Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Tinto Brass a una ‘svolta. Sempre il sesso, ma solo come esibizione insistita e marcata di parti anatomiche, in primo piano invece la violenza. In un mondo in cui si accompagna alla disperazione. Lo spunto, un romanzo, da cui il film prende anche il titolo, scritto da Marco Lodoli e Silvia Bre un po’ alla maniera degli ultimi minimalisti americani, un occhio anche ai fumetti più duri e iperrealistici. Una città di mare senza nome (le targhe delle automobili portano un TB come Tinto Brass), un litorale squallido battuto da venti e piogge. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2832 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 30 settembre 1988
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