Profondo rosso

Capolavoro di Dario Argento. Riunisce molte tecniche e idee dei suoi film gialli precedenti (Trilogia degli animali), e anche del regista Mario Bava. Dopo vari anni di collaborazione con Ennio Morricone, Argento è stato geniale a decidere di far comporre la colonna sonora a Giorgio Gaslini, e ai Goblin di Claudio Simonetti. Faranno altre colonne sonore di successo sempre nei fim di Dario Argento, "Suspiria", e "Non ho Sonno". La bellezza di questo film, è il mistero, la logica e la suspance. Peccato che poi Argento ha voluto cambiare genere, avvicinandosi sempre più al genere horror.I pochi film thriller/Gialli che ha fatto nei anni seguenti( tipo tenebre, non ho sonno) sono stati( secondo per me) una delusione. [+]

Capolavoro di Dario Argento. Riunisce molte tecniche e idee dei suoi film gialli precedenti (Trilogia degli animali), e anche del regista Mario Bava. Dopo vari anni di collaborazione con Ennio Morricone, Argento è stato geniale a decidere di far comporre la colonna sonora a Giorgio Gaslini, e ai Goblin di Claudio Simonetti. Faranno altre colonne sonore di successo sempre nei fim di Dario Argento, "Suspiria", e "Non ho Sonno". La bellezza di questo film, è il mistero, la logica e la suspance. Peccato che poi Argento ha voluto cambiare genere, avvicinandosi sempre più al genere horror.I pochi film thriller/Gialli che ha fatto nei anni seguenti( tipo tenebre, non ho sonno) sono stati( secondo per me) una delusione. Il motivo? semplice: andando avanti con il tempo, Argento si è sempre più interessanto a mostrare immagini splatter e macabre, tralasciando la parte narrante, il filo logico del film, facendoli diventare banali, e senza senso. [-]

Con "Profondo Rosso" tutti gli elementi caratteristici dello stile personale di Dario Argento raggiungono livelli di sublime perfezione artistica. Come non dimenticare, tra i tantissimi dettagli da analizzare, la suggestiva colonna sonora, lo stile interpretativo degli attori che trasmette nello spettatore lo straordinario effetto realistico della storia, la grande classe con la quale il regista si prodiga in una serie di stupende inquadrature e la formidabile creatività del regista nel mettere in evidenza alcuni momenti di tensione. Come non dimenticare, ad esempio la vittima uccisa con l'acqua bollente nella vasca da bagno? Credetemi,le mie parole non sono sufficienti per definire questo film, che tra l'altro ha avuto riconoscimenti entusiastici da critica e pubblico, un intramontabile capolavoro del genere thriller italiano. [+]

Con "Profondo Rosso" tutti gli elementi caratteristici dello stile personale di Dario Argento raggiungono livelli di sublime perfezione artistica. Come non dimenticare, tra i tantissimi dettagli da analizzare, la suggestiva colonna sonora, lo stile interpretativo degli attori che trasmette nello spettatore lo straordinario effetto realistico della storia, la grande classe con la quale il regista si prodiga in una serie di stupende inquadrature e la formidabile creatività del regista nel mettere in evidenza alcuni momenti di tensione. Come non dimenticare, ad esempio la vittima uccisa con l'acqua bollente nella vasca da bagno? Credetemi,le mie parole non sono sufficienti per definire questo film, che tra l'altro ha avuto riconoscimenti entusiastici da critica e pubblico, un intramontabile capolavoro del genere thriller italiano. [-]

Ottimo film, non solo per la trama ma anche per la bravura degli attori.

Che dire! Per me è un capolavoro finora ineguagliato. Quando l'ho visto certe scene mi hanno fatto venire i brividi ed è ciò che mi aspetto da un film di questo genere. Ora i brividi mi vengono al pensiero dei film che escono oggi nelle sale cinematografiche: il 95% non vale la pena di esser visto. Davvero un peccato che da tempo non si vedano + film (del genere) così originali e coinvolgenti.

ESSENDO UN APPASSIONATO DEL GENERE HORROR CREDO DI POTER DIRE SENZA ALCUN DUBBIO,CHE QUESTO SIA STATO IL FILM MIGLIORE DI DARIO ARGENTO. AIUTATO DA UNA SURREALE QUANTO SPLENDIDA COLONNA SONORA E'RIUSCITO SECONDO ME A CREARE QUANTO DI MASSIMO SI PUO'OTTENERE IN FILM DI QUESTO GENERE MISCHIANDO GIALLO E ORRORE, DANDO AL FILM UN SUSSEGUIRSI DI INPREVEDIBILITA' CON FINALE A SORPRESA ANCHE SE IMPROBABILE.

