marvelman
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domenica 28 settembre 2008
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film molto sopravvalutato !!!
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Le uniche cose da salvare sono le musiche ... per il resto ho preferito non ho sonno !!!
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honey
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sabato 27 settembre 2008
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profondo rosso:quando i particolari sfuggono.
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Un caso all'apparenza impossibile da risolvere. Dei sospetti. Un uomo, che assiste al macabro assassinio di una parapsicologa e che ne resta irrimediabilmente coinvolto. Una giornalista tosta e affascinante. Un suonatore squattrinato, che si affoga nell'alcol e nel delirio. E la morte, che quatta e astuta, pugnala, accoltella, uccide. Questa, la miscela di una pellicola d'eccezione. Il maestro dell'horror italiano, Dario Argento, ha "coagulato", nella trama de "Profondo Rosso", il manifesto esplicito della paura. Dei timori inconsci, che serpeggiano viscidi nell'animo umano e terrorizzano. Rendono vulnerabili. Un trauma, l'origine dei feroci omicidi di cui si macchia il colpevole. Un'incomprensione familiare.
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Un caso all'apparenza impossibile da risolvere. Dei sospetti. Un uomo, che assiste al macabro assassinio di una parapsicologa e che ne resta irrimediabilmente coinvolto. Una giornalista tosta e affascinante. Un suonatore squattrinato, che si affoga nell'alcol e nel delirio. E la morte, che quatta e astuta, pugnala, accoltella, uccide. Questa, la miscela di una pellicola d'eccezione. Il maestro dell'horror italiano, Dario Argento, ha "coagulato", nella trama de "Profondo Rosso", il manifesto esplicito della paura. Dei timori inconsci, che serpeggiano viscidi nell'animo umano e terrorizzano. Rendono vulnerabili. Un trauma, l'origine dei feroci omicidi di cui si macchia il colpevole. Un'incomprensione familiare. Un dramma, vissuto intensamente dalla mente di un povero bambino, che guarda, spettatore di una violenza bruta e illogica. Nel giorno di Natale. Il ricordo dell'episodio resta impresso, nitidamente, nella memoria. A volte riaffiora e disturba. Spinge ad atti irrazionali, che quel ragazzino cresciuto esteriorizza sottoforma di disegno, con colori sgargianti e contorni marcati. Pur di difendere il vero carnefice, che per buona parte del film, si nasconde. Bisbiglia. Dissimula. E' impressionante, l'effetto finale. Il colpo di scena che spiazza, inebetisce, di fronte all'ovvietà del mistero, che era sfuggita all'occhio. Un particolare troppo ben celato, per venir fuori subito. In questo caso, c'è da dirlo, il nostro amato regista non sbaglia un colpo. Centra in pieno il bersaglio, acutizzando la visione del sangue e dei tagli di accetta. Scandalizzando, all'epoca, un pubblico ancora fragile e ignorante. Al giorno d'ggi, si ridicolizza cotanta bravura. Visto anche l'abbondante presenza di splatter senza contegno. Macelli umani, privi di ragionamento e/o morale. Il cinema di un tempo ci offriva la suspance con la "S" maiuscola. Il brivido puro, come la gocciolina di sudore, che piano, scivola dalla fronte del protagonista e si adagia sul viso, segno indelebile di un'emozione profonda e reale, che magicamente, si trasmette allo spettatore con impercettibile velocità. Per tutti gli amanti del genere, è un film che va visto. Indipendentemente dal vistoso successo ottenuto o dalla nomea risaputa. Ma, soltanto, in quanto mirabilmente tessuto. Preciso e sconcertante, nelle inquadrature, nelle musiche sensazionali, nei dialoghi. Il sangue c'è, ma è sapientemente dosato, lasciando quel retrogusto aspro in gola, quel che basta, senza senso di disgusto. Profondo Rosso, dunque, è il prodotto perfetto di una mente geniale, ambigua e complessa, che esplora gli antri oscuri dell'interiorità umana, solleticando le molle che ne fanno scattare la follia. Le ragioni che spingono il killer ad agire vengono scannerizzate con scrupolosa dovizia. Interessando il pubblico nelle indagini investigative.
