veritas
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mercoledì 15 aprile 2009
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carino e anche divertente
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Lo trovo più che altro un esercizio di stile, soprattutto da parte di Scorsese e Coppola, Woody Allen è fantasticamente divertente in una storia ai limiti del grottesco. Bravini tutti e tre, inquadrature e fotgrafie splendide. La sceneggiatura, detto questo, è assai mediocre, come per esempio nel secondo episodio, "La vita senza Zoe", che sembra più una favoletta da bambine che un segmento di un regista da capolavori come Coppola, e come pure sua figlia Sofia Coppola (la lenta, silenziosa metafora della vita di Lost in Translation dove le immagini di una stupenda Tokyo parlano prima dei personaggi). Sì può dire quindi che questo film è da segnalare unicamente per i tre big che lo hanno svolto.
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Lo trovo più che altro un esercizio di stile, soprattutto da parte di Scorsese e Coppola, Woody Allen è fantasticamente divertente in una storia ai limiti del grottesco. Bravini tutti e tre, inquadrature e fotgrafie splendide. La sceneggiatura, detto questo, è assai mediocre, come per esempio nel secondo episodio, "La vita senza Zoe", che sembra più una favoletta da bambine che un segmento di un regista da capolavori come Coppola, e come pure sua figlia Sofia Coppola (la lenta, silenziosa metafora della vita di Lost in Translation dove le immagini di una stupenda Tokyo parlano prima dei personaggi). Sì può dire quindi che questo film è da segnalare unicamente per i tre big che lo hanno svolto. Carino, certo, carino e anche divertente. Ma il grande cinema non si fa con un "carino e anche divertente" come invece ci si aspetta da Scorsese, Coppola e Allen.
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(di francesco2)
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fedeleto
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martedì 18 settembre 2012
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new york e le sue storie..
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Che succede quando 3 registi americani come Martin Scorsese (taxi driver,toro scatenato,fuori orario),Francis Ford Coppola(il padrino,apocalipse now) e Woody Allen(Zelig,Hannah e le sue sorelle,Manhattan) si uniscono in un film a episodi?Ne esce un grande film che lascia il segno in una New York dipinta con i colori dell'eterogeneita'.Nel primo episodio diretto da Scorsese(Lezioni di vero),un famoso pittore e' innamorato della sua assistente molto piu' giovane,ma quest'ultima non ne vuole sapere e arriva ad andarsene pur di avere la sua liberta'.Nel secondo episodio diretto da Francis Ford Coppola(La vita senza Zoe) una bambina figlia di un famoso flautista ,conosce un ragazzo medio-orientale che la aiuta a recuperare un gioiello prezioso ed a riportarlo alla zia del suo amico poiche' questo gioiello era stato regalato al padre della bambina per la sua bravura a suonare il flauto,e cosi la bambina si ritrovera' a seguire il padre in turne' insieme alla madre che riscopre un amore familiare.
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Che succede quando 3 registi americani come Martin Scorsese (taxi driver,toro scatenato,fuori orario),Francis Ford Coppola(il padrino,apocalipse now) e Woody Allen(Zelig,Hannah e le sue sorelle,Manhattan) si uniscono in un film a episodi?Ne esce un grande film che lascia il segno in una New York dipinta con i colori dell'eterogeneita'.Nel primo episodio diretto da Scorsese(Lezioni di vero),un famoso pittore e' innamorato della sua assistente molto piu' giovane,ma quest'ultima non ne vuole sapere e arriva ad andarsene pur di avere la sua liberta'.Nel secondo episodio diretto da Francis Ford Coppola(La vita senza Zoe) una bambina figlia di un famoso flautista ,conosce un ragazzo medio-orientale che la aiuta a recuperare un gioiello prezioso ed a riportarlo alla zia del suo amico poiche' questo gioiello era stato regalato al padre della bambina per la sua bravura a suonare il flauto,e cosi la bambina si ritrovera' a seguire il padre in turne' insieme alla madre che riscopre un amore familiare.Nell'ultimo episodio(Edipo relitto),un avvocato cinquantenne e' assillato dalla figura materna,durante un gioco di prestigio la donna anziana scompare e all'avvocato sembra di rinascere,peccato che poco dopo la ritrovera' in cielo a parlare con le persone in terra...e il suo matrimonio andra' in pezzi.Ma forse ha trovato la donna giusta ed anche la mamma e' contenta.Non rimane che conviverci con questo problema.Questi tre episodi sono senza dubbio particolari e a loro modo originali.Per molti il primo episodio rimane il migliore e tecnicamente non possiamo escluderlo,poiche' le inquadrature al dettaglio di scorsese e il suo senso di misticismo nei colori crea un'atmosfera decisamente unica e artisticamente superiore,anche se il resto della storia non e' cosi originale per via della semplicita soggettistica in cui l'amore non ricambiato finisce in modo previdibile.Il difetto dell'episodio di Scorsese sta' solo dunque nel soggetto di Richard Pierce,ma per il resto la tecnica di Scorsese e' superiore a tutti .Una cosa e' certa anche Scorsese non sbaglia un film,dopo L'ULTIMA TENTAZIONE DI CRISTO,ecco firmare un altro capolavoro.Nell'episodio di Coppola ci si aspettava qualcosa di piu' anche se la storia non e' male, ma si rischia di fare un film per ragazzi involontariamente,del resto la storia avrebbe dovuto incentrarsi sul tema della poverta' e della riccheza (la scena del barbone che dice e' per la gente come te che amo New york),invece ne e' uscito un episodio senza troppa traccia e con un'atmosfera fiabesca che pertanto salva il film.L'ultimo episodio diretto da Woody Allen e' decisamente il migliore a livello soggettistico.poiche' oltre a catturare per il suo senso di originalita',diverte ed entusiasma,ricordiamo che ormai da tempo Allen aveva smesso di far ridere con SETTEMBRE e UN'ALTRA DONNA e si temeva un suo staticizzarsi ma e' impossibile,perche' Allen conosce alla perfezione i tempi e i modi evidentemente per fare i suoi film.Un esperimento ben riuscito che grazie a tre maestri come questi non delude le aspettative di molti.
