paolp78
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domenica 30 luglio 2023
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delicato e triste
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Alcune pellicole hanno lo scopo di toccare i sentimenti e suscitare emozioni; per riuscirci vengono solitamente rappresentate storie d’amore o che riguardano rapporti familiari, in particolare tra genitore e figlio, che come ben si sa sono adatte a toccare il cuore.
In questo film diretto dal semisconosciuto David Hugh Jones, per colpire i sentimenti del pubblico si punta ad un insolito rapporto totalmente platonico, costituito unicamente da una lunghissima corrispondenza epistolare, che poi non è altro che la storia vera della scrittrice Helene Hanff, protagonista femminile del film.
La storia è raccontata in modo estremamente aggraziato ed intelligente e riesce a far presa sul pubblico proprio grazie a tale stile narrativo, nonostante che in realtà non ci sia un granché da raccontare.
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Alcune pellicole hanno lo scopo di toccare i sentimenti e suscitare emozioni; per riuscirci vengono solitamente rappresentate storie d’amore o che riguardano rapporti familiari, in particolare tra genitore e figlio, che come ben si sa sono adatte a toccare il cuore.
In questo film diretto dal semisconosciuto David Hugh Jones, per colpire i sentimenti del pubblico si punta ad un insolito rapporto totalmente platonico, costituito unicamente da una lunghissima corrispondenza epistolare, che poi non è altro che la storia vera della scrittrice Helene Hanff, protagonista femminile del film.
La storia è raccontata in modo estremamente aggraziato ed intelligente e riesce a far presa sul pubblico proprio grazie a tale stile narrativo, nonostante che in realtà non ci sia un granché da raccontare. Il punto forte della pelllicola è costituito dai dialoghi a distanza contenuti nelle lettere che si scambiano i due protagonisti e non solo; la scrittura di questi testi e la lettura recitata che ne viene fatta sono ammalianti.
La sceneggiatura veramente ottima, esalta l’amore per la lettura e per i libri e induce una certa nostalgia per un mondo che oggigiorno è morto e sepolto ahimè.
L’opera è certamente un film d’attori, puntando principalmente sulla bravura davvero eccezionale della coppia protagonista, costituita da Anne Bancroft, che interpreta la Hanff, e Anthony Hopkins. I due grandi interpreti autori entrambi di performance di altissimo livello artistico; curiosamente non sono mai in scena insieme né tantomeno compaiono mai in una stessa inquadratura o hanno un dialogo diretto, in quanto la peculiarità di questa strana storia di affinità intellettuale e sentimentale è che i due personaggi non riusciranno mai a conoscersi personalmente. Questo elemento è anche quello che diventa più toccante sul piano emotivo, introducendo la tematica del rimpianto che soprattutto nelle sequenze finali si impone con particolare forza.
Del resto del cast si ricorda la bravissima Judy Dench ed anche Mercedes Ruehl in una piccola parte.
Una tematica della pellicola è possibile rintracciarla nell’argomento malinconico delle occasioni perse e della vita non vissuta in modo pieno fino in fondo, a causa delle troppe rinunce; questo aspetto del film mi ha riportato alla mante altre pellicole, tra cui il capolavoro di James Ivory “Quel che resta del giorno” forse anche perché anch’esso aveva Hopkins come protagonista.
Molto apprezzabili arredi, abiti e ambienti che ricostruiscono egregiamente Londra e New York anni ’50 e ’60.
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francescofacchinetti
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lunedì 8 giugno 2020
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a guardarlo senti l’odore delle pagine.
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Poche parole promesso: è una delizia.
Ok, sono troppo poche, giuro che bastano due minuti per sorridere inteneriti e affascinati davanti allo schermo, per capire che ci si trova davanti a qualcosa di speciale e che resterà dentro.
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Poche parole promesso: è una delizia.
Ok, sono troppo poche, giuro che bastano due minuti per sorridere inteneriti e affascinati davanti allo schermo, per capire che ci si trova davanti a qualcosa di speciale e che resterà dentro.
Tratto dall’omonimo libro autobiografico di Helene Hanff, “84, Charing Cross Road” è un inno all’amore, all’amore per le piccole cose, per i piccoli grandi sogni che corrono lungo le righe di una pagina, per i libri ed il loro odore, per le rilegature e i viaggi intercontinentali delle spedizioni.
È un film affascinante, recitato splendidamente e di una malinconia disarmante, non racconterò nulla, ma se il cinema è per te una passione e la lettura lo è tanto quanto, sto film ti farà allargare il cuore fino a prendere pure il posto dello stomaco, creando un organo unico.
