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E'una versione calcistica der"Monnezza"di Tomas Milain, comunque sempre doppiato in romnesco, questo"Il diavolo e l'acquasanta"(Bruno Corbucci, 1983): stesso regista, stesso interprete, doppiato alla stessa maniera, con l'accento che l'ha reso famoso, ma qui Milian fa l'ex-campione di football, quasi"suicida", ma"salvato"da un parroco(il bravissimo Piero Mazzarella, già"tecopa", che sarebbe da riscoprire forever...) presso la casa del quale si piazza, insieme alla sua amante(un'avvenente Savina Gersak), combinando vari guai, o meglio imbrogli nel paese, sempre con l'aiuto della donna.... Ma il parroco, che in casa ha il problmea della perpetua(veramente brava Margherita Fumero), che lo ama follemente, ha anche il grattacapo della squadra di calcio, che non va bene. E scommettiamo che il giocatore di football deluso dalle vicende tornerà a fare il giocatore-allenatore? Impossibile non pensarci e difatti, nonostante i flashbacks negativi, Bruno(Manuel)Marangon alias Milian-"Monnezza"tornerà a giocare, evitando di scappare non si sa bene dove?(la sua amante dimentica il passaporto, tra l'altro. Divertente e ben interpretato, anche con la gag ripetuta della ragazza finta-cleptomane, ma anche con il finto miracolo, per non dire di quando l'amante del"Monnezza", leggendo il Vangelo di Matteo gli dice"Hanno arrestato er protagonista. Voj vede come va a finì...", ossia scambiando il testo sacro per un giallo... Poi carabinieri, vescovo etc. Uno spasso: Bruno Corbucci non sarà stato all'altezza del fratello Sergio, ma qualche film, come anche tutta la serie der"Monnezza vero"l'ha pure azzeccata... e anche questo film lo dimostra. El Gato
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