alejazz
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mercoledì 13 febbraio 2019
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un capolavoro di musical in puro stile rock
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Tim Curry è il prof. Frank'N'Furter che si autodefinisce un "dolce travestito". In una notte piovosa accoglie una coppia di promessi sposi che cercano aiuto e riparo causa foratura di uno pneumatico. Il castello sin dall'inizio non rassicura la timida Janet la quale teme che si nasconde qualcosa. In effetti il maggiordomo che apre la porta non promette nulla di buono.....i giovani capiscono che quel luogo è frequentato da gente strana e strampalata e ciò porta loro tanta agitazione ma per un motivo o per un altro restano....e chissà se riescono poi a risolvere il problema dell'auto.
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Tim Curry è il prof. Frank'N'Furter che si autodefinisce un "dolce travestito". In una notte piovosa accoglie una coppia di promessi sposi che cercano aiuto e riparo causa foratura di uno pneumatico. Il castello sin dall'inizio non rassicura la timida Janet la quale teme che si nasconde qualcosa. In effetti il maggiordomo che apre la porta non promette nulla di buono.....i giovani capiscono che quel luogo è frequentato da gente strana e strampalata e ciò porta loro tanta agitazione ma per un motivo o per un altro restano....e chissà se riescono poi a risolvere il problema dell'auto...
Un film superlativo dal punto di vista musicale. Può ritenersi il primo musical realizzato in completo stile rock. Pertanto si conferma una colonna sonora ben tenuta e orchestrata nel senso stretto della parola; famosa e stra-citata sarà la canzone "Let's do the time warp again". Ma volendo andare oltre all'aspetto tecnico della pellicola, è bene fare una considerazione sul senso e significato che il regista Sharman ha voluto dare: innanzitutto l'idea di portare negli anni '70 il tema del dark queen, dei futuri transgender e della voglia di ribaltare la realtà è abbastanza evidente. La trasgressione qui è padrona delle tematiche affrontate; difatti la scena in cui Frank'N'Furter si traveste da Brad/Janet per andare a letto con Janet/Brad fa riflettere: infatti gli sposi (nei loro letti delle loro stanze) pensano che sia andato a trovarli il reciproco partner ma poi, in entrambi i casi, scoprono che è lo stesso Frank-N-Furter in completo stile bisex (prima con Janet e poi con Brad i quali provano un certo piacere....in fondo).
Altra pietra miliare del cinema americano e internazionale.
Cosa mi è piaciuto:
- colonna sonora
- le interpretazioni delle canzoni da parte degli attori/cantanti
- scenografia
Cosa non mi è piaciuto:
- forse la trama un po' banale e mi riferisco al ruolo di Rocky
- il titolo mi sembra fuorviante
Consigliata la visione a pubblico con 14+
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parsifal
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mercoledì 10 maggio 2017
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be it, don't dream it
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" Be it, don't dream it!" Questo era lo slogan del film , ripetuto in una delle canzoni cantate da uno dei protagonisti. L'invito era quello di abbandonare ogni remora e qualsivoglia convenzione sociale, per essere sè stessi fino in fondo , in ogni senso. IL riferimento era anche di carattere sessuale, senza distinzione di orientamento o identità di genere . Seguire sè stessi, senza alcuna paura. Nel 1975, Richard O' Brian, insieme a Jim Sharman , diede vita alla suddetta pellicola, tratta dal suo musical, fondato sulla cultura " Camp" dell'epoca. la colonna sonora, come in ogni musical che si rispetti , è ovviamente la colonna portante della narrazione ed inscindibile dalla stessa.