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maria teresa
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lunedì 26 agosto 2019
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...ma il nostro corpo è il libro dell'amore...
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Viene subito in mente Emily Dickinson :La lettera come dono negato agli dei...e le ragioni di un'anima relegata in una casa dal vasto giardino, microcosmo che può racchiudere la vastità dello spazio stellare. Un oceano divide una donna singolare che ama i libri preziosi che parlano all'anima e che possono essere acquistati, a prezzo "sorprendentemente" modesto a Londra, inella libreria di volumi antichi di Frank Doel, all' 84 di charing Cross Road. Si è nell'Europa dopoguerra e si fa fatica a procurarsi da vivere, chi compra libri di pregio? Ma Helen Hauff, scrittrice e lettrice appassionata, che in America non ha facile accoglienza, tuttavia può permettersi di mandare doni al direttore della libreria ed ai suoi collaboratori che conosce, nel tempo, uno ad uno, attraverso una corrispondenza che rivela calore, delicatezza, generosità e riconoscenza autentiche.
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Viene subito in mente Emily Dickinson :La lettera come dono negato agli dei...e le ragioni di un'anima relegata in una casa dal vasto giardino, microcosmo che può racchiudere la vastità dello spazio stellare. Un oceano divide una donna singolare che ama i libri preziosi che parlano all'anima e che possono essere acquistati, a prezzo "sorprendentemente" modesto a Londra, inella libreria di volumi antichi di Frank Doel, all' 84 di charing Cross Road. Si è nell'Europa dopoguerra e si fa fatica a procurarsi da vivere, chi compra libri di pregio? Ma Helen Hauff, scrittrice e lettrice appassionata, che in America non ha facile accoglienza, tuttavia può permettersi di mandare doni al direttore della libreria ed ai suoi collaboratori che conosce, nel tempo, uno ad uno, attraverso una corrispondenza che rivela calore, delicatezza, generosità e riconoscenza autentiche.E' amore quello che la legherà a Frank Doel? Si, ma di fisionomia inconsueta...è fatto di ascolto, di affinità, di meraviglia......il linguaggio di Donne può essere decifrato da chi ha particolare destino ed è un miracolo che due esiliati così lontani abbiano potuto conoscersi così profondamente senza una stretta di mano, senza mai guardarsi negli occhi....Splendida la scena quando una delicata, affascinante americana entra nella libreria cercando un libro che anche Helen Hauff avrebbe potuto apprezzare. La speranza trasfigura il volto di Doel...ma no, non è lei. L'immaginazione veste la bellezza interiore di ciò che anche gli occhi possono vedere.e gli orecchi udire, e le mani stringere.Solo dopo la morte di Doel Helen Hauff potè varcare la porta al'84 di charing cross road. Maria Teresa
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luigi chierico
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domenica 23 giugno 2013
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soprattutto per chi sa leggere e sa scrivere !
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La trama banale, ma unica, è anacronistica, infatti lega una lettrice americana
Helene Hanff (Anne Bancroft) al responsabile di una libreria inglese Frank Doel (Anthony Hopkins) attraverso una fitta corrispondenza di lettere e libri particolari, anche in latino e greco!!.
Il film, particolarmente bello per chi ama la lettura ed i libri, trasmette sensazioni ed emozioni che sono proprie di chi coltiva questo hobby.
L’amante della lettura è amante anche della corrispondenza, sa attendere e sa amare da lontano anche senza possedere; tuttavia il rapporto con il libro lo definirei carnale.
Il libro, come una lettera, lo puoi infatti toccare, accarezzare, puoi sentirne il profumo mentre lo sfogli, portarlo con te ovunque, anche a letto, se credi !
Quando vi annoti qualcosa è come se dialogassi con lui che vive ed è pronto ad ascoltarti e a risponderti, è il compagno di tutte le tue ore, quelle belle, quelle tristi, quelle terribili.
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La trama banale, ma unica, è anacronistica, infatti lega una lettrice americana
Helene Hanff (Anne Bancroft) al responsabile di una libreria inglese Frank Doel (Anthony Hopkins) attraverso una fitta corrispondenza di lettere e libri particolari, anche in latino e greco!!.
Il film, particolarmente bello per chi ama la lettura ed i libri, trasmette sensazioni ed emozioni che sono proprie di chi coltiva questo hobby.
L’amante della lettura è amante anche della corrispondenza, sa attendere e sa amare da lontano anche senza possedere; tuttavia il rapporto con il libro lo definirei carnale.
