scipiox
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lunedì 18 marzo 2024
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central intelligence agency
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Il film I tre giorni del condor da uno spaccato della new york inizio 70' ; torri gemelle potenti e ancora intatte, strade trafficate da macchinoni alta cilindrata case in mattone con il appatamenti fino a sottoscala ,fast food affollati ,sandwich per tutti e la CIA attivssima , organizzata in maniera impeccabile e con tecnologie avanzatissime per il periodo che imperversava.IL genere puo variare dallo spionaggio all'azione al giallo drammatico come volete.il film e' bellissimo mai noioso inserito in un contesto pre- natalizio . REDFORD (IL CONDOR) innocuo impiegato all' istituto letterario scampa casualmente a una vera e propria strage dove 7 suoi colleghi periscono sotto colpi di mitra .
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Il film I tre giorni del condor da uno spaccato della new york inizio 70' ; torri gemelle potenti e ancora intatte, strade trafficate da macchinoni alta cilindrata case in mattone con il appatamenti fino a sottoscala ,fast food affollati ,sandwich per tutti e la CIA attivssima , organizzata in maniera impeccabile e con tecnologie avanzatissime per il periodo che imperversava.IL genere puo variare dallo spionaggio all'azione al giallo drammatico come volete.il film e' bellissimo mai noioso inserito in un contesto pre- natalizio . REDFORD (IL CONDOR) innocuo impiegato all' istituto letterario scampa casualmente a una vera e propria strage dove 7 suoi colleghi periscono sotto colpi di mitra . da quella mattina iniziano per lui 3 giorni incredibili ! VON SYDOW che nel film interpreta il sicario francese e' sempre elegante e raffinato.La protagonista femminile (F.DUNAWAY) e' fantastica anche con poco trucco . Consiglio assolutamente la visione preferibilmente senza pause pubblicitarie
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elgatoloco
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giovedì 20 maggio 2021
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praticamente perfetto
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"Three Days of the Condor"(SIndeny Pollack, da un romanzo di James Grady, sceneggiatura di Lotenzo Semople jr.e David Rafley, 1975),, con la storia di un tranquiillo(in partenza)funzionario addetto all'esmae di documenti vari(libri, articoli etc.)che è una dependance o meglio una"sezione culturale"della CIA, quando è fuori per la colazione, trova i suoi colleghi uccisi e rischia di fare la stessa fine... Mettendosi alla ricerca del chi e del perché di tale azione, finisce per eliminare alcuni pericolosi avversari e anche per sequestare una donna, che finisce per innamorarsi di lui.Riuscirà a"spiuntarla", a modo suo(almeno così sembra, dato che una vera e propria conclusione il film non lo ha,, come neppure il romanzo di Drady, peraltro)affrontando quello che non è il capo, ma certo una pedina importante di un servizio parlallelo, alternativo o additrittura"nemcio"della stessa CIA; a meno che non sia emanazione della stessa, il che rimane un'opzione possibile, cmunque da non escludere.
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"Three Days of the Condor"(SIndeny Pollack, da un romanzo di James Grady, sceneggiatura di Lotenzo Semople jr.e David Rafley, 1975),, con la storia di un tranquiillo(in partenza)funzionario addetto all'esmae di documenti vari(libri, articoli etc.)che è una dependance o meglio una"sezione culturale"della CIA, quando è fuori per la colazione, trova i suoi colleghi uccisi e rischia di fare la stessa fine... Mettendosi alla ricerca del chi e del perché di tale azione, finisce per eliminare alcuni pericolosi avversari e anche per sequestare una donna, che finisce per innamorarsi di lui.Riuscirà a"spiuntarla", a modo suo(almeno così sembra, dato che una vera e propria conclusione il film non lo ha,, come neppure il romanzo di Drady, peraltro)affrontando quello che non è il capo, ma certo una pedina importante di un servizio parlallelo, alternativo o additrittura"nemcio"della stessa CIA; a meno che non sia emanazione della stessa, il che rimane un'opzione possibile, cmunque da non escludere. D ecisamente "Trhee Dayds of the Condor"rimane un classico della sy story filmica e anche un thriller di notevolissima statura, per non dire(è lovvio, direi)un film classico e meritatamente tale tout court, ossia extra ogni possiible definizione di genere. Perfetto nei tempi, nell'interpretazione(Robert Redford protagonist ae Faye Dunaway coprotagonista, oltre ad essere bellli e ppopolari all'eoca, sapevano anche recitare, "particolare"non accidentale, ma Max Von Sydow, "uscito indenne"dai film di Bergman, era perfetto quale killer e idem Cliff Robertson, pur partendo da altre formazioni attoralii),il clima storico era quello del Watergate, per cui il fim, come peralrto il rom,anzo, si "situavano"molto bene nel panorama dell'epoca, ma-a questo dimostra l0'"universalità anche a-temporale del film-il film è perfetto anche oggi, quando del resto non è che ne sappiamo molto di CIA e addentellati vari, quando la sua influenza"pervasiva"è tuttora assolutamente presente e "onnipresente", come dimostra la storia deglii ultimi decenni, includendo perà quanto avviene oggi e avverrò a non poca distanza da quanto avviene oggi.Ma per dire che ilm è perfetto, bisogna considerae che ogni elemento, scenografico, fotografico e di sound-track(opera di Dave Grusin)concorre sintestasicamente alla produzione di un'oopera degna del suo riconoscimento critico e anche del suo successo. Che oggi valga come ben 46 anni fa ne è la dimostrazione più chiara. El Gato
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dqitos
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martedì 15 ottobre 2019
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repeat... incredibile, mitico.