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" Be it, don't dream it!" Questo era lo slogan del film , ripetuto in una delle canzoni cantate da uno dei protagonisti. L'invito era quello di abbandonare ogni remora e qualsivoglia convenzione sociale, per essere sè stessi fino in fondo , in ogni senso. IL riferimento era anche di carattere sessuale, senza distinzione di orientamento o identità di genere . Seguire sè stessi, senza alcuna paura. Nel 1975, Richard O' Brian, insieme a Jim Sharman , diede vita alla suddetta pellicola, tratta dal suo musical, fondato sulla cultura " Camp" dell'epoca. la colonna sonora, come in ogni musical che si rispetti , è ovviamente la colonna portante della narrazione ed inscindibile dalla stessa. I due fidanzati Brad Majors ( B. Bowstick) e Janet Weiss ( S, Sarandon) , di ritorno da una festa di nozze, vengono nottetempo bloccati da un guasto all'auto, in concomitanza di un forte temporale. Camminando , come nelle fiabe, giungono ad un maniero e chiedono di poter entrare. Verranno accolti, certamente, ma secondo le usanze del bizzarro padrone di casa , lo scienziato Frank 'n Furter, androgino, affascinante e manipolatore. Capitano nel bel mezzo di una convention con ospiti provenienti dal pianeta Transylvania. I due, tipici esponenti della piccola borghesia americana , rimangono a dir poco attoniti di fronte alla esplicita sessulità multiforme del loro ospite e della corte che li circonda. Faranno conoscenza con Riff Raff (lo stesso O' Brien) maggiordomo inquietante con guizzi satanici, Magenta la sua incestuosa sorella, Columbia, servitrice briosa e mai doma e Rocky, creatura generata dal genio malsano del bizzarro scienziato. Poco a poco, si adegueranno alle regole che fino a poco prima detestavano, scorendo lati inusuali di loro stessi. IL serio narratore, il criminologo ( C, Gray) accompagna gli spettatori in questo turbine di emozioni senza freno , sino ad arrivare però ad una conclusione inaspettata per certi versi e prevedibile per altri. Tutti, comunque dovranno fare i conti con loro stessi, volenti o nolenti, e a ben vedere, non ci saranno vincitori nè vinti , ma solo esseri umani, sempre troppo imperfetti per mirare in alto come vorrebbero. Oggetto di culto da decenni, rappresentato in tutte le migliori sale del pianeta, continua a trasmettere il suo messaggio, ossia essere ciò che si desidera.
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contrammiraglio
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domenica 30 ottobre 2016
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inossidabile
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Storia del cinema, anche per via dei difetti.
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noia1
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lunedì 23 giugno 2014
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fuori da ogni schema.
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Una coppia di fidanzati, nel tragitto per andare a trovare un vecchio amico, è costretta a fermarsi a causa di una gomma bucata. Troveranno rifugio in un vecchio castello abitato da personaggi fuori dal comune.
Musical come non se ne sono mai visti e che forse non si ripeterà mai più nella storia del cinema, film fuori da ogni schema, spiazzante in tutti i sensi perché dalla trama all’umorismo fino alle musiche è un tripudio di eccessi rivolti ad uno show indimenticabile. Musiche travolgenti insieme a coreografie divertentissime e piene di idee, fantasia che trabocca ovunque e non si ha un attimo per respirare dalla miriade di trovate che si seguono l’una all’altra. Personaggi esasperati nella loro stravaganza e curati in modo tale che un possibile capovolgimento del loro ruolo possa essere ancora più spiazzante di quanto non lo sarebbe potuto essere in un qualsiasi altro film.
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Una coppia di fidanzati, nel tragitto per andare a trovare un vecchio amico, è costretta a fermarsi a causa di una gomma bucata. Troveranno rifugio in un vecchio castello abitato da personaggi fuori dal comune.
Musical come non se ne sono mai visti e che forse non si ripeterà mai più nella storia del cinema, film fuori da ogni schema, spiazzante in tutti i sensi perché dalla trama all’umorismo fino alle musiche è un tripudio di eccessi rivolti ad uno show indimenticabile. Musiche travolgenti insieme a coreografie divertentissime e piene di idee, fantasia che trabocca ovunque e non si ha un attimo per respirare dalla miriade di trovate che si seguono l’una all’altra. Personaggi esasperati nella loro stravaganza e curati in modo tale che un possibile capovolgimento del loro ruolo possa essere ancora più spiazzante di quanto non lo sarebbe potuto essere in un qualsiasi altro film. Tim Curry domina su tutti e il suo Frank è forse il personaggio più affascinante e disgustoso che si sia mai visto nella storia del cinema, carismatico a tal punto da non sembrare mai ridicolo e permettendosi di rischiare di tutto e di più.
Non manca una piccola morale – importantissima però al tempo (1975) – e cioè il personale inno che il film pone nel suo elogio alla diversità, a essere se stessi, e lo fa con il massimo della trasgressione viaggiando sempre sull’orlo tra geniale e ridicolo.