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giovedì 4 settembre 2008
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new york stories
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Tre storie a sfondo unico (New York, ma dai?!). "Lezioni di vita", di Scorsese, racconta la crisi di un pittore dovuta all'abbandono della ragazza che ama. 40 minuti ,girati in gran parte nel prefabbricato dove i due abitano, documentano i continui litigi, i ripensamenti della ragazza, l'attaccamento morboso di lui (Nick Nolte, sembra un barbone) verso questa. In realtà tutto ciò che appartiene al mondo di Lionel Dobie ha qualcosa di maniacale (vedi la musica mentre dipinge, "Whiter shade of pale" e "Like a rolling stone" su tutte). Il che rende comprensibile ogni espediente che trova (più o meno corretto!) per restare vicino alla donna che ama (meglio: dice di amare). Il finale spiega molte cose.
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Tre storie a sfondo unico (New York, ma dai?!). "Lezioni di vita", di Scorsese, racconta la crisi di un pittore dovuta all'abbandono della ragazza che ama. 40 minuti ,girati in gran parte nel prefabbricato dove i due abitano, documentano i continui litigi, i ripensamenti della ragazza, l'attaccamento morboso di lui (Nick Nolte, sembra un barbone) verso questa. In realtà tutto ciò che appartiene al mondo di Lionel Dobie ha qualcosa di maniacale (vedi la musica mentre dipinge, "Whiter shade of pale" e "Like a rolling stone" su tutte). Il che rende comprensibile ogni espediente che trova (più o meno corretto!) per restare vicino alla donna che ama (meglio: dice di amare). Il finale spiega molte cose. Resta il fatto che i momenti più ipnotici (dovuti anche alla musica a volume assordante), sono quelli in cui il pennello traccia le sue curve, punta la tela, si muove davanti alla cinepresa, e dà l'idea di essere mille volte più coinvolgente della storia che viene raccontata. "La vita senza Zoe": Coppola punta sul futile, l'elegante, il colorato, come piace a lui. La storia comncia con il racconto di una leggenda, e mantiene toni inverosimili fino alla fine. Zoe è una bambina che vive in albergo, da sola. I suoi genitori sono ricchi, famosi, sempre in viaggio e divorziati. Sarà la sua mano ad aiutare i due adulti così distanti a riavvicinarsi. Dopo la pittura di Scorsese, Coppola mette in scena la musica (il padre di Zoe, Giannini, è il miglior flautista del mondo), e anche lui la rappresenta come un qualcosa di irrinunciabile, di necessario (l'arte si "deve" fare, dice Dobie nel primo episodio). Questa, allo stesso tempo, è la causa di tutti i problemi relazionali dei protagonisti (meno Zoe, immune forse perchè bambina). Coppola si diverte, questo è sicuro, gioca con i colori (strani riflessi rossi nella stanza da letto), con la luce (tramonto in Grecia che neanche in una cartolina), e da questo punto di vista mi ha ricordato molto il recente "Un'altra giovinezza". Personalmente, lo trovo il modo migliore di utilizzare il cinema, veicolo sì di messaggi, ma prima di tutto di immagini. A discapito della verosimiglianza, si può anche concedersi qualche lusso in più da visionario, esagerare. E New York è l'incontro tra Zoe e il barbone nello scatolone! Semplicemente una spanna avanti agli altri. "Edipo re-litto", Woody Allen. Dopo aver ammirato un pittore al lavoro con le sue ossessioni e il più grande flautista del mondo dove finiamo? In psicanalisi! La fantasia del balbuziente del cinema non ha limiti! Intendiamoci, l'episodio è esilarante (anche se alla lunga stanca), e dei tre quello che secondo me rende più omaggio alla metropoli, ma... ma. Allen interpreta un avvocato in età ancora afflitto dalle interferenze della madre, che pretende anche di scegliergli la moglie. Dopo averla vista scomparire in una scatola cinese troverà un attimo di pace, ma sarà solo un attimo. E addio poesia... Dopo musica e pittura, ci si dedica agli sproloqui surreali (certo, divertenti) di un avvocato in crisi con la madre. Non riuscirà mai ad appassionarmi. Detto questo, mi sembra che apprezzerebbe di più il film un abitante di New York, quello che rimane a me è tutto tranne che la città. Non mi lamento, aver visto tre registi di questo calibro lavorare sullo stesso tema è comunque un piacere per gli occhi (soprattutto Coppola, l'ho già detto?), ed è quindi un film che consiglierei a chiunque. Se dovessi scegliere una categoria, però, lo consiglierei in particolare a un artista, di qualsiasi tipo. Ma un artista.
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