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questo è un film intrigante, una specie di decoder della alla cia
per caso e per fortuna decide di andare a prendere
due pasticcini al bar, e ciao ciao, quando è il momento di
tornare in ufficio, l'atmosfera sembra essere
lugubre, e non c'è nessuno vivo, gli
impiegati e il resto della sua squadra sembrano essere
stati eliminati da un commando, sembrano
buttati alberi a terra e mele
marce caduti fra le loro assurdità variopinte,
lugubri quasi insindacabili e cominciano così misteri e ipotesi
per districare il bandolo della
matassa, buona storia per un classico senza
fine, e comunque di spettacolo e pietra miliare di holliwood.
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questo è un film intrigante, una specie di decoder della alla cia
per caso e per fortuna decide di andare a prendere
due pasticcini al bar, e ciao ciao, quando è il momento di
tornare in ufficio, l'atmosfera sembra essere
lugubre, e non c'è nessuno vivo, gli
impiegati e il resto della sua squadra sembrano essere
stati eliminati da un commando, sembrano
buttati alberi a terra e mele
marce caduti fra le loro assurdità variopinte,
lugubri quasi insindacabili e cominciano così misteri e ipotesi
per districare il bandolo della
matassa, buona storia per un classico senza
fine, e comunque di spettacolo e pietra miliare di holliwood.
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fabio
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giovedì 23 agosto 2018
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pollack in stato di grazia
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Uno dei migliori film del genere. Ancora oggi attuale. Consigliato anche a chi non ama i film che parlano di spie e complotti per lo spaccato che sa dare sull'America e il potere.
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paolp78
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domenica 5 agosto 2018
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fantaspionaggio hollywoodiano
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Buon film di spionaggio, molto romanzato.
La sceneggiatura si dimostra in alcune parti decisamente forzata e poco convincente: ciò è dovuto al tentativo di inserire e sviluppare situazioni, che tuttavia restano ben poco credibili. I dialoghi tra Redford (sequestratore) la Dunaway (sequestrata) non mi hanno convinto affatto, sembrandomi addirittura sconfinare nel ridicolo, in certi momenti.
Il film ha la pecca di prendersi un po’ troppo sul serio, senza forse poterselo permettere fino in fondo. Inoltre devo dire che personalmente non apprezzo il complottismo anti-americano, di cui mi pare sia affetto in parte questo film, con cui si cerca di dare sempre la colpa di tutto alla CIA (come quei matti che ancora oggigiorno tirano fuori teorie strampalate secondo cui gli attentati alle torri gemelle del 11 settembre 2001 li avrebbero organizzati i servizi segreti americani … per carità!)
La scena migliore del film resta, a mio avviso, quella della carneficina iniziale con le armi dotate di silenziatore.
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Buon film di spionaggio, molto romanzato.
La sceneggiatura si dimostra in alcune parti decisamente forzata e poco convincente: ciò è dovuto al tentativo di inserire e sviluppare situazioni, che tuttavia restano ben poco credibili. I dialoghi tra Redford (sequestratore) la Dunaway (sequestrata) non mi hanno convinto affatto, sembrandomi addirittura sconfinare nel ridicolo, in certi momenti.
Il film ha la pecca di prendersi un po’ troppo sul serio, senza forse poterselo permettere fino in fondo. Inoltre devo dire che personalmente non apprezzo il complottismo anti-americano, di cui mi pare sia affetto in parte questo film, con cui si cerca di dare sempre la colpa di tutto alla CIA (come quei matti che ancora oggigiorno tirano fuori teorie strampalate secondo cui gli attentati alle torri gemelle del 11 settembre 2001 li avrebbero organizzati i servizi segreti americani … per carità!)
