noonename
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giovedì 22 agosto 2013
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più lo guardo, pi
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Horror Puppet è un piccolo gioiellino fine anni ’70 a mio parere ingiustamente passato inosservato.
La trama è molto classica: un gruppo di ragazzi durante una vacanza on the road buca una gomma ed è costretta ad avventurarsi in una vicina proprietà appartenente all’agghiacciante Signor Slausen. Quest’uomo è il bizzarro proprietario di un dismesso museo delle cere che ha visto giorni migliori. La magione lì accanto (inizialmente descritta come la casa del fratello in cui non è permesso assolutamente entrare) è completamente invasa dalle creazioni malate, arti e teste di bambole e manichini. Uno ad uno gli amici scompaiono nel nulla, finché non rimane solo la sventurata Molly.
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Horror Puppet è un piccolo gioiellino fine anni ’70 a mio parere ingiustamente passato inosservato.
La trama è molto classica: un gruppo di ragazzi durante una vacanza on the road buca una gomma ed è costretta ad avventurarsi in una vicina proprietà appartenente all’agghiacciante Signor Slausen. Quest’uomo è il bizzarro proprietario di un dismesso museo delle cere che ha visto giorni migliori. La magione lì accanto (inizialmente descritta come la casa del fratello in cui non è permesso assolutamente entrare) è completamente invasa dalle creazioni malate, arti e teste di bambole e manichini. Uno ad uno gli amici scompaiono nel nulla, finché non rimane solo la sventurata Molly.
Inizialmente pare che il colpevole di questi rapimenti sia il malvagio fratello di Slausen, ma presto Molly, messa in fuga da un manichino con le sembianze dell’amica scomparsa, scoprirà che è lo stesso Slausen il responsabile.
Il film ha un andamento vorticoso ed alienante, risucchiandoci nel mondo distorto e malato di un uomo sostanzialmente solo e impazzito dal dolore dopo aver ucciso la moglie ed il fratello per via di un tradimento. Completamente sfiduciato dalle persone, questo perverso Geppetto trova sollievo solo dalla compagnia dei manichini che lui, grazie a poteri telecinetici, anima. Ovviamente ciò non gli basta, e sequestra i malcapitati che passano per il suo museo trasformandoli anch’essi in manichini.
Il film ha alcune scene davvero geniali come quella della surreale cena che si tiene tra il sig. Slausen e un manichino; la sua commensale non gli risponde finché anche Slausen non indossa una delle sue tante maschere, divenendo letteralmente “uno di loro”.
La povera Molly viene prescelta come nuova compagna dal morboso aguzzino (geniale la scena che anticipa il finale, in cui Molly prova sulla propria pelle il vestito della moglie di cera). Completamente soggiogata dal mondo delirante fatto da burattini urlanti in cui viene intrappolata, fantocci e persone cominciano a confondersi fino a diventare indistinguibili. Riuscendo ad uccidere Slausen e a fuggire, il finale la vede sorridente al posto di guida della sua auto, con accanto i manichini dei suoi amici, che sono di nuovo con lei.
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dandy
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martedì 29 maggio 2018
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bizzarro b-movie da recuperare.
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Co-sceneggiato dal regista,un horror che mescola rimandi palesi a "Non aprite quella porta"(il gruppo di ragazzetti odiosi,la maschera del maniaco,l'ambientazione sperduta)con tocchi soprannaturali insoliti per un film di genere(i poteri dell'assassino).Atmosfera e ambientazione funzionano,le musiche di Pino Donaggio a base di sospiri sono molto efficaci,e i manichini inquietano.Oggi la sorpresa sulla doppia dentità dell'assassino si intuisce subito,ma il fermo immagine finale è azzeccato.E la quasi totale mancanza di gore non pesa affatto,a dispetto dei 39 anni trascorsi.Probabilmente è tra le fonti d'ispirazione per "La maschera di cera" di Jaume Collet-Serra.
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sickboy
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martedì 31 marzo 2009
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tourist...trip!
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Solito gruppetto di sprovveduti (per usare un'eufemismo!) che, a causa di un guasto alla macchina, finisce nelle mani di un folle , che li conduce in un non meglio identificato museo delle cere. Guazzabuglio insensato e di una stupidità disarmante, il cui unico scopo sembra quello di mostrare sequenze piene di manichini ridacchianti (sic!). Regia assente, recitazione inesistente (sono più espressivi i manichini!), sceneggiatura idiota, dialoghi dementi. C'è da dire altro? Gli amanti del trash hanno di che gongolare, visto che l'intero film sembra un ...trip girato da qualcuno sotto effetto di qualche sostanza! Mentre il vero, inquietante mistero, non riguarda chi gira simili nefandezze...ma chi le produce!!
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