elgatoloco
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mercoledì 28 novembre 2018
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hindenburg, il dirigibile...
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"Hindenburg"(1975, Robert Wise, da un romanzo di Michael M.Mooney), alternando in maniera più che opportuna colori e bianco e nero, racconta di quando un diriigibile che doveva dimostrare la "grandezza del Terzo Reich", arrivando negli States-siamo nel 1937, ossia due anni prima dello scoppio della guerra mondiale e 4 prima dell'ingresso in guerra degli USA_ che aveva già disposto un blocco alla vendita dell'elio per il gonfiaggio del dirigibile stesso, viene"messo in crisi"da azioni di boicottaggio, leggi attentato. Attentato che purtroppo si attua... Non dev'essere vicenda storicamente acclarata, ma è interessante la figura di George Scott, come Franz Ritter, colonnello addetto al dirigibile, ma contrario al nazismo, quello dell'"insurgente"Boerth, impersonato da William Atherthon, l'interpretazione di Anne Bancrift, Gig Young, Burgess Meredith e qualche altro.
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"Hindenburg"(1975, Robert Wise, da un romanzo di Michael M.Mooney), alternando in maniera più che opportuna colori e bianco e nero, racconta di quando un diriigibile che doveva dimostrare la "grandezza del Terzo Reich", arrivando negli States-siamo nel 1937, ossia due anni prima dello scoppio della guerra mondiale e 4 prima dell'ingresso in guerra degli USA_ che aveva già disposto un blocco alla vendita dell'elio per il gonfiaggio del dirigibile stesso, viene"messo in crisi"da azioni di boicottaggio, leggi attentato. Attentato che purtroppo si attua... Non dev'essere vicenda storicamente acclarata, ma è interessante la figura di George Scott, come Franz Ritter, colonnello addetto al dirigibile, ma contrario al nazismo, quello dell'"insurgente"Boerth, impersonato da William Atherthon, l'interpretazione di Anne Bancrift, Gig Young, Burgess Meredith e qualche altro. Ottima la ricostruzione scenografica, quella storica, la contestualizzazione del tutto, anche se il viaggio sulla"Hindenburg"ha qualche lungaggine... In complesso, certo, un omaggio alla grandezza bellica degli States(un po'di retorica patriottica della "Great America"non manca mai, a Hollywood, ma va bene così...), ma anche le scene dell'esplosione, ben realizzate, con la teconologia dell'epoca, sono efficaci e complessivamente l'opera tiene a 43 anni dalla sua realizzazione.... El Gato
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elgatoloco
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giovedì 5 ottobre 2017
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tratto da un romanzo, ma molto"autonomo", il film
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"The Hindenburg"(Robert Wise, 1975), è un film importante, sia perché tecnicamente ben realizzato, considerando la tecnologia allora disponibile, ma anche un documento, certo di parte"gringa"su come nella Germania ormai sottomessa alla dittatura nazista, ci fossero, oltre quelli in genere nominati("Rosa bianca", ma anche socialisti, comunisti, altri)focolai di resistenza vari. Non so dire dell'eventuale attinenza con il romanzo da cui il film è tratto, ma essa mi risulta abbastanza scarsa, visto anche l'intervento di ben tre sceneggiatori diversi. Wise, autore di molti film anche importanti(due anni dopo questo film avrebbe realizzato"Audrey Rose", uno dei milgiori horrror di tutti i tempi), era regista di notevolissima levatura, capace di conciliare suspense, storie personali, anche sentimentali(qui il rapporto dell'ufficiale Ritter con la contessa, pur sempre"sottaciuto", "sottotraccia"), con la spettacolarità della storia, con la"detection"e lo spionaggio.
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"The Hindenburg"(Robert Wise, 1975), è un film importante, sia perché tecnicamente ben realizzato, considerando la tecnologia allora disponibile, ma anche un documento, certo di parte"gringa"su come nella Germania ormai sottomessa alla dittatura nazista, ci fossero, oltre quelli in genere nominati("Rosa bianca", ma anche socialisti, comunisti, altri)focolai di resistenza vari. Non so dire dell'eventuale attinenza con il romanzo da cui il film è tratto, ma essa mi risulta abbastanza scarsa, visto anche l'intervento di ben tre sceneggiatori diversi. Wise, autore di molti film anche importanti(due anni dopo questo film avrebbe realizzato"Audrey Rose", uno dei milgiori horrror di tutti i tempi), era regista di notevolissima levatura, capace di conciliare suspense, storie personali, anche sentimentali(qui il rapporto dell'ufficiale Ritter con la contessa, pur sempre"sottaciuto", "sottotraccia"), con la spettacolarità della storia, con la"detection"e lo spionaggio. Tutti questi elementi, in un altro regista, avrebbero magari dato luogo a un confuso guazzabuglio, mentre qui, con Wise, si fondono armonicamente, in una"composizione"di notevole efficacia, di indubbio valore anche simbolico. In più è da segnalre l'interpretazione di un George C.Scott(in quegli anni aveva interpretato anche"Patton", inter cetera), di Anne Bancroft, di Burgess MEredith, di Gig Young, WIlliam Atherton etc. Un'opera di assoluta importanza, anche per approfondire(per chi voglia farlo)sia la questione"dirigibili"sul piano storico(all'inizio-prologo del film c'è una piccola carrellata sul tema)sia anche la questione storiografica legata all'anno, pre-guerra mondiale(siamo nel 1937)e appunto all'antinazismo strisciante-clandestino, ovviamente. El Gato
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marinella
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sabato 25 novembre 2006
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il più famoso dirigibile della storia
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Il film tradisce una volontà di dimostrare a tutti i costi la bontà di fondo del popolo tedesco, sia esso rivoluzionario antinazista dichiarato, sia più moderatamente antinazista democratico. Così facendo, quello che poteva essere un antesignano di Titanic di Cameron, con tanto di catastrofe assicurata, diventa un pastrocchio pseudo-politico con Geroge C. Scott che, ben lungi dal carisma di Patton o del folle generale di Stranamore, è assolutamente fuori posto. Complotto e attentato, inoltre, risultano poco chiari.
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