mi piace soprattutto il fatto che l'assassina sia una donna!come in altri film e questa cs mi diverte molto!il film è un vero horror movie

Se togliete la straordinaria colonna sonora (ancora oggi funzionante nonostante siano passati più di 30 anni) Profondo Rosso si sgonfia e rimane un filmetto giallo e niente di più. Per ricercare l unico capolavoro del Dario nazionale bisogna tornare indietro di 5 anni e vedere L uccello dalle piume di cristallo.

questo film e il piu amato del nostro maestro dario un film che lo rivedrei miliardi di volte conosco ogni battuta del film ottimi sono i luoghi fra torino e roma dario in questo film ti confonde l idee la scena dell occhio che si trucca ti fa immaginare che sia una donna o un uomo malato di mente mi piace la scena della piazza cln a torino la villa del bambino urlante e la scuola mamiani dove hemmings trova il disegno di carlo comunque amo tutti i film del nostro caro dario

Il cinema horror di oggi prescinde senza dubbio da profondo rosso,e non è un affermazione azzardata dire che questo film è ancora di importanza capitale per quei pochi registi che non sono stati divorati dal marketing e che hanno ancora il coraggio di "girare".Assurdo il cinema di oggi:con capolavori alle spalle come questi dovrebbe essere ancora più incentivante inventare, ed invece gli omicidi efferati, una colonna sonora da brividi ed una dimostrazione di bravura degna(qualcuno scusi il paragone un pò azzardato)di Sergio Leone rimangono tentativi incompiuti di far prosperare un cinema horror italiano ed in generale che non trova più maestri.Ma comunque ora è inutile rimpiangere i tempi passati e come qualcuno converrà inutile parlare della brutta piega che la settima arte sta prendendo diventando come la letteratura in certi casi solo ostentazione di belluria. [+]

Il cinema horror di oggi prescinde senza dubbio da profondo rosso,e non è un affermazione azzardata dire che questo film è ancora di importanza capitale per quei pochi registi che non sono stati divorati dal marketing e che hanno ancora il coraggio di "girare".Assurdo il cinema di oggi:con capolavori alle spalle come questi dovrebbe essere ancora più incentivante inventare, ed invece gli omicidi efferati, una colonna sonora da brividi ed una dimostrazione di bravura degna(qualcuno scusi il paragone un pò azzardato)di Sergio Leone rimangono tentativi incompiuti di far prosperare un cinema horror italiano ed in generale che non trova più maestri.Ma comunque ora è inutile rimpiangere i tempi passati e come qualcuno converrà inutile parlare della brutta piega che la settima arte sta prendendo diventando come la letteratura in certi casi solo ostentazione di belluria.Faccio queste considerazioni in quanto poche parole non potrebbero descrivere appieno la bellezza di profondo rosso:occorre infatti visionare con gli occhi di bambino un colosso dei quali l'italia dovrebbe andarefiera ma che spesso viene dimenticato per arcani che ancora mi sfuggono(l'autocelebrazione quando è fatta a dovere è puro amore per il proprio mestiere). Un preambolo un pò azzardato il mio, ma dovevo sfogarmi...dunque la trama ci narra di una serie di omicidi efferati, tra i quali quello di una medium che ha riportato alla memoria le atmosfere oniriche di suspiria,coinvolgeranno un musicista che ignaro persino di avere intravisto il volto dell'assassino (nel tentativo di salvare la medium di cui sopra) in una spirale di orrore che lo porterà alla scoperta di particolari orribili di un' esistenza macchiata dalla morte.Dario argento dirige con maestria e con mano saldissima un capolavoro di stile dove l'indagine psicologica dei protagonisti mostra ancora una volta la sensibilità del regista(caso analogo in opera). Come se non bastasse i Goblin impreziosiscono il tutto con un limpido e puro omaggio per le vostre orecchie, a dimostrazione che in questo film la musica conta almeno quanto tutto il resto. Insomma, un pezzo da novanta che merita di essere visto, ascoltato e riconsiderato... [-]

Il grande Glauco Mauri è il protagonista di questa storia del terrore: durante una seduta di parapsicologia, la sua collega Elga Ulmann "sente" che tra il pubblico in sala c'è un assassino. La sera stessa la donna viene barbaramente ammazzata. Mauri viene in seguito interrogato da Marcus Daly, giovane pianista vicino di della Ulmann, e questo lo eccita e lo spinge ad indagare. Quando Amanda Righetti viene uccisa, Mauri scopre il nome dell'assassino, ma non fa in tempo a dirlo al giovane Daly che viene ammazzato. Glauco Mauri vinse, per questa sua interpretazione, la Palma d'oro al Festival di Cannes e la Coppa Volpi al Festival di Venezia!