wynorski guiaz '80s
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mercoledì 27 gennaio 2010
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halloween part 1
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Alla vigilia della notte di Halloween, il pazzo omicida Michael Myers fugge dal manicomio dove era sottoposto alle cure del Dottore Samuel Loomis diretto verso la piccola cittadina di Haddonfield, sua dimora d'infanzia dove aveva ucciso la sorella. In città, Michael comincia a mietere le sue vittime, accanendosi in particolare sulla giovane studentessa Laurie Strode e sulle sue amiche. John Carpenter inventò un nuovo genere: lo slasher movie. La sua regia e il suo approccio della sceneggiatura(scritta con la produttrice Debra Hill) in relazione al film sono ammirevoli se si pensa che horror di quel genere, all'epoca(1978) non se ne erano ancora visti. Carpenter ha però, molti altri assi nella sua manica di esperto ed innovativo regista: il migliore di tutti è quello di girare in soggettiva, facendo identificare lo spettatore nella mente e nei gesti di Michael Myers.
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Alla vigilia della notte di Halloween, il pazzo omicida Michael Myers fugge dal manicomio dove era sottoposto alle cure del Dottore Samuel Loomis diretto verso la piccola cittadina di Haddonfield, sua dimora d'infanzia dove aveva ucciso la sorella. In città, Michael comincia a mietere le sue vittime, accanendosi in particolare sulla giovane studentessa Laurie Strode e sulle sue amiche. John Carpenter inventò un nuovo genere: lo slasher movie. La sua regia e il suo approccio della sceneggiatura(scritta con la produttrice Debra Hill) in relazione al film sono ammirevoli se si pensa che horror di quel genere, all'epoca(1978) non se ne erano ancora visti. Carpenter ha però, molti altri assi nella sua manica di esperto ed innovativo regista: il migliore di tutti è quello di girare in soggettiva, facendo identificare lo spettatore nella mente e nei gesti di Michael Myers. Meno importante ma da segnalare lo stesso è il titolo: Halloween che appunto tutti ricordano proprio per questa pellicola. Riferimenti e curiosità a parte, il film è un concentrato di azione e suspense come non se ne erano mai visti fino a quel momento. I meccanismi della paura e dello spavento arrivano al pubblico nel momento giusto e l'imprevedibilità della vicenda è la carta vincente della pellicola. John Carpenter offre una visione perfetta e originale di come deve essere un serial killer, ricordandosi però, di mantenere mistero e leggenda attorno al suo personaggio. Da notare in ultimo la colonna sonora dello stesso regista: un tema musicale noto e inquietante che rese celebre anche i successivi sequel. Nel cast il bravo Donald Pleasence e la giovane reginetta(futura) degli horror Jamie Lee Curtis. Con sette sequel: IL Signore Della Morte, IL Signore Della Notte, Halloween 4, Halloween 5, La Maledizione di Michael Myers, 20 Anni Dopo e La Resurrezione. Con un remake nel 2007: Halloween-The Beginning di Rob Zombie e un sequel, Halloween 2 nel 2009 sempre del medesimo regista.
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the man of steel
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domenica 24 ottobre 2010
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grandioso
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L'immenso primo vero Halloween di John Carpenter. Un film che ora, come all'epoca, fa ancora venire qualche brivido, certamente non al livello dell'esorcista ma comunque inquietante in quanto capostipite di qualità di una serie-spazzatura alla Venerdì 13. Le prime scioccanti immagini in soggettiva hanno influenzato il primo grande film di Jason Vorhees e sono solo da preludio per lo spettatore che sarà spiazzato nell'assistere all'omicidio compiuto dal piccolo Myers. Un film semplice, efficace, denso di clichè horror che hanno influenzato l'horror moderno, a differenza del remake the beinning di Rob Zombie che è pieno di inutili aggiunte squallide e senza scopo.
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L'immenso primo vero Halloween di John Carpenter. Un film che ora, come all'epoca, fa ancora venire qualche brivido, certamente non al livello dell'esorcista ma comunque inquietante in quanto capostipite di qualità di una serie-spazzatura alla Venerdì 13. Le prime scioccanti immagini in soggettiva hanno influenzato il primo grande film di Jason Vorhees e sono solo da preludio per lo spettatore che sarà spiazzato nell'assistere all'omicidio compiuto dal piccolo Myers. Un film semplice, efficace, denso di clichè horror che hanno influenzato l'horror moderno, a differenza del remake the beinning di Rob Zombie che è pieno di inutili aggiunte squallide e senza scopo. Un horror ben pensato senza inutili stragi, volgarità e violenza fine a sè stessa ma solo traboccante della pazzia del protagonista, un inspiegabilmente inarrestabile energumeno che uccide col coltello. Fico
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noia1
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sabato 17 maggio 2014
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tanta tensione e poco sangue.
