Il mattino dopo

Film minore di Lumet, niente di eccezionale, ma godibile, soprattutto per i botta e risposta tra i due protagonisti. Forse la trama, soprattutto per quanto riguarda il versante thriller, non è intrigante, ma i due "sconfitti", ognuno a modo suo, non sono male. Carino.

Il mondo può essere un gran brutto posto se sei un’attrice invecchiata che non ha raggiunto il successo, se sei alcolizzata o se al risveglio ti ritrovi nel letto un cadavere che nessuno ti aveva presentato. Alla protagonista succede tutto questo in uno scenario urbano che da solo mette i brividi. Lumet va lodato per aver provato a dare spessore a una storia e a dei personaggi poco riusciti, ma l’amarezza di fondo si perde presto nei ripetitivi battibecchi tra una J.Fonda dalla voce di baritono e un J.Bridges troppo simpatico e giovane per la parte. Se non riesce ad essere il malinconico ritratto di un America raggelata, il film serve a ricordarci quanto fossero brutte le acconciature e gli abiti femminili negli anni 80. [+]

Il mondo può essere un gran brutto posto se sei un’attrice invecchiata che non ha raggiunto il successo, se sei alcolizzata o se al risveglio ti ritrovi nel letto un cadavere che nessuno ti aveva presentato. Alla protagonista succede tutto questo in uno scenario urbano che da solo mette i brividi. Lumet va lodato per aver provato a dare spessore a una storia e a dei personaggi poco riusciti, ma l’amarezza di fondo si perde presto nei ripetitivi battibecchi tra una J.Fonda dalla voce di baritono e un J.Bridges troppo simpatico e giovane per la parte. Se non riesce ad essere il malinconico ritratto di un America raggelata, il film serve a ricordarci quanto fossero brutte le acconciature e gli abiti femminili negli anni 80. A sprazzi la suspence funziona, ma il finale è prevedibile [-]