La scena migliore del film resta, a mio avviso, quella della carneficina iniziale con le armi dotate di silenziatore.
Il personaggio interpretato da Max Von Sydow, sebbene poco credibile e chiaramente molto costruito e romanzato, ha un forte impatto visivo e si rivela essere azzeccatissimo, tanto che riesce a rubare la scena a Redford.
L’interpretazione di Faye Dunaway è di alto livello.
Il ritmo della pellicola non è particolarmente incalzante; inoltre alcune complessità gratuite della trama rischiano di fare scemare l'attenzione dello spettatore.
La durata della pellicola è certamente eccessiva, si sarebbe potuto trovare il modo di accorciarla di almeno un quarto d'ora, con beneficio per la godibilità di tutto il film.
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no_data
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domenica 28 gennaio 2018
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le fotografie a casa di faye dunaway
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Mi piacerebbe sapere da chi sono state scattatw le fotografie a casa di Faye Dunaway...
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renato c.
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giovedì 2 febbraio 2017
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bellissimo film di spionaggio!
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Il film è del 1975, epoca del watergate e della corruzioni politica! Qui hanno voluto interessare il pubblico americano di quei tempi, facendo vedere una CIA corrotta, un'altra "CIA" nella CIA che organizzava di fare scoppiare una guerra in Medio Oriente per assicurarsi il controllo del petrolio! L'America era appena uscita dalla guerra del Vietnam, guerra sbagliatissima, e si erano fatti l'idea delle autorità e dei servizi segreti colpevoli! Condor è l'eroe del film che, scampato casualmente ad un massacro, si da da fare per impedire lo scoppio di una nuova guerra! Ma il bravo regista ci fa uno scherzetto lasciando in sospeso due cose: 1^ Fa finire il film senza farci sapere se la CIA riesce ad evitare la pubblicazione del rapporto del Condor
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Il film è del 1975, epoca del watergate e della corruzioni politica! Qui hanno voluto interessare il pubblico americano di quei tempi, facendo vedere una CIA corrotta, un'altra "CIA" nella CIA che organizzava di fare scoppiare una guerra in Medio Oriente per assicurarsi il controllo del petrolio! L'America era appena uscita dalla guerra del Vietnam, guerra sbagliatissima, e si erano fatti l'idea delle autorità e dei servizi segreti colpevoli! Condor è l'eroe del film che, scampato casualmente ad un massacro, si da da fare per impedire lo scoppio di una nuova guerra! Ma il bravo regista ci fa uno scherzetto lasciando in sospeso due cose: 1^ Fa finire il film senza farci sapere se la CIA riesce ad evitare la pubblicazione del rapporto del Condor sul New York Times! 2^ Come va avanti il rapporto con Kathy? Al loro ultimo saluto lei se va in montagna a raggiungere il suo compagno dicendo al Condor che costui è pieno di comprensioni, ma che cosa doveva comprendere? Il fatto che lei lo lasciava per mettersi col Condor, oppure che le avrebbe perdonato la sua temporanea scappatella?
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onufrio
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venerdì 16 dicembre 2016
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salvate il condor
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Joseph Turner (R.Redford) lavora per la CIA come semplice impiegato in una sede che si occupa solamente di leggere i giornali e scovare eventuali codici e robe varie, un lavoro senza pericoli insomma, sino a quando due sicari irrompono in sede uccidendo tutti, Turner è l'unico a salvarsi in quanto fuori a prendere la colazione per gli altri. Inizia così una caccia all'uomo per il Condor, una parte della CIA lo vuole morto, cosa si cela dietro a questa strage di semplici dipendenti? il Condor lo scoprirà con l'aiuto di Kathy (F.Dunaway). Thriller avvincente e ben costruito.
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elgatoloco
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venerdì 28 ottobre 2016
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grande fil, grande pollack
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Film straordinario, allora(1975)come ora, questo"Three Days of the Condor"(una volta tanto anche il titolo italiano rende l'originale)di Sidney Pollack, da un romanzo di James Grady. A parte il fatto che demistifica, dopo molti anni di"censura del silenzio"la CIA svelandone inquietanti retroscena(ma anche ciò che si sa basterebbe, basta pensare al ruolo dei S.S.USA nei vari"golpe"latinoamericani...), la suspense qui è onnipresente, con un'alternanza di minacce e pericoli reali/immaginari, dove però anche il pericolo "immaginario"copre una minaccia ben reale...ben presente, dove il malcapitato "consulente intellettuale"(potremmo definire così il suo ruolo) è il capro espiatorio di una lotta feroce-ricordiamo che lo scandalo"Watergate"era stato svelato da poco, almeno relativamente, pur se nel nostro"postmodern"due anni, anzi meno nel caso specifico, sono già un tempo quasi"epocale".