Consigliato assolutamente.
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[+] finalmente una persona che sa scrivere...
(di belbon)
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paride86
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giovedì 25 settembre 2008
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bellissimo
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Cosa dire di questo film? Profondo rosso ha fatto storia e rimane il capolavoro indiscusso del thriller italiano! Qui il giallo incontra l'horror, in una trama articolata ma lineare. Gli attori sono bravi, la tensione cresce...fino all'imprevisto colpo di scena finale! Il film costruito è benissimo, davvero eccellente!
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se
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lunedì 22 settembre 2008
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capolavoro
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Ma scusate come si fa a non dare 5 a questo film...!!!???
E' un capolavoro
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alessandro
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martedì 12 agosto 2008
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non esageriamo....
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rivisto di recente dopo che da ragazzino mi impressionò non poco. traculento ma decisamente leeeeento. scene trucide, abbondanza di sangue ma una musica azzeccata rendono bene il senso di ansia e oppressione. si lascia guardare ma temo che la gente ne abbia fatto un culto senza volerlo. in sè non è nulla di che e certe scene riviste oggi fanno più sorridere che paura.
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(di marvelman)
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erman
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domenica 20 luglio 2008
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bello per l'epoca
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Secondo mè il più bel film della cariere di Dario Argento.
[+] certo
(di jon bon jovi)
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skrat
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mercoledì 16 luglio 2008
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delirante, ma visivamente ottimo
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Sull’abusato tema dell’innocente, che assiste per caso ad un efferato delitto e comincia ad indagare in proprio, Dario Argento edifica la struttura della sua più celebre pellicola, rinomata in tutto il mondo e citata fino alla nausea in migliaia di film di genere. Nella sua opera più completa e spietata, il regista concentra tutte le ossessioni accennate nei precedenti lavori ed elabora un attacco violento e deliberato ai nervi dello spettatore, perentoriamente martellati da una musica incalzante e da un montaggio analogico, prevalentemente per stacchi, in cui ogni immagine dura un fotogramma in meno di quanto dovrebbe, conducendo lo spettatore ad un senso di angoscia nevrotica e ansiosa, incrementata dalle concitate brutalità, che si rincorrono senza tregua.
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Sull’abusato tema dell’innocente, che assiste per caso ad un efferato delitto e comincia ad indagare in proprio, Dario Argento edifica la struttura della sua più celebre pellicola, rinomata in tutto il mondo e citata fino alla nausea in migliaia di film di genere. Nella sua opera più completa e spietata, il regista concentra tutte le ossessioni accennate nei precedenti lavori ed elabora un attacco violento e deliberato ai nervi dello spettatore, perentoriamente martellati da una musica incalzante e da un montaggio analogico, prevalentemente per stacchi, in cui ogni immagine dura un fotogramma in meno di quanto dovrebbe, conducendo lo spettatore ad un senso di angoscia nevrotica e ansiosa, incrementata dalle concitate brutalità, che si rincorrono senza tregua. Una pellicola girata con invidiabile intelligenza cinematografica, in cui il virtuosismo della regia di Argento si esplica appieno nelle celeberrime ed insuperate esplosioni di violenza, spesso ancora insostenibili anche per lo spettatore d’oggi, ma visivamente geniali, nella loro esasperata ferocia. Quasi a voler fugare qualunque vago residuo di dignità, Argento infierisce sulle vittime, ma