorbitelo.
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fedeleto
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mercoledì 4 gennaio 2012
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il ritorno degli angeli
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Dopo l'inspiegabile insuccesso di FINO ALLA FINE DEL MONDO,Wim Wenders sfiancato da questa titanica impresa ,torna IN Germania e dirige il seguito del CIELO SOPRA BERLINO,ovvero COSI LONTANO ,COSI VICINO.L'angelo Cassiel vive in mezzo alle persone e sente come sempre i loro pensieri,e ritrova anche l'amico damiel che nello scorso capitolo si era incarnato uomo per amore di una donna.Cassiel pertanto decide di sacrificarsi quando una bambina sta per cadere da un palazzo e diventa umano.Da quando questa nuova vita gli si presenta avra' esperienze di ogni genere,oltre a tentar di fare buone azioni ,diventera' anche un viandate e barbone di strada dedito all'alcool,ma quando capira' tentera' di cambiare vita anche se si mettera' a lavorare per un gangster,trovera' la forza di fare un ultima buona azione e morire per tornare ad essere un angelo.
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Dopo l'inspiegabile insuccesso di FINO ALLA FINE DEL MONDO,Wim Wenders sfiancato da questa titanica impresa ,torna IN Germania e dirige il seguito del CIELO SOPRA BERLINO,ovvero COSI LONTANO ,COSI VICINO.L'angelo Cassiel vive in mezzo alle persone e sente come sempre i loro pensieri,e ritrova anche l'amico damiel che nello scorso capitolo si era incarnato uomo per amore di una donna.Cassiel pertanto decide di sacrificarsi quando una bambina sta per cadere da un palazzo e diventa umano.Da quando questa nuova vita gli si presenta avra' esperienze di ogni genere,oltre a tentar di fare buone azioni ,diventera' anche un viandate e barbone di strada dedito all'alcool,ma quando capira' tentera' di cambiare vita anche se si mettera' a lavorare per un gangster,trovera' la forza di fare un ultima buona azione e morire per tornare ad essere un angelo.Wim wenders dirige un buon seguito ,certo non all'altezza del primo quanto a poesia e soavita' di immagini,ma il discorso ripreso aggiunge qualcosa di nuovo.Nell'esperienza di cassiel si dimostra come in realta' l'uomo sia fragile o meglio anche gli angeli(entita' pure) abbiano difficolta' una volta che diventino umani,poiche' essere umani non e' facile.Pertanto wenders dirige anche scene degne di lode e eloquenti quanto basta(la scena del volo con i fili di cassiel determina la sua fine ma anche un suo nuovo inizio),e soprattutto ancora una volta critica il cinema moderno nella sequenza con il gangster nel suo rifugio dove vende materiale pornografico.Un buon seguito e meritevole di visione
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lucaguar
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sabato 4 aprile 2015
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il dramma della condizione umana
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Wim Wenders, a distanza di sei anni, gira il sequel de "Il cielo sopra Berlino".
"Così lontano, così vicino!" è un film sulla falsariga del precedente per profondità, misticismo ed introspezione, anche se forse non necessario. Il risultato è comunque un'opera di grande spessore, soprattutto nella prima parte, in cui Wenders, come al solito, ci trasporta nelle profondità più abissali dell'anima umana.
Dopo che Damiel da angelo era diventato uomo nel primo capitolo, ora anche il suo compagno Cassiel si "libera", seppur involontariamente, della condizione eterna a cui è legato, mentre sta assistendo al precipitare di una bambina da un palazzo.
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Wim Wenders, a distanza di sei anni, gira il sequel de "Il cielo sopra Berlino".
"Così lontano, così vicino!" è un film sulla falsariga del precedente per profondità, misticismo ed introspezione, anche se forse non necessario. Il risultato è comunque un'opera di grande spessore, soprattutto nella prima parte, in cui Wenders, come al solito, ci trasporta nelle profondità più abissali dell'anima umana.
Dopo che Damiel da angelo era diventato uomo nel primo capitolo, ora anche il suo compagno Cassiel si "libera", seppur involontariamente, della condizione eterna a cui è legato, mentre sta assistendo al precipitare di una bambina da un palazzo. Lo shock che tale visione provoca all'angelo lo trasforma in essere umano permettendo alla bambina di salvarsi tra le sue braccia.
Divenuto umano, Cassiel va subito a trovare il suo amico Damiel, che ora ha una famiglia e lavora in una pizzeria italiana. Ben presto però, l'uomo, come travolto da un mondo, quello umano-sensibile, a lui completamente estraneo, comincia a far prevalere i piaceri del corpo e si getta in una vita dissoluta ed irresponsabile, non avendo mai provato prima nessun piacere, perchè incatenato nalla sua condizione puramente spirituale. Egli comincia a farsi preda dell' alcol e inizia per caso a lavorare per un gangster che vive con il commercio di film pornografici e di armi. Dopo aver toccato il fondo, l'angelo venuto sulla Terra comprende di vivere in una condizione miserabile e di essere stato paradossalmente attratto dal male (o di non averlo riconosciuto come tale) ed esperisce tragicamente, pur proveniendo da una realtà ultraterrena e superiore, tutta la difficoltà e la drammaticità della condizione umana, impastata di bene ma anche di male, di ordine ma anche di disordine, schiavizzata dai piaceri e costantemente esposta ai dolori; solo un altro atto di amore estremo (darà la vita pur di salvare una bambina) lo riporterà ad essere un angelo.
Il filone concettuale principale e più straordinario, secondo me, di questo film, esattamente come il precedente, è la "metafisica al contrario" (come ho già scritto nella recensione di "Un cielo sopra Berlino") che Wenders riesce magistralmente a rappresentare, mostrando come anche le realtà supreme ed eterne possano essere in costante battaglia e tensione con il male del mondo, con la stupidità e la superficialità umana, in una realtà crudele e meravigliosa al contempo che è il mistero della vita, specialmente quella umana.
Le uniche pecche che lo rendono più debole del precedente capitolo sono alcuni passaggi toccati e non troppo approfonditi (la ambigua figura dell'angelo interpretato da Dafoe) ed un eccessivo decentramento delle figure protagoniste de "Il cielo sopra Berlino", Damiel e la moglie, che fanno fin troppo da sfondo alla vicenda di Cassiel rendendola surreale.
Un grande opera comunque, non al livello della precedente ma da vedere assolutamente, ricchissima di spunti alti, ricercati e profondissimi. Wenders uno dei più grandi registi viventi.
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