Misery non deve morire |
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Un film di Rob Reiner.
Con Lauren Bacall, James Caan, Kathy Bates, Richard Farnsworth, Frances Sternhagen.
continua»
Titolo originale Misery.
Horror,
durata 105 min.
- USA 1990.
MYMONETRO
Misery non deve morire
valutazione media:
3,54
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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GRANDE KATHY BATES, COME SEMPREdi Alessandro PacellaFeedback: 0 |
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sabato 2 febbraio 2008 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Se provassimo a mettere Kathy Bates e Jack Nicholson insieme in un film sulla follia, credo che verrebbe fuori qualcosa di inguardabile, perché impossibile da reggere. La Bates ha dato di sé un'altra prova spettacolare, una fra le tante, in questo film che nessun'altra avrebbe potuto recitare così bene. Memorabile la scena in cui, con l'Adagio Sostenuto di Beethoven in sottofondo, Annie spezza le gambe a Paul: pazza ma perfettamente lucida, calma, cosciente, totalmente immersa nella sua logica, mi chiedo se un briciolo di follia non le appartenga anche nella vita reale. E guardatela, quando rimprovera Paul di voler fare il "furbacchione", perché inizia "Il Ritorno di Misery" senza tener conto che alla fine de "Il Figlio di Misery" l'eroina era morta e sepolta: guardatela quando, di nuovo in preda a una lucidità tutta sua che fatichiamo addirittura a chiamare pazzia, gli racconta dei film a episodi di quando era piccola: "NON È FINITA MICA COSÌ, SABATO!! SOFFRITE TUTTI DI AMNESIA?? CI HANNO FREGATO!!! È TUTTO SBAGLIATO!!!! A USCIRE DA QUEL CAVOLO DI MACCHINA LUI NON CE L'HA FATTA!!!!!!!". Scusate, ma in certi casi una citazione può dire infinitamente più di qualsiasi recenzione. Qualche altra parola la spendo per il romanzo: non so decidermi fra MISERY e SHINING circa il migliore di Stephen King; anche qui lo scrittore è stato magistrale nello scrivere quanto gli attori e il regista lo sono stati nell'inscenare. La resa narrativa del personaggio di Annie Wilkes è il frutto di una certosina indagine sulle dinamiche più profonde e inquietanti del comportamento paranoico-schizofrenico-violento; dettagli inauditi ma perfettamente reali, che ancora una volta (come già in Shining, ma con quel qualcosa in più per via della totale assenza dell'elemento paranormale) fanno uscire il personaggio dalle pagine, spaventandoti a morte.
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