elevandole a protagonisti, benché isolati e contingenti, trascendendo ogni concreto confine temporale e prolungando le scene delle loro morti sino all’insostenibile (celebre il montaggio quasi subliminale del primo delitto, in cui i fotogrammi si inseguono con invisibile rapidità, sino a culminare nell’immobile ripresa finale del cadavere infilzato sulle acuminate lamine vitree di una finestra rotta, lasciando che la mente dello spettatore assembli inconsciamente le immagini precedenti, mentre lo sguardo rimane bloccato sull’inesorabile fissità del corpo, ormai esanime). Parte del merito del successo, comunque, va riservato alla sceneggiatura, più abile del solito a cogliere la personalità dell’assassino (sebbene l’analisi psicologica sia clinicamente inattendibile) e a dipanare con sagace soluzione di continuità la matassa di eventi ingarbugliati e ripiegati su se stessi, che costituiscono l’ossatura fondamentale della narrazione. I consueti spruzzi di inattesa ironia si mescolano a dialoghi ancora non del tutto banali, capaci, talvolta, di catturare l’attenzione dello spettatore, anche se, Argento, consapevole del proprio ruolo di regista, dimostra di sapere quanto sia meglio lasciar parlare le immagini e non abusa di fraseggi manieristi, rifuggendone la complessità architettonica e preferendo dialogare con le immagini (quadri e disegni sono il cardine fondamentale della vicenda e il punto nodale dell’intreccio giallo). Il regista conosce le regole del genere e le serve di conseguenza, concependo una struttura decorativa, di invidiabile visionarietà, in cui sadici orrori si mescolano ad una profonda sagacia tecnica, nonché ad un insuperato virtuosismo nella messa in scena, in cui un posto di riguardo va assegnato all’estrema bellezza delle scenografie, costruite mescolando scorci cittadini tra Roma e Torino, per comporre una città da incubo, irreale ed eterna nella sua esasperata e radicale capacità di trascendere qualunque tangibile e veritiera estensione, dilatando tempi e spazi come solo l’ineguagliabile Sergio Leone era riuscito in precedenza a fare. Uno dei migliori Dario Argento di sempre, capace di terrorizzare, anche quando non mostra alcuna efferatezza, intere schiere di spettatori, come nessun inutile polpettone horror-splatter di oggi sarebbe in grado.
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ale_film
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martedì 15 luglio 2008
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un buon thriller dalle striature psicologiche
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Profondo Rosso.
1° Argomento: IL TITOLO VOTO:2
Perché hanno chiamato il film profondo rosso? Forse per la quantità di sangue nel film (che poi è quasi nulla rispetto a Inferno o Suspiria) o per qualche altro motivo a me sconosciuto? Forse per la morte violenta dell'assassino/a? Rispondetemi con i commenti
2° Argomento: LE MUSICHE VOTO:4,5
I Goblins sanno rendere benissimo l'idea della morte imminente, dell'assassino nascosto, dei momenti di suspense. Bellissima, poi, la musica infantile che accompagna ogni omicidio.
3° Argomento: GLI ATTORI VOTO:4
Bravissimi gli attori, indistintamente dal loro ruolo nel film sono stati tutti molto espressivi. Certo, il doppiaggio era così e così ma era sicuramente meglio di quello della Terza Madre.
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Profondo Rosso.
1° Argomento: IL TITOLO VOTO:2
Perché hanno chiamato il film profondo rosso? Forse per la quantità di sangue nel film (che poi è quasi nulla rispetto a Inferno o Suspiria) o per qualche altro motivo a me sconosciuto? Forse per la morte violenta dell'assassino/a? Rispondetemi con i commenti
2° Argomento: LE MUSICHE VOTO:4,5
I Goblins sanno rendere benissimo l'idea della morte imminente, dell'assassino nascosto, dei momenti di suspense. Bellissima, poi, la musica infantile che accompagna ogni omicidio.
3° Argomento: GLI ATTORI VOTO:4
Bravissimi gli attori, indistintamente dal loro ruolo nel film sono stati tutti molto espressivi. Certo, il doppiaggio era così e così ma era sicuramente meglio di quello della Terza Madre.
4° Argomento: LA SCENEGGIATURA VOTO:3
C'é chi reputa questo film un capolavoro. A me non è sembrato un gran che, ma ognuno ha la sua opinione. La sceneggiatura era buona, ma in alcuni punti si dilungava troppo sui corridoi.