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Uno psicopatico esce di prigione e torna nella cittadina dove quindici anni prima uccise la sorella, comincerà a perseguitare una povera ragazza e farà strage dei suoi amici.
Premetto che tutto ciò che state per leggere si basa sulla considerazione del fatto che il film ha quarantadue anni e, malgrado tutto, ora come ora può sembrare scontato e noioso.
Tensione insopportabile dall’inizio alla fine, in mezzo alla quotidianità dei ragazzi e dei rispettivi genitori che proseguono nella loro routine si affaccia uno psicopatico che appare ovunque, li osserva, è sempre in agguato quando meno ce lo si può aspettare. Il film è carico di elementi ansiogeni fino alla fine quando avviene la vera e propria strage che si aspetta dall’inizio stimolati dalle parole dello psicologo che teneva in cura il pazzoide prima che fuggisse, mette in guardia tutti ma solo alla fine ci si rende veramente conto di ciò che è in grado di fare il suo ex - paziente.
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Uno psicopatico esce di prigione e torna nella cittadina dove quindici anni prima uccise la sorella, comincerà a perseguitare una povera ragazza e farà strage dei suoi amici.
Premetto che tutto ciò che state per leggere si basa sulla considerazione del fatto che il film ha quarantadue anni e, malgrado tutto, ora come ora può sembrare scontato e noioso.
Tensione insopportabile dall’inizio alla fine, in mezzo alla quotidianità dei ragazzi e dei rispettivi genitori che proseguono nella loro routine si affaccia uno psicopatico che appare ovunque, li osserva, è sempre in agguato quando meno ce lo si può aspettare. Il film è carico di elementi ansiogeni fino alla fine quando avviene la vera e propria strage che si aspetta dall’inizio stimolati dalle parole dello psicologo che teneva in cura il pazzoide prima che fuggisse, mette in guardia tutti ma solo alla fine ci si rende veramente conto di ciò che è in grado di fare il suo ex - paziente.
Un contributo importante è stato dato dalle musiche, l’apprensione che trasuda è dovuta soprattutto proprio a queste ultime efficaci come sempre quando a dirigerle c’è John Carpenter, il regista. Importanti sono però anche le inquadrature, a volte soffocanti e altre angosciose e cupe, sempre e comunque mai banali.
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luca scialo
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lunedì 5 giugno 2023
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un classico del genere
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Michael Myers uccide la sorella a soli 6 anni. Sedici anni dopo è riuscito ad uscire dalla clinica psichiatrica dove è praticamente cresciuto e dove il medico che l'aveva in cura, il dottor Sam Louis, non è mai riuscito a guarirlo. Proprio lui lo vede scappare e mette in guardia la comunità dove Michael viveva e ha compiuto il misfatto anni prima, consapevole che il ragazzo sia cresciuto tutto il tempo con il desiderio di far scorrere ancora sangue nella cittadina. Laurie e le sue amiche finiranno per incrociarlo, con conseguenze immaginabili. Capolavoro del cinema horror, quando un film faceva paura con giochi di luce, musiche, inquadrature, espressioni del viso e quasi zero sangue. Il contrario di quanto accadrà a partire dagli anni '90, quando il genere splatter prenderà il sopravvento.
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Michael Myers uccide la sorella a soli 6 anni. Sedici anni dopo è riuscito ad uscire dalla clinica psichiatrica dove è praticamente cresciuto e dove il medico che l'aveva in cura, il dottor Sam Louis, non è mai riuscito a guarirlo. Proprio lui lo vede scappare e mette in guardia la comunità dove Michael viveva e ha compiuto il misfatto anni prima, consapevole che il ragazzo sia cresciuto tutto il tempo con il desiderio di far scorrere ancora sangue nella cittadina. Laurie e le sue amiche finiranno per incrociarlo, con conseguenze immaginabili. Capolavoro del cinema horror, quando un film faceva paura con giochi di luce, musiche, inquadrature, espressioni del viso e quasi zero sangue. Il contrario di quanto accadrà a partire dagli anni '90, quando il genere splatter prenderà il sopravvento. Carpenter curerà, oltre che regia e sceneggiatura, anche le musiche. Dando il via ad una lunga saga proprio ancora ai giorni nostri, sebbene questo primo episodio resti il migliore.