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paolo salvaro
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lunedì 29 luglio 2013
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un'esperienza unica ed indimenticabile
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Un trionfo di sentimenti, suoni e sensazioni, ironico anche quando non lo vuole essere e conturbante quanto un vero film horror. Non si può restare indifferenti dinanzi ad uno show di queste proporzioni. Ogni singola canzone della colonna sonora colpisce con la stessa forza di un macigno ed ogni battuta recitata dagli straordinari attori del film è attenta, misurata e studiata come solo quelle delle opere teatrali sanno essere. Penso che proprio il fatto di provenire da quest'ultimo ambiente dia al film una marcia in più.
E' scontato farlo, ma non si potrà mai abbastanza elogiare il lavoro superlativo fatto da Tim Curry in questo film.
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Un trionfo di sentimenti, suoni e sensazioni, ironico anche quando non lo vuole essere e conturbante quanto un vero film horror. Non si può restare indifferenti dinanzi ad uno show di queste proporzioni. Ogni singola canzone della colonna sonora colpisce con la stessa forza di un macigno ed ogni battuta recitata dagli straordinari attori del film è attenta, misurata e studiata come solo quelle delle opere teatrali sanno essere. Penso che proprio il fatto di provenire da quest'ultimo ambiente dia al film una marcia in più.
E' scontato farlo, ma non si potrà mai abbastanza elogiare il lavoro superlativo fatto da Tim Curry in questo film. Penso che nessun attore al mondo sarebbe stato capace di entrare nel personaggio e di interpretarlo bene come ha fatto lui. Non sono un amante dei musical e questo è penso solo il secondo che vedo dopo il Moulin Rouge, ma se sono tutti di questo livello dovrei guardarli più spesso. Consigliatissimo.
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jacopo b98
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venerdì 3 maggio 2013
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il delirio visivo, dopo anni, non perde un colpo!
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Due fidanzatini (Sarandon e Bostwick) in una notte piovosa finiscono nel maniero di Frank Furter (Curry), extraterrestre proveniente dal pianeta Bisexual nella galassia Transilvania. Ne vedranno di tutti i colori, tra canti, balli, sesso e creature create dal folle proprietario di casa. Uno dei più grandi musical (rock di sicuro!) della storia del cinema, tratto da uno spettacolo musicato da Richard O’Brien, che qui interpreta il maggiordomo. Magistrale regia di Sharman, che realizza una messa in scena assolutamente perfetta, accompagnata dalla magistrale colonna sonora, cantata dagli attori, che sono tutti più che bravi, strepitosi, su tutti Curry ci regala un ritratto eccezionale di padrone di casa folle, che orchestra le avventure erotiche e non solo dei due coniugi, oltre che di tutti i “transilvani”.
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Due fidanzatini (Sarandon e Bostwick) in una notte piovosa finiscono nel maniero di Frank Furter (Curry), extraterrestre proveniente dal pianeta Bisexual nella galassia Transilvania. Ne vedranno di tutti i colori, tra canti, balli, sesso e creature create dal folle proprietario di casa. Uno dei più grandi musical (rock di sicuro!) della storia del cinema, tratto da uno spettacolo musicato da Richard O’Brien, che qui interpreta il maggiordomo. Magistrale regia di Sharman, che realizza una messa in scena assolutamente perfetta, accompagnata dalla magistrale colonna sonora, cantata dagli attori, che sono tutti più che bravi, strepitosi, su tutti Curry ci regala un ritratto eccezionale di padrone di casa folle, che orchestra le avventure erotiche e non solo dei due coniugi, oltre che di tutti i “transilvani”. Divertente ed eccezionalmente scenografico è un inno alla liberazione degli istinti sessuali, un delirio visivo e uditivo irripetibile e mai visto prima, anche perché già all’epoca destò scandalo per le numerose scene di semi-nudo e di travestitismo, certo non consuete nei film degli anni settanta. La Sarandon è sensualissima e Bostwick riesce benissimo a dar l’idea del fidanzatino impacciato. La scena della nascita di Rocky (Hinwood) è straordinaria, ma il delirio del balletto che vi segue, con l’uomo in moto che irrompe nella stanza è da antologia. Le canzoni indimenticabili sono tante: The Time Warpm, Sweet Transvestite, Touch Me... Uscì in sordina, ma in breve tempo diventò un cult, che ancora oggi viene proiettato con ottimo successo, a Londra c’è addirittura un cinema che lo proietta tutte le sere. Il delirio finale, con il castello che pirotecnicamente torna in Transilvania è eccezionale.