5° Argomento: LA DOSE COMICA VOTO:3
In un punto del film, lo spettatore avrà notato da dove la nota serie truculenta di Saw ha preso i rubinetti mentre ci sono molte scene divertenti e lo stesso pupazzo/robot che assomiglia molto alla "Chucky la bambola assassina" lo è.
6° Argomento: REGIA,SCENOGRAFIA,FOTOGRAFIA VOTO:5
La regia è buona, scenografie spettacolari anche se mi manca la fotografia di Suspiria con le colorazioni cromatiche Giallo-Rosso-Blu.
VOTO FINALE DEL FILM: 3,5
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ale_film
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martedì 15 luglio 2008
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un buon thriller dalle striature psicologiche
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Profondo Rosso.
1° Argomento: IL TITOLO VOTO:2
Perché hanno chiamato il film profondo rosso? Forse per la quantità di sangue nel film (che poi è quasi nulla rispetto a Inferno o Suspiria) o per qualche altro motivo a me sconosciuto? Forse per la morte violenta dell'assassino/a? Rispondetemi con i commenti
2° Argomento: LE MUSICHE VOTO:4,5
I Goblins sanno rendere benissimo l'idea della morte imminente, dell'assassino nascosto, dei momenti di suspense. Bellissima, poi, la musica infantile che accompagna ogni omicidio.
3° Argomento: GLI ATTORI VOTO:4
Bravissimi gli attori, indistintamente dal loro ruolo nel film sono stati tutti molto espressivi. Certo, il doppiaggio era così e così ma era sicuramente meglio di quello della Terza Madre.
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Profondo Rosso.
1° Argomento: IL TITOLO VOTO:2
Perché hanno chiamato il film profondo rosso? Forse per la quantità di sangue nel film (che poi è quasi nulla rispetto a Inferno o Suspiria) o per qualche altro motivo a me sconosciuto? Forse per la morte violenta dell'assassino/a? Rispondetemi con i commenti
2° Argomento: LE MUSICHE VOTO:4,5
I Goblins sanno rendere benissimo l'idea della morte imminente, dell'assassino nascosto, dei momenti di suspense. Bellissima, poi, la musica infantile che accompagna ogni omicidio.
3° Argomento: GLI ATTORI VOTO:4
Bravissimi gli attori, indistintamente dal loro ruolo nel film sono stati tutti molto espressivi. Certo, il doppiaggio era così e così ma era sicuramente meglio di quello della Terza Madre.
4° Argomento: LA SCENEGGIATURA VOTO:3
C'é chi reputa questo film un capolavoro. A me non è sembrato un gran che, ma ognuno ha la sua opinione. La sceneggiatura era buona, ma in alcuni punti si dilungava troppo sui corridoi.
5° Argomento: LA DOSE COMICA VOTO:3
In un punto del film, lo spettatore avrà notato da dove la nota serie truculenta di Saw ha preso i rubinetti mentre ci sono molte scene divertenti e lo stesso pupazzo/robot che assomiglia molto alla "Chucky la bambola assassina" lo è.
6° Argomento: REGIA,SCENOGRAFIA,FOTOGRAFIA VOTO:5
La regia è buona, scenografie spettacolari anche se mi manca la fotografia di Suspiria con le colorazioni cromatiche Giallo-Rosso-Blu.
VOTO FINALE DEL FILM: 3,5
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supergulp
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lunedì 14 luglio 2008
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se questa è arte...
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Mai visti film di Dario Argento, mi ritrovo ad assistere ad uno dei suoi più famosi lavori...
Attori quasi sempre cani, doppiaggio allucinante, regia a dir poco mediocre (ed è forse per questo che gli attori in questo film recitano malissimo). Ma Argento sa cos'è la recitazione???
Film estremamente mediocre degli anni 70, prodotto agli inizi del decadimento del cinema italiano.
[+] risposta a "stupid" ma mi faccia il piacere...!!!
(di supergulp)
[ - ] risposta a "stupid" ma mi faccia il piacere...!!!
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