Il libro, come una lettera, lo puoi infatti toccare, accarezzare, puoi sentirne il profumo mentre lo sfogli, portarlo con te ovunque, anche a letto, se credi !
Quando vi annoti qualcosa è come se dialogassi con lui che vive ed è pronto ad ascoltarti e a risponderti, è il compagno di tutte le tue ore, quelle belle, quelle tristi, quelle terribili.
Pronto a farsi sciupare, trascurare, lasciare , ma mai a farsi dimenticare.
Quando lo leggi e lo sfogli è come spogliarlo dei suoi segreti, da pagina in pagina.
Sei preso dal desiderio di arrivare alla fine per conoscere quel che ti ha celato e che si è riservato di svelarti solo quando, letta l'ultima pagina, ti avrà appagato di ogni tua curiosità.
Tutta qui l’ossatura del magnifico film che trasmette queste sensazioni ed impressioni allo spettatore, consegnando agli spettatori amanti della lettura tanta poesia, tanta incantevole suggestione.
Gli interpreti partecipano alle emozioni con tale vigore e sensibilità che ti sembra di respirarne l’aria e di non stare solo assistendo a qualcosa che non ti riguarda.
Il bibliotecario inglese,Frank Doel, riceve invece soltanto lettere dalla poetessa americana, Helene Hanff.
La lettera è la trasposizione dei sentimenti, dei desideri, degli stati d’animo del momento in cui è scritta; è la voce del cuore che in silenzio arriva lontano in una eco tanto attesa; chi la riceve, l’attende con ansia, con trepidazione. Se non giunge una folla di pensieri lo turba, e si pone domande a cui non sa rispondere.
Quando, invece, arriva, spesso sostituisce un abbraccio una carezza, un bacio.
Quale abissale differenza con una fredda e generica immagine di una pagina su internet che appartiene a tanti al tempo stesso, mentre il libro appartiene soltanto a te, è il tuo libro.
Quale squallore un freddo messaggio sul telefonino a confronto di una lunga bella lettera con il suo calore, che porta il calore di chi l’ha scritta e di chi l’ha ricevuta e conservata in un cassetto o nel cuore.
Tra i due nasce un’amicizia che è più che amore, con tanta ironia e rispetto, mantenendo sempre le dovute distanze, ma il dolore ed il rimpianto sono sempre dietro l’angolo.
forse per queste semplici ma immediate considerazioni….
il film e’ stato prodotto da Mel Brooks come regalo per il 21 anniversario di nozze alla moglie Anne Bancroft ( Anna Maria italiana ) che recita in maniera superlativa la parte della sentimentale protagonista, la scrittrice Helene Hanff, autrice dell’omonimo libro autobiografico.
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tawanda
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giovedì 6 maggio 2010
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due mostri sacri
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FILM VISTO E RIVISTO ALMENO 5 VOLTE, STUPENDO, D'ALTRI TEMPI!QUANDO DUE MOSTRI SACRI DEL CINEMA SI INCONTRANO SUL SET, NON CHE USCIRNE UN CAPOLAVORO!! LO ADORO!!!
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maria
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giovedì 2 ottobre 2008
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un gioiello
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al di là dell'esile storia, sono i significati che esprime, l'atmosfera e la struggente malinconia ad incantare. L'ho visto dopo molti anni in televisione, uno di quei pochi regali che la TV ci fa inaspettatamente.Attori eccellenti, splendide e appropriate citazioni letterarie(prima tra tutte quella dai sermoni di John Donne)
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(di carmelo58)
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carmelo58
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mercoledì 1 ottobre 2008
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bellissimo film
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bellissimo film molto delicato,pieno di buoni sentimenti.Quando si condividono le stesse passioni, puo'nascere una grande amicizia anche se si e' molto distanti.
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lucy
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lunedì 13 agosto 2007
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eccezionale!!!!
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Un film speciale, come tutti i film interpretati da Anthony Hopkins.
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campaniagro
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domenica 12 agosto 2007
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una splendida lezione di misura
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Elegante, raffinato, senza una sola sbavatura. Struggente senza un filo di retorica. Misuratissimo trionfo di sentimenti. Recitazione di Hopkins e della Bankroft da manuale. Perla rara nel panorama del cinema d'oggi.
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(di maria)
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marco
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giovedì 30 dicembre 2004
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bello come il sole
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una porcata pazzesca più che stelle merita una stalla dove potranno andare a dormire regista e attori........... animali
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