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ppp92
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martedì 26 aprile 2011
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halloween - la notte delle streghe
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Primo e migliore episodio di una lunga e fortunata serie, il film comincia con un flashback in cui il protagonista Michael Myers, all'età di sei anni, assassina la sorella e quindi viene internato in un manicomio. La narrazione riprende nella giornata di Halloween quindici anni dopo, quando Michael ormai ragazzo riesce a fuggire dall'internamento e compie una serie di efferati omicidi (tre ragazze ed un ragazzo) che costituiscono il nucleo del film. Si tratta quindi di una trama molto lineare e quasi scontata ai giorni nostri, forse perché imitata ed abusata all'inverosimile da migliaia di pellicole.
Nonostante non sia mai stato un amante, tantomeno un esperto di film horror, ho apprezzato comunque queso cult a basso costo (ma anche campione d'incassi) di John Carpenter, che dopo trentanni riesce ancora a fare scuola.
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Primo e migliore episodio di una lunga e fortunata serie, il film comincia con un flashback in cui il protagonista Michael Myers, all'età di sei anni, assassina la sorella e quindi viene internato in un manicomio. La narrazione riprende nella giornata di Halloween quindici anni dopo, quando Michael ormai ragazzo riesce a fuggire dall'internamento e compie una serie di efferati omicidi (tre ragazze ed un ragazzo) che costituiscono il nucleo del film. Si tratta quindi di una trama molto lineare e quasi scontata ai giorni nostri, forse perché imitata ed abusata all'inverosimile da migliaia di pellicole.
Nonostante non sia mai stato un amante, tantomeno un esperto di film horror, ho apprezzato comunque queso cult a basso costo (ma anche campione d'incassi) di John Carpenter, che dopo trentanni riesce ancora a fare scuola. Innanzitutto è da apprezzare l'uso della steadicam, sicuramente innovativa, che riesce a catturare l'attenzione dello spettatore e a mantenere alto il livello di tensione in tutte le scene in cui viene utilizzata addosso all'omicida. A questo va aggiunta una colonna sonora eccezionale, giustamente divenuta celebre, curata dallo stesso regista ("So suonare praticamente qualsiasi tastiera, ma non so né leggere né scrivere una nota"): una melodia di pianoforte che rimane certamente impressa a lungo nella mente di chi la ascolta. Per quanto riguarda l'impatto emotivo sullo spettatore, nel mio caso non ho percepito molto la tensione o l'ansia che dovrebbe creare, tanto che lo ritengo più un thriller abbastanza sospinto che un horror vero e proprio (evidenti sotto questo aspetto sono le analogie con il film 'Psycho' di Alfred Hitchcock); non riesco a spiegarmi nemmeno come possa essere ritenuto uno dei film più spaventosi della storia del cinema da numerosi ed autorevoli siti internet e in base a svariati sondaggi, ma probabilmente sarà un mio limite da novellino nel genere, oppure, con più probabilità, sarà una sensazione causata dal livello di cruenza e realismo raggiunto dai film di oggi, che però sono del tutto privi del fascino dovuto all'essenzialità ed alla semplicità quasi ingenua delle scene di 'Halloween - La notte delle streghe', caratteristiche che però contraddistinguono e rendono unici e, sicurmanete irripetibili, questo film e in generale il filone di pellicole horror anni '70.
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frz94
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lunedì 22 novembre 2010
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halloween
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Film di indiscussa portata storica da cui sono derivati molteplici sequel e innumerevoli imitazioni. La trama è semplice e ben congegnata, la colonna sonora perfetta, i dialoghi invece sono abbastanza piatti e mediocri. Il film è frutto di una geniale idea di Carpenter, purtroppo non supportata appieno dallo scarso budget a disposizione ( poco più di 300 mila dollari). Il regista riesce comunque, con i mezzi disponibili, a creare un film di gran tensione e suspence, in un crescendo che culmina nelle ben architettate sequenze finali. Non il mio film preferito di Carpenter, ma di certo uno dei più influenti e imitati nel panorama horror mondiale. Da vedere.
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joker 91
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martedì 22 maggio 2012
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film di spessore
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Il film di Carpenter fece scuola.... La storia di Myers viene affrontata considerata l'epoca in modo ottimale,il film cerca di generare nello spettatore un senso d'angoscia al quale poi da quel mitico 1978 molti film si rifaranno. La Curtis viene lanciata ed rilanciato ad hollywood è Pleasence dopo alcuni fiaschi cinematografici. Il film è un capostipide del genere horror,oggi potrebbe far sorridere ed probabilmente davanti ai non amanti del cinema potrebbe anche non piacere. Tuttavia deve assolutamente essere valutato per l'epoca nel quale fù concepito,fece storia e diede vita ad una serie fortunatissima
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donald93
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giovedì 27 ottobre 2011
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cliché...
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Film che non invecchia come dovrebbe. Il perché sta nei troppi cliché che hanno reso il cinema prevedibile: rumori inquietanti che vengono sdrammatizzati con: "era solo un rumore", mostro possente che viene però colpito più volte da una ragazza, ecc.
Senza divulgarci troppo su questi elementi da pollice in giù, passerei all'elogio principale; ovvero quello riservato al tema principale. Una "musichetta" che alza la soglia di adrenalina come nessun altro "suono" può fare.
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Film che non invecchia come dovrebbe. Il perché sta nei troppi cliché che hanno reso il cinema prevedibile: rumori inquietanti che vengono sdrammatizzati con: "era solo un rumore", mostro possente che viene però colpito più volte da una ragazza, ecc.
Senza divulgarci troppo su questi elementi da pollice in giù, passerei all'elogio principale; ovvero quello riservato al tema principale. Una "musichetta" che alza la soglia di adrenalina come nessun altro "suono" può fare. Questo però non basta, infatti la storia non colpisce mai, rendendo il film ripetitivo nonostante la breve durata. Il finale aperto poi lascia una sensazione di vuoto immensa.
Capostipite dei film slasher, ma la qualità oggettiva non c'è. Il remake di Rob Zombie ha quel tocco di atmosfera che rispolvera benissimo il film.
Brava la giovane Jamie Lee Curtis.
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zero99
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mercoledì 28 ottobre 2015
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un film noioso e pessimo.
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Altro film horror, vecchio, considerato un capolavoro. Ma questo film fa schifo. A parte la buona idea di fondo di Carpenter, di inventare il personaggio di Myers, dopo c'è il vuoto assoluto! E' un film noiosissimo, dove per la prima metà del film non succede niente, e per l'altra metà sembra più un film comico che un horror. Recitazione bassa, effetti speciali scadenti, storia che in teoria è buona ma messa in pratica in modo banale e noiosa. In un ora e mezza di film ho rischiato di addormentarmi 3 volte. Anche quando ci sono le scene degli omicidi si vede che è tutto finto! Non si salva quasi nulla in questo film. Pessimo e sopravvalutato!
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sylya
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lunedì 28 gennaio 2013
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un carpenter giù di tono
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Mi aspettavo qualcosa ai livelli de La Cosa, invece questo film è stata una grande delusione. Per oltre un'ora di orologio non succede nulla di rilevante, assistiamo annoiati alla vita di una scolaretta, classico clichè della vergine un po' loser, e della sua migliore amica, ovviamente poco intelligente, che cerca di convincere la protagonista a diventare meno loser.
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Mi aspettavo qualcosa ai livelli de La Cosa, invece questo film è stata una grande delusione. Per oltre un'ora di orologio non succede nulla di rilevante, assistiamo annoiati alla vita di una scolaretta, classico clichè della vergine un po' loser, e della sua migliore amica, ovviamente poco intelligente, che cerca di convincere la protagonista a diventare meno loser. Tipico. Tutto ciò è intervallato da brevi e poco significative apparizioni dell'antagonista, che ci viene presentato da una sorta di psichiatra che racconta in lungo ed in largo quanto sia pericoloso e cattivo, intriso DAL MALE, questo personaggio. Ora, sinceramente mi farei due domande sullo psichiatra, visto che afferma chiaramente che l'antagonista sia stato chiuso per 15 anni in un istituto psichiatrico e non abbia mai detto neppure una parola (..e quindi su che basi sarebbe la rappresentazione del Male in terra?).
Insomma, uno psichiatra che lascia a desiderare, classico personaggio funzionale ma palesemente stupido, così come lo è la polizia, che lascia prendere a lui le decisioni. Protagonista inconsistente, inutile e un po' fusa, che non impara dai suoi errori facendo lo stesso per ben tre volte, alla fine, e finale scontato, altrettanto insignificante come d'altronde lo è l'intero film.
Un'inaspettata fiera dei clichè, da un Carpenter decisamente giù di tono.
Lo riguarderei solo per conciliarmi il sonno.
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