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Film straordinario, allora(1975)come ora, questo"Three Days of the Condor"(una volta tanto anche il titolo italiano rende l'originale)di Sidney Pollack, da un romanzo di James Grady. A parte il fatto che demistifica, dopo molti anni di"censura del silenzio"la CIA svelandone inquietanti retroscena(ma anche ciò che si sa basterebbe, basta pensare al ruolo dei S.S.USA nei vari"golpe"latinoamericani...), la suspense qui è onnipresente, con un'alternanza di minacce e pericoli reali/immaginari, dove però anche il pericolo "immaginario"copre una minaccia ben reale...ben presente, dove il malcapitato "consulente intellettuale"(potremmo definire così il suo ruolo) è il capro espiatorio di una lotta feroce-ricordiamo che lo scandalo"Watergate"era stato svelato da poco, almeno relativamente, pur se nel nostro"postmodern"due anni, anzi meno nel caso specifico, sono già un tempo quasi"epocale"...-straordinariamente ben interpretato dall'allora ancora giovane Bob Redford, a sua volta diretto in maniera eccelsa da Pollack(l'azione e la suspense non"mangiano"mai la denuncia del meccanismo perverso). Ancora: A)il protagonista rende in maniera eccellente la sua condizione reale di totale"spaesamento"e"alienazione"rispetto a quanto glia ccade intorno, arrivando a rendere in maniera praticamente"schizo"il rapporto con la prima sconosciuta poi conosciuta anche biblicamente(e con reciproca soddisfazione)donna interpretata da Faye Dunaway, qui straordinariamente brava, come anche Max von Sydow e Cliff Robertson, per limitarsi solo agli interpreti più importanti, per i ruoli interpretati;B)senza bisogno di"effettacci"la suspense è, per es.(ma l'esempio è l'emblema, possiamo affermare tranquillamente), nel contrasto veramente dicotomico tra il personaggio-protagonista"Condor"e le musichette natalizie che letteralmente"percorrono"il film...;C)Svelamenti"centellinati"con grande efficacia, ma poi pienamente attuati rendono il film opera che fa riflettere, anzi in qualche modo"non può non riuscire a farlo", senza per nulla appesantire la"drammaturgia filmica", anzi riuscendo a creare anche momenti di humor, senza peraltro in alcun modo calcare la mano su quel tasto...
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sirgient
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martedì 29 marzo 2016
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un animale in via di estinzione...
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La musica, i rumori della telescrivente che batte veloce sui fogli e la stampante a nastro continuo, la segretaria in portineria che fuma dentro l'ufficio, altri tempi che appartengono prepotentemente alla mia giovinezza.
Un robert Redford straordinario, all'ombra delle torri gemelle simbolo dell'opulenza e del potere economico e non solo.
L'ombra della C.I.A. che cresce tra le righe, fino a prorompere prepotentemente con tutta la sua logica razionalità... Potere, petrolio, interessi, la gente, il futuro, intrighi e giochi di potere, tutto il futuro resta scritto dentro le immagini di un film del 1975 che ancora oggi a distanza di 30 anni mostra tutta la sua forza.
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La musica, i rumori della telescrivente che batte veloce sui fogli e la stampante a nastro continuo, la segretaria in portineria che fuma dentro l'ufficio, altri tempi che appartengono prepotentemente alla mia giovinezza.
Un robert Redford straordinario, all'ombra delle torri gemelle simbolo dell'opulenza e del potere economico e non solo.
L'ombra della C.I.A. che cresce tra le righe, fino a prorompere prepotentemente con tutta la sua logica razionalità... Potere, petrolio, interessi, la gente, il futuro, intrighi e giochi di potere, tutto il futuro resta scritto dentro le immagini di un film del 1975 che ancora oggi a distanza di 30 anni mostra tutta la sua forza.
Un cast eccezionale, moderato, sempre sul filo, delicato anche nell'uccidere e nel tentare di amare, forse.
Un film da non perdere, una macchina del tempo per fare un tuffo nel passato che tanto mi manca, quel passato che ho vissuto e che rendeva il mondo un posto complicato ma ancora a misura d'uomo.
Una storia, cruda, romantica, malinconica per molti versi, di quelle storie che finiscono col dubbio che forse un giorno facendo una passeggiata in una bella giornata di primavera, una macchina ti affianca e si lentamente apre lo sportello.
Non perdetevi questo capolavoro...
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