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fedson
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martedì 19 febbraio 2013
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un vero e proprio show!
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Un musical scoppiettante e frizzante è quello che la coppia Sharman-O'Brien partorì nel lontano 1975. Sicuramente sottovalutato alla sua uscita per via delle pesanti tematiche sessuali e per il modo con il quale il regista le affronta, nonostante trovi un modo del tutto ironico e simbolico nel farlo, cosa che magari a quel tempo non veniva nemmeno presa in considerazione, trattandosi di un periodo dove le persone (e putroppo ancora oggi) riescono a vedere solo il "lato estetico" di ogni cosa. Questo è, infatti, uno dei tanti messaggi che questo musical, un po' horror e un po' commedia, conserva facendone un prezioso tesoro; lo si può capire soprattutto dai personaggi che popolano questa sorta di "mondo erotico" nascosto nelle sembianze di un tetro castello e dal modo in cui gli stessi vengono rappresentati e visti agli occhi delle persone "normali" che dominano il vero mondo.
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Un musical scoppiettante e frizzante è quello che la coppia Sharman-O'Brien partorì nel lontano 1975. Sicuramente sottovalutato alla sua uscita per via delle pesanti tematiche sessuali e per il modo con il quale il regista le affronta, nonostante trovi un modo del tutto ironico e simbolico nel farlo, cosa che magari a quel tempo non veniva nemmeno presa in considerazione, trattandosi di un periodo dove le persone (e putroppo ancora oggi) riescono a vedere solo il "lato estetico" di ogni cosa. Questo è, infatti, uno dei tanti messaggi che questo musical, un po' horror e un po' commedia, conserva facendone un prezioso tesoro; lo si può capire soprattutto dai personaggi che popolano questa sorta di "mondo erotico" nascosto nelle sembianze di un tetro castello e dal modo in cui gli stessi vengono rappresentati e visti agli occhi delle persone "normali" che dominano il vero mondo. Il Dr. Frank-N-Furter e la sua combriccola, di fatto, vengono visti in modo squallido, enigmatico e un po' beffardo (proprio nel modo in cui persone del genere: omosessuali, bisessuali, il travestitismo e le sue regole venivano visti negli anni '60-70). E quale storia migliore per rappresentare tutto questo se non quella di "Frankestein", dove la creatura resuscitata viene vista come un mostro, un qualcuno proveniente da un altro mondo, un essere immune alle regole che la rigida società impone, esattamente come gli abitanti del pianeta Transexual (nel film). Dinamico e scorrevole, per niente pesante e carico di simboli, significati ed elementi culturali (quadri famosi come "La Gioconda", il salvagente del Titanic, opere di Michelangelo, e chi più ne ha più ne metta), cosa che deve il suo enorme (ma purtroppo tardo) successo. Non si tratta di una storia da raccontare, ma di una tematica importante: quella della sessualità e dei suoi lati più nascosti, delle sue regole, delle sue tendenze, dei suoi desideri, delle sue stranezze e delle sue fantasie; tutto questo viene incarnato in un modo più unico che raro da un eccellente ed euforico Tim Curry (meritava almeno una nomination al Golden Globe) che canta, balla, parla e gesticola come un vero travestito, senza contare la bravura del resto del cast (ottime le prove canore di tutti). Uno dei pochissimi musical che viene apprezzato interamente non solo per il suo "lato estetico" ma anche per i suoi messaggi riflessivi che contiene. Un vero e proprio "show"!
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alex41
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sabato 5 gennaio 2013
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non è un musical: è il musical!.....e non solo!
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"The Rocky Horror Picture Show" è forse il musical più affascinante, divertente, rockeggiante, scatenato e fantasioso mai realizzato. Già l'inizio è storia (la canzone Science Fiction). Segue poi una trama sempliciotta degna del miglior film horror anni '40, un misto di Dracula, Frankestein e La Mummia. Poi il film si sposta su un altro piano e diventa un musical rock con ottime coreografie, molto frizzante e movimentato, dove ci vengono presentati personaggi grandiosi (Riff Raff, Columbia, Eddie), ma la vera icona di questo immenso cult è Frank N'Furter, interpretato da un memorabile Tim Curry. Il film però non si mantiene solo su un genere, e infatti passa più volte verso la fantascienza anni '50, l'erotico (anche se più psicologico), il comico, il drammatico, il surreale, l'onorico, e chi più ne ha chi più ne metta.
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"The Rocky Horror Picture Show" è forse il musical più affascinante, divertente, rockeggiante, scatenato e fantasioso mai realizzato. Già l'inizio è storia (la canzone Science Fiction). Segue poi una trama sempliciotta degna del miglior film horror anni '40, un misto di Dracula, Frankestein e La Mummia. Poi il film si sposta su un altro piano e diventa un musical rock con ottime coreografie, molto frizzante e movimentato, dove ci vengono presentati personaggi grandiosi (Riff Raff, Columbia, Eddie), ma la vera icona di questo immenso cult è Frank N'Furter, interpretato da un memorabile Tim Curry. Il film però non si mantiene solo su un genere, e infatti passa più volte verso la fantascienza anni '50, l'erotico (anche se più psicologico), il comico, il drammatico, il surreale, l'onorico, e chi più ne ha chi più ne metta. Le canzoni sono tutte state scritte da Richard O'Brien (attore che interpreta Riff Raff, il maggiordomo) che dire? Un genio. Nel film abbiamo anche una indimenticabile Susan Sarandon, la rockstar Meat Loaf e altri attori non molto conosciuti ma di buon livello. TRHPS è la rappresentazione di un mondo che va contro i bigotti del periodo, contro i musical troppo buonisti, eppure il significato scandaloso che vuole dare non è altro che un messaggio umano e di sentimento sessuale ("non sognatelo, siatelo!"). Il finale poi è pazzesco, assolutamente da pietra miliare nel cinema. Ottima poi l'idea di non avere ridoppiato il film, perché avrebbe perso tutto il suo significato. Magistrale, stucchevole, e ancora non basta per descrivere questo film che ancora da 25 anni continua a sorprenderci e a farci scatenare.
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valentinad84
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venerdì 9 novembre 2012
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capolavoro!!
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Un capolavoro immortale e unico.
Canzoni stupende e grandissimi attori che sanno rispecchiare la morale del film.
Per non parlare del grandissimo Tim Curry che in questo musical da' il meglio di se!
... certo che pensare che sia lui l'attore che fa IT fa capire quanto sia versatile come attore!
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renato volpone
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martedì 30 ottobre 2012
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emozione esplosiva
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Un film che dopo 40 anni è quanto mai attuale, resiste al logorio del tempo e riesce a dare la stessa carica di allora a quegli insetti, l'umana razza, che vagano per il mondo. Che strano effetto che fa rivedere Tim Curry e Susan Sarandon giovani e pieni di entusiasmo. Un film colmo di emozione, quell'emozione dolce e sentimentale, ma che può essere spietata, esplosiva e violenta. Emozioni per scoprirsi, per scoprire con pudore le mille facce della sensualità, come succede a Brad e Janet quando arrivano al castello popolato da alieni che provengono dal pianeta bisexual di Transilvania. Siamo nel rock puro, bellissime le musiche e le canzoni, che hanno fatto storia.
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Un film che dopo 40 anni è quanto mai attuale, resiste al logorio del tempo e riesce a dare la stessa carica di allora a quegli insetti, l'umana razza, che vagano per il mondo. Che strano effetto che fa rivedere Tim Curry e Susan Sarandon giovani e pieni di entusiasmo. Un film colmo di emozione, quell'emozione dolce e sentimentale, ma che può essere spietata, esplosiva e violenta. Emozioni per scoprirsi, per scoprire con pudore le mille facce della sensualità, come succede a Brad e Janet quando arrivano al castello popolato da alieni che provengono dal pianeta bisexual di Transilvania. Siamo nel rock puro, bellissime le musiche e le canzoni, che hanno fatto storia. Nella sala due ragazze giovanissime le conoscevano e le cantavano tutte, perchè questo è un film da vedere se non lo si conosce e da rivedere per chi, come me, ne è rimasto incantato